
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Aggiungi un posto a tavola. “Rivolta per la nomina al Teatro di Roma. Il Pd: Scelta violenta” (Giornale, 22.1). “Schlein: “Occupano poltrone, superato il livello di allarme” (Repubblica, 22.1). “Il Campidoglio minaccia: stop ai fondi” (Messaggero, 22.1). “Il Pd pronto a un’azione legale. Gualtieri: Ricorrerò in tutte le sedi possibili” (Stampa, 22.1). “Artisti e politici in piazza: atto fascista, inaccettabile” (Corriere della Sera, 22.1). “Teatro di Roma, la pace […]
Ma mi faccia il piacere
(Marco Travaglio – Il Fatto Quotidiano) – Aggiungi un posto a tavola. “Rivolta per la nomina al Teatro di Roma. Il Pd: Scelta violenta” (Giornale, 22.1). “Schlein: “Occupano poltrone, superato il livello di allarme” (Repubblica, 22.1). “Il Campidoglio minaccia: stop ai fondi” (Messaggero, 22.1). “Il Pd pronto a un’azione legale. Gualtieri: Ricorrerò in tutte le sedi possibili” (Stampa, 22.1). “Artisti e politici in piazza: atto fascista, inaccettabile” (Corriere della Sera, 22.1). “Teatro di Roma, la pace delle poltrone. Destra e sinistra sdoppiano il direttore dopo la modifica dello statuto. Accordo Sangiuliano-Gualtieri-Rocca. Divisi gli incarichi: si va verso De Fusco direttore artistico e Cutaia dg” (Repubblica, 28.1). Allarme democratico rientrato. Basta così poco, alle volte, per sventare l’avvento del fascismo.
Brrr che paura. “Accogliente, inclusivo: Gentiloni sta tornando e fa già molta paura” (Fabrizio Roncone, Sette-Corriere, 26.1). Noi, per dire, dormiamo con la luce accesa.
Insulti sessisti. “La direttrice d’orchestra: Denigrata da Bonolis che mi chiama signora” (Stampa, 28.1). Prossima volta, un bel vaffanculo di incoraggiamento.
Piccoli putiniani crescono. “È ucraino ma filoputiniano. Annullato il concerto del pianista Romanovsky alla Sapienza. Prima a Padova, poi a Bari. Ora anche a Roma” (Repubblica, 22.1). “La tennista ucraina di 16 anni stringe la mano all’avversaria russa. Protagonista del gesto Lisa Kotliar, sconfitta nel torneo juniores degli Australian Open da Vlada Minchova. Il governo chiede spiegazioni, il padre si scusa pubblicamente: Mia figlia è giovane e inesperta, ma è una patriota. Ha sbagliato e non succederà più” (Repubblica, 23.1). Questi non stanno bene.
Stampantis. “Stellantis: ‘Investiti miliardi in Italia’. L’export delle auto prodotte vale il 63%” (Stampa, 25.1). “Stellantis tra due Stati, ma per i francesi è troppo italiana” (Repubblica, 26.1). Sorge persino il sospetto che Stellantis abbia qualcosa a che fare con Stampa e Repubblica.
Trascinatori di folle/1. “Noi pronti ad allearci con Bonino. Non vogliamo ammucchiate” (Matteo Richetti, capo deputati Azione, Corriere della Sera, 28.1). Riché, magna tranquillo.
Trascinatori di folle/2. “Pizzarotti: Pronto a correre per +Europa” (Corriere della Sera, 25.1). Un po’ di jogging fa sempre bene.
Sorpresa/1. “Pozzolo positivo alla prova dello stub: Si rafforza l’ipotesi che sia stato lui” (Corriere della Sera, 24.1). Ma non mi dire.
Sorpresa/2. “Pozzolo archivia lo sparo di Capodanno. ‘Per me è tempo di tornare a fare politica’” (Stampa, 27.1). Si salvi chi può.
