Dopo la caduta dell’Urss, Usa&C. hanno pensato di poter espandere impunemente la Nato a Est. E l’unica potenza nucleare del Medio Oriente, cioè Israele, di ridisegnare l’intera regione

(di Barbara Spinelli – ilfattoquotidiano.it) – Pubblichiamo l’intervento che Barbara Spinelli ha letto ieri alla manifestazione organizzata dal Movimento 5 Stelle all’Aja
Si ripete che il riarmo Ue è la conseguenza dell’intervento russo in Ucraina, nel febbraio 2023.
Un intervento che ha radici molto precise, e che né i governi occidentali né la Commissione hanno mai in questi anni riconosciuto e neanche lontanamente pensato. Alla sua radice: la minaccia di un’estensione delle forze e dei missili Nato fino alle porte della Russia, intollerabile per Mosca come lo sarebbe l’installazione di basi militari russe o cinesi alle porte degli Stati Uniti.
La vera svolta, se siamo interessati alla genealogia del conflitto ucraino e del riarmo europeo, è avvenuta dopo la Guerra fredda e in concomitanza con l’allargamento dell’Unione all’Est Europa. L’Occidente si comportò da vincitore, e gli Stati Uniti decisero che a quel punto se l’Urss era morta tutto era permesso, a partire dalle sue basi che sono 750 in almeno 80 Paesi nel mondo. Anche la creazione di un “nuovo Medio Oriente” egemonizzato dall’unica potenza atomica della regione, Israele, nacque in quel periodo, quando nel 1996 andò al governo Netanyahu: ben prima dell’11 settembre 2001. Il diritto internazionale è stato messo in questione non nel 2022, ma negli anni Novanta del secolo scorso.
Il risultato è stato che non solo la Nato è restata in piedi (retrospettivamente penso che sarebbe stato saggio scioglierla fin dal 1991, in contemporanea con la fine dell’Urss e del patto di Varsavia) ma è divenuta protagonista di una serie di guerre di regime change, tutte fallite ma sempre ricominciate.
L’Europa ha seguito servilmente quest’operazione di egemonia unilaterale dell’Occidente. L’errore più madornale lo ha compiuto con un allargamento all’Europa orientale che è andato di pari passo con l’allargamento a Est della Nato, senza mai distinguere nettamente i due processi. L’Europa si è riunificata sotto l’egida atlantica, e con l’andare del tempo è diventata un’unica carne con la Nato, una comunità euro-atlantica come vien detto correntemente dall’establishment a Bruxelles.
La guerra in Ucraina nasce da questi mancati distinguo, che portano oggi i governi europei a essere i più atlantisti in Occidente: a boicottare i confusi e labili sforzi negoziali di Trump in Ucraina, o a respingere l’idea stessa di una mediazione russa nella guerra contro l’Iran come ventilato molto superficialmente da Washington al G7. Putin non aveva intenzione di prendersi tutta l’Ucraina, né tantomeno intende invadere questo o quel pezzo d’Europa, come suggerisce la russofobia di Ursula von der Leyen, oltre che dei governi di Germania, Regno Unito, Polonia, Francia, Paesi baltici, Germania di Merz. L’invasione dell’Ucraina nel 2022 era un mezzo per forzare una decisione cruciale per la Russia: l’ammissione, dopo quasi vent’anni di insistenze del Cremlino, che la neutralità ucraina era necessaria alla pace nel continente e che la promessa di adesione di Kiev alla Nato era una pericolosa provocazione.
Nel 1990 un’alternativa pacificatrice e profondamente nuova esisteva, ed era quella offerta da Gorbaciov: la creazione di un sistema di sicurezza europeo negoziato con Mosca, una “Casa comune europea”, consapevole della divergenza crescente fra interessi geopolitici europei e statunitensi.
A mio parere, quest’alternativa presto frantumata dalle espansioni Nato a Est resta la più fedele non solo alla diffusa domanda di pace espressa oggi dai cittadini europei, ma anche alla visione che i fondatori avevano dell’unità fra i popoli e gli Stati europei durante la Seconda guerra mondiale e subito dopo. Era un’unità che puntava al superamento dei nazionalismi aggressivi che avevano per secoli trascinato in guerre fratricide gli Stati del continente, ed era stata concepita perché l’Europa dedicasse tutta la sua attenzione e le sue forze alla creazione di un modello sociale e un welfare che avrebbe reso più improbabili le guerre. Il Welfare è stato pensato durante la guerra, come il Manifesto di Ventotene, ed è pura invenzione non statunitense ma dell’antifascismo e antinazismo europei.
Una delle frasi più raccapriccianti che sono state pronunciate nell’Unione europea e che confermano la svolta geopolitica e culturale che sta avvenendo nelle nostre capitali è quella di Friedrich Merz, dopo la guerra israeliana in Iran e poco prima del bombardamento di Trump. Conoscete bene le sue parole: “Israele sta facendo il lavoro sporco per noi tutti. Ho massimo rispetto per Israele che ha avuto questo coraggio”. Poco tempo prima, il 15 maggio, aveva promesso al Bundestag che sotto la sua guida sarà costruito l’“esercito più potente d’Europa”, che la Germania aumenterà le spese militari fino al 5% del gross domestic product, e che la Russia era una minaccia per il suo Paese. Merz dice queste cose senza scomporsi, come se nella testa avesse della paglia e non qualche vago ricordo dei 27 milioni di russi morti quando Hitler invase la Russia. La socialdemocrazia con cui governa tace e acconsente.
