Stessi metodi. L’israeliano contro i palestinesi e l’Iran: chi mai lo giudicherà? La lezione della II Guerra mondiale non è edificante

(di Massimo Fini – ilfattoquotidiano.it) – Adolf Hitler è sempre stato bollato come il “Male Assoluto” e quindi utilizzato come alibi universale, nel senso che tutto ciò che sarebbe avvenuto dopo non poteva essere peggio. Questo è discutibile.
Le ambizioni di Hitler, almeno all’inizio, si limitavano a mettere le mani sull’Europa di lingua e di cultura tedesca. Il nazismo, a differenza della Gran Bretagna, della Francia, del Belgio, dell’Olanda e persino dell’Italia fascista, non ha mai avuto mire colonialiste. Ha messo solo le mani sulla Namibia, all’estremo sud dell’Africa, che non a caso è oggi uno dei Paesi meglio organizzati e più pacifici del Continente nero.
Si dirà che le modalità delle sue conquiste furono peculiari: razzismo e xenofobia. Ma che sta facendo oggi il “democratico” Benjamin Netanyahu? Non è xenofoba la sua guerra ai palestinesi che vuole cacciar via dalla faccia della Terra? Con l’aggravante che il nazismo, anche in piena Seconda guerra mondiale, rispettò sempre le grandi Organizzazioni internazionali, a cominciare dalla Croce Rossa. In Palestina assistiamo invece, da parte delle Idf, al disconoscimento di fatto di queste Organizzazioni, si chiamino Croce Rossa o Mezzaluna Rossa o della neutralità dei giornalisti. C’è sempre una buona scusa per attaccare gli ospedali, 36 allo stato attuale, e le organizzazioni pacifiste che cercano di portare cibo ai palestinesi. Per cui la mattanza non sta tanto nei 55 mila civili palestinesi uccisi (dato sicuramente in difetto: secondo altri calcoli sarebbero almeno 100 mila o forse di più), ma nel fatto che costoro sono ridotti alla fame e hanno un’estrema difficoltà, per non dire impossibilità, a curarsi.
Israele si dice, è un Paese democratico, ma ammesso che ciò sia vero, non gli dà il diritto di attaccare i Paesi che democratici non sono o non sono considerati. Un esempio molto attuale è quello dell’Iran. L’Iran ha mai attaccato nessuno? È una Potenza atomica? No, perché aderendo al Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) ha sempre accettato le ispezioni dell’Aiea cioè l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, che nelle sue ispezioni, a sentire il suo direttore, l’argentino Rafael Grossi, ha sempre accertato che in Iran l’arricchimento dell’uranio non è mai andato oltre il 60 per cento, cioè per usi civili e medici. Per fare la Bomba l’arricchimento deve arrivare al 90 per cento.
Ma qui il discorso si fa più ampio e risale ai Processi di Norimberga e di Tokyo dove i vincitori, per la prima volta nella Storia, non si accontentarono solo di essere più forti dei vinti, ma pretesero anche di esserne moralmente superiori. Dubbi su questi Processi furono espressi, all’epoca, proprio da intellettuali liberali. Scrisse Rusztem Vámbéry: “Che i capi nazisti e fascisti debbano essere impiccati e fucilati dal potere politico e militare, non c’è bisogno di dirlo. Ma questo non ha niente a che vedere con la legge… Giudici guidati da ‘sano sentimento popolare’, introduzione del principio di retroattività, presunzione di reato futuro, responsabilità collettiva di gruppi politici e razziali, rifiuto di proteggere l’individuo dall’arbitrio dello Stato, ripristino della vendetta tribale… Chiunque conosca la storia del diritto penale sa quanti secoli, quanti millenni, ci sono voluti perché esattamente il contrario di questa storia e di questa prassi… Fosse universalmente riconosciuto come parte integrante del diritto e della giustizia…” e Benedetto Croce in un coraggioso discorso all’Assemblea costituente dichiarava: “Segno inquietante di turbamento spirituale sono ai giorni nostri (bisogna pure avere il coraggio di confessarlo) i tribunali senza alcun fondamento di legge, che il vincitore ha istituito per giudicare, condannare e impiccare, sotto nome di criminali di guerra, uomini politici e generali dei popoli vinti, abbandonando la diversa pratica, esente da ipocrisia, onde un tempo non si dava quartiere ai vinti o ad alcuni di loro e se ne richiedeva la consegna per metterli a morte, proseguendo e concludendo con ciò la guerra”.
Più possibilista fu il Guardian, storico quotidiano britannico di ispirazione liberale: “Il processo di Norimberga apparirà giusto o sbagliato nella storia a seconda del futuro comportamento delle nazioni che ne sono responsabili”. “Tale comportamento delle due superpotenze, Usa e Urss, abbiamo avuto modo di verificarlo nella guerra del Vietnam dove furono usati napalm e armi chimiche, in Medio Oriente dove sono state combattute guerre per interposta persona e sulla pelle altrui, ‘suicidato’ Masaryk e Allende, schiacciato nel sangue la rivolta ungherese, invaso la Cecoslovacchia e l’Afghanistan, umiliato la libertà della Polonia, insidiato con le armi e i servizi segreti la sovranità del Nicaragua e del Salvador, difeso e sostenuto i più feroci, sanguinari e criminali dittatori salvo poi dismetterli, quando non più presentabili, a suon di ‘golpe’, organizzato decine di colpi di Stato, fomentato e guidato una buona fetta di terrorismo internazionale (che oggi potremmo chiamare Isis) e, infine, messo il tallone occidentale e accampato le nostre pretese egemoniche su ogni angolo, anche il più recondito, del mondo” (L’Europeo, “La legge dei vincitori”, 1986).