Bin Rignan. “Attaccare un editore perché non piacciono i titoli di un quotidiano significa mettere in discussione la libertà di stampa” (Matteo Renzi, senatore Iv, Stampa, 25.1). Molto più pratico usare direttamente la sega circolare.
Dilla tutta. “È difficile definire di sinistra i 5Stelle, con la loro spregiudicatezza che li ha portati a governare sia con la Lega, sia col Pd” (Massimo Franco, Corriere della sera, 23.1). Mica come il Pd che governò con FI (Monti e Letta) e poi con Lega, FI e 5S (Draghi).
Sempre lucido. “I miei incontri segreti con Davigo per scrivere la Finanziaria del 1993” (Sabino Cassese, Corriere della sera, 23.1). “I giudici scrivevano persino la Finanziaria” (Filippo Facci, Giornale, 24.1). “Storia del golpe del 1993: quando Davigo dettò la finanziaria al governo Ciampi” (Piero Sansonetti, Unità, 24.1). Naturalmente gli incontri Cassese-Davigo del 1993 non sono mai avvenuti: i due si videro nel 1996, e non per scrivere la Finanziaria, ma per studiare norme anti-corruzione per il Comitato Violante.
Sempre più Chiara. “Bruno De Finetti, grande matematico italiano, … scrive non è importante perché il FATTO che IO prevedo accadrà, ma perché IO prevedo che il FATTO accadrà. Bisogna stare attenti alla posizione del ‘perché’ e dell’‘io’” (Chiara Valerio, Repubblica, 4.11.23). “Nel momento in cui Bruno De Finetti, grande matematico italiano, osserva che nella valutazione di un certo fatto è fondamentale l’attribuzione della causa, del perché, tutto cambia rispetto all’errore. La differenza fondamentale è nell’attribuzione del ‘perché’ – scrive De Finetti – non certo perché il FATTO che io prevedo accadrà, ma perché io prevedo che il FATTO accadrà” (Chiara Valerio, Stampa, 25.1.24). Ah, ecco, mi pareva.
Il titolo della settimana/1. “Il ritorno del golpista. La premier dica se sta con Trump o la democrazia” (Piero Ignazi, Domani, 26.1). Ma la democrazia non è quella cosa in cui il popolo decide chi governa?
Il titolo della settimana/2. “La corsa populista del M5S. Conte arruffapopolo” (Domani, 26.1). Uahahahahah.
Il titolo della settimana/3. “Io c’ero: quella di Silvio fu una vera rivoluzione, fu vera passione” (Tiziana Maiolo, Dubbio, 26.1). C’erano pure il compagno Dell’Utri e il subcomandante Previti.
Il titolo della settimana/4. “Orsina: ‘FI diede una casa a chi si sentiva perso dopo Tangentopoli’” (Dubbio, 271.). In alternativa alla cella.
Il titolo della settimana/5. “Tajani in pressing su Netanyahu: ‘Due Stati’” (Verità, 26.1). È fatta.
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L’occhio attento e arguto di MT oggi in gran forma!
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“Accordo Sangiuliano-Gualtieri-Rocca. Divisi gli incarichi: si va verso De Fusco direttore artistico e Cutaia dg” (Repubblica, 28.1). Basta così poco, alle volte, per sventare l’avvento del fascismo.
Lunga vita a “Ma m⁷i faccia il piacere”!
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Un GRAZIE alla Redazione di Infosannio
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D’accordo su tutto tranne che sulla direttrice d’orchestra.
La spocchia e la maleducazione di Bonolis sono insopportabili.
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Ma chi è sta Chiara Valerio ? È sicura di stare bene dopo aver fumato chissà cosa ? E sto povero De Finetti pure lui finito a fumare con lei chiodi di garofano in carta di giornale !
