
(di Michele Serra – repubblica.it) – Hanno circolato molto poco, anzi troppo poco, le immagini di Carlo d’Inghilterra che butta le braccia al collo di Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food. Abbraccio per niente protocollare tra due vecchi amici e (detto di un re fa sorridere) compagni di lotta.
Pionieri dell’ambientalismo, dell’agricoltura sostenibile, del cibo sano e a giusto prezzo, il loro abbraccio è quello di due attivisti che hanno condiviso molte battaglie, con un fitto scambio di pensieri, scritti, idee, proposte politiche. Da Terra Madre alle migliaia di orti in Africa.
E il fatto che di queste e altre cose si sia parlato, almeno in Italia, infinitamente meno che delle più trascurabili beghe di partito e di corrente, contribuisce a spiegare perché, della politica, si abbia una così scadente opinione.
Per entrambi i Carli si spera non sia spendibile l’epiteto cretino di radical chic, come si usa fare quando non si sa cosa pensare e cosa dire delle persone che spendono se stesse, senza tornaconto, in battaglie culturali e civili così rilevanti. Uno dei due di cognome fa Windsor e per mestiere fa il re della Gran Bretagna, l’altro è figlio di una ortolana e un ferroviere, ha fondato un movimento mondiale e una università.
Non so dire nel Paese di Carlo Windsor, ma in quello di Carlo Petrini, per decenni, l’attenzione al cibo è stata considerata un lusso da buongustai, una branca del superfluo, quando è una questione primaria. Che viene prima di ogni altra cosa.
La filiera del cibo riguarda l’uso dei suoli, lo sfruttamento della manodopera, il peso della grande distribuzione, la salute pubblica, l’educazione di massa e cento altre questioni. Occuparsene vuol dire fare politica a tutto campo. Petrini è un leader politico mondiale, e il fatto che nella politica italiana lo sappiano in due o tre non è una buona notizia.
Così ti voglio, Serra.
Carlo III, un mito… la 👑se la merita a prescindere.
"Mi piace""Mi piace"
Carlo Windsor,Carlo Windsor,Carlo Windsor…Questo nome non mi è nuovo. Ah , ecco , ora ricordo è il marito di Diana Spencer . Ma si ,quella poverina morta in un incidente stradale in Francia in modo misterioso insieme all’ amante musulmano .
"Mi piace"Piace a 2 people
Il solito gomblotto !!!!
"Mi piace""Mi piace"
Carlin Petrini è una figura importante e portante della Nostra Nazione, riconosciuto a livello internazionale come “filosofo” e rivoluzionario della Cultura di Cibo e Agricoltura sostenibili, purtroppo seguii per un certo periodo quel filibustiere affarista di Farinetti e io smisi di “appoggiarlo” da sostenitrice e consumatore. Resta la sua opera e il suo ravvedimento su quel sodalizio.
Su King Charles lasciamo stare!
"Mi piace"Piace a 3 people
Eh sì, un abbraccio tra rivoluzionari…😁😁😁
L’università fondata da Carlo Petrini è l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (UNISG), situata a Pollenzo, in Piemonte (Italia). Costi di iscrizione (anno accademico 2024/2025)
I costi variano in base al corso di laurea:
"Mi piace"Piace a 2 people
ahahahahah!
"Mi piace""Mi piace"
e come dovrebbe mantenerla?
"Mi piace""Mi piace"
Sì ma basicamente a che serve?
Cosa propone, come preparata gli studenti che vogliano spendere 50.000 euro per una triennale da buongustai?
Se è il problema della coltivazione, basterebbe scienze agrarie.
"Mi piace""Mi piace"
Basta guardare alla formazione da Somelier in Francia per capire che i costi delle eccellenze sono altissimi.
Una volta, ormai diciotto anni fa, sono andata a un corso di degustazione a Roma presso AIS e per una tre giorni ho speso 300€. Ho assaggiato vini eccezionali e era chiaramente un privilegio raro. Due anni fa sono andata a Padova a una degustazione di due ore di Formaggi con un grandissimo affinatore italiano, molto considerato a livello internazionale, e ho assaggiato prodotti eccezionali che venivano da piccolissime realtà di eccellenza e sostenibilità, ho speso 70€. Non so, perché non ho esperienza di questa accademia di Petrini, ma la formazione senza sussidi pubblici, in qualche maniera devi farla pagare.
Stessa storia con le accademie di alta moda ad esempio negli Usa, puoi immaginare i costi….
Se frequenti anche solo un corso di consulenza d’immagine in Italia, che abbia agganci nel cinema o con le agenzie di spettacolo puoi spendere facilmente 8/10.000€. Petrini però non è Bandecchi, quindi almeno credo non paghi 1500 € un docente per andare lui in giro su panfilo e Lamborghini.
"Mi piace""Mi piace"
E’ un’universita’ privata, non pubblica. Troppo cara? Non interessa ? Basta non andarci.
"Mi piace""Mi piace"