
(ANSA) – “Se avessi la consapevolezza che l’America e l’Europa non ci abbandoneranno, ci sosterranno e forniranno garanzie di sicurezza, sarei pronto a qualsiasi formato di dialogo”: così, in un’intervista alla tv britannica Itv ripresa dal Guardian, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo la telefonata tra Donald Trump e Putin sulla fine del conflitto.
“Un conflitto congelato – ha affermato – porterà a più aggressioni ancora e ancora. Chi vincerà i premi e passerà alla storia come vincitore? Nessuno. Sarà una sconfitta assoluta per tutti, sia per noi, come è importante, sia per Trump”, ha detto il leader ucraino.
Trump, ha detto Zelensky come riporta Reuters online, “non ha bisogno solo di porre fine alla guerra, ha bisogno di agire in modo che Putin non abbia più alcuna possibilità di muoverci guerra. Questa è la cosa principale e tutti dovrebbero riconoscerlo. Sarebbe una vittoria”.
Il leader ucraino ha affermato che Kiev non vuole che si ripeta l’esperienza degli accordi di pace e dei colloqui che non hanno prodotto risultati negli anni prima all’invasione su vasta scala di Mosca del febbraio 2022. E questo, ha detto, significa mettere in atto garanzie di sicurezza. “Se ci sono garanzie di sicurezza, allora possiamo parlare di una fine della ‘fase calda’ della guerra. Dovete capire che abbiamo bisogno di sapere esattamente come finirà questa guerra. Che siamo tutti dalla stessa parte dell’America e dell’Europa”, ha detto.
Yogurt scaduto…. senza garanzie!
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l’ ucraina si avvia sulla strada già percorsa da iraq e Afghanistan con tutto quello che ne consegue per popolazione e organi dirigenziali.E’ il prezzo che si paga sempre ogni volta che ci si fida degli uessei 🤔
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Eppure la storia più recente dovrebbe insegnare …invece avanti verso il disastro umano!
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Mettendomi nei suoi panni, l’unica possibilità che gli hanno lasciato gli USA era quella di dimettersi. C’era già pronto Poroshenko a fare da utile idiota. Ma almeno lui è ricco di suo e un paracadute certo alle spalle ce l’ha. Ma lui, se mai si saprà l’entità delle perdite umane, sarà considerato un macellaio dai suoi compaesani.
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Poroshenko è quello che ha varato la legge per l’abolizione della lingua russa, e tenuto il famoso discorso sulla segregazione dei russofoni.
Non credo proprio avrà un futuro, a meno di voler ripartire da capo un’altra volta tra qualche anno.
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