
(Giancarlo Selmi) – Ho visto, dopo qualche giorno, l’intervento di Giuseppe Conte da Porro. Il solito teatrino con un Sallusti sempre più incerto e indecentemente allineato, tanto che sarebbe veramente necessaria un’indagine antropologica sul “giornalismo” italiano, se così si possa ancora definire e un aggressivo Porro. Più impegnato, in verità, a sostenere il suo governo del cuore e il fragile Sallusti, che non a fare il suo lavoro.
Lavoro che dovrebbe avere al centro la narrazione della verità, ma che scade malinconicamente nella più autentica, becera e intellettualmente modesta propaganda. Un Conte sempre più sicuro, un gigante, di fronte a nanetti, costretti a ripetere, in modo esasperato ed esasperante, gli slogan che il tentativo di costituzione di pensiero unico continua a riproporre.
Chiunque, dotato di tre centimetri di fronte e un cervello adeguato, si accorgerebbe della totale mancanza di argomenti dei malcapitati che si trovano ad affrontare il nostro presidente Conte. Tanto che pare che il dibattito sia fra la ragione, i dati, i numeri e la più pura e semplice superstizione. Abbiamo inventato, in Italia, il sincretismo meloniano. Una sorta di voodoo di nuova generazione che tende a uccidere il dissenso e la ragionevolezza con gli spilloni della propaganda.
Inutile parlare dei numeri, delle promesse mancate, della inversione a “u” rispetto a ciò che si dichiarava prima, sul quale Meloni e camerati hanno vinto le elezioni, nessuno li prende in considerazione. Inutile parlare degli indici economici, tutti drammaticamente negativi. Ciò che vediamo è il trionfo di una vera e propria dogmatica fede. Aiutata da una serie di lingue grondanti saliva e pericolosamente vicine al deretano della premier.
E’ che a quei talk …dovrebbe andare Ricciardi e non Conte… troppo signore!
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Porrohman e Nosferatu, che esempi di giornalismo.
Sallusti Nosferatu è ignorante come una capra e condannato per diffamazione, ma continua a dirigere un giornale come se niente fosse. Incredibile veramente come gente senza talento se non leccare quli faccia carriera.
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La cosa “fastidiosa” ( è un eufemismo…) è che se Conte va dalla Gruber con Giannini ( o uno dei minchioprogressisti similPD) piuttosto che da Porro e Sallusti, il risultato mediatico è sempre lo stesso. Conte si dimostra all’altezza, superiore di gran lunga alla media dei politici nostrani, e gli interlocutori si dimostrano delle nullità, ma avvelenate, avverse, ostili pregiudizialmente.
Quante persone, non “tifose”, capiranno che se Conte è preso di mira da destra a sinistra ( questo è, inutile dire che Gruber, Giannini e Co. non sono di sinistra, sono la sinistra “intellettuale” MEDIATICA che abbiamo oggi, una m3rd6, ma chest’è) è proprio perché rappresenta l’unico leader lontano dal Sistema di Potere? E se vuoi cambiare il Sistema devi sostenere solo lui?
Purché non si annacqui nel PD….
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