Ieri dalla Gruber i soliti giornalisti del solito giro erano così smaniosi di asfaltare Conte da dimenticarsi le domande sulle cose che interessano davvero agli italiani.

(di Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Ora che abbiamo capito qual è il più grave problema del Paese, e cioè se Giuseppe Conte tifa per Biden o per Trump, ci appare più chiaro perché stampa e tv non se li fila nessuno. Ieri dalla Gruber i soliti giornalisti del solito giro erano così smaniosi di asfaltare il leader scomodo dell’opposizione da dimenticarsi le domande sulle cose che interessano davvero agli italiani, a cominciare dai salari miserevoli, le pensioni da fame e i poveri lasciati a milioni al loro destino.
Proprio mentre 5 Stelle e Pd annunciavano di aver aggregato quasi tutte le forze progressiste su una raccolta di firme per innalzare la soglia minima di paga oraria, non c’era modo di andare oltre il giochino di chi buttare giù dalla torre, costringendo un ex premier in corsa per tornare a Palazzo Chigi a dare una risposta senza senso, perché Roma non potrà fare a meno di dialogare con chiunque vincerà le prossime presidenziali americane. D’altra parte, nel campo delle destre nessuno si scompone se la Meloni è baciata in fronte da Biden e Salvini si spertica per Trump.
E così Giorgia e compari possono concentrarsi sull’unica cosa che gli interessa davvero: accaparrarsi le poltrone. Uno sforzo che in Abruzzo sembra trovare più resistenze del previsto, e la marcia trionfale vista alle ultime politiche in questa regione pare dover lasciare il posto a un testa a testa tra i candidati D’Amico e Marsilio. Segno che i cittadini chiedono un cambiamento, come abbiamo appena visto in Sardegna. Malgrado il carrello dei bolliti che circola nei talk show.
Ieri abbiamo visto un Giannini con il sangue agli occhi interrompere continuamente Conte, che argomentava con solide motivazioni, con la solita litania del “stai con questo o con quello?”. Peccato che quando c’era Renzi ha solo balbettato e non è stato capace di aprire bocca. Per non parlare delle due galline starnazzanti pseudo giornaliste astiose come non mai. Gruber è riuscita anche a tirare fuori “Giuseppi”. Giornalai è basta.
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Basta portare acqua al mulino della Gruber, se si smette di guardarla e commentarla, potranno farsi la tv e guardarsi tra di loro, come in un club di scambisti.
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«…potranno farsi la tv e guardarsi tra di loro, come in un club di scambisti.»
La miglior chiusa di commento da un bel pezzo. Lo devo dire. Grande. 👏🏼💪🏼
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È stata più che un’intervista una specie di interrogatorio! Conte se non fosse così educato e km sopra agli altri, avrebbe risposto in modo diverso! Invece è stato un signore, rispondendo in modo abbastanza pacato anche se in qualche momento un vaffa col pensiero glielo avrà mandato! Come minimo comprensibilissimo!! I giornalai vergognosi! Delle iene inferocite!! Osceni! Non si vedono mai simili comportamenti se non con i pentastellati!! Schifosi!!
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L’ignobile “accanimento terapeutico” sfoderato dalla Guerzoni contro Conte (col complice Giannini…) è stato tale da far desumere che abbia ultimato la compilazione – coadiuvata dalla “comare” Sarzanini del Corsera – delle liste dei filoputiniani d’Italia…
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La frequente presenza di Travaglio nel talk della Gruber ed il trattamento rispettoso che gli riserva per puro calcolo (l’odiens prima di tutto) ,non deve indurci a pensare che questa signora non sia la stessa persona che assaliva tutti i M5S con aggressività malcelata e bava alla bocca. Certo la parola d’ordine di scuderia è “fuori i fasci” ma questo non ci deve ingannare: il lupo perde il pelo ma non il vizio.