È come se parlando di Iran il cancelliere fosse un dinosauro con la testa piccolissima e stupida: nessuna parola sul genocidio a Gaza, sui centri israelo-americani di distribuzione del cibo trasformati in killing fields dove si spara a vista sui palestinesi affamati e assetati, in un quotidiano videogioco horror. E poi, cosa vuol dire aver rispetto per il lavoro sporco? Se il lavoro è sporco allora è sporco per chiunque, anche per l’Europa che continua ad armare Israele.
Non meno raccapricciante la dichiarazione con cui Mark Rutte, segretario generale dell’Alleanza Atlantica, ha perorato l’aumento delle spese di difesa: “Nato is the most powerful defense alliance in world history, more powerful than the Roman Empire, more powerful than Napoleon’s empire. We must make Nato a stronger and more lethal alliance”. Cinque per cento vuol dire questo e null’altro: creare un’alleanza letale, che semina morte. Per decenni ha finto di essere un’alleanza difensiva, da decenni è offensiva in maniera esplicita.
Smembrare la Russia era, secondo Kaja Kallas quand’era premier estone, l’obiettivo da raggiungere attraverso la santa proxy war fra Nato e Federazione russa. Non l’ha mai smentito.
Sia chiaro, qui non si tratta di difesa europea, come pretendono l’Ue e la Nato. La difesa comune è possibile solo se esistesse un esercito che risponde a uno Stato europeo, che è lungi dall’esistere. Si tratta di acquistare armi dagli Stati Uniti, di partecipare alle guerre decise da Washington. E soprattutto: si tratta di smembrare potenze e Stati protagonisti del nuovo ordine multipolare, uno dopo l’altro: dalla Cina alla Siria all’Iran.
Non meravigliamoci se gli Stati che più temono la strategia dello smembramento e le guerre di regime change decideranno – per non esser più aggrediti dall’Occidente – di dotarsi dell’atomica che ancora non possiedono. E che molti di loro non volevano possedere.
parole sante ,grazie Spinelli!
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“…..Putin non aveva intenzione di prendersi tutta l’Ucraina…..”quindi ,Vostro Onore, si accontentava ragionevolmente solo di un pezzetto, dimostrando in modo inequivicabile la sua natura pacifica e ragionevole. Ne chiedo quindi l’assoluzione con formula piena per non aver commesso il fatto. COMPLIMENTI PER LA FACCIA TOSTA.
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Cercare di capire è uno sforzo troppo grosso: è vero? Sono anni che la Russia chiede garanzie di sicurezza: è la Nato che si è spinta verso i confini russi, non viceversa! Diversi personaggi occidentali hanno espresso il desiderio di smembrare la Russia e la Kallas, alto rappresentante dell’Unione Europea, è uno di questi. Putin il cattivone non ha mai espresso un desiderio simile. Sarà un criminale, ma anche da noi non scherzano.
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P. S. Se il regime change lo vuole Putin, tutto bene, se lo vogliono gli altri in Iran e’ vergogna. Complimenti !
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Ti sei autovotato.
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Come si fa a non condividere un’ analisi così dettagliata e calzante dei fatti ?
Recentemente Putin ha sostenuto che alla presunta volontà della Russia di attaccare l’ Europa non ci credono neanche loro cioè dirigenti EU e capi di governo occidentali. È evidente che li scopo del riarmo è in gran parte di natura economia e propagandistica oltre che il risultato della grande frustrazione che provano le cancellerie europee messe in una condizione di oggettiva irrilevanza politica. Fanno la voce grossa e mostrano , se non i muscoli che non hanno, la foto caricaturale di quelli che dovranno avere con le cure con anabolizzanti che faranno.
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“Un attacco russo nella regione industriale di Dnipropetrovsk, ha ucciso almeno 19 persone e ne ha ferite quasi 300, inclusi bambini. Altre 2 persone sono rimaste uccise nella vicina città di Samar. Negozi, un treno con 500 persone a bordo, strutture scolastiche, asili e un ospedale pediatrico sono stati colpiti e danneggiati. Altri 5 civili sono stati uccisi nella regione di Sumy”.
Mentre la Sign.ra Spinelli blatera ancora di “origini”, e di “installazione di basi militari russe o cinesi alle porte degli Stati Uniti” (= propaganda russa), tace sul continuo massacro di civili e infrastrutture che la Federazione Russa continua a compiere in Ucraina.
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Ma naturalmente , tacciono tutti i membri del P.C.I. = Pacifisti Carnivori Ipocriti. Anche i carnefici, le vittime devono saperseli scegliere bene, se vogliono attenzione.
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Risultano almeno 263 civili morti in Iran a causa dei bombardamenti israeliani (dati di Human Rights Activists) e ce ne sono ancora centinaia da identificare. Quindi? Hanno la pelle più scura?! In guerra la gente muore e a Gaza sparano deliberatamente sui civili, che hanno fame e sete. Se la metti su sto piano, i nostri “amici”, con la nostra complicità, risultano pure peggio degli “orchi” russi.
