
(Vittorio Feltri – Libero Quotidiano) – L’ipocrisia della sinistra comporta anche questo: si può essere ricchi sfondati purché non lo si mostri. No, non è un codice di eleganza, bensì una morale falsa, tesa a giudicare l’opulenza come qualcosa di turpe, soltanto allorché la ricchezza appartenga agli altri. Quando è la propria, è cosa buona e giusta.
La giornalista della Rai Tiziana Ferrario si è espressa su Twitter riguardo la disavventura capitata al pilota della Ferrari Carlos Sainz, il quale, la sera del 3 settembre, è stato derubato del suo orologio, dal valore di mezzo milione di euro, nei pressi dell’hotel Armani, a Milano, da una banda di immigrati di nazionalità marocchina.
La giornalista ha preso di mira la vittima del reato, ossia Carlos Sainz, colpevole di andarsene in giro con un orologio di pregio, anzi reo di averlo acquistato, spudorato e svergognato com’è.
Non ci sarebbe mai passato per la testa di mettere sul banco degli imputati la persona che subisce un danno, un crimine, invece Ferrario lo ritiene opportuno e si stupisce di come un individuo possa uscire di casa con un gioiello di tale valore senza provare alcun imbarazzo.
DELINQUENTI
Insomma, non sono i delinquenti, secondo la giornalista, a doversi vergognare, bensì coloro che onestamente si guadagnano da vivere e che si concedono qualche frivolezza, o qualche piacere, che possono permettersi con i loro stessi quattrini e senza ledere il prossimo. Occorre spiegare alla cronista che il pilota non ha compiuto alcun delitto per potere comprare quell’orologio, non ha rubato, non ha frodato, non ha ucciso, non ha sfilato l’oggetto dal polso di qualcuno che passeggiava in centro.
Egli, semplicemente, essendo capace di ricavare profitti importanti mediante il suo mestiere, che non è disonesto né vale meno di quello di un volto televisivo, dispone delle risorse economiche per potersi concedere determinati valori. Il pilota è da ammirare per tale capacità, non da disprezzare.
Semmai andrebbero disprezzati i delinquenti o quanti, pur potendo lavorare, si girano i pollici e campano sulle spalle altrui. Ferrario ha applicato a Sainz l’inaccettabile paradigma della minigonna: «Se indossi la minigonna e vieni violentata, te la sei andata a cercare, vergognati».
Eppure una donna è libera di indossare ciò che le pare, come Sainz è libero di portare un orologio da 500 mila euro e pure di acquisirlo.
A dovere avvertire disagio semmai deve essere la signora del video per le sue affermazioni, che ha in seguito cancellato da Twitter, per poi ripensarci ancora e tentare di spiegarsi, peggiorando di molto la già penosa figura. La giornalista, arrampicandosi sugli specchi, ha cercato di fare passare il suo ragionamento bizzarro come un concetto di giustizia sociale.
A chi le ha fatto notare che uscire di casa con un gioiello addosso non debba suscitare imbarazzo, non trattandosi di un crimine, ella ha risposto: «Non si gira con un orologio da 500 mila euro al polso. È questione di etica», e ancora «capisco che non ve ne freghi niente delle disuguaglianze nel nostro Paese e nel mondo. Siete dalla parte di chi ostenta ricchezza e oggetti costosi. La discrezione, il basso profilo, il buon gusto li ritenete fuori moda, ma soprattutto non sapete cosa siano. Conta apparire, mostrare, esibire. La povertà vi fa schifo, siete per la ricchezza».
L’ETICA
In effetti, la miseria fa schifo pure a me, come a chiunque, sono anche io di quel club, ma sono convinto che faccia schifo anche alla giornalista che ci fa dotte e non richieste lezioni di moralità. Sono sicuro che pure lei preferisca essere ricca piuttosto che povera. Del resto, possedere un nutrito conto in banca non è una colpa, piuttosto lo considero un merito, quando ciò è frutto del proprio lavoro, è evidente.
Si dia il caso che i calvinisti, ad esempio, lo reputassero indice di elezione da parte del Signore. E non è un crimine neppure decidere come spendere i propri denari. Gradiremmo tutti farlo senza che Ferrario ci metta il becco deplorando le nostre preferenze, commiserandoci, invitandoci a vergognarcene.