Questo articolo è del 1986, ma poi è accaduto anche di peggio. Gli occidentali, a guida americana, violando tutte le norme del diritto internazionale, hanno aggredito la Serbia (1999), l’Afghanistan (2001), l’Iraq (2003, 650 mila morti), Libia (2011) e ora l’Iran che non ha mai aggredito nessuno.
Ma adesso Israele, poiché è un Paese democratico, si ritiene in diritto di fare una macelleria di palestinesi in forme e in modi che nemmeno il nazismo aveva tentato. Perché il nazismo cercava di occultare in qualche modo i suoi misfatti, il binomio Netanyahu-Trump, democratici, li fa a cielo aperto sotto gli occhi di tutti noi. Impotenti.
Caro Massimo, capisco la tua provocazione: però, così come gli orrori del nazismo non possono giustificare quelli attuali di Netanyahu&C., non può essere neppure l’inverso.
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Subcomandante Dibba: Israhell è un paese di nazi, i coloni sono come il Ku Klux Klan. Due popoli due stati è una truffa. Taiani non sa cosa dire.
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”lo zionismo è la malattia è il genocidio dei palestinesi è l’effetto”.
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sono persone malate da sempre ,ho vissuto per 2 mesi nella Marina di Tel Aviv di fronte all Hilton ,stavamo lì poiché gli egiziani avevano danneggiato la barca sparando
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2 mesi di difficoltà a reperire i pezzi dalla Francia del nostro Josuaf , anno 73 ed è stata dura persino fare i turisti troppo controlli da parte di tutti gli israeliani che vivono per controllare tutti gli stranieri sospettati di essere terroristi .ma come fanno a vivere così male ,se sono la causa del loro male .
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È inevitabile . Se si mettono in evidenza le mostruosità commesse da noi i dagli Usa come il bombardamento di Dresda , le bombe atomiche sul Giappone, e le invasioni Nato , allora l’ accusa è che difendi i nazisti. No , le cose non stanno così. È la ricerca di una via maestra super partes che ci consenta di non cadere nella faziosità, nel utilizzare due pesi due misure .
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Ma nazisti ed Hitler sono diventati il male assoluto dopo, quando hanno invaso ad occidente! Dal 1925 al 1940 anche se l’ idea/progetto nazista era stato messo nero su bianco nel Mein Kamf ed esistevano repressioni verso gli oppositori, comunisti e socialisti, violenze, deportazioni e discriminazioni verso gli ebrei, erano comunque interlocutori delle democrazie occidentali! Ci si parlava e si finanziava pure la Germania nazista! Se non ci fosse stato il trattato di non belligeranza fra Germania e Russia nel 1939, ed Hitler avesse subito invaso la Russia, invece della Polonia, dopo essersi preso la Cecoslovacchia, senza alcun intervento da parte di Francia ed Inghilterra e con un accordo segreto di spartizione con la stessa Polonia, cui infatti andò un pezzo di territorio cecoslovacco, non so se sarebbe stato considerato un male…..I campi di concentramento esistevano già per oppositori politici, omosessuali, l’ eliminazione per malati mentali, disabili , e chiunque si opponesse al nazismo da anni, e pure l’ espansione ad est con lo spazio vitale a danno della Russia, progetto conosciuto , scritto dallo stesso Hitler , ma evidentemente non costituivano motivo di condanna o almeno di presa di distanza…..Quando già Hitler era al potere e non faceva mistero delle sue idee ed azioni, l’ ambasciatore americano Dodd a Berlino aveva il compito di interlocuzione e rapporti per recuperare i soldi degli americani investiti in obbligazioni nella Germania nazista ……E quando la soluzione finale era in atto con metodi noti, a conoscenza degli alleati, non furono bombardate le linee ferroviarie per impedire ai treni di deportati di partire! Mentre la Russia era impegnata a respingere l’ invasione, americani ed inglesi avrebbero potuto farlo, invece di sbarcare in Sicilia ed in Normandia, sapendo che avrebbe influito relativamente sull’ esito della guerra, già persa dai tedeschi, perché il vero fronte di sconfitta era ad oriente! O avrebbero potuto fare entrambe le cose! Il tema è discusso anche dagli storici e se non si vuol leggere qualche storico che si è posto il problema di questa scelta, si può guardare il film Amen di Costagravas…..Dopo certamente ed a ragione Hitler e’ stato considerato il Male assoluto, ma come in ogni aberrazione le complicità non sono mancate……e questo ricorda il presente e magari fra qualche decennio gli storici si chiederanno perché il criminale BibiTopoGnao non è stato fermato!
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HITLER E’ STATO LA CAUSA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE E CON LUI TUTTO IL POPOLO TEDESCO ,TRANNE POCHISSIME ECCEZIONI , CHE LO HA AMMIRATO.
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