
(Giancarlo Selmi) – Quante volte abbiamo sentito qualcuno urlare “tornatene nel tuo paese, sono a casa mia!” Ecco cosa siamo diventati. L’odio contro il diverso, da qualunque diversità sia macchiato, esplode sempre di più. Alimentato da vere e proprie campagne. Da giornalacci e politica, da titoli infami e dichiarazioni di esponenti di destra che il “diverso” fanno apparire come problema o nemico.
È un’onda lunga che si aggrappa alla debolezza di alcune menti. Di gente che ha smesso di avere sensibilità e che, probabilmente, non ha mai letto un libro nella vita. È l’onda lunga del trionfo delle destre, dappertutto, mosse tutte dalle stesse parole d’ordine. È il nuovo cattivismo che i potentati economici cavalcano come evoluzione del neoliberismo e che permette loro di accumulare capitali sempre più colossali.
Ed è il risultato di una sempre più diffusa ignoranza che pone in primo piano la pancia rispetto al cervello. L’apparenza rispetto all’essenza. Dell’esplosione di un egoismo e di un individualismo sempre più furiosi che cancellano lo stesso concetto di comunità e rendono impossibile la solidarietà. In una società politica dove perfino le sinistre parlano parole di guerra e chi vuole la pace, come Giuseppe Conte, viene attaccato furiosamente da chi pace e tolleranza dovrebbe avere nel suo DNA.
Viva la pace! Viva la tolleranza!