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E niente. Anche flamenco non ci arriva. Sarà colpa mia. Volevo solo dire: NON UNA PAROLA sulle stragi che continuano a compiersi in Ucraina. Non una parola. Sulla Federazione Russa si continua a filosofeggiare sulle “origini”. Si continua in una parola a GIUSTIFICARE. Lo trovo indecente e inaccettabile.
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Nemmeno una parola sulle temperature infernali di questi giorni… e siamo solo a giugno!
Al momento, le stragi di civili più ranguinose le stanno facendo gli israeliani. Un primato che mantengono da due anni (non che prima non le facessero). Non se ne parla poi tanto, ma questo evidentemente non dà altrettanto fastidio.
Dell’Ucraina invece abbiamo informazioni molto più dettagliate, quando ci prendono di mezzo i civili. Basta che ci sia in singolo ferito e la notizia ci arriva. Se ti interessano questi aspetti, perché disturbare la Spinelli?
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Ciao flamenco
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I c00ni sono quasi sempre in due, come i carabinieri.
1) l’Ucraina sarebbe intera ed in pace se non avessero voluto aderire alla NATO,
ZeZe è stato eletto perchè aveva promesso di porre fine alla guerra civile e che NON avrebbe aderito alla NATO.
Gli IUESEI gli hanno ricordato che hanno speso 8 miliardi di dollari per il Regime Change (2014), NULAND (cit.) ed ha stretto un patto col DIAVOLO (che MAI ha mantenuto le promesse), assicurando la rovina del suo paese.
2) prendere per propaganda quello che dicono i russi e per verità quello che dicono gli Ukro-nazi, rivela la quantità esente di neuroni dei loro cervelli.
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Un intervento che ha radici molto precise, e che né i governi occidentali né la Commissione hanno mai in questi anni riconosciuto e neanche lontanamente pensato. Alla sua radice: la minaccia di un’estensione delle forze e dei missili Nato fino alle porte della Russia, intollerabile per Mosca come lo sarebbe l’installazione di basi militari russe o cinesi alle porte degli Stati Uniti.
Questa frase è la trave portante dell’articolo e al solito contiene elementi di verità su cui si basa la solita interpretazione strabica dei fatti; pronta a mettere in luce le responsabilità di alcuni e ad ignorare totalmente quelle degli altri.
Va detto che è indubbio come Mosca abbia percepito l’allargamento NATO come una minaccia strategica, e come questo elemento abbia influenzato le sue scelte geopolitiche ed è vero che il blocco occidentale abbia sottovalutato le conseguenze di un allargamento ad est.
La prospettiva di basi o missili NATO a ridosso del territorio russo è stata vissuta dalle autorità russe come un fattore di insicurezza e pressione.
La proposta di Gorbaciov per una “casa comune europea” è stata senza dubbio un’opportunità mancata, e l’assenza di un’autonoma politica di sicurezza europea è un problema attuale.
Ma va altresì detto che gli Stati dell’Europa orientale hanno volontariamente chiesto l’ingresso nella NATO come forma di garanzia contro possibili minacce, dopo anni di dominazione sovietica.
Il principio di sovranità e autodeterminazione dei Paesi europei va rispettato: la Russia non può rivendicare un diritto di veto sulle scelte sovrane di stati indipendenti, così come gli USA o la NATO non dovrebbero fare analoghe rivendicazioni nei confronti di altri stati sovrani.
Condivisibile la critica riguardo la posizione subalterna che l’Europa ha nei confronti degli USA, va tuttavia ricordato come i rapporti tra EU e USA non sono solo di natura geopolitica/militare sono anche, se non soprattutto, di natura economica, finanziari e tecnologica.
Un tessuto produttivo europeo, oltre che politico, molto frammentato la rende parte debole del rapporto con gli USA nel suo complesso.
Recidere il legame USA EU può costare molto caro in termini sociali, specie se fatto in modo brusco.
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Tutto giusto lion. Solo che tu continui a sperare di poter interloquire in modo razionale e civile col branco di reduci incarogniti degli anni ’70 presenti in questo blog! A me invece fanno solo venire voglia di prenderli a schiaffoni.
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Io non spero, vado avanti, sono convinto delle mie idee perché cerco di basarle sulla realtà.
Tante volte ho scritto dei dati di fatto, evidenti, inoppugnabili con tanto di documenti allegati.
Il risultato è stato quello di vedermi repliche con insulti e disprezzo.
Così facendo mostrano solo debolezza di idee quindi non rimane da fare che continuare a martellare, prima o poi il colpo assestato nel modo giusto arriva.
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Invece condivido quasi tutto quello che dice, perché usa degli argomenti e li articola usando la logica. È vero che gli stati dall’Europa orientale hanno chiesto, che avevano e hanno timori sul vicino ed ex “padrone” russo. Che inglobarli nella Nato sia stata una scelta giusta (e quella è stata una scelta “nostra”) mi pare invece discutibile. Inoltre, pare che sia stato fatto anche per provare la Russia. Non dire no all’ingresso dell’Ucraina nella Nato nel 2008 è stata una dichiarazione di guerra alla Russia. Lo ha scritto la Merkel nel suo libro. Si doveva trovare un modo di garantire a tutti gli stati la loro sicurezza. Ma si è voluto lasciare fuori la Russia.