La maestra di eleganza, che incita alla sobrietà, trascura che si può indossare un prezioso solo per il gusto di farlo e non per ostentare uno status e che talvolta nulla è più signorile del tacere anziché redarguire gli altri per la loro innocente condotta. Ciò che non è etico, cara Ferrario, è rapinare.
Littorio Littorio….. con la miseria che c’è in giro c’è gente che ruberebbe le caramelle ai bambini, per un orologio da mezzo milione di euro è già tanto che non gli hanno tagliato la mano, detto questo non vuol dire che sono d’accordo con chi ha compiuto questo gesto, ma l’ostentazione di tanta ricchezza espone a determinati rischi, ma forse pensava di essere a Montecarlo in mezzo ai ricconi come lui.
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Quindi secondo il tuo ragionamento tutti dovrebbero camminare senza la fede perché un tossico cui servono 100 euro per la droga potrebbe arrivare a tagliarli un dito.
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Sembra un discorso leggermente Giambrunesco… 😅
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Caro littorio se vai un giro con un appartamanto appeso al braccio perché tanto vale quell orologio sei già fortunato che te lo rubano senza staccarti il braccio con un macete .
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Non voglio entrare nel merito della possibilità di indossare o meno un gioiello costoso. Mi chiedo a cosa serva e che uso diverso dagli altri si faccia, oltre a guardare l’ora e a qualche altra utile funzione, con
un orologio che costa svariate centinaia di migliaia di euro. Mah!!!!!! La cxglionagine umana non ha limiti quando si tratta di ostentare la ricchezza.
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Se lo mettono per farselo rubare perché i ricchi sono buoni.
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Ti tolgono il RdC …colpa tua sei povero!
Andate a f,in c,!
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A prescindere dall’imprudenza (a dir poco) di Sainz, le accuse nei suoi confronti costituiscono victim blaming, al pari di chi accusa le donne che escono da sole, magari con la minigonna, di andare a cercarsela. E’ bene ricordare che la colpa non è mai della vittima.
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Per me calciatori, veline e milionari di questo tipo, che in una stagione guadagnano 10, 100 o più volte quanto guadagna un operaio in una vita intera non dovrebbero esistere.
Questo divario è veramente ingiustificabile. Il problema è che la maggior parte di quegli operai, di quei cittadini che producono la vera ricchezza del paese e che dovrebbero ribellarsi, partecipano, invece, a questo circo, contribuendo a mantenerlo in vita.
Dovrebbero fare lo sciopero degli stadi, degli abbonamenti, che gli costano uno stipendio, invece di andare a vedere qualche “miliardario” in mutande correre appresso ad un pallone.
Questo mondo alla rovescia in cui chi produce la vera ricchezza rimane povero e si impoverisce sempre più, e chi non produce niente o quasi sfrutta chi è povero per arricchirsi a dismisura, sta veramente producendo effetti devastanti a livello umano e sociale.
Aspettando la catastrofe.
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Purtroppo l’italiota ha bisogno di idoli, che sia il calciatore o la influencer è lo stesso. Frustrati all’inverosimile da tutto il resto che li circonda, si consolano solo quando la squadra del cuore vince una partita, quando la loro influencer compra e espone a tutti i suo nuovo appartamento extralusso. Vivono in simbiosi con i loro idoli, incapaci di avere una loro vita sufficientemente appagante.
Una forma di masochismo che sono anche disposti a pagare abbonandosi, magari rinunciando a qualcosa di più importante e suggestionando i propri figli che crescono a loro immagine e somiglianza.
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👏👏👏Dire che siamo ai limiti, anche se ormai li hanno già superati, della decenza. A gente che è già carica di soldi a vagonate.
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Condivido in pieno, anche perché non sono questi riccazi che fanno girare l’economia, ma é la massa, il parco buoi. I grandi numeri non li fanno loro a livello globale, ma i produttori reali di ricchezza. Questi, per dirla alla Balasso, sono solo “magna sghei”.
Ma quello che non capisco di tanti di loro perché si sputtanano i soldi in macchine, villazze, orecchini, gioielli vari, magari anche cocaina e party a go-go, ma non spendono soldi per un paio di guardie del corpo fisse, un autista etc. Dai da mangiare a 3/4 famiglie, ti proteggono in modo che puoi ostentare quello che vuoi e giri sicuro. Anche essere ricchi non è facile, non basta avere i soldi. Devono imparare dagli sceicchi. A quelli non glielo rubi l’orologio e se ci provi le mani te le tagliano a te, senza battere ciglio.
