In un mondo che corre senza tregua, dove il silenzio è spesso soffocato dal rumore delle cose che passano, nasce questa raccolta poetica: un grido sommesso, ma inesorabile, di Fabio Petrilli, un giovane poeta di San Bartolomeo in Galdo (BN), che ha scelto di ascoltare. Ascoltare il battito incerto dei giorni, il peso invisibile delle emozioni, la luce che si nasconde anche nei frammenti più bui dell’anima. Le sue poesie non sono solo parole, sono sogni che non hanno paura di crollare, verità sussurrate in mezzo al caos. Ogni verso è un passaggio intimo, un momento sospeso in cui la vita si lascia scrivere nella sua forma più nuda e vulnerabile. È la voce di chi, pur giovane, ha già attraversato il fuoco dell’inquietudine e ha deciso di trasformarlo in arte. Non c’è artificio, non c’è posa: solo l’urgenza di essere autentico, di restituire al linguaggio la sua potenza salvifica. Questa raccolta è un invito: entrare in queste pagine significa perdersi, ma anche ritrovarsi, forse diversi, forse più veri. E se la poesia ha ancora un senso, è proprio questo: ricordarci che, anche quando tutto tace, c’è sempre qualcuno che scrive. E scrivendo, resiste.

Pietro La Barbera