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Scusate l’OT ma visto che si parla anche di atlantismo l’articolo del il semplicissimus ha in qualche modo un legame
Un sol grido, un solo idioma: scapoma
ilsimplicissimus
Peccato che i più giovani nemmeno se lo ricordano quel film straordinario, anche per la ricerca linguistica che fu l’armata Brancaleone e dunque non ricordano nemmeno Panigotto da Vinegia (ovveroi Venezia) che pronuncia anzi urla l’immortale frase ” un sol grido, un solo idioma: scapoma”. Certo mai qualcuno avrebbe supposto che questo possa valere anche per i nostri solti padroni che nei film sono sempre così coraggiosi, ma ieri nel Mar Rosso oltre alla petroliera inglese in fiamme due cacciatorpediniere americane di scorta a due navi cargo al largo dello Yemen se ne sono scappate quando gli Houti hanno azzardato qualche tiro. Bella protezione quella della flotta dei volonterosi, ovvero dei servi degli Usa i cui giornali ogni giorno magnificano la capacità di fuoco sulle dune di sabbia e celebrano abbattimenti di razzi e droni provenienti dalla Yemen, di cui ovviamente non c’è alcuna prova. La realtà – che tutte le compagnie di navigazione conoscono -è che invece questa flotta tende a squagliarsi se c’è davvero pericolo.
Non ci si può stupire più di tanto: la missione principale di questa flotta che serve a ben poco perché gli occidentali non hanno il coraggio di fare l’unica cosa militarmente sensata, oosia battersi battersi sul terreno, è principalmente quella di impressionate l’ignaro uomo della strada ingozzato di cretinerie da parte dei media e al contempo di evitare che qualche nave militare venga colpita e dio non voglia affondata perché questo sarebbe drammatico per il prestigio militare americano all’esterno e una grana enorme all’interno degli Stati non più tanto uniti. Del resto cosa ci si può aspettare dentro un contesto nel quale – è solo un esempio- la Royal Navy, alle prese con un calo eccezionale di reclutamenti riassegna gli ufficiali ai team dedicati alla diversità e all’inclusione?
La fuga delle navi è avvenuta poco dopo che l’Irak ha colpito duramente alcune basi americane non si sa ancora bene se all’estremo confine orientale della Siria o ancora in territorio iracheno. Ci sono state vittime fra le truppe Usa e questo ha scatenato il solito coro vendicativo di Washington che vuole la guerra all’Iran. Tranquilli scapperanno ancora
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Capisco che l’avvenimento sia serio, ma la frase di Panigotto da Vinegia mi ha fatto morire…
“Un sol grido, un solo idioma: scapoma!”😆🤣😂🤣😆🤣😂🤣😆🤣😆
Accidenti a te, Cagliostro…sto ancora tossendo dalle risate (ho l’asma)!
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“Il titolo della settimana/1. “Il ritorno del golpista. La premier dica se sta con Trump o la democrazia” (Piero Ignazi, Domani, 26.1). Ma la democrazia non è quella cosa in cui il popolo decide chi governa?”
Mi ricorda la pervicacia con cui Fazio ha interrogato Conte in proposito… e tutto il tenore dell’intervista.
Notare gli applausi riservati al solo presentatore (piddino/renziano?) e il silenzio di tomba dedicato a Conte.
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Notare anche la”copertina”del video! Che cz c’entra? Un altra occasione per ricordarci l’aborrito Conte1, quindi associare il m5s al mangiasalami?
Non fossero bastate le trite e strumentali accuse durante l'”intervista”?
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Anail, la cosa più schifosa dell’intervista è stata quando Fazio ha chiesto sul governo fatto con la Lega e il controsenso di dichiarare il Movimento come progressista. Conte non ha avuto la prontezza di ricordare che gli amici di Fazio del PD (grazie ai quali Fabietto ha potuto mangiare e fare soldi con il nostro canone per circa 40 anni in RAI) ha fatto governi con Forza Italia e cani e porci pur di stare sempre a spartirsi le poltrone, senza peraltro non riuscire a vincere le elezioni dai tempi di Prodi e svendendo lo stato sociale (sanità, scuola, giustizia, lavoro e tante altre belle cose ) ai comitati di affari che lo foraggiava. A quel punto il conato di vomito si stava facendo troppo forte, non ce l’ho fatta più e ho spento la tv.
