
(Alessandro Di Battista) – Caro Vasco Rossi, è passato oltre un anno dall’inizio delle carneficina a Gaza. Ogni giorno nuove stragi, ogni giorno decine di bambini fatti a pezzi. Tutto questo non avviene in un altro pianeta o in un’altra galassia. Avviene ora su una sponda del nostro stesso mare, a poche centinaia di km di distanza in linea d’aria dall’Italia.
Mi sembra di vivere in un mondo distopico, in una gigantesca matrix dove moltissimi cittadini/consumatori (anche di notizie) vivono in balia di diktat altrui. Pensa, anche i social media, un tempo luoghi certamente più liberi di molti giornali, si sono trasformati in centri di potere e controllo. Non lo dico io, non lo dicono i complottisti. Lo dice la Bbc. La Bbc ha pubblicato un’inchiesta secondo la quale Meta è intervenuta sugli algoritmi per limitare le notizie provenienti dai territori palestinesi. In pratica hanno silenziato la voce degli oppressi. Sì, oppressi.
Non esiste alcun popolo al mondo più oppresso dei palestinesi. Senza un Stato riconosciuto da gran parte del cosiddetto mondo libero, senza il diritto all’autodeterminazione, senza il diritto alla terra, senza una moneta propria, adesso senza neppure il diritto alla sopravvivenza dato che la stragrande maggioranza dei bambini di Gaza pensa che la morte sia un’eventualità imminente. Vasco, solo nella prima settimana del 2025 l’esercito israeliano ha ucciso almeno 74 bambini. Sono dati riportati oggi dall’Unicef.
Vasco, hai fatto (e continuerai a fare) una carriera eccezionale. Ci sei riuscito grazie alle tue qualità, alle tue canzoni, ai testi (spesso coraggiosissimi) delle tue opere d’arte. Sei una persona influente, ascoltata, in tutti i sensi. Le tue, spesso sacrosante, polemiche con il governo vengono riprese sistematicamente da molti giornali. Le tue parole vengono lette, analizzate, dibattute. Hai la possibilità, insomma, di fare opinione.
Vasco, te lo chiedo con il cuore. Prendi posizione ORA contro il genocidio in atto. Fallo ORA, fallo con forza e fallo con costanza. E’ la costanza che fa la differenza. Ogni secondo che passa è già tardi. Cosa c’è di più importante al mondo che prendere posizione contro un genocidio, contro, dunque, un deliberato tentativo di annientamento totale o parziale di un intero gruppo etnico? Per me nulla.
Anche io, come te, ho dei figli. Ogni giorno penso che i bambini palestinesi potrebbero essere figli miei. Quando di notte, magari dopo essermi svegliato e aver ripostato immagini terrificanti che mi arrivano da Gaza, vado in cameretta loro a rimboccargli le coperte, penso sempre che sono identici ai bambini palestinesi che, ripeto, su una sponda del nostro stesso mare, aspettano di morire di bombe, di pallottole sparate dai cecchini, di droni che li inseguono, di fame, di sete, di freddo. Non li facciamo morire anche di silenzio.
Tutte le più grandi ONG al mondo hanno ormai preso posizione e parlano apertamente di GENOCIDIO. Amnesty International, Human Rights Watch, le agenzie delle Nazioni Unite. Medici Senza Frontiere, il cui personale è sul campo a Gaza e vede cose inimmaginabili, parla apertamente di “pulizia etnica”.
Vasco, la lotta al terrorismo è un pretesto, una scusa, una fake news. L’obiettivo, ripeto, è annientare un popolo, un popolo di bambini tra l’altro. Prendi posizione Vasco. Parla, canta, urla, denuncia. Mi permetto di dirti che è un tuo dovere farlo.
Sei il rocker che vanta il primato del concerto con il numero maggiore di spettatori paganti al mondo (peccato non esserci stato). Hai la forza per prendere posizione Vasco. Ti lascio con qualche parola ascoltata da qualche parte.
“Voi abili a tenere sempre un piede qua e uno là
Avrete un avvenire certo in questo mondo qua
Però la dignità dove l’avete persa?
E se per sopravvivere, qualunque porcheria
Lasciate che succeda e dite non è colpa mia
Sorridete, gli spari sopra, sono per noi”
Con stima e speranza, un tuo fan
Si sarà chiesto: mi conviene prendere posizione su Gaza?
La risposta risiede nel suo silenzio .
