La Russia ha ripreso a bombardare l’Ucraina. Kiev è stata subissata di missili e droni. Perché? La Russia ha ripreso a bombardare l’Ucraina spietatamente, perché il vertice in Alaska […]

(di Alessandro Orsini – ilfattoquotidiano.it) – La Russia ha ripreso a bombardare l’Ucraina. Kiev è stata subissata di missili e droni. Perché? La Russia ha ripreso a bombardare l’Ucraina spietatamente, perché il vertice in Alaska ha allontanato la pace anziché avvicinarla. Il vertice in Alaska ha reso evidente che le posizioni dell’Occidente e quelle della Russia sono inconciliabili. Putin è giunto alla conclusione che la guerra può essere risolta soltanto sul campo. La Russia chiede gli Oblast che ha annesso il 30 settembre 2022 e la demilitarizzazione dell’Ucraina. L’Europa, invece, non vuole cedere nemmeno un territorio e lavora per trasformare l’Ucraina in una delle più grandi potenze militari dell’Occidente. Dal vertice in Alaska è emerso che l’Europa vuole porre Zelensky nella condizione di distruggere le città russe con i missili più avanzati della Nato. Il vertice in Alaska ha anche rilanciato la proposta di Meloni di costruire una sorta di articolo 5 della Nato intorno all’Ucraina.
Il vertice in Alaska non è stato un disastro, ma ha prodotto un disastro. L’incontro tra Trump e Putin è andato benissimo; le sue conseguenze stanno andando malissimo. La determinazione con cui l’Europa intende trasformare l’Ucraina in un potentissimo avamposto della Nato espone l’Ucraina a un grande pericolo. Quale? Fallito il vertice in Alaska, e procedendo da un disastro all’altro, Putin potrebbe giungere alla conclusione che l’unico modo per annullare la minaccia della Nato in Ucraina sia quello di rovesciare Zelensky marciando su Kiev. Una delle ragioni per cui Putin bombarda Kiev così pesantemente è perché vuole porsi nella condizione di conquistarla più facilmente in caso di necessità. Questo spiega la disperazione con cui Zelensky invoca i sistemi di difesa aerea. La pessima notizia è che quei sistemi servono a Israele, che si prepara a una nuova guerra con l’Iran in via di fuoriuscita dal Trattato di non proliferazione nucleare.
Appurato che tutti vogliono vincere, facciamo un esperimento mentale e immaginiamo che Putin inizi ad ammassare migliaia di soldati per marciare verso Kiev, magari sfondando il fronte dalla Bielorussia. Che cosa accadrebbe? Gli scenari più probabili sono due. Il primo è che l’Occidente resti a guardare. Tuttavia, l’inazione, per quanto possibile, è poco probabile perché Francia e Germania concepiscono l’Ucraina come il loro scudo. Macron e Merz sentono che, una volta persa l’Ucraina, la Russia diventerebbe per loro una gigantesca minaccia esistenziale. Sulla base di quello che è emerso finora, se Putin desse l’impressione di volere marciare verso Kiev, Francia e Inghilterra dovrebbero inviare le loro truppe nella Capitale ucraina per dissuaderlo. Starmer e Macron non intendono inviare i loro soldati a sparare sui russi. Il loro ragionamento si basa su un azzardo che si può riassumere così: “Se inviamo i nostri soldati a Kiev, Putin ci penserà due volte prima di marciare sulla Capitale”. Dal canto suo, la Russia, preso atto che Francia e Inghilterra stanno per inviare i soldati a Kiev, potrebbe valutare di colpire l’Ucraina con le testate nucleari per chiudere la guerra. Putin aveva già valutato di bombardare l’Ucraina con le testate nucleari nel settembre 2022 durante la battaglia di Kherson. Il fatto che Putin abbia annunciato il trasferimento delle testate nucleari in Bielorussia e dei missili Oreshnik è un messaggio per Starmer e Macron.