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E’ vero
Il punto più profondo che sollevi è forse questo: la mancanza di un sistema di sicurezza europeo condiviso anche con la Russia. Dopo la Guerra Fredda, c’era una finestra, breve, ma reale, per includere Mosca in un nuovo equilibrio.
Ma col tempo il “blocco occidentale” ha preferito consolidare l’architettura esistente (NATO e UE), lasciando la Russia ai margini. Che questo sia stato un errore fatale è oggetto di dibattito, ma sicuramente ha contribuito a un’escalation di sfiducia reciproca.
Non solo la Merkel al summit di Bucarest si oppose (non senza un qualche interesse, direi) all’ingresso dell’Ucraina nella Nato, anche Kissinger e prima di lui Kennan, Perry (segretario alla difesa USA sotto Clinton)
Una cosa per me è chiara: conoscere i retroscena, i segnali mancati, le decisioni discutibili dell’occidente o dell’Ucraina stessa serve a capire come si è arrivati al conflitto per evitare, si spera, che fatti del genere si ripetano ma non a scagionare chi ha violato il diritto internazionale.
L’aggressore è chi attacca, non chi provoca.
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A Lionheart70 dico che per le tante ragioni ( e molte altre) che ho riportato nell’intervento precedente IO sto con “l’aggressore” e non con i “provocatori”.
Non ho mai detto che la Russia di Putin non abbia violato il diritto internazionale (che purtroppo è violato da tanti/troppi e pure da anni). Ho sempre detto e lo ripeto ancora che capisco e condivido le ragioni dei Russi. E ritengo non potessero fare diversamente. Perché il progetto neocon era chiaro e con i mezzi tipici del corrotto Occidente stava per realizzarsi. La Crimea la Russia non poteva perderla. E d’altronde chi vi vive è quasi al 90% filorusso.
Mi piace la Russia, mi piacciono i Russi, apprezzo la loro Storia e Cultura. Non mi sta bene che un Occidente decadente, ipocrita, venduto, possa disporre della Storia dignitosa di Popoli estranei al loro degrado.
P.s. Non vado in Russia…perché fa freddo e perché a 66 anni non potrei imparare una lingua difficile come il russo.
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“Mi piace la Russia, mi piacciono i Russi, apprezzo la loro Storia e Cultura”. Anche a me piace la Russia. L’ho visitata la prima volta quando avevo 14 anni, dopo aver studiato russo per un anno. Sono cresciuto con la letteratura russa: Dostoevskij, Tolstoj, Cechov, Turgenev, Gogol, Bulgakov, e via discorrendo. Mi piace il cinema russo, e pure la musica, e la vodka. Non mi piace Putin, “bugiardo e assassino”, e gli oligarchi che comandano la Federazione oggi. Considero l’invasione dell’Ucraina un inutile massacro novecentesco. Mi vergogno dei putiniani italiani, in primo luogo di quelli che si prostrano davanti a una nullità come la Zacharova chiedendo scusa per le frasi pronunciate dal nostro presidente della Repubblica.
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A Lionheart70 si risponde. Perché dà un contributo non “provocatorio” nè manipola i fatti. Anche se a volte esagera nello sfoggio di dati e certezze conseguenti.
Replico sostenendo la differenza “percepita” dai Russi in relazione all’allargamento ad Est della Nato. Per motivi geopolitici l’Occidente, la Nato ( che non sono la stessa cosa…ma ci capiamo…) dalla caduta dell’URSS, ha tentato con successo il suo allargamento contando sul fatto che la Russia post-crollo sovietico era a pezzi. Ha inoltre trovato terreno fertile per mettere “sotto il suo ombrello” popoli e Nazioni che subirono l’invasione dell’Unione Sovietica o che furono assorbiti dalla sua sfera d’influenza. I Polacchi in primis, ma ovviamente i cechi, gli slovacchi, gli ungheresi, come d’altronde rumeni o i bulgari. Tutti Paesi che appartenevano al Patto di Varsavia. Molto sentimento antiRusso c’era in questi Paesi.
Ma erano Paesi che aderirono ad un’Alleanza ma non erano parte dell’Unione Sovietica. Quelli che erano parte dell’Unione Sovietica e si sono costituiti come Stati Indipendenti post1991 hanno una particolarità. Hanno popolazioni il cui multietnicismo fu in qualche modo “costruito” anche durante la dittatura comunista con migrazioni di massa, e soprattutto un’area così estesa dove etnie, religioni, culture si mescolavano senza essere assorbite in un “unicum” che le rendeva più omogenee. Era la dittatura che le teneva insieme.
Quelli che chiamiamo “filorussi” sono un po’ dappertutto nei Paesi dell’ex URSS. Anche nei Paesi Baltici. Ma persa “l’influenza” su di loro nel 2004, con l’ingresso di Estonia, Lituania, Lettonia nella Nato, la Russia ( già versione Putin, quindi più protagonista nello scacchiere internazionale) storse il naso ma non fece nulla.