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Guarda dove c@zzo siamo arrivati!
chiedere giustizia a un cantante, a striscia la notizia, aspettarsi qualcosa dalle iene.
Fratelli d’Italia
l’Italia s’è mesta
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Sí, anch’io la penso cosí.
Questa Dibba se la poteva anche risparmiare.
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Se la poteva risparmiare?
Lo hai dedotto pensando a quanto sono stati sfrontati, inopportuni e poco incisivi (a suo tempo) Bob Dylan, Joan Baez, CSNY ecc ecc ??
Artisti e intellettuali è meglio lasciarli fuori dalla mischia, eh?
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Che c’è?… Cenato pesante?…
La parola “dedotto” ti è preclusa giá di suo, credo, e ancor di piú visto che del mio breve commento non hai capito nulla. Torna a dormire, và.
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Scusa Margo 756 ma io intendevo rilevare il fatto che in questo paese per ottenere giustizia bisogna rivolgersi a figure poste al di fuori degli organi istituzionali all’uopo preposti.
Bene ha fatto a mio avviso Di Battista a cercare altrove quel che non si riesce ad ottenere da chi di dovere.
Uno a caso?: Mattarella.
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Un artista deve sentire una causa come sua, ed è assurdo forzarlo. Questo per me vale per chiunque.
E comunque i privati cittadini non sono paragonabili alle istituzioni, perché il loro eventuale contributo è e deve rimanere libero, mentre per le istituzioni è tutto un altro paio di maniche. Le istituzioni hanno un dovere morale e politico rispetto alla collettivitá. Questo il mio modo di vederla.
Quando Rossi ha sentito di dover intervenire su temi quali il neofascismo dilagante e le restrizioni capitoniche a proposito di circolazione e livelli di percepita intossicazione ora perseguibili penalmente, l’ha fatto.
Quindi fare queste pubbliche tirate per la giacchetta è inutile, oltre che controproducente.
Tutto qua.
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Tutti devono o dovrebbero fare la loro parte, e la fanno, sia in bene che in male. Il Blasco evidentemente trova conveniente tacere.
Come tanti.
Io ho litigato a morte con due donne che fanno beneficenza per i canili ma che in un anno, malgrado le mie richieste, non hanno mai detto 1 riga su Gaza, al che io, che normalmente gli faccio beneficienza gli ho detto chiaramente: se voi chiedete empatia per un canile perché ignorate un popolo in un mattatoio?
Niente, non ci sentono.
La gente è così. Tanto finché non capita a loro…
Come ieri quando dalla Merlino hanno fatto vedere la protesta dei parenti dei morti del cimitero crollato 3 anni fa e che in gran parte sono ancora sotto le macerie perché nessuno li ha recuperati. Roba da paese civile, eh. Ma l’importante sono le 40 medaglie di Parigi, la Sala, i G7 ecc ecc, poi i cittadini ordinari si fottano pure.
E se ne hanno parlato ieri è probabilmente perché pure la Merlino ha la mamma sepolta a Poggioreale, dove è avvenuto il crollo.
Ma ripeto, finché non ti toccano direttamente, tu itagliano trovi meglio fregartene e tacere per il quieto vivere.
E che lo faccia il Blasco è veramente un controsenso.
Perché gli spari sopra, sono per noi.
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Ho letto in giro che Vasco registra negli Speakeasy Room Studio di Los Angeles – California, stato governato da Gavin Christopher Newsom (Dem).
Non lo so.. se il tutto abbia un senso. E ho letto anche del suo rammarico perché la signora Harris ha perso contro Trump. Magari lo svitato e futuro Potus farà peggio in termini di forniture militari per il genocidio dei palestinesi; tuttavia è certo che la signora Harris è stata notevole parte in causa.
Fine.
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“ho litigato a morte con due donne che fanno beneficenza per i canili ma che in un anno, malgrado le mie richieste, non hanno mai detto 1 riga su Gaza”
Loro fanno, tu dici.
Ho finito, Vostro Onore.
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Tranquillo, caro sodomitaNATO, non mi sono tenuto i soldi per farmi una serata in pizzeria.
I denari li ho usati in beneficenza, solo che ho cambiato destinatario.
Ma è troppo difficile da capire, meglio fare le battute scritte mentre un dildo a stelle e strisce con corrente a 12V ti sta solleticando le emorroidi 😀
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Che foto! Ma quanto si è rifatto Vasco?
