(Tommaso Merlo) – Pare che il Papa non sia ancora intenzionato a tirare le cuoia. Alleluia, anche se in realtà in molti rosicano di soppiatto. Papabili bacchettoni ma anche reggenti di varia specie. Questo papa è troppo pacifista, per riarmarsi in vista della terza guerra mondiale serve un pontefice che alterni la papalina con l’elmetto. In modo che tutti i cristiani possano andare in chiesa a dormire tranquilli. Come se Gesù scherzasse quando diceva di porgere l’altra guancia ed amare perfino i nostri nemici, o come se intendesse in realtà l’opposto. Se non hai nemici inventateli e poi odiali al punto da armati fino ai denti e se osano darti fastidio bombardali a tappeto. Amen. È questo il risultato vero dell’infinito dibattito sulle radici cristiane dell’Europa. Già, bisogna giudicare dai frutti. Ma la pensano così anche dall’altra parte dell’Oceano. Evangelici, messianici ed altri invasati che di recente hanno pregato sentitamente insieme a padre Trump nello studio ovale. Tenendosi per mano, con gli occhi chiusi e la testa bassa. Hanno supplicato il Padreterno di aiutarli a smantellare lo stato sociale in modo da far finire i poveracci per strada e di deportare in massa quelli venuti da lontano. Per i fragili e poveri meno diritti, per i miliardari meno tasse. Che gli ultimi rimangano ultimi per l’eternità e vadano pure a farsi benedire. Amen. Imperversa del resto l’era dei milionari, pare si possa eccome servire due padroni, sia Dio che la ricchezza ed i cammelli oggi passano dalle crune come ridere. Ma la missione più sacra dei cristiani a stelle e strisce rimane il genocidio a Gaza che sostengono con tutto lo spirito e già che ci sono pure col portafoglio. A fare il lavoro sporco il popolo eletto degli ebrei intento a riprendersi la terra promessagli da Dio in persona oltre che dai colonialisti occidentali. Per questo sono intenti da decenni a sterminare quegli stramaledetti palestinesi che hanno avuto la malaugurata idea di nascere da quelle parti. Amalek e se non bastasse pure infedeli. Vogliono costruire Gaziland, con hotel e casinò anche se non mancheranno certo chiese e sinagoghe in oro massiccio dove celebrare il trionfo della volontà divina. E guai a chi osa lagnarsi, la compassione e il perdono sono roba da deboli e perdenti, solo la violenza bruta funziona davvero. Che sia fatta la nostra volontà e sia con le buone che con le cattive. E che sempre sia lodato il nostro ego. Oggi come allora. Stragi di innocenti ed erodi crudeli sotto gli occhi indifferenti dei ponzi pilati europei, cristiani a chiacchere che se ne lavano beatamente le mani. Scribi e farisei simili a sepolcri imbiancati che da fuori sembrano giusti ma dentro sono pieni di ipocrisia ed iniquità. Ciechi e guide di ciechi che amano passeggiare ben vestiti, ricevere saluti nelle piazze, sedere ai primi posti ma infondo hanno a cuore solo la propria permanenza nei sontuosi palazzi del potere, solo se stessi. Che sia sempre lodato il proprio ego. Ed eccoci qui. Beati i feroci, beati i menefreghisti e gli ingiusti, beati gli impuri di cuore, beati gli operatori di guerra, beati coloro che perseguitano ingiustamente, perché di essi sarà l’inferno terreno. Oggi come allora. Sangue senza fine, ingiustizie senza fine, ipocrisie senza fine. Un paradiso trasformato in un infermo per colpa della malvagità che deriva dell’inconsapevolezza di se stessi e della vita. Perdonali perché non sanno quello che fanno. E non c’è nulla da credere. A prescindere dalle proprie convinzioni ed appartenenze, se davvero i sedicenti cristiani avessero dato retta agli insegnamenti di Gesù, il mondo sarebbe un posto dannatamente migliore.