Perché l’Ucraina ( e la Georgia) sono diverse e non a caso quando al vertice Nato del 2008 si parlò del loro ingresso Nato i Russi saltarono sulla sedia? Perché sono sul Mar Nero e rappresentano uno sbocco fondamentale per le strategie geopolitiche ed economiche russe. Di Averle NEMICHE ( non indipendenti, Nemiche) i Russi non se lo possono permettere. Crimea e quindi Sebastopoli furono infatti nel 2014, dopo il golpe di Maidan, messe in condizione di restare legate alla Russia. Con popolazione nettamente filorussa dovrebbe essere considerato un atto di autodeterminazione comprensibile. Al di là delle dinamiche che lo hanno reso possibile.
Insomma l’Ucraina per la Russia è la sua porta ad Ovest. Ha una quota rilevante di abitanti filorussi, quando era nell’Unione Sovietica ne ha dislocato armi, centrali nucleari, pianificato sviluppo agricolo ( sì è vero negli anni ’30 Stalin ha fatto anche altro…), era insomma sentita dai Russi una sua parte vitale ( quando Putin dice che Ucraini e Russi sono un unico popolo fratello, non è solo retorica, è anche un “sentito” della Russia profonda).
Che una parte di Ucraini, minoritaria almeno fino al 2022, abbia invece un odio verso i Russi è certo. Consegue a fatti storici legati alli “stalinismo”. Ed infatti emerse in modo chiaro col banderismo e l’appoggio ai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma i rigurgiti neonazisti post crollo sovietico furono cavalcati dagli USA, con la dottrina neocon che si realizzava in quella fase delle “rivoluzioni colorate, arancioni etc.”, che si servirono di cotanti estremisti criminali ( che da partito si fecero Sistema) per orchestrare il golpe ed il cambio di regime del 2014.
Ora, l’autodeterminazione del Popolo Ucraino che sarebbe libero di scegliere in quale campo stare, è una forzatura opportunistica per chi vuole fare la guerra alla Russia, prima abbaiando ( cit.) poi smembrandola (cit.).
I filorussi in Ucraina ci sono, sono pressati, discriminati, bombardati, i neonazisti ucraini velenosi pure ci sono, la minaccia Nato ai confini anche, ma, e chiudo, l’operazione speciale ( guerra) dei Russi in Ucraina è legata ad una necessità ESISTENZIALE come dicono e ripetono.
Trovarsi un’ UCRAINA NEMICA per ragioni geostrategiche ed economiche è un danno enorme che non si possono permettere. Perciò andranno sono in fondo a sudest per mantenere un’area che arrivi a Sebastopoli, mettendo al sicuro la Crimea, e creando una zona cuscinetto con l’ovest. Di Kiev se ne fregano. Marciarono fino a lì nei primi giorni per indurre un cambio di Regime. Fallito il tentativo si accontentarono di “accordi” ( Istanbul sembrava promettere bene) che garantissero la NEUTRALITÀ. Si ritirarono e furono fottuti. Non capiterà più.
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Grazie, e sono perfettamente d’accordo! Inoltre perché l’ autodeterminazione di un popolo deve necessariamente passare per stare da una parte o dall’altra? L’ Ucraina sarebbe potuta essere libera, indipendente, autoderminata ed economicamente florida nella gestione autonoma delle sue risorse, rimanendo neutrale! Per questo gli ucraini sono stati fregati dagli americani che non hanno alcun motivo esistenziale per stare lì, salvo lo sfruttamento di quel paese! Se l’ Ucraina non fosse stata così piena di risorse e non localizzata geograficamente fra Europa e Russia, non se la sarebbe ca@ata nessuno, tantomeno gli USA che stanno dalla parte opposta del pianeta! Sì da per scontato come fosse normale che un’ organizzazione militare bellica con basi, armi e soldati a guida e gestione americana sia dislocata in tutta Europa che non è nata così come la vediamo ora sulla cartina geografica….. e soprattutto si è accettato la sovrapposizione fra Nato ed Europa, allargata ad est, cioè al posto della condivisione di valori, cultura e politica europea fra vecchia e nuova Europa, si è costruito esclusivamente una struttura bellica! E con cosa si dovrebbe rispondere ad un’ organizzazione militare sempre più vicina ai propri confini? E la colpa non è nemmeno tutta americana, fanno cinicamente i propri interessi, ma dell’ Europa che sembra una caserma militare a servizio permanente USA! E vista la sua classe politica pure con tanto di barzelletta scurrile!
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Inoltre perché l’ autodeterminazione di un popolo deve necessariamente passare per stare da una parte o dall’altra?
L’autodeterminazione passa in base alla volontà di quella nazione.
Una nazione può decidere se far parte di un blocco o di un altro, oppure se vuole rimanere non allineata.
Resta il fatto che non ci devono essere vincoli di nessun genere sulle scelte.
Io posso decidere di stare con A o con B, oppure di stare da solo; ma la decisione spetta unicamente a me.
Poi se non decido di stare da solo saranno A o B che decideranno se vogliono stare con me.
L’ Ucraina sarebbe potuta essere libera, indipendente, autoderminata ed economicamente florida nella gestione autonoma delle sue risorse, rimanendo neutrale!
Hanno fatto una scelta diversa, magari sbagliando; sono padroni di farla oppure no?