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Caro Dibba, i cantautori, in realtà, sono una razza strana. E più sono famosi più diventano, come dire, proprietari – ergo gelosi – del loro, spesso immenso, patrimonio. Non faccio nomi, sarebbe inutile, ma penso ad un cantautore, rocker, che spesso parla nei testi d’ingiustizia e diseguaglianza. Ebbene, dopo averlo visto diverse volte, anche all’estero (festival di Glastonbury), mi sono rifiutato, nell’ultimo suo tour, di pagare oltre 100 euro per sentirlo cantare stando in piedi sul prato, in uno stadio da 80/100 mila posti… Discorsi e buoni propositi tanti ma l’unico che davvero conta è pecunia non olet. Mai.
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@Pino
Azz Glastonbury !! tanta roba complimenti.
Tiro a indovinare Bruce Springsteen?
Scavalca(lo facevo fino a qualche anno fa) e boicotta le major entertainment🤘
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Già, davvero tanta ed è impossibile da descrivere, credimi… Un solo dato, per rendere l’idea dell’enormità dell’evento che non ha nemmeno lontano riscontro nel ns. Paese (e pochissimi nel mondo): quando aprono tutti i palchi – da venerdì mattina a domenica sera – i concerti in contemporanea sono oltre 100. Cioè, in ogni momento della giornata hai una scelta talmente vasta che, credimi, c’è da farsi venire il mal di testa 😂 E quest’anno, a giugno, parteciperò per l’ottava volta. Per quanto riguarda il riferimento, hai indovinato, anche se non era difficilissimo per chi conosce – davvero – la musica…! 😉 A Glasto Bruce suonò nel 2009. Comunque il mio rapporto con la musica prescinde da ragionamenti che, però, mi sembra corretto fare. Infine le situazioni che di gran lunga preferisco (ovvero rispetto i grandi concerti da stadio) sono altre, anche di generi completamente diversi (dalla Merchant ai Colosseum, da John Martin agli Who, da John Renbourn/S. Grossman a Mike Stern, dalla Mitchell a DD Bridgewater, da Rava – febbraio, Blue Note – ai… Biglietto per l’Inferno, passando per Costanza Principe, Dado Moroni, etc.) . E, a proposito di “biglietto”, li ho già per la 3 giorni del festival di Soave, dove suoneranno soltanto artisti “di nicchia”, in un trionfo della chitarra acustica. D’altronde con la partecipazione di Tommy Emmanuel non potrebbe essere diverso. Ciao, buona giornata. 🎸🎷🎹🎺🎻🪕🪘
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Pino lo so,lo so🥲; tempo fa mi sono fatto Hellfest(Francia) e Rockaimring festival (germania), ma solo perché ero riuscito a procurarmi freepass/accrediti stampa(quelli delle fanzine) gratis.La trasferta inglese è sempre stata fuori budget per le mie tasche;da quelle parti mi sarebbe piaciuto fare un salto al Download festival:me ne hanno parlato benissimo.
Comunque da quello che scrivi hai gusti molto raffinati alla ERIC CLAPTON,io invece sono un grezzissimo figlio molto illegittimo di Jimmy Page😂.
Oltre al “Bluenote” un altro locale che avrebbe fatto il caso tuo sarebbe stato “Le Scimmie” se non l’avessero chiuso una quindicina di anni fa. Oramai a Milano fanno spazio solo per la m3rda.
Io di “live” grossi quest’anno ho fatto solo i vecchietti Metallica all’ippodromo:purtroppo mi sono dovuto adeguare al mainstream metal. Sigh.
Buonagiornata
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Ciao Carl, mah, guarda… penso che la musica sia bella a prescindere, quando live e suonata con cuore (ovviamente di contorno alla capacità degli esecutori). Ho visto concerti che mi sono piaciuti tantissimo, soprattutto in ambito progressive, krautrock, sperimentale (immagina, ad esempio, un concerto intero di solo basso, M. Manring, visto più volte, un vero fenomeno), fusion etc., nonostante, sulla carta, non fossero “la mia tazza da the”!