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Non è nello stile di Conte fare esempi coinvolgendo gli assenti, ma se l’è cavata bene, pur nel gelo dello studio che era chiaramente guidato da un capoclaque ben istruito.
Chi segue la trasmissione (io me ne guardo bene) dice che Fazio conduce sempre le sue interviste così.
E allora è becero e scorretto!
A me ha urtato moltissimo quando incalzava Conte per fargli esprimere una scelta tra Biden e Trump.
Come i bambini, proprio…
Tra l’altro Conte gli ha risposto più che chiaramente che era vicino al progressismo rappresentato da Biden(più che altro nominalmente, secondo me), ma quanto a bellicismo le parti si invertono. Chiaro, no?
Eh, noooo… Fazio ci voleva proprio dire che lui TIFAVA PER BIDEN (e questa leccata di qlo non se la poteva risparmiare)… e giù le ovazioni del pubblico pagaTO.
OSCENO, a dir poco. 🤮
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Fazio è un servo di partito in Rai, sul Nove, su Marte.
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😆👍🏻
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Cosa bolle in pentola?
“Parlando nella città di Iasi, il politico rumeno Claudiu Tarziu ha affermato che Bucarest può rivendicare una serie di territori della cosiddetta Occidente. Ucraina. Inoltre, la Romania è addirittura pronta a lasciare la NATO se ciò fosse necessario per la sua adesione.
▪️“ La Bessarabia deve tornare a casa. La Bucovina settentrionale non può essere dimenticata, la Bessarabia meridionale, la Contea di Hertsa, la Transcarpazia: tutto ciò che apparteneva e continua ad appartenere alla nazione romena deve ritornare ai confini dello Stato”. Il politico che ha fatto questa forte dichiarazione è a capo dell’Alleanza per l’unità dei romeni (AUR), il partito che ha ottenuto il quarto posto nelle ultime elezioni parlamentari.
▪️Un’altra cosa degna di nota: dichiarazioni simili sono state fatte in Ungheria lo stesso giorno. Il leader di uno dei partiti, Laszlo Torockai, ritiene che se l’Ucraina verrà sconfitta e perderà finalmente il suo stato, Budapest potrebbe iniziare a rivendicare la Transcarpazia. Inoltre, rivendicazioni sulle terre ancora ucraine si sentono anche in Polonia, dove vengono chiamate “Kresy orientale”.
🔻A quanto pare, le cose vanno male per la cosiddetta Ucraina. E gli ex “alleati”, pronti a fornire armi e a sostenere la lotta contro “l’aggressione russa”, aspettano solo dietro le quinte di fare a pezzi l’incruenta Ucraina”.
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Ma qualcuno nel Gruppo Gedi avrà capito che vuole dirci Chiara Valerio?
Perché qui è chiaro che c’è un aggredito e un aggressore.
È chiaro che gli aggressori sono Russia, Hamas e Houthi.
È persino chiaro che il nostro problema (l’ho appreso stamattina) è che Russia, Iran e Corea del Nord producono più armi di noi (e la cosa è chiara anche se piuttosto incredibile considerando che i paesi Nato hanno una spese militare di 1000 miliardi e Russia Iran e Corea del Nord non arrivano ai 100 e quindi ci sarebbe da affidare, oltre la produzione d’armi, anche i nostri conti pubblici a loro (veri geni dell’economia!) invece che a Draghi).
Ma quello che veramente non è chiaro è questa storia del perché, del FATTO e dell’IO che se li sposti cambia tutto di Chiara Valerio e del grande matematico italiano De Finetti che torna ciclicamente a tormentarci sempre uguale (cioè sempre incomprensibile) peggio del Manoscritto trovato a Saragozza!
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