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Esige un commento l’impresa stercoraria nella quale sotto mentite spoglie di giornalisti, si è prodotto il trio costituito da Lilli Gruber, comunemente nota come “Iovestoarmani” Monica Guerzoni, il cui volto evoca la maschera di un Alighieri di cartapesta che sfila al carnevale di Viareggio, e Massimo Giannini, detto anche “Tengo Famiglia”.
In travaso di bile collettivo, calpestando ogni più elementare norma del galateo, la triade si è trasformata in plotone d’esecuzione dell’ex presidente del Consiglio Conte, al quale è si è cercato di impedire di rispondere alle domande e alle continue provocazioni. Per tutta la durata trasmissione, i tre hanno urlato o a più non posso, interrompendolo senza posa, a mo ’di gallinacci starnazzanti, onde oscurarne la voce ed impedire che giungesse all’orecchio dei telespettatori. E la terza volta in tre anni che “Iovestoarmani” nonché il sosia in gonnella dell’Alighieri, nella loro libidine di servilismo, intervistano (si fa per dire) Conte con la medesima tecnica, ovvero, palesando senza ritegno alcuno il più assoluto disprezzo nei confronti dei telespettatori, comunque la pensino.
All’ex presidente del Consiglio che – pur investito da quegli indecorosi fracassi è in ogni caso riuscito, costretto a alzar la voce, a far capire di aver ragioni da vendere – vada la mia assolta, totale e incondizionata solidarietà.
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e con questo , non guarderà piu la gruber
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I giornalisti, specie con i politici che vogliono affossare, mirano a fare il titolone. Le argomentazioni politiche su cosa fare, cosa serve, cosa sbaglia la maggioranza ecc. lo annoiano, lui vorrebbe solo scrivere “Conte odia la Schlein”, “Conte: mai con Calenda”, “Conte: se vedo Renzi con la macchina lo asfalto” e cose così.
Da bambini si faceva il gioco del perché, questi fanno quello del chi ami e chi odi.
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Vai avanti Giuseppi ,gli incartatotani di professione sia a destra che a sinistra hanno lo scopo di servire il potere del cambiare tutto per non cambiare niente.Per questo i 5 stelle saranno sempre il loro nemico comune da abbattere. Per quanto riguarda Giannini all’ epoca del governo Renzi diceva(Siamo stati rottamati perché dalla parte del pubblico).Mi viene da dire… ma’ vattelapija’ ndarcubo🤔
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Ma lasciam perdere. Al netto della fatica psicofisica che sicuramente tutto ciò costa a Giuseppe Conte, attaccato su tutti i fronti, sempre, da tutti, la miglior cosa che possa capitargli per paradosso è questa, ovvero il vederlo che risponde sempre con cortesia anche quando da parte sua ci starebbe da dieci una lunga serie di insulti ai convenuti. Alla fine è solo ulterior riprova che Conte sia un politico eccezionale e di grande dote, e che quegli altri nevrotici isterici psicotici leccasputo di giornalettisti a pagamento siano solo dei poveri invidiosi fatti e finiti, senza alcuna speranza, pertanto comprendendo questi loro limiti mostruosi, urlino a più non posso. Quando stai schiantando, alzi la voce. È la calma, invece, la virtù dei forti. Gli altri, quei disperati intorno… letteralmente dei poveracci.
Lo so, fa male all’anima di veder Conte trattato così, ma, ripeto, tutto questo fa onore a lui almeno tanto quanto, a parte la rabbia più che comprensibile, si prova fastidio e ribrezzo verso quei poveracci che gli stanno intorno ululandogli contro. Se la si inizia a guardare in questa ottica… la cosa cambia completamente e produce, fortunatamente, gran gioia e soddisfazione.