La musica emoziona, trionfando quasi sempre sulle “sciocche rivalità” (cit. Consoli) che si creano per altri argomenti o, per qualsivoglia opinione sui social (musica compresa, ahimè). Tra una quindicina di giorni, tanto per dire, andrò a sentire musica classica, nonostante non sia espertissimo e, per onestà, a casa ascolto raramente. Quanto a Glasto: sicuramente oneroso ma il sottoscritto, in realtà, è sempre entrato gratis, ovvero lavoravo 4 ore in uno dei backstage, avendo quindi anche pass per un paio di zone off limits, riservate ad artisti e personale di quelle aree, una situazione privilegiata insomma. Che poi il problema, al di là del costo del biglietto (caro ma non troppo, rispetto l’enorme offerta di concerti), è riuscire ad acquistarlo, dato che ci sono milioni di richieste e vanno sold out nel giro di mezz’ora. E questo nonostante il line up ufficiale esca intorno ad aprile/maggio (!!!), cioè vengono venduti ad ottobre a scatola chiusa. Oggi, però, i “rumours” parlano di 3 conferme, Rod Stewart, Neil Young e Stevie Wonder (secondo e terzo già visti, proprio al festival): così fosse solo questi 3 concerti varrebbero (se visti singolarmente) il prezzo del biglietto 😉
Al Blue Note mi reco spesso, nonostante la distanza. Questa stagione ho già (ri)visto Mike Stern e Frank Gambale, a febbraio, forse per la decima volta 😉 Rava (lo vidi anche una ventina d’anni fa con Bollani al piano)… Quindi la domanda potrebbe essere, “chi fermerà la musica” ?😁 Citando una simpatica battuta di un comico toscano, che fingeva di rispondere a Facchinetti padre “chi non lo so, ma il tu figliolo ci sta provando”! Ciao Carl e scusa se mi sono dilungato, ma trovo qualcuno con il quale dialogare di concerti etc…, beh, perdo cognizione del tempo ma non la.. tastiera 🎹⌨️😂
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Verissimo Pino,
per quanto riguarda le “3giorni” europee a me pesano soprattutto viaggio e alloggio: fino ai 30 35anni potevo benissimo farmi le notti in tenda in mezzo al fango all’interno del festival con annessi e connessi…deliri di alcool e notti insonni tra sbarbati che urlano alla luna , adesso il mio fisico non li reggerebbe più 😂.Per i biglietti o L’entrata in generale,diciamo che le vie del Signore sono infinite😉.
Hai il palato musicale simile più a quello di mio fratello (lui conosce più di me i chitarristi che hai elencato…assieme ai Bollani,Fresu e al Capossela intimo d’annata).. rispetto a me.
Io rimango più TALEBANO (anche se mi sono ammorbidito con lo spuntare dei primi capelli bianchi…ancora non troppi😆) ad esempio ROD Stewart non riuscirei ad ascoltarlo, Neil(top) e Stevie ovviamente si.
Venendo dal primo PUNK(sono nato in quei anni)( (77,hardcore,melodic,d-beat,ska-reggae)mi sono poi contaminato con il trash metal,hardrock, grunge,stoner rock,crossover, new wave 80:in questo periodo sono in fissa coi Joey division .
L’unico prog che digerisco è “l’industrial neoprog” dei Tool che potrei ascoltare per ore.
Insomma ho ancora bisogno di kili di chitarre distorte.😊
Sul blues (classici esclusi) sono carente, ma le sue influenze sulla musica che ascolto vi sono e molto, mentre se mi parli prog jazz , mi illumino di be-bop 30/40/50 e dico presente.
Ma quando mi citi la formazione di Townshend e Moon e poi mi nomini qualche bassista, capisco che le radici sono le stesse,pensando al povero John Entwistle. Da lì , e da quei anni …non si scappa.
Anche se però quando mi è capitata più volte la possibilità di stare nel PIT e vedermi i Purple, ma alla fine tentenno e rinuncio…ho troppa paura di rimanere deluso da quello che rimane di Ian Gillian.
Buona serata
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Un degustazione d’annata boogie-blues-psychedelic-funk
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ERRORE MADORNALE, MALEDETTA METRO
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Perché ce l’hai con la metro?? Per andare al Blue Note lascio l’auto a Famagost, poi, vado a memoria, Garibaldi e da lì linea viola fino Isola (1 fermata): comodissima!!! 😂😂 Sto scherzando, eh? Punk? Avevo un amico, da adolescente, fondatore di uno “storico” gruppo italiano, magari li conosci. Parliamo di inizio anni ’80, i “Peggiopunk” 😉
In quel periodo anch’io suonavo, però privilegiando il fingerpicking, ovvero Renbourn, Grossman (molto famoso – si fa per dire – perché inseriva le tablature nei dischi), Bert Iansh, il mitico Kaukonen (ex Jefferson e Hot Tuna), convertitosi all’acustica che vidi proprio in quegli anni (1981?), in splendida forma, in uno dei miei primi – cui ne seguiranno centinaia – concerti “di chitarra acustica “unplugged”(forse prima di lui avevo visto solo Bonfanti Paolo con i Big Fat Mama). Insomma, non per screditare ma… decisamente un livello diverso. Difatti io riuscivo a suonare quello che faceva lui ma il contrario assolutamente no 😉 La differenza fu che lui continuò, incidendo anche anche dei dischi, io qualche anno dopo appesi la chitarra al chiodo e lì è sempre rimasta. Ciao ragazzo 😉, è stato un vero piacere, credimi!
