
(Flavia Perina – lastampa.it) – Diventa sempre più difficile derubricare la politica estera parallela di Matteo Salvini a una questione di toni e battute infelici, perché un conto sono certe provocazioni a uso interno, altro l’attacco al presidente di un Paese fondatore dell’Europa come Emmanuel Macron, in questo momento figura di punta nelle scelte dell’Unione sull’Ucraina e bersaglio prioritario di Mosca. Il quotidiano francese Le Monde va dritto al punto. Le parole di Salvini vanno contestualizzate, è vero.
Ma non come fanno i suoi alleati italiani, collegandole al carattere guascone e al gusto dell’eccesso del capo della Lega. Piuttosto bisogna leggerle nel quadro dei suoi «stretti rapporti col Cremlino» e personalmente con Vladimir Putin, che definì «uno dei migliori uomini di governo che ci siano sulla faccia della Terra». La frase è del 2019, qualche anno dopo l’invasione e annessione della Crimea, ma se ne potrebbero citare decine di più recenti ed esagerate, compresa la difesa del regime di Mosca dopo l’assassinio di Aleksej Navalny.
L’ardua fatica compiuta da Meloni per accreditarsi in ogni Cancelleria del Continente ha avuto come punto di forza tre elementi: la sobrietà dei comportamenti economici, l’unità e la durata della coalizione e la netta scelta a fianco dell’Ucraina in ogni passaggio di rilievo, compresi quelli maldigeriti come la formazione dell’asse dei Volenterosi. La posizione pro-Kiev è lo snodo che ha consentito di riallacciare i rapporti con Germania e Francia, è l’asse intorno a cui ruota il nuovo feeling con capi di Stato e di governo che nel 2022 non erano felici della vittoria delle destre, e in questa fase sembra contare di più persino rispetto alla vecchia ossessione dell’Unione per gli equilibri di bilancio.
Lo status conquistato dall’Italia può reggere se Salvini limita le sue incursioni polemiche al dibattito politico interno, ma se ne fa una esibizione sulla scena internazionale, se chiama in causa capi di Stato alleati irridendone le scelte, se riporta d’attualità la sua biografia filo-putiniana, il rischio è grande. Nessun Paese in questo momento può permettersi dubbi di doppiezza, e figuriamoci l’Italia con la sua storica fama di ambiguità.
È probabile che Giorgia Meloni taccia sperando che la questione di sgonfi da sé e che il sospetto di una sorta di «quinta colonna» filorussa nel governo possa essere stroncato per via diplomatica e contatti personali, dimostrando l’irrilevanza di Salvini nelle decisioni sulla scena internazionale più che accapigliandosi pubblicamente con lui. E tuttavia la politica estera parallela della Lega è un fatto e sta diventando un problema di prima grandezza. Poco importa che sia dettata dalle vecchie ossessioni anti-francesi del Capitano, da motivi di propaganda elettorale o dalla persistenza di interessi indicibili. Quel che conta è come ci vedono gli altri: non tutti sono disponibili ad addentrarsi nei giochetti dei nostri equilibri politici.
Qualcuno fa un paragone a proposito della frase «incriminata» di Salvini: è come se un ministro di alto livello francese, parlando dell’Italia che non vuole mandare truppe in Ucraina, avesse detto a Mattarella «metta fiori nei fucili e faccia l’hippy». Immaginare le conseguenze. Chiedersi se sarebbe sufficiente difendersi dicendo, come più o meno è stato detto, che abbiamo un vicepremier che apre bocca e le da’ fiato.
Quante occasioni perse da questo politico di infimo livello per stare zitto…….!!! e continueranno a votarlo……sara’ semplicemente “vergognoso”……!!!
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Il problema di Salvini è che domani potrebbe dire esattamente l’opposto senza alcuna vergogna. In quel caso allora La Stampa lo elogerebbe candidandolo a PDR.
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Non ho capito: PER UNA VOLTA CHE SALVINI HA DETTO LA COSA GIUSTA lo si critica?? Perché la PORINA non critica la Melona con l’idea dell’art.5 ‘camuffato’, per esempio?
compresa la difesa del regime di Mosca dopo l’assassinio di Aleksej Navalny.
NAVALNY NON E’ STATO ASSASSINATO. Nemmeno gli ucraini sono arrivati a dire questo.
Piuttosto, se il problema è la detenzione, l’Italia con 200 morti all’anno nelle carceri di sicuro non dà l’esempio !
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Come fai a chiedere alla Porina di criticare Gioggia? Non è proprio possibile conoscendo la porina…….Salvini che comunque dice tutto ed il contrario di tutto, ha ogni diritto di criticare le scelte della UE e se Micron è il suo esponente di spicco perché non dovrebbe criticarlo, quando un ministro francese, la Bonne, si permise di dire nel 2022 , mi pare, che la Francia avrebbe vigilato sul governo italiano e sull’ Italia per i diritti? Vigilato ….e per quale sorta di superiorità? A me pare un’ interferenza arrogante ed offensiva peggiore di una critica a scelte politiche che riguardano il governo italiano, il parlamento europeo e la UE dove risulta palese la posizione della Lega e di Salvini ……poi Salvini e’ Salvini, ma alla Porina evidentemente piaceva, prima , quando faceva cadere il governo Conte 1, e non è cambiato mai da almeno 30 anni!
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Detenzione per truffa.
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La Porina: come faccio a criticare la giovgia se mi da i soldi?
Anzi debbo dire brava giorgia!
Del Papete… sten diamo un velo pietoso lo abbiamo già visto con Conte con il governo gisallo/verde.
Piuttosto la giorgia sta succhiando voti assieme a sforza Italia alla lega,infatti lo lascia fare e non prende posizione..piuttosto alla prossima crisi di governo non vorrei che una frangia del PD facesse sponda!
Le vie del governo sono infinite,basta accordarsi!
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La Porina è stata finiana. Per un po’ Direttrice del secolo. Forse per un tot deputata. Cosa aspettarci?
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È stata un barbapapà un mutaforma(ve lo ricordate quando lo diceva a Conte?) già dai tempi che aveva il 4%.
Accise. Blocchi navali. Pro Russia.
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La Meloni è un virus letale per il popolo italiano. I volti delle persone dicono tutto di loro…. in questo caso la negatività che trasmette costei ci fa rabbrividire… denota un’estrema disinvoltura nel mentire ed ingannare il popolo italiano . In particolar modo sulle stragi come quella di Bologna eseguita dai suoi camerati fascisti stragisti: fioravanti mambro cavallini bellini ciavardini e finanziata da gelli a sua volta finanziato dalla CIA e dai servizi di un antistato destrorso all’interno dello stesso. volto a destabilizzare le istituzioni democratiche …nonchè quelle di Falcone e Borsellino sempre operate dai predetti mafio servizi di detto antistato e dalla CIA eseguite perchè i predetti magistrati avevano scoperto la trattativa di detto antistato con la mafia… scoperta che causò la loro prematura fine
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