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Tutti sono liberi di buttare i soldi guadagnati con tanto sudore(sic) come vuole e ostentarlo. Però quando ne paghi le conseguenze non ti lamentare. Rimane uno sfregio alla povertà, all’indigenza o quello che volete. E come puoi lamentarti poi se il povero, l’indigente o quello che ti fa schifo, magari si incazza. E poi che bisogno c è di spendere mezzo milione per leggere le ore? Ricordando inoltre che non sei a Montecarlo o a Dubai e che quella cifra corrisponde a 40 anni di duro lavoro vero e non divertimento e lusso, di un lavoratore italiano che percepisce 1200 euro netti al mese, che per quelli che gli fanno schifo i poveri, tanti di loro almeno, sono anche troppi. Vedere l’indecente ex ministro Damiani da Telese (credo) che ha destato lo sdegno nello studio. Un ex ministro del lavoro che crede di aver lavorato in vita sua, mentre non sa neppure dove stia di casa il lavorare veramente. Addirittura per lui 1500 euro lordi-1100 netti al mese sono troppi. Come per la indescrivibile Fornero che 6 euro lordi sono ancora troppi come salario minimo. Mah?!
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Concordo totalmente con quello che hai scritto, la maggior parte delle persone nemmeno in tutta la vita guadagna quella cifra, quello che è indecente è che questi personaggi si indignano pure mentre milioni di persone non mettono insieme il pranzo con la cena e da tempo ha rinunciato alle cure mediche perché la sanità pubblica ormai non esiste più. Ma fino a quando ci comporteremo come pecore senza reagire ci tratteranno sempre peggio.
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Il problema è che anche questo è un modo di reagire. E non va bene! Per ovvi motivi, tipo un circolo vizioso che alimenta la delinquenza e il degrado.
Qualcuno commissiona il furto, poi subentra il ricettatore che te lo paga 50 volte in meno che lo rivende a uno sfigato che non puòpermetterselo, ma lo vuole, al doppio etc. Tanto per fare un esempio. Un disastro sociale, insomma, che si autoalimenta in peggio. Ergo ne esce che per sillogismo questi riccazzi alimentano la delinquenza ad libitum.
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“Sono sicuro che pure lei preferisca essere ricca piuttosto che povera.”:
E’ meglio sposare una donna ricca, bella e intelligente anziché un mostro, cretina e senza una lira».
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Dalle massime di Catalano. 👍👍👍
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Littorio Feltri a forza di affermare che è ricco… prima o dopo attirerà gli appetiti dei nullatenenti non rassegnati. Spero che non succeda nulla al suo patrimonio, ma se dovesse perderne una quota nottetempo o in altri momenti, dovrà beccarsi, non saprei dire se la solidarietà o la soddisfazione della micidiale Rete. Comunque auguri! Per non sbagliare e leggere e scrivere, nasconda i suoi tesori dentro il materasso. E pazienza se non potrà stare tutto il giorno a letto, come farebbe Paperon de Paperoni. Sono gli inconvenienti dell’essere ricco!
Però… un po’ pirla questo Sainz! Ha mezzo milione di orologio e lo lascia incustodito… Forse non è proprio in braghe di tela. Suvvia, non morirà di fame! C’è gente che è finita in mutande quando è stata derubata di tutto quel poco che possedeva… da certi rispettabili banchieri. Che dire poi dell’ammirato (da Feltri) B., che ha frodato il fisco per centinaia e centinaia di mln. In questo caso il ladro, che ha lungamente frequentato, ha ricevuto il suo troppo generoso perdono. Anche perché Feltri è diventato ricco (sono sue parole) per decisione della buonanima. Ergo, è ricco perché ha beccato anche lui sulla “refurtiva”.
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Qualcuno riesce ad immaginare i pensieri che attraversano la mente di un individuo che decide di acquistare un orologio da 500.000 euro? Intendo dire pensieri di una qualche complessità… sarà dotato di una “vita interiore”? A giudicare dallo sguardo (specchio dell’anima) sembra proprio di no…
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L’alcoolico Feltri, conterraneo ma non vorrei che si sappia, ignora che l’orologio tanto prezioso quanto esteticamente orrendo è prodotto da Richard Mille, guarda caso società che sponsorizza la Ferrari. Lo sbadato Sainz verosimilmente non ha speso un euro per indossarlo. E gli allocchi rapinatori l’avrebbero barattare con uno Swatch…..
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