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Mi fai commuovere vecio😉, hai tempi avevo 2/3 anni ma li conosco benissimo,me li hanno raccontati bene,erano i tempi in cui tutti venivano a suonare al VIRUS di Milano; la scena degli amici mangia gianduiotti potentissima in quel periodo; mi ricordo una trasferta in quel di Torino tra le campagne nebbiose per vedere i velocissimi ARTURO(hardcore) nel 1995,poi è finito tutto,sigh. Erano gli ultimissimi di quella feconda nidiata.
Ah Pino io avevo imparato solo 3 giri di basso, ma un giorno degli amici mi buttarono sul palco insieme alla loro band, facendomi provare l’ebbrezza dei 15 minuti di Andy Warhol davanti a una folla oceanica di 25/30 fan elettrizzati.😆
Prestazione indimenticabile la mia, modello SID VICIUS,cioe’ con il basso “staccato”.😂😂😂😂😂
Maledetta metro, perche’ tra il casino che c’era, ho caricato la versione sbagliata tagliata alla fine.
Io abito near Barona a un tiro di schioppo da Famagosta( scendo prima a ROMOLO e poi 10min a piedi. Magari con la bella stagione, un caffè ce lo beviamo tranquillamente, se ci si incrocia.
Per oggi Ti saluto,sono cotto,primi giorni di lavoro dopo ferie,feste e 10giorni di influenza.
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Ciao Carl, sarò a Milano, al Blue Note, l’8 di febbraio per Enrico Rava 🎺. Sicuramente per te un concerto non irrinunciabile 😉, però le esibizioni dal vivo hanno sempre un loro perché ed Enrico suonerà con un pregevole quartetto di musicisti “giovani” (beh, rispetto lui, quasi 86enne, è facile esserlo!! 😂). Poi, ovviamente, dipenderà dal repertorio che deciderà di fare ma penso dovrebbe rimanere su uno stile “leggero” (diciamo non Coltrane?), se così vogliamo definirlo. Per quanto riguarda il filmato…, non crucciarti, ha il suo perché 😉 Poi, in verità, quasi tutti quelli della mia generazione hanno conosciuto “On the road again” grazie alla versione dei Rockets 😂, tormentone fine anni ’70. Gli ascolti “difficili” erano già iniziati ma inizialmente – penso valga per tutti – erano rivolti verso i CSN, Young, Taylor, Joni Mitchell, Allman Brothers, Jim Croce etc. Dai, ci sentiamo e nel caso non fossi interessato a Rava, molto probabilmente andrò al B.N. ancora una volta prima della sosta estiva, caso mai ti aggiornerò! Buon week.
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Pino, per la bella stagione (primavera estate) perché no? D’inverno la mogliettina mi reclama e non mi fa uscire😊.
Buon weekend
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Cavoletti… PORTA anche la moglie, non sarai per caso geloso di un “vecio”? 🫤😆 Scherzo! Anch’io sarò con moglie, cognato e cognata e, forse, un amico. Va beh, ho visto che ci sono ancora biglietti quindi pensateci!. Poi in programma altra bella roba (i Blues Brothers ad esempio, già visti nella stessa formazione). Mi spiace per Simon Phillips che avrei visto volentieri ma quel week sarò a Soave, al festival di chitarra acustica. Va beh, aspettiamo il completamento del programma di aprile e maggio, ti saprò dire. 😉
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Mia moglie?😂 diciamo che sa a malapena che i Beatles non sono scarafaggi!
Su cinema,arte,letteratura mi surclassa pesantemente, ma per quanto riguarda la musica lasciamo perdere.