Putin non ha bisogno delle testate nucleari per sconfiggere l’Ucraina; gli servono soltanto per sconfiggere la Nato. Le cose si metteranno sempre peggio per l’Ucraina. Putin sa di dover risolvere i problemi con la Nato in Ucraina con questa guerra e non un’altra. Non si accontenterà di soluzioni rimaneggiate; non accetterà compromessi che lascino aperti i problemi più importanti. Non smetterà di martellare l’Ucraina. Dopo averla indebolita a caro prezzo, i russi non consentiranno all’Ucraina di rafforzarsi nuovamente. Zelensky dovrà trattare con il coltello alla gola. Almeno da questo punto di vista, Putin è come Draghi, il quale ha sempre dichiarato che i problemi con la Russia possono essere risolti soltanto con la forza. L’8 giugno 2023, in un discorso al Mit di Boston, Draghi disse: “Non c’è alternativa per gli Stati Uniti, l’Europa e i loro alleati se non garantire che l’Ucraina vinca questa guerra”. Con le sue bombe su Kiev, Putin ripropone lo stesso ragionamento di Draghi: “I problemi con la Nato si risolvono con la forza. Non c’è alternativa alla vittoria della Russia”.
Rimane il problema della pace: chi la vuole veramente tra la Russia e l’Occidente? Nessuno dei due; entrambi vogliono soltanto raggiungere gli obiettivi per cui combattono. La Russia e l’Occidente chiamano “pace” la brama di vittoria. La Russia non vuole la pace proprio come non la vuole l’Europa.
Affilato come sempre.
Grazie
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Prima non ritenevo plausibile ma ora capisco e trovo ovvio che Putin andrà fino in fondo con questa guerra anche se comportasse estreme conseguenze.
La Russia non solo non può perdere ma non può neppure arretrare di un passo rispetto ai suoi obbiettivi di sicurezza perchè verrebbe interpretato come un segnale di debolezza dalla cuopola nazista che comanda sia l’EU che la GB e che tira i fili di ‘Dyson’, l’ex clown messo (da loro stessi) a capo dell’Ucraina. Se ciò accadesse le salterebbero immediatamente alla gola, aumentando le ostilità belliche, politiche, finanziarie e minerebbe la fiducia e la compattezza del popolo russo. Un passo indietro, significherebbe per i russi il primo passo verso il tracollo.
Lo sbocco verso un conflitto atomico è pure quello possibile. La Russia non ha infatti capitali infiniti, al contrario Zelensky potendo spremere una trentina di popoli fra i più ricchi al Mondo, può contare su liquidità fluente e ingente, la Commissione, ignorando il motivo per cui si chiami “Europea” lavora per lui notte e giorno e ha già stanziato i primi 56 miliardi per il 2026. In seguito ovviamente basterà fare un fischio.
Soltanto fra Europa e USA (neppure contando la GB), fino ad oggi abbiamo buttato in quel buco nero poco meno di 300 MILIARDI. Soldi con cui paghiamo fra le altre cose, le mazzette per quella betoniera di melma (ma la parola calzante sarebbe l’altra) del Governo più corrotto del Mondo e mercenari sempre freschi, in arrivo continuo da ogni Paese impoverito dagli angloamericani che vanno a rimpiazzare le centinaia di miglia di Ucraini morti, garantendo la forza necessaria per una guerra lunga eo di logoramento. Un tipo di Guerra che piace a Zelensky, diventa ogni giorno più ricco e rimane vivo ma che la Russia non può permettersi, in quanto non ha Ministri a libro paga di un agente estero per prolungare i combattimenti senza riguardo dei costi umani, inoltre deve anche provvedere al proprio bilancio, già gravato dalle sanzioni, da sola in mancanza di aiuti gratuiti di decine di popoli pecoroni o cog**oni.
Questo potrebbe, ad un certo punto, portare alla insostenibilità dello scontro bellico e indurre Putin a prendere in considerazione “scorciatoie” come le armi atomiche, con tutta l’imprevedibilità che questo comporta.
Per cui oggi, a dispetto dei dialoghi avvenuti fra Trump e Putin, ho molta più paura che il conflitto si trasformi in uno scontro su larga scala. Una guerra continentale contro la Russia, cioè il sogno di sempre dei nazisti, quelli che hanno orchestrato fin dall’inizio questa battaglia, che muovono e fanno parlare i cartonati che ci governano… I soliti che hanno fatto vedere anche a Gaza a che livello di barbarie, di cinismo e contemporaneamente di spudoratezza e d’impunità, possano arrivare ridendoci addosso.
