Lineare e fattibile, a cent’anni il fenomeno mondiale del realismo politico cambia idea sull’ingresso nell’Alleanza atlantica di Zelensky, proponendo un serio progetto di pace
(GIULIANO FERRARA – ilfoglio.it) – L’unico progetto serio di pace possibile in Europa sta emergendo come quello che chiameremo il “lodo Kissinger”. A cent’anni, il mostro o fenomeno mondiale del realismo politico ha cambiato idea sull’Ucraina nella Nato, e come riferisce Federico Rampini nel Corriere è intorno a questa prospettiva di inclusione di Kyiv nell’alleanza militare difensiva euroatlantica, prodotta del mutamento d’animo o di visione di un vecchio lungimirante e flessibile, che ruota il più serio, fin qui, progetto di congelamento del conflitto partorito in ambienti diplomatici internazionali e firmato o sostenuto potenzialmente dalla coalizione antiPutin. I dettagli sono importanti, la via è lastricata di ostacoli, i tempi insieme ravvicinati e incerti, ma la sostanza ha caratteristiche di semplicità e linearità. Putin deve ottenere un quantum di espansione territoriale per sopravvivere, deve poterla vendere in pubblico (è un venditore). Kyiv può cedere in parte su questo punto, ma nell’ambito di un cessate il fuoco provvisorio e di un disconoscimento strategico dell’assetto mutilato della regione e nazione di cui è espressione, come accadde per la Germania ovest nei confronti della Germania est, solo se l’Ucraina è confermata, e non a chiacchiere, come avamposto dell’occidente europeo la cui identità si sacralizza e consolida come quella della Polonia, dei paesi baltici compresa ora la Finlandia, diventando nella versione di Walter Russell Mead una grande enclave di tipo israeliano ai confini della Russia, una patria inattaccabile, amputata per adesso ma in piedi e pronta a riprendere ciò che è suo più in là nel tempo.
Travestibile da affermazione di un diritto imperiale minore, logistico, per la nomenclatura russa, questa soluzione a tempo, ma di peso e di sostanza, è una sconfitta strategica dei piani originari di Putin ed è resa possibile dall’epica della resistenza e dalla costruzione di una nuova identità non neutrale dell’Ucraina contro la dinamica dell’invasione. La riunificazione tedesca alla fine arrivò, la riconciliazione dell’integrità della patria ucraina arriverà, e sarà il portato di una nuova architettura di sicurezza in Europa prodotta appunto dal lodo Kissinger (Nato più partecipazione all’Unione europea). Ancora molte variabili sul campo resistono, e sussistono riassetti da definire nel girone infernale dell’economia globale e dei rapporti di potere internazionali tra est e ovest, tra nord e sud del mondo, scombussolati dalla scelta di guerra del Cremlino. Non si può escludere, nonostante la nebbia di guerra, che l’ipotesi sia fattibile, che scelte di leadership fondate sulla ricognizione del possibile possano condurvi i soggetti interessati, tra polemiche e incomprensioni e disillusioni, ma con una certa solidità d’approccio e un carico forse di speranza.
Kissinger crede che alla base di una leadership seria, capace di impegnare la storia e contribuire a farla, ci siano la deep literacy, la cultura umanistica, lo studio delle condizioni di fattibilità delle scelte decisive, il merito e anche standard aristocratici di verità e onore, lo studio della storia, tutte qualità che fanno delle classi dirigenti e dei leader, anche come caratteri personali, un bilanciamento delle qualità dello statista e del profeta. Nel suo ultimo libro citava la convinzione utopistica di Norman Angell, saggista britannico autore all’inizio del secolo de “La grande illusione”, un pamphlet che fece epoca ora ripubblicato e curato da Emma Giammattei e Amedeo Lepore per Rubbettino editore: nel 1910 Angell era sicuro che la crescente interdipendenza economica delle potenze europee avesse reso proibitivo il prezzo di una guerra e che “l’uomo si sta irreparabilmente allontanando dal conflitto e sta imboccando la strada della cooperazione”. Non è stato così, non è così, come dice la realtà storica prima del realismo di pensiero. Ma Kissinger sa anche che l’intuizione, il talento in senso perfino artistico, è una componente del circolo quadrato che è la decisione politica, e atti di leadership possono portare la pace possibile dove c’è la guerra che era giudicata impossibile, possono portare un tanto di utopia. E sulla scia di questa sapienza, con un pegno tremendo di morti ammazzati e di profughi alle spalle, e un equilibrio mondiale sconvolto, forse con il lodo Nato si può arrivare a una parziale e temporanea stabilizzazione, che non è portata dalle preghiere, dai paternoster, o non solo da quelli.
L’Ucraina nella Nato significherebbe la guerra mondiale dichiarata, pensano che il Cremlino (Putin o peggio chi dopo di lui) abbia paura paura e si fermi… omuncoli. Una guerra ritenuta di sopravvivenza è di per sè all’ultimo sangue, l’Ucraina non ha nulla da perdere, in guerra già ci sono e non possiamo certo confidare nelle scelte di uno stato canaglia di tale fatta, la guerra la stanno perdendo, l’unica speranza è che entri la Nato direttamente, sicuri che quel carrozzone che non ha mai fatto una guerra seria tantomeno vinta, sia la forza dell’universo,,, fate fate, andate avanti. E che Dio, o chi per lui, ci aiuti
"Mi piace"Piace a 3 people
Che Kissinger abbia concepito un piano bislacco come lo descrive il Ferrara con la sua ampollosità proporzionale alla mole, mi sembra strano. No interest nelle elucubrazioni di questo prescindibile individuo
"Mi piace""Mi piace"
L