Grazie comunque per l’invito, nelle prossime settimane ne approfitterò per approfondire i chitarristi
da te proposti.
ti sei salvato, infosannio non mi fa più caricare video, altrimenti ti avrei tenuto il pomeriggio a discutere tra fingering o slapping nel suonare il basso
ciao
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volevo dire musicisti, povero Rava,gli ho tolto la tromba e gli ho messo la chitarra
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Voglio bene ad Alessandro Di Battista. E capisco il suo appello ad una star influente ( immeritatamente).
Ma Alessandro verificherà il vuoto del suo appello. Non tanto perché Vasco Rossi sia indifferente, o peggio di altri ( musicalmente, per me, la più grande truffa degli ultimi 40 anni). Ma perché il terreno che tocca Israele e gli Ebrei, in Occidente, è il terreno più scivoloso ed impervio che ci sia.
E ci vogliono 2 palle così per mettersi contro il Potere sionista. E Vasco, come tutti gli altri, non ce le ha.
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👍
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da 30 anni Dibba
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Mi sa che il buon Dibba, che attribuisce al grande Vasco “testi spesso coraggiosissimi” (?), ancora non ha capito chi è il vero rocker italiano:
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x Jonny il vero rocker😂
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l’emoticon è per Pino
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scotto
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Ho letto due volte cercando disperatamente anche solo una singola parola che lasciasse intendere un senso di disperata ironia da parte del Dibba.
Non ho trovato nulla.
cerchiamo un attimo di ragionare.
Vasco non ha cambiato di una virgola nemmeno l’assurdo codice stradale:
politicamente conta meno di zero .
e il Dibba è convinto che schierandosi apertamente riuscirebbe a cambiare qualcosa su Gaza solo facendo pesare al governo/ ai governi il testo di una sua canzone?
boh……
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Non è certo questione del solo Vasco.
E’ che lui rappresenta, forse immeritatamente, lo spirito ribelleh del rocckeroll. E tutto il mondo intellettuale e artistico a ruota, di cui lui è elemento di spicco, evidentemente Dibba ha preso molto sul serio Gli Spari Sopra.
Quindi quel che chiede a lui è chiedere che ognuno faccia la sua parte, e di fronte ad un genocidio non si può tacere. O sei la soluzione o sei il problema, alla fine dei conti.
Non per caso Dante aveva immaginato il girone degli ignavi.
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Mai lette tante stronzat* come quelle scritte nei post sopra di Sparviero. Non è che uno deve scrivere per forza. Cita a caxxo Dylan, Baez, e cantautori di un’altra epoca storica. Fomenta l’ingenuità e l’ego di Di Battista che chiede non so che a Vasco Rossi. E come Di Battista non dice una parola su, ad esempio, Ghali, che ha parlato di Palestina e Gaza a Sanremo, la manifestazione musicale più pop d’Italia. Forse perché non fa figo come interloquire, o fare finta di farlo, con Vasco.
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Loquasto, non lo segui Di Battista. Ha sempre citato Ghali come esempio di uno che ha avuto coraggio e schiena dritta. Ma si è chiesto sempre “oltre a Ghali chi c’è che ha le palle?”
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Ah ok, non sono un assiduo lettore, no.
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Volevo rispondere alla ZUCCA SENZA SEMI E CERVELLO di cui sopra ,che io
non ho MAI citato Dylan e Baez.
Non fomento nessun ego di Dibba visto che lui scrive cose senza mia approvazione preventiva.
Ghali è stato bravo, ma è rimasto mosca bianca.
A proposito, quando è che vai a farti fertilizzante in Don Bass? Come sempre non vedo l’ora di farti il monumento vicino al pollaio 😀
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Spesso i grandi artisti non sono grandi uomini. Basta guardare quanti di loro nel mondo prendono posizioni davvero scomode e sono disposti a affrontare conseguenze per dire la verità e mettersi contro il mainstream. Uno di questi grandi ce possiamo mettere tra i giusti e coraggiosi è Roger Waters, poi ci sono i finti “ribelli”,i finti buoni,come Bono
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Assolutamente.
Ad ogni modo Dibba oggi ha detto che Blasco gli ha risposto cortesemente dicendo che è molto preoccupato e ha messo un ashtag: #stopalgenocidio.
Carino, ma Dibba evidentemente si aspettava una presa di posizione lievissimamente più consistente.
E sopratutto, vorrebbe trovare un senso alla storia, che i grandi cantanti preferiscono magari parlare di vvvviuulenza sulle donne, ma poi se violenti un intero popolo, allora zitti tutti.
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