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A me spaventa di più chi vuole estendere l’articolo 5 ĺdella NATO per avere così il pretesto legale per inviare truppe.
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I ragionamento di Orsini non fanno una piega… purtroppo! Questa vicenda rischia di finire molto male.
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Secondo me ,invece, la vogliono entrambi la pace ,ma alle proprie condizioni. Solo che c’è una differenza di posizionamento come premessa che obiettivamente è completamente a favore della parte che sta vincendo ed ha in mano una bella fetta di territori conquistai nelle proprie mani . L’altra frazione invece urla e strepita ma non ha più neanche gli occhi per piangere ma si comporta come psichiatricamente lesa volendo imporre assurdamente il proprio volere .
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Non la vedrei affatto così semplice. In gioco non ci sono solo i territori, importanti, vero, ma fino ad un certo punto.
La Russia non può permettersi di avere in Ucraina un governo nemico, messo lì con elezioni di plastica tipo quelle rumene ed etero-comandato dalle oligarchie anglo-americane (soprattuto inglesi) di ideologia filo-nazista. I motivi sono vari ma il principale è che l’Ucraina oltre che una nazione fallita, corrotta e tenuta in vita artificialmente, è più di ogni altra cosa un reticolo di gasdotti e oleodotti che parte dai territori della Federazione arrivando in gran parte del Mondo Occidentale e non solo. Questo rappresenta per la Russia, ossigeno vitale per i loro polmoni, la diversificazione per non consegnarsi mani e piedi alla Cina, oltre ad essere ovviamente per loro, un enorme investimento da tutelare ad ogni costo.
Il recente bombardamento dell’oleodotto che porta il gas in Ungheria e Slovacchia, fatto dal teppista Zelensky che in altre circostanze sarebbe stato una dichiarazione di guerra, è in realtà un messaggio chiaro a Putin di cosa farebbero gli anglo-nazi al governo in Ucraina se fossero lasciati liberi di agire. E la Russia non accetterà mai di castrarsi di una così importante infrastruttura strategica oltretutto pagata con i loro denaro pubblico.
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Errata corrige: ovviamente l’ ‘oleodotto’ non porta gas 🙂 ma petrolio.
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@zanardi
Se mi permette di intervenire,qui sulla bacheca di Cesare,
il suo ragionamento non fa una piega, ma sono dinamiche già accadute in precedenza.
Qualsiasi nuovo governo Ukraino(anche a guida russa) sarà comunque corrotto (certamente meno di quelli precedenti nei primi periodi) e non si potrà permettere in tempo di pace di bombardare alcunchè (in guerra tutto è permesso). Per due motivi principalmente.
Punto1 :perché ci sarà sempre corruzione nei “punti di interscambio” gas con Gazprom(a sua volta corrotta); interrompere il flusso di gas significa “smettere di mangiarci sopra” per entrambe le parti,soprattutto ukraina;prima della guerra avevano esagerato cercando di fregare un po troppo Gazprom(Putin) anche grazie alle società di stoccaggio legate a Burisma(entro la quale, nel consiglio di amministrazione sedeva Hunter Biden).Oltre a taglieggiare,gli rubavano proprio il gas che serviva all’ukraina.
Da quest’ultima affermazione mi collego al punto 2.
Punto2: se rompono il flusso di gas, Gazprom chiude il gas, e L’ukraina rimane al freddo visto che dipende quasi totalmente dal gas russo. Sembra impossibile ma è cosi., tuttora in periodo di guerra. Tra l’altro GAZPROM vendeva agli ukraini il gas a prezzi stracciati.
Quando Gazprom si incazzava e chiudeva i rubinetti, a rimetterci era sempre UE.
https://www.dariotamburrano.it/2015/11/ucraina_beffa_ue_su_accordo_gas_gazprom_finanziamento/
https://www.dariotamburrano.it/2015/09/soros-ue-ucraina-pizzo-accordo-gas/
Ora l’Ue è riuscita a differenziare di più l’afflusso di gas; quello russo non è più cosi fondamentale; ma è certo che i tedeschi faranno il diavolo a 4 per mettere qualcuno di fidato,non nel prossimo governo,ma nei consigli di amministrazioni delle società di gestione gas.