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Il principio di autodeterminazione dei popoli non è, almeno per me, una forzatura opportunistica; è un principio sacro ed inviolabile.
Vale per TUTTI senza eccezioni e senza distinzioni.
E poco importa se la Russia si può permettere o meno le cose, la sovranità di uno stato non si viola.
Anch’io non mi posso permettere tante cose, non per questo vado a rubare o ad ammazzare per ottenerle; non vado a violare i diritti altrui.
La popolazione russofona non è presente solo in Ucraina; è presente anche nei paesi baltici e non è discriminata solo in Ucraina, anche l’Estonia discrimina i cittadini russofoni; il che è tutto un dire per un paese membro UE; paradossalmente ho più diritti io in Estonia come cittadino UE che non un russofono che vi risiede.
Anche in Kazakhstan ci sono forme di discriminazione nei confronti dei cittadini russofoni; se non parli il kazako non puoi lavorare nella pubblica amministrazione e ti posso assicurare che molti kazaki parlano in russo tra loro; mai conosciuto uno che non parlasse il russo; ho conosciuto kazaki (di etnia) che parlavano solo russo.
Non per questo Putin li ha invasi quindi inutile prendersi in giro e cercare di accampare scuse che crollano di fronte ad un minimo di logica e di conoscenza dei fatti.
Se ti trovi ad avere a che fare con un paese che pensi possa essere o diventare ostile cerchi di capire come mai questo stia succedendo, ti fai un bell’esame di coscienza cercando magari di capire dove sbagli o dove hai sbagliato e di rimediare.
Se poi proprio non ci riesci hai sempre la leva economica da far pesare.
La Russia ha risorse enormi; come scritto ieri in un altro commento, poteva chiudere a novembre i rubinetti del gas e stai certo che avrebbe portato a casa risultati ben più concreti di quelli attuali.
Anche perché tu ragioni solo sull’oggi, io ragiono anche sul domani.
L’ucraina è un paese fallito economicamente: quando questa guerra finirà ci sarà, molto probabilmente, Putin che stappa la bottiglia buona perché ritiene di averla in pugno, ma non ha i soldi per poterlo fare.
Ti lascio indovinare chi sarà a tirare fuori i soldi.
Ora dimmi se per te può essere normale che un paese sia controllato politicamente da uno ed economicamente da un altro.
Dici che la cosa può funzionare?
Putin vincerà anche la guerra militarmente, ma strategicamente l’ha persa quando l’ha iniziata.
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Grande Paolo, grazie molto esaudiente!
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X L-70:
Ma va altresì detto che gli Stati dell’Europa orientale hanno volontariamente chiesto l’ingresso nella NATO come forma di garanzia contro possibili minacce, dopo anni di dominazione sovietica.
Il principio di sovranità e autodeterminazione dei Paesi europei va rispettato: la Russia non può rivendicare un diritto di veto sulle scelte sovrane di stati indipendenti, così come gli USA o la NATO non dovrebbero fare analoghe rivendicazioni nei confronti di altri stati sovrani.
1- a parte che ‘volontariamente’ è una parola grossa quando quel che fai è COOPTARE le classi dirigenti.
Una come Maia Sandu, per esempio. Bel modo di rispettare la volontà popolare, tipo non far votare quasi tutti i moldavi residenti in Russia.
Gli USA hanno facilmente cooptato nazioni povere, che a torto o ragione erano preoccupate della Russia che in realtà a quell’epoca (anni ’90) era in pieno tracollo economico grazie ai consigli interessati dei ci-caco boys (così sei più contento).
Ricattano tutto e tutti, spingono solo quelli che gli fa comodo, hanno finanziato le rivolte interne ai vari paesi già ai tempi del Patto di Varsavia, inclusa l’opposizione clandestina ucraina e Solidarnosch.
Per l’Ucraina la stessa Nuland disse che avevano speso 5 mld di dollari. In brioches?
E Sakhasvili da dove è venuto fuori?
Che carriera ha fatto la Sandu negli USA prima di darsi alla politica?
E il faso oppositore di Putin, dove è stato riformattato? (Navalny)
Poi arriva gente come te che blatera ‘sono scelte del popolo’.
Quindi se tutti gli albanesi vedendo la TV italiana si erano messi in testa di venire in Italia, dovevamo accontentarli perché avevano deciso così, giusto?
Conta la volontà del popolo, mica la sicurezza geopolitica di una nazione.
O meglio, conta solo quando fa comodo agli USA e in subordine, all’UE.
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Tu hai prove che ci sia stata cooptazione e non adesione volontaria?
La tua è una speculazione; se hai prove sono pronto a darti ragione.
Una come Maia Sandu, per esempio. Bel modo di rispettare la volontà popolare, tipo non far votare quasi tutti i moldavi residenti in Russia.
E’ vero quello che dici, ma ovviamente ti sei dimenticato di aggiungere che le autorità moldave e la stessa presidente Sandu hanno denunciato un vasto giro di compravendita illegale di voti, finanziato con migliaia di euro ciascuno, grazie a un’organizzazione legata all’oligarca Ilan Shor, rifugiatosi in Russia.
Si parlava di 130-150 k voti comprati.
Quindi?
