(Massimo Gramellini – corriere.it) – Se uno ha il figlio indagato per violenza sessuale, la cosa migliore che può fare è consegnarsi a un pensieroso silenzio. Ma se proprio sentisse l’insopprimibile esigenza di esternare sull’argomento, gli consiglierei di leggere l’intervista rilasciata a La Verità dal padre del compagno di avventure di Apache La Russa. E di dire esattamente l’opposto.

Il signor Gilardoni, orgoglioso genitore dell’ormai celebre dj Tommy, non si ricorda bene da quanti anni suo figlio viva a Londra, né che cosa ci faccia di preciso. Però sa, e ci tiene a dirlo, che Tommy è un playboy «sempre circondato da bellissime ragazze». E non resiste alla tentazione di iscriversi all’Etero Pride per aggiungere che «anch’io sono uno a cui piacciono le donne», affinché si capisca che l’irresistibilità fa parte del patrimonio genetico. Quindi si avventura in un ragionamento che sembra uscito da un bar sport o dal microfono aperto di un commentatore di tuffi della Rai: «Al giorno d’oggi le ragazze magari fanno sesso, poi si accorgono con chi lo hanno fatto ed è un attimo che vanno a denunciare le persone». Seguono brevi indagini sugli eventi che riguardano il figlio, concluse da sentenza immediata: «Questa è andata a casa di La Russa, che non è proprio l’ultimo arrivato, ha fatto sesso e poi si è pentita». Ma come, hai la fortuna di ritrovarti a letto col figlio di un potente e con quello di un playboy e ti lamenti pure? Quanto sono diventate ingrate e calcolatrici le ragazze, «al giorno d’oggi».