Sono stati principalmente i crucchi a prenderselo in quel posto con l’interruzione del gas e poi tutta l’europa, non credo che ripetano l’errore…ecco perché fanno i volenterosi.
Tra l’altro i crucchi sono sotto un leggero attacco speculativo commodity Gas
anche…
indovini da chi?
Dall’Italia!
e si.. pare strano ma il nostro paese ha iniziato di nuovo a esportare gas princilpamente nella mittleuropa(cruccolandia) facendo delle plusvalenze non banali in queste settimane/mesi.
Ma queste notizie, il mainstream informativo non le sa ne le dice… è roba più da addetti ai lavori.
Comunque meglio non andare in vacanza a Berlino…sono nervosetti con noi pizza e mandolino😆in questo periodo.
Saluti
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a guida russa intendo filorusso
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Preferendo sorvolare sugli scenari da Starwars del capitano Kirk Orsini che sta ai posti di comando della navicella Enterprise, dotata di laser gamma super fotonici.
Credo che L’Europa abbia avvertito Trump del fatto,che Zelensky non ha più in mano le redini di tutto l’esercito e di tutti i suoi generali. Se Zelensky dovesse firmare un accordo di pace , non è detto che tutti i 400/500 mila soldati tornino a Kiev bravi,bravini, in fila per 2 e riconsegnino le armi.
Potrebbero esserci 70/80 mila soldati estremisti e irrididucibili (teleguidati da qualche lunga Manus) che possano puntare Kiev per un colpo di Stato contro Mr tuta mimetica perenne, scontenti degli accordi e delle cessioni ai russi.
E fare un colpo di stato nella nazione più armata d’europa non è bello.Potrebbero far volare missili impazziti a destra e a manca.
Quindi L’Europa,allo stato attuale delle cose, pensa che sia meglio far continuare la guerra ancora per un po’. Il minore dei potenziali mali.
I Volenterosi vogliono in futuro mandare un contingente di soldati, non per assaltare i russi😂😂🤦♂️🤦♂️,ma per difendersi dai possibili golpe per non avere una nazione armata e incazz0sa a due passi da casa.
Dal monte Olimpo è tutto, linea all’ Enterprise.
PS: pagherei oro per vedere Putin e Trump leggere insieme gli articoli del capitano Kirk e rotolarsi sul pavimento dalle risate, e magari soffocarsi dalle risate e lasciarci la pelle. Due str0nzi in meno nel mondo.
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E allora niente di meglio che ridurre le forniture militari, così i russi ammazzano gli irriducibili e chi si è visto si è visto.
Invece c’é la fila per riarmare l’Ucraina, la quale sta riorganizzando l’esercito in unità più grosse delle oramai sbiadite brigate con il 50% di disertori.
Alla fine dovranno per forza mandare anche gente per usarle, quelle armi così preziose.
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Dipende se è lui a riorganizzare. 👋👋👋👋
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la chiosa finale oggi è sicuramente corretta; ma proprio perché riferite all’oggi, le due “vittorie” vanno giudicate diversamente.
la vittoria occidentale, soprattutto europea, non sarebbe mai passata per una guerra: da noi nessuno ha mai pensato di muovere guerra a Putin. Tanto più che avevamo forti interessi economici nella relazione con la Russia dalla quale gudagnavamo entrambi.
ma non ci sono interessi economici che tengano di fronte al palesarsi di una potenziale minaccia militare. E non c’è dubbio che oggi la Russia sia una potenziale minaccia militare.
non c’è bisogno che tale minaccia sottintenda che la Russia possa o abbia interesse ad arrivare agli estremi confini europei, motivazione pretestuosamente usata dai putiniani. Basta che si palesi ai confini orientali.
d’altra parte, non è lo stesso Putin a fare il medesimo ragionamento all’opposto, parlando dell’Ucraina? Ragionamento che secondo lui (e di tutti quelli che qui gli reggono la coda) porta a “dovere” agire militarmente per scongiurare un (inesistente) pericolo militare.
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