
(Dott. Paolo Caruso) – Mentre in Italia e in Europa si disserta sul riconoscimento dello stato di Palestina e sul vero significato di genocidio, a Gaza questa parola si concretizza in un reale sterminio delle popolazione inerme da parte di Netanyahu. Si spara sulla folla ammassata speranzosa di essere rifocillata di qualche brodaglia e di qualche piccola quantità di acqua. Immagini terrificanti di donne e bambini che si accalcano con i loro miseri recipienti e che cadono sotto i colpi delle milizie israeliane. Una disumanità inaudita che si ripete giornalmente che lascia il segno nelle coscienze della gente ma che non trova riscontro in quelle dei vari Potenti della terra. Infatti USA e Europa senza alcun ritegno continuano a rifornire il criminale Netanyahu di armamenti sempre più micidiali. A dispetto delle critiche sempre più pressanti della società civile ci raccontano la favola che “prevenire è meglio che curare” e cercano di far tacere le poche voci illuminate (ultima in ordine di tempo, l’ italiana Francesca Albanese) che rompono i tanti silenzi compiacenti della politica internazionale. I coloni rappresentanti dell’ oltranzismo israeliano fanno da avamposto alle mire espansioniste e dopo Gaza, in Cisgiordania cercano di occupare con inaudita violenza interi villaggi. Ma è possibile che non ci siano altri dissuasori che non siano le armi? La diplomazia è proprio scomparsa dalla scena internazionale? Nessuno è in grado di mediare e di far valere la propria autorevolezza sempre se ne abbia? Non c’è né la volontà politica né la capacità. “Israele si deve difendere”, è la solita litania diffusa dai media occidentali e dalla propaganda dei Paesi alleati. USA e Europa a dispetto delle critiche sempre più pressanti della società civile ci raccontano la favola che “prevenire è meglio che curare”. Allora… fuoco a gogò.. Ma è possibile che non ci siano altri dissuasori che non siano le armi? La diplomazia è totalmente assente dallo scenario internazionale? È mai possibile che nessuno sia in grado di mediare e di far valere la propria voce autorevole? Non c’è né la volontà politica né la capacità. Per i potenti della Terra nessun interesse per i milioni di palestinesi di Gaza. Da quasi due anni infatti il mondo assiste alle decine di migliaia di morti e alla distruzione della Striscia di Gaza occupata dall’ esercito israeliano. Una vera catastrofe umanitaria che si consuma a Gaza dopo il 7 ottobre 2023 con l’ intento specifico di annientare la popolazione palestinese. Come diceva Gino Strada ” Se uno di noi sta soffrendo è una cosa che riguarda tutti. Perché ignorare la sofferenza di un uomo è un atto di violenza tra i più vigliacchi” Si fermi allora il delirio! La Storia di sicuro sarà severa nel suo giudizio.
praticamente il nazista ha dichiarato che se rimane un solo Palestinese vivo ….non è genocidio!
Grande p.d.m.
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Quindi non lo è nemmeno quello del pueblo eletto.
Sembra che ci siano più esemplari adesso che nel resto della storia umana.
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Attenzione a quel che dice Rubboli, è molto interessante come ricostruzione.
Poi c’é Pubble:
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È la solita, antichissima, odiosa, ipocrita pratica del doppiopesismo. Tre bambini morti in Ucraina fanno dire che Putin è un “pazzo assassino criminale”, ventimila bambini morti in Palestina fanno fare spallucce.
Stiamo sempre lì: la serva è ladra, la padrona è cleptomane.
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L’ asino è cieco e il padrone non vede
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