
(Domenico Quirico – lastampa.it) – La vera vittoria di Putin dopo tre anni di guerra? È lì, nel momento in cui alza il telefono e dall’altra parte l’uomo più potente del mondo, Trump, gli parla. È questo che cercava, bigotto, cocciuto, da venticinque anni con sanguigna devozione; prima accettando di essere considerato un invitato per cortesia, perché innocuo e profittevole, nel salotto a otto posti di quelli che contano, poi rampando, ammonendo e minacciando sempre più ad alta voce, infine, storpiando il disprezzato continente della pace, quando straripa con l’annessione della Crimea e l’invasione dell’Ucraina. Adesso lo ha tagliato l’aculeo che lo tormentava, essere soltanto il mediocre amministratore di una idea che ha fallito e la guida suprema di un popolo di poveri diavoli seppure con cinquemila (inutili) bombe atomiche. Grazie a Trump, che fabula miracoli e lo vuole arruolare chissà, a nuovi cimenti in comune, ha la patente, il certificato di Grande. Tutto il resto son chiacchiere. Il Grande Gioco a due sospeso nell’ottantanove riparte da qui. Scommettiamo che i realpolitiker che ora storcono il naso non se lo faranno dire due volte?
L’aveva promesso ai russi che solo per questo lo hanno accettato per un quarto di secolo con le sue polizie segrete, gli illegalismi, il poco burro e i molti cannoni: vi farò tornare rispettati e temuti come al tempo della Unione Sovietica. Una condizione incapace di alternative ma solo di esistere o finire. Ebbene: ieri ha ottenuto il suo scopo. L’unico Paese, l’America, che nella sua biografia di sovietico passato attraverso la catastrofe gorbacioviana considera una vera potenza, rinnegando maledizioni e definizioni di soperchiatore fraudolento, ha accettato di discutere con lui non solo i “dettagli” nel centro Europa ma analisi prognostiche e benevole sul mondo. La pace con Zelensky beh! quella è ancora tutta da definire. E in fondo a questo punto diventa perfino un dettaglio. È arrivato. Chi lo sloggia più? La passione egomaniaca è soddisfatta. Questo era il passo che bisognava compiere già nel 2022, o ancor prima, a meno di non esser decisi a diventare asceti della guerra in prima persona: una telefonata, un summit come si diceva nel Novecento, una consacrazione spettacolare di reciproca grandezza. La Storia non è finita, anzi riparte da qui. Verrebbe da dire: ci voleva tanto a capirlo?
C’è del simile tra i due interlocutori di ieri quando elaborano messinscene recitando sé stessi, mossi dall’io gonfio, abili comunicatori, maestri del plagio. La similitudine si ferma qui. Il miliardario del crudo business la potenza la indossa nel momento in cui è diventato presidente. Accumula soldi, istupidisce a decreti l’audience stupefatta, affattura le norme con l’automatismo delle ruote dentate. Essere un Grande a prescindere: che risorsa!
Putin ha imparato di persona che ridiventare potente come pretende ha i suoi onerosi sfinimenti, richiede applicazione, un metodo da formica. È paziente. Contrariamente a quanto assicurano alcuni leader europei che devono giustificare il riarmo sono certo che in questi venticinque anni ha desiderato la guerra mondiale allo stesso modo in cui Sant’Agostino aveva desiderato la castità, vale a dire riservandosela sempre per il futuro. La sua ossessione è qualcosa che ha mosso le nazioni del novecento: lo status, la considerazione internazionale, il posto a tavola quando si riuniscono congressi e aeropagi di quelli che contano. Anche l’Italia liberale ha vissuto di questa angoscia identitaria prima che il fascismo la facesse scivolare nel disastro.
Sì, ciarpame retorico, questioni di etichetta e di precedenze. Non c’è nulla in Putin che lo faccia assomigliare a uno di quei tiranni che sarebbero capaci di distruggere nove decimi della umanità per la supposta (da loro) felicità dell’ultimo decimo. Non assomiglia per la mediocrità delle sue possibilità concrete a Pietro il Grande o a Stalin. Nessuna adesione a ideali astratti o assoluti come la rivoluzione mondiale o la conquista dell’Europa. L’unico criterio di valore che connota le sue fobie è un istrionico successo. Ai suoi sudditi, rassegnati alla lesina e al duro compito quotidiano di sopravvivere a un potere da secoli autocratico, implacabile e cattivo, ha promesso non il paradiso sulla terra ma una modesta scenografica revanche: Ecco vedete, dopo trentacinque anni parlano di nuovo con noi alla pari e non come comunisti spretati. Missione compiuta. Il resto si vedrà. Forse.
analisi stupida e basata sulle balle che l’Occidente ha raccontato su Putin. Sopratutto ingenerosa verso lo statista che ha risollevato un paese a pezzi e fatto quello che un politico dovrebbe fare,gli interessi del suo popolo.
