
(DI FABIO MINI – ilfattoquotidiano.it) – Le coincidenze saranno casuali, ma sempre significative. Il Segretario di Stato Blinken si è recato a Kiev a sorpresa, in treno, dalla Polonia. La sorpresa non è stata ovviamente per il presidente Zelensky, che lo attendeva puntualissimo e non poco preoccupato. Temeva che portasse cattive notizie sulla fornitura di armi, ma soprattutto sulla fornitura di dollari contanti per la “sua” gestione dello Stato e della guerra tutt’altro che lusinghiera almeno per quanto riguarda l’Ucraina. Nella ridda di miliardi di dollari che vengono promessi da Stati Uniti ed Europa è difficile capire come vengono spesi. Ma il dubbio che buona parte del contante finisca nelle tasche di chi considera gli aiuti come un profitto personale è lecito. E non si capisce perché ciò debba meravigliare o scandalizzare visto il livello di corruzione presente nel resto del mondo.
Zelensky deve aver accolto con sollievo le rassicurazioni formali: le armi tarderanno un po’, ma i soldi sono già qui. Kiev può continuare a vivere come se la guerra non ci fosse e non la toccasse. Prima coincidenza: il capo del governo slovacco “Bobo” Fico lo aveva già notato durante la sua ultima visita alla Capitale dopo due anni di guerra. A Kiev era tutto “normale”, la gente si divertiva, mangiava, beveva e passeggiava e Fico si chiedeva con evidente sarcasmo “ma dov’è la guerra?”: un “invasato” gli ha sparato cinque colpi di pistola all’addome e al petto. Forse è proprio questa la risposta. E adesso i leader europei si preoccupano un po’ per le elezioni e molto per la possibile emulazione da parte di qualche altro “invasato” dallo stesso odio da essi alimentato con parole e fatti in ogni parte del cosiddetto Occidente.
Seconda coincidenza: mentre Fico cadeva crivellato, Blinken aveva appena finito di cantare in un pub di Kiev. Forse non era andato per rassicurare Zelensky, ma per convalidare quello che aveva notato Fico. Kiev è una città tanto normale e sicura che il capo della diplomazia americana può permettersi di mettersi in jeans e andare a cantare in un qualsiasi pub. Si può immaginare cosa abbia comportato questo show di normalità per le forze di sicurezza. Ma il messaggio era comunque forte. Finalmente qualcosa di più di una toccata e fuga, ingessato non solo nell’abito e scudato non solo fisicamente. Un messaggio di libertà, artefatto ma potente. Ovviamente, la rockstar Blinken ha molti pezzi liberal nel suo repertorio e quello scelto a Kiev è forse uno dei più famosi. Deve averlo scelto con cura facendo attenzione al messaggio positivo di libertà che il Blinken diplomatico della guerra e del rock intendeva dare. Doveva essere un omaggio alla lotta per la libertà del popolo ucraino e la prospettiva di libertà che la guerra intendeva conseguire. La “loro” guerra perché Blinken, e non solo lui, da tempo tiene a precisare che con la guerra alla Russia non c’entra niente e che noi occidentali “forniamo le armi ma la guerra è dell’Ucraina e usa le armi come meglio crede”. La canzone scelta è stata Rockin’ in the free world, ma per mantenere le intenzioni comunicative Blinken ha dovuto fare una breve introduzione e cantare solo il ritornello.
L’introduzione è stato il solito pistolotto retorico che si fa a chi combatte, ma anche un’ammissione significativa della gravità della situazione visto che la gente di Kiev sa poco e male di ciò che accade al fronte. Blinken è stato invece quasi brutale: “Sentite, so che questo è veramente, veramente un tempo difficile. I vostri soldati, i vostri concittadini, in particolare nel nord-est e Kharkiv stanno soffrendo tremendamente e loro devono sapere, voi dovete sapere che gli Stati Uniti sono con voi, gran parte del mondo è con voi. Stanno combattendo non solo per l’Ucraina libera, ma per un mondo libero. E il mondo libero è con voi”. Un’allocuzione forse sincera, ma che forzando sul “voi” segna la distanza piuttosto che la vicinanza. L’esecuzione comprensibilmente dilettantistica si è limitata a un giro di accordi e al ritornello scritto nel 1989, quando la band di Neil Young si vide cancellare un tour in Unione Sovietica e il suo chitarrista Sampedro disse “Be’, dovremo continuare a fare rock nel mondo libero”. Blinken ha cantato soltanto questo: “Keep rockin’ in the free world” tralasciando il testo che è una aperta denuncia contro il sistema occidentale e l’amministrazione statunitense in particolare, contro la povertà, la droga, la corruzione, l’indifferenza. Tutte cose ancora ben presenti nel “mondo libero” di oggi come in quello di Young.