La Nuland disse che avevano speso 5 MLD di dollari dal 1991 che è ben distante da euromaidan, anche se il discorso lo fece dopo che il casino era esploso.
Since Ukraine’s independence in 1991, the United States has supported Ukrainians as they build democratic skills and institutions, as they promote civic participation and good governance, all of which are preconditions for Ukraine to achieve its European aspirations. We’ve invested over $5 billion to assist Ukraine in these and other goals that will ensure a secure and prosperous and democratic Ukraine.
Remarks at the U.S.-Ukraine Foundation Conference
Per l’Ucraina la stessa Nuland disse che avevano speso 5 mld di dollari. In brioches?
Quindi questa frase cosa dimostra?
La Sandu non ha fatto nessuna carriera politica negli USA; ha solo studiato all’Harvard Kennedy School, una delle più prestigiose scuole di politica pubblica al mondo, dove ha conseguito un master in politica pubblica.
E il faso oppositore di Putin, dove è stato riformattato? (Navalny)
Uno che ci lascia le penne è, secondo te un “falso oppositore”; riformattato perché la pensava diversamente da Putin? quindi uno che fa opposizione, a tuo dire, dovrebbe avere le stesse idee di chi governa; allora a cosa si oppone?
Quindi se tutti gli albanesi vedendo la TV italiana si erano messi in testa di venire in Italia, dovevamo accontentarli perché avevano deciso così, giusto?
Questa è una chicca, spera che JDIO non legga la mia risposta.
Allora se gli albanesi decidono di mandare a fuoco il loro paese sono liberi di farlo; se decidono di far diventare il loro paese un duplicato del paradiso terrestre, sono liberi di farlo.
Se decidono di venire in Italia che è un altro paese devono chiedere il permesso.
Io a casa mia sono libero di farla fuori dal vaso così come sono libero di tenerla più pulita di una sala operatoria; quando vado a casa degli altri cerco di essere composto ed educato dopo aver ottenuto il permesso di entrare.
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Sono tutte cose sapute e risapute da chi almeno abbia adottato un minimo di senso critico nel guardare i fatti del mondo. A leggere l’articolo quelli del PD – che hanno smesso di leggere e di pensare da quella data fatidica dell”89 – stramazzerebbero a terra dalla meraviglia. Sono ottant’anni che l’Europa tiene il sacco al maggior rapinatore dell’orbe terracqueo e senza ottenere in cambio nulla. Altro che maggiore partecipazione alle spese della Nato fino al 5%. E’ l’America che dovrebbe pagarci per la servile sudditanza dimostrata, peraltro con il tipico sorriso compiaciuto dei servi sciocchi. Bene ha fatto il buon Sanchez a rifiutarsi di pagare, anche se si è fermato a metà strada. In queste ore, per completare l’opera, dovrebbe fare formale richiesta di risarcimenti. E’ il capo banda di Washington che dovrebbe scucire i denari per finalmente pagarci. Invece fa come nei classici trhriller hollywoodiani in cui, dopo un lucroso furto al caveau di una banca, il capo uccide gli altri componenti della ghenga per tenere solo per sé il malloppo. Nessuno, a quanto mi risulta, in questi mesi di inutili fiumi di inchiostro sulla stampa, ha mai esaminato la questione da questo facile punto di vista.
Come diceva un pensatore del passato, mai fidarsi di una cosa nota a tutti ma… non realmente conosciuta!
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Non si è fermato a metà strada, sta solo facendo una sosta; tra un po’ riprende….a pagare
Titoli di Stato Spagna | Obbligazioni – Investing.com
visto?
paga, tranquillo che paga.
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Tutto ciò che ho letto potrebbe essere tranquillamente stato scritto da Putin o da Lavrov in persona. Nessuna parola esclusa.
La considerazione che emerge è che Putin ha ragione al 100%. A questo punto sarebbe giusto chiedergli scusa e pagargli anche le spese di guerra.
Poi si lamentano se gli danno dei putiniani… dovrebbero essere orgogliosi invece!
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Perché invece chi ha ragione Netanyahu? Da ringraziare per il coraggio del lavoro sporco al posto nostro? Insomma in materia di genocidio o facciamo direttamente o troviamo il criminale occidentale in Medio Oriente disposto…..viene il dubbio che sia una coazione a ripetere di tipo genetico! Quando poi addirittura il cancelliere tedesco dice che sotto la sua guida sarà costruito l’“esercito più potente d’Europa”, che la Germania aumenterà le spese militari fino al 5%, ecc, ecc corri ad aprire il Mein Kamf di Hitler da cui è stato ripresa la citazione , mentre ai russi corre un brivido lungo la schiena, sudore freddo……che esagerati a preoccuparsi, sono solo stati invasi dalla Germania dopo aver costruito l’ esercito più potente d’ Europa e per fermarlo hanno lasciato sul campo 28 milioni di russi! Su dimentichiamoce o’ passato……che quello conta solo per Israele quando prima di Cristo, Dio ha deciso che quella terra fosse solo sua! Alla fine da atea tocca consultare Giove per sapere se devo pretendere l’ estensione territoriale dell’ Impero Romano, perché il saluto romano è rimasto secula seculorum e questo è indubbiamente un segno divino!
