
(di Massimo Gramellini – corriere.it) – Appena si accorge di essere inquadrata sul maxischermo del concerto di Boston dei Coldplay, la coppia di sconosciuti in atteggiamento confidenziale tradisce un tale imbarazzo che al microfono il cantante Chris Martin commenta scherzosamente: «O hanno una relazione segreta o sono timidi».
La prima che hai detto, Chris.
Come se obbedissero a un fischio, branchi di segugi da tastiera si lanciano all’inseguimento delle prede. L’immagine dell’abbraccio compromettente viene processata dai software di riconoscimento facciale e in poco tempo si risale al ceo di un’azienda e a una sua collega, entrambi sposati, ma con altri.
A quel punto i segugi si trasformano in psicoterapeuti e invadono i profili dei coniugi traditi (e dei figli) per offrire un peloso supporto. Anche se le persone coinvolte fossero, o volessero restare, all’oscuro della tresca, adesso non potranno più non sapere. La moglie del ceo toglie subito il cognome del marito dal suo profilo: un gesto che in epoca digitale equivale a un divorzio.
Non c’è scampo. Da quando Steve Jobs gli ha fornito l’arma letale, il Ficcanaso Collettivo può esercitare senza freni il suo hobby preferito e giocare a Sherlock Holmes con la vita privata degli altri.
Orwell si sbagliava. L’occhio del Grande Fratello non è lo schermo del televisore, ma la telecamera dello smartphone. E la minaccia non è un dittatore misterioso, ma qualunque individuo munito di telefono.
Il Grande Fratello siamo noi. Che siamo anche le sue vittime.
Due pirla a prescindere
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Il più pirla è Chris Martin.
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che tristezza di articolo!
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Franco, sopra, ha scritto “che tristezza di articolo!”
Mi associo! Soprattutto è un “articolo” (se proprio vogliamo definirlo tale) completamente inutile nella misura in cui è perfino spreciso. Ora, non so ovviamente che cosa passasse nella mente (vabbè) di Gramelloni mentre scriveva (vabbè), ma a leggere – e cito: “Non c’è scampo. Da quando Steve Jobs gli ha fornito l’arma letale, il Ficcanaso Collettivo…” – pare che sia stato Steve Jobs di Apple a ‘inventare’ lo smartphone, cosa appunto non vera (basta una ricerchina deficiente su Google da 15 secondi, massimo 45). Come non è neanche vero che costui abbia certamente inventato i cosiddetti “Social Media”, né, se è per quello, ha inventato il sistema dei “cloud” in rete (e men che meno l’intero sistema Internet, ovvero il protocollo TCP/IP). Di sicuro Jobs ha “inventato” la Apple Computer Inc. negli anni 70 portandola tra alti e bassi al suo apice negli anni a cavallo tra la fine degli anni 90 e i primi del duemila, ma erano invenzioni e dispositivi che riguardavano i computer di Apple, cioè i Macintosh. Ne ha inventate tante, oggettivamente, ma poi s’è sostanzialmente fermato quando ha scovato la maniera di vendere a un intero pianeta (di gonzi?) un telefono come tutti gli altri: appiccicandoci sopra il logo Apple e chiamandolo “iPhone” ci ha fatto i miliardi, trasformando una azienda seria in una compagnia di banditi e di buffoni affamati di quattrini e basta. Jobs è scomparso nel 2011, e oggi alla Apple comanda Tim Cook, il suo (di Steve Jobs) CEO prescelto, che continua la corsa ai soldi portando avanti la fama aziendale costruita in decenni di ingegno, ma che continua la sua corsa oggi solo per inerzia, grazie al nome inventato nel famoso garage dai “due Steve” (Jobs e Wozniak). Ormai la Apple (la compagnia Big Tech più sopravvalutata del mondo) se non si ingegna – e impegna – a cambiare le cose, come compagnia secondo me è finita, ma fa girare talmente tanti soldi (nelle tasche degli azionisti e nei propri conti bancari) che prima di decadere, di decenni ne passeranno ancora svariati, penso. Ma è solo questione di tempo, poiché come detto, ormai non è più capace di inventare niente che non sia roba ciciclata dei bei tempi andati (ma peggiore) se non inutile, o anche utile ma già stata inventata da altri brand. Ormai gli anni dell’ “inventore creativo Steve Jobs che aveva un sogno e voleva cambiare il mondo” sono finiti da un pezzo… Comunque sia, un articolo demenziale scribacchiato tanto per dimostrare che lo stipendio il Gramelloni se lo sia meritato in qualche maniera. Quando invece nella realtà dei fatti son i soldi più rubati dell’universo… Poi si lamentano che la carta stampigliata dei quotidiani sia in crisi. Oh, ma davvero? Ma vah?
NB: Non credo di aver scritto cose inesatte, ma se così fosse, al netto della necessità di sintesi cui obbliga questo Blog, mi scuso. A mia difesa posso dire di aver letteralmente vissuto gli anni di Apple Computer come “user” in prima persona, ho usato i loro computer per mestiere come grafico, e dopo anni e anni li ho anche venduti e ne ho fatto assistenza “riciclandomi” professionalmente, quindi posso dire di “conoscere” la Apple sin dal 1990. Sulla mia pelle ne ho vissuto il visibile attuale decadimento e se richiesto, magari in altra sede, posso offrire i miei punti di vista personali, conditi da esperienza diretta lavorativa. Lo specifico per chiarezza e per correttezza nei confronti di chi (mi) legge. Al contrario appunto di Gramellini che scribacchia solo perché qualcuno lo paga “pur di”. Saluti a tutti. 👋🏼
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