Ovviamente i pochi ucraini presenti all’esibizione si sono sentiti gratificati dalla commovente condivisione di sentimenti di Blinken, e le migliaia di youtuber che l’hanno rilanciata “per gentile concessione del Dipartimento di Stato Usa” non sanno cosa la canzone dica veramente. Ma Blinken lo sa benissimo e se questa canzone (testo e musica) deve proprio suggerire la prospettiva futura dell’Ucraina come parte del “mondo libero” vale la pena ripassarsi il testo: “Che c… di mondo libero è questo? Le strade piene di colori bianco rosso e blu e gente che trascina i piedi, che dorme nelle scarpe, … ogni giorno è un campo minato, l’unica cosa gentile che diamo a un poveraccio è l’impugnatura di una pistola, … una ragazza getta il figlio in un cassonetto per drogarsi, odia la sua vita e ciò che ne ha fatto, c’è un altro bambino che non andrà mai a scuola, che non si innamorerà mai”. In Ucraina nel 2024, ai bambini che non andranno mai a scuola, si aggiungono quelli che non nasceranno e i poveracci ai quali spetta solo un fucile per morire prima. E anche questo Blinken lo sa.
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sii sempre loro
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Bravo Cagliostro
puntualissima la similitudine che hai proposto con questo stralcio di film d’epoca, tra il folle Nerone il criminale americano in jeans e cravatta che strimpella mentre al fronte muoiono a migliaia e le bombe macinano tutto.
Mancavano solo le parole di Draghi-Petrolini: “Ricostruiremo tutto” ovvero: “L’Ucraina… rinascerà…. più bella… e più potente che pria”… E giù applausi da una folla di cortigiani con le $$ negli occhi…
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Perché non ti proponi?
Almeno ci fai anche qualche soldino… 😂🤣🤣
“La Russia, attraverso Rossotrudnichestvo, l’Agenzia federale russa per gli affari della Comunità degli Stati indipendenti, i compatrioti che vivono all’estero e la cooperazione umanitaria internazionale, ha aumentato la spesa per programmi per “giornalisti, blogger e giovani” stranieri. Nei primi quattro mesi del 2024, Rossotrudnichestvo ha annunciato offerte per 230 milioni di rubli (circa 2,5 milioni di dollari) di “copertura accurata” della guerra, più che nell’intero anno 2023.
Nell’ambito dei suoi programmi Rossotrudnichestvo finanzia ogni anno il viaggio in Russia, anche nei territori temporaneamente occupati, di migliaia di giovani “rappresentanti degli ambienti socio-politici” provenienti dall’estero.
In Russia i cosiddetti giornalisti stranieri vengono formati presso l’agenzia di stampa Sputnik e il quotidiano Komsomolskaya Pravda.
Successivamente diventano centri di propaganda nei loro paesi e conducono campagne di informazione contro l’Ucraina e l’intero mondo civilizzato”
Ivashkiv Olena
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La verità fa male, vero Frankie?
Meglio essere omertosi su certe verità, a qualcuno potrebbe rendere di più, anche di quel che offre quell’ agenzia russa che conosci solo tu.
Incredibile che coloro che invitano a tenere la bocca chiusa si professino “democratici”..
Democratici e omertosi, ho sempre pensato fosse un ossimoro.
Ma per loro diventa .pleonasmo.