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“ Accumula soldi, istupidisce a decreti l’audience stupefatta, affattura le norme con l’automatismo delle ruote dentate. Essere un Grande a prescindere: che risorsa!” Avrà imparato da Silvio, che lo ha fatto per 30 anni, anche grazie a media che continuano ad istupidire prima, durante e dopo di lui….
Quanto all’ io gonfio, due superpotenze con migliaia di testate nucleari, che hanno gonfiato a dismisura la supremazia USA, indifferentemente democratica o repubblicana, sempre assecondata dai soliti servi scribacchini e politici, possono pure permettersi qualcosa di gonfio, che resta una pura illusione anche anatomica per certi giornalai….Condannati alla loro istrionica illusione, non si sono ancora resi conto che si parla fra pari e non con i garzoni di bottega o con i loro servitori, infatti insistono con l’ atteggiamento supponente del ritrovarsi al “ parlano di nuovo con noi alla pari “ …..perché hanno qualcosa per non esserlo? Hanno dimostrato storicamente, economicamente e militarmente di essere una superpotenza alla pari con quella americana, ed infatti anche nel contesto attuale parlano con gli USA, e non con chi è gonfio solo di ciarpame retorico …..esibizionismo del totale fallimento politico , come Europa ed europei , con la solita arroganza di superiorità, inesistente e non dimostrata, tale da escluderti da qualunque sede fra pari e pure dallo spogliatoio ….ci sono sudditi rassegnati al potere autocratico, implacabile e cattivo, e quelli rassegnati ai mediocri, incapaci , altrettanto implacabili nel perseverare in cialtroneria…..diabolicum!
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“La vera vittoria di Putin dopo tre anni di guerra? È lì, nel momento in cui alza il telefono e dall’altra parte l’uomo più potente del mondo, Trump, gli parla”.
Vorrei ripostare la sequenza di Ombre Rosse con l’arrivo della cavalleria a salvare la diligenza. Ma vabbè, come se lo avessi fatto 🇺🇲
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Io invece vorrei postare la scena di Soldato blu, in cui il soldato americano vomita dopo il massacro compiuto sui pellerossa dai suoi commilitoni! Non so chi abbia vinto, ma di sicuro so chi ha perso in tutti questi secoli di guerra di supremazia fra uomini potenti , e continuo a vomitare…..poi leggo certi articoli ed al vomito si aggiunge la diarrea! La solita viremia di stupidità endemica!
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Hahahahha… e secondo te, visto che sei così perspicace ,chi ha fatto il numero per la chiamata?
E chi ha risposto?
E’ un particolare mica da poco! hahahahha…. lava la testa all’asino e perdi sapone e acqua!
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Come se Putin e Trump non si fossero parlati prima, durante e dopo….mentre lo sciroccato di Bidè continuava a pigiare i tasti del telecomando del televisore, scambiato per il telefono, ed a parlare con lo schermo della TV…..
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Ale … poi questa tua è da medaglia!
PS: me la sono presa con Loscemo perchè sull'”eccezione” … che conferma la regola in senso ordiginale del detto, non ha capito che le impostazioni generali della Nana superona l’eccezionalità della sua decisione(verbale) momentanea! Ciaooo…un abbraccio al solito!
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Io quirico non lo leggo per principio: uno che ha raccontato consapevolmente un sacco di balle non può di colpo rinsavire e smettere, quindi Temèpo Perso.
Però dai commenti (quelli li leggo quasi sempre) e da qualche frase in grassetto si capisce che è il solito articolo di propaganda uccidentale (Putin kattivo), ed è normale che uno che legga solo questi si faccia un’idea distorta e non capisca una mazza.
Quindi: perchè persone anche colte e intelligenti non hanno capito niente della guerra ucraina? Per questi articoli.
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