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Sono del tutto d’accordo con i commenti. Vorrei però aggiungere una chiosa: Conte parla troppo e con eccessiva concitazione nello spiegare le sue ragioni che condivido. E quando, si va oltre il tempo del minuto e mezzo di intervento si viene immancabilmente interrotti (è la prassi della tivvù-spettacolo) per evitare un sia pur minimo pericolo di comizio o di annoiare il telespettatore col telecomando in mano. E’ lo spettacolo, bellezza! Tanto più che i giornalai presenti non vedevano l’ora di metterlo vergognosamente in difficoltà. Si vede che il più onesto e signorile premier mai avuto in Italia non è nelle corde di LorSignori&ServitoriMediatici. Comunque, se l’Avvocato provasse una maggiore sinteticità nel parlare associata a un tono più basso della voce, darebbe meno pretesti a chi lo considera ancora un outsider della politica, preferendogli politicanti navigati dal lungo pelo sullo stomaco, coi quali, conduttori e soci, si trovano più a loro agio. Con l’aggravante della perfida Gruber avvezza a interrompere solo raramente gli ospiti a lei graditi. Quando invece si tratta di Conte… emergono i peggiori istinti in tutti costoro.
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Hai ragionissima. Conte dovrebbe, mi permetto di dire, limitarsi a interventi ultra-veloci, super ristretti, iper-sintetici. Il non riuscirvi lo mette ovviamente a repentaglio del sistema TV che, seppur obbrobrioso, deve pur rispondere agli inserzionisti e alle regole (le più schifose) pubblicitarie, e a quelle dei tempi tecnici relative ai palinsesti. Oltre, ovviamente, ai luiridi che lo intervistano mettendogli fretta comunque interrompendolo sistematicamente. Però è vero: basterebbe che si limitasse quel minimo e sarebbe perfetto. Cioè, lo è già comunque, ma se fosse di manica più stretta per così dire, in TV darebbe il mille per cento, ecco. Però lo capisco: non solo per quel che ho scritto oggi pomeriggio, ma anche per un fatto abbastanza ovvio: è avvocato. La capacità di articolar discorsi complessi e certamente allungandoli oltremodo, è il suo pane.
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Conte cresce in popolarità? Una sua candidata, pur in coalizione con PD e Sinistra, vince in Sardegna? Va demolito. Altrimenti come si fa a condurre sul trono dell’opposizione che mira a ribaltare le destre alle prossime elezioni, la puella Schlein?
Ecco perché i “bravi” manzoniani si scatenano.
E la Gruber, una specie di Grifo, dà la carica.
L’esercito piddino della pseudo intellighentia di sinistra ha le loro facce, da Giannini a Guerzoni, da Mieli alla Cuzzocrea, da Cappellini alla De Gregorio. Robaccia. Che spiega perché dal PD bisogna fuggire.
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Griso non Grifo.
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Quanto non sopporto la Gruber, il suo pseudo giornalismo, il suo fare domande che contengono già risposta e giudizio, il suo nulla.
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La televisione ha soppiantato il libro, la riflessione silenziosa, l’umiltà e il senso dell’alterità generando una verbosità caotica inascoltabile e indigesta..
Non è vergognoso essere poveri ma è vergognoso arricchirsi ponendo difficoltà ad altri. La Gruber dall’alto del suo studio assume quasi il ruolo di papessa degli arcani maggiori. Ma non è una carta è ormai manicheismo allo stato puro.
I soldati del potere, senza ideali , con il programmino settimanale e valanghe di soldi per pilotare l’informazione di massa , per distruggere altri format, altre soluzioni.
Soldati del potere, qualsiasi esso sia ed è questo che alla fine l’ha resa indigesta, lei come molti altri che ad un certo punto sarebbero dovuti uscire di scena se tanto tenevano alla propria etica.
Invece la Gruber che organizza riprese schermate discorsi forse anche altrove ha creato quella piramide sociale su cui siede in veste faraoniche.
Questo povero paese non avrebbe bisogno di barzellettieri, per ridere certo ma non per le questioni serie.
Quali siano però queste questioni serie non è dato sapere, anche la malattia di un addetto ai lavori è più seria del suo programma.
Come funzionano le cose? Un libro dell’enciclopedia per ragazzi, qui siamo in mare aperto dove squali gozzovillano in TV dentro ogni casa. .
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