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mentre il nemico aumenta gli stipendi ai giornalisti e agli operai i tuoi idoli fanno questo,
“L’Ucraina demolisce la storica cappella ortodossa ucraina secolare
La cappella Vladimir-Olginsky del monastero di Desyatynny, parte della Chiesa canonica ortodossa ucraina, è stata demolita a Kiev, secondo i social media del monastero,
“Il tempio consacrato da Sua Beatitudine il Metropolita Vladimir e da Sua Beatitudine il Metropolita Onufriy non esiste più”, si legge nel messaggio.
Il Monastero ha chiarito che l’icona miracolosa della Madre di Dio “Vladimirskaya-Desyatinnaya” è intatta.
Il 14 settembre un tribunale ucraino ha emesso un’ordinanza per lo smantellamento della cappella Vladimir-Olginsky del monastero di Desyatin a Kiev.
La Chiesa Desyatynny o Chiesa della Dormizione della Theotokos è la prima chiesa ortodossa in pietra della Russia, costruita nel 989-996.
L’anno scorso, le autorità ucraine hanno scatenato quella che è stata la più grande ondata di persecuzione contro la Chiesa ortodossa ucraina nella storia moderna del Paese.”
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Povero GSI, e chi ti impone di tenere la bocca chiusa? Il bello è che qui puoi parlare quanto vuoi (ed anzi io ti invito a farlo il più possibile, perchè è un balsamo alle giornate grigie ed uggiose) senza finire a -20°C in costume da bagno, o in pasto ai cani come a PyongYang, o frustato in pubblica piazza come a Teheran.
Il dramma è che gli “utili idioti occidentali”, quelli che ogni volta che postano (magari anche in buona fede come te) fanno andare in orgasmo Medvedev, un giorno potrebbero arrivare a rimpiangere i bei tempi in cui perqlavano Blinken e compagnia cantante, quando ormai sarà troppo tardi per riuscire a scappare in qualche residuo angolo di questo schifo di democrazia.
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Cagliostro
A proposito dell’Agenzia di cui sopra, me lo sono sempre chiesto: ma chi ti passa queste veline?!? 😀 😀
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frankie,
chi mi passa le veline?
sicuramente non quelli che le passano a te, tipo la stampa, il corriere, repubblica o il messaggero, più c’è libero e il giornale,
ha!! Se non sei al corrente, ti informo che Bruxelles sta adottando la censura su quasi tutti i siti d’informazione che non seguono le regole dell’ MSM.
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Povero Frankie,
Ancora fermo a farsi terrorizzare dalle balle americane sui cosacchi comunisti che dovevano arrivare ad abbeverarsi alla fontana di Trevi.
Ma povero cocco sei rimasto ancora il bambino che guardava i cartoni animati sulle TV del berlusca?
A me non impone nessuno di parlare anche perché il criminale Blinken non sa nemmeno che esisto.
Informati invece su che fine hanno fatto Allende e tanti altri che non sto qui ad elencarti (informati) e che hanno avuto la possibilità di mettere in discussione potere dei tuoi amici americani.
Non -20 in Siberia, ma alla temperatura che c’è sotto due metri di terra.
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finalmente un generale che ha capito che si vince con la pace e non con la guerra.
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….non ci sono più gli sceneggiatori di una volta!
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A Kiev si festeggia la sconfitta e giustamente si canta e si suona anche tasti musicali falsati per essere in linea con tutte le menzogne raccontate.Il terribile Putin non ha colpito la capitale come mai ?
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ecco il testo:
pun..zi, pun..zi, pun..zi
parata pun..zi, pun..zi, pà!
quannu mammata ‘nfila lu fusu
quannu mammata ‘nfila lu fusuuuu
quannu mammata ‘nfila lu fusu
comu lu teni
apertu o chiusuuu!
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intanto anche gli ucraini cominciano a rendersi conto che sono solo carne da macello gestiti ed usati dallo zio Sam.
“Come riferiscono gli stessi ucraini, gli americani stanno sparando gli ATACMS contro la Russia.
Tutti gli obiettivi sono determinati dagli americani”
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grazie Bini, come sempre il più lucido del gruppo!
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