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Come sempre sragioni. Dire che hanno torto entrambi sia Putin che Netanyahu ti fa proprio schifo? Netanyahu ha sicuramente torto, ma Putin ha ragione sì o no?
E dimmi, visto che giustamente non vuoi dimenticare il passato, hanno ragione i russi a preoccuparsi di un riarmo futuro della Germania, ma non ha nessuna ragione la Germania di preoccuparsi della Russia che invade un’altra nazione europea ADESSO e minaccia un giorno sì e uno no, per bocca del mitico Medvedev, l’apocalisse nucleare?
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per quasi par condicio (le basi NATO E IUESEI SONO QUASI MILLE SPARSE NEL MONDO), voglio almeno tre basi russe in Messico! con abbondanza di bome nucleari per giunta, TANTE QUANTE CI SONO IN ITALIA
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E’ molto semplice, basta conoscere un po’ di Storia: se e quando il Messico fara’ come l’Italia, tanto per non fare nomi, ovvero dichiarera’ guerra, la perdera’ e dovra’ firmare una resa INCONDIZIONATA ( andare a vedere il significato ) succedera’ che il suo territorio sara’ occupato da truppe straniere e sara’ costretto ad accettarne le basi sul suo territorio.
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“E’ molto semplice, basta conoscere un po’ di Storia”
hahahhahahah
come la Norvegia, per fare un piccolo esempio
tu NON ci fai, CI SEI PROPRIO!!!
In Norvegia, gli Stati Uniti hanno accesso a diverse aree, tra cui basi aeree, per operazioni militari e addestramento. In particolare, sono menzionate basi aeree come Sola, Stavanger e Flesland (Bergen), che vengono utilizzate dalle forze aeree statunitensi. Inoltre, è in corso un accordo che prevede l’accesso degli Stati Uniti a 12 aree del paese per forze e appaltatori americani, con un focus sulla realizzazione di basi per aerei F-35. La NATO ha anche una presenza militare significativa in Norvegia, con un centro di comando e controllo delle operazioni aeree a Bodø, ed è in corso una discussione sulla localizzazione permanente della base.
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Sei il solito caprone EDiota.
Non tutte le nazioni NATO hanno atomiche in casa.
Quanto risulta, sono solo Olanda, Germania e Italia ad avercele.
Quindi non era scontato manco per niente, tanto meno che da noi almeno 2 basi ce l’hanno mentre da altre parti solo 1 per quanto ricordo in merito.
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Basta firmare la resa incondizionata….come quella che nei paesi ad est di Berlino e Berlino compresa fu firmata ai Russi? Però li’ non ci sono basi russe, ma Nato! Qualcosa non torna…….dove sono finite le truppe straniere che hanno vinto da quelle parti? Perché hanno vinto in due , ma le basi NATO sono le uniche ad essere rimaste in Europa orientale, eppure gli americani erano sbarcati in quella occidentale ed a Berlino sono arrivati per primi i russi…..una storia conosciuta, ma a qualcuno deve essere sfuggita…..la distrazione è il parac@lismo della memoria!
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E’ la situazione attuale di totale subordinazione agli interessi americani dell’Ue (recessione a iniziare dalla Germania, gas liquido a prezzo quadruplo di quello russo, acquisto di armi yankee, evanescenza dell’euro sul dollaro, allegra stampa della moneta americana & disinvolti debito pubblico e finanza creativa, non ultimi i dazi) che dovrebbe convincere tutti che non è un buon affare per l’Europa assecondare la volontà bulimica dell’IMPERO, per giunta dall’egemonia decadente anche culturale (diritto internazionale andato a ramengo).
Se il legame UE-USA venisse allentato, gli europei volerebbero liberi nell’instaurare rapporti socio-mercantili ben più convenienti con il resto del mondo, Russia compresa (il modo più efficace per ottenere un trattato di pace a est). Ma sembra che faccia parte della nostra natura (acquisita) il godere nell’essere asfissiati dal più potente di sempre.
D’altronde basta vederli in faccia il trio della foto per capire di che pasta sono, peggio ancora se aprono bocca!
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Caro Gae, hai mandato un articolo di Pepe Escobar che immagino per semplice logica, approvi. In quell’articolo c’e’ la seguente frase: “che l’Iran stia di fatto ripristinando l’etica e l’autorità geopolitica in tutta l’Asia occidentale”. Mi potresti spiegare, l’articolista non lo fa, cos’e’ ed in cosa consiste l’etica iraniana, che dovrebbe essere un modello per gli altri Brics ? Grazie.
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Trattasi dell’etica del non intromettersi negli affari interni dei paesi “concorrenti”, men che meno con mezzi militari, direttamente o indirettamente. Tranne, ovviamente, nei casi estremi di attacchi terroristici subiti e/o di sterminio di popolazioni inermi come quella palestinese – peraltro alleata e a poca distanza – vista l’inanità dell’Onu, per cui si impone la legge universale dei diritti dell’uomo nata addirittura nei primi anni seguenti la rivoluzione francese. I Brics non hanno mai puntato un fucile contro chicchesia – e si spera continuino anche dopo il loro auspicato allargamento – contrariamente a quanto succede regolarmente ad opera dell’Uccidente, guerra per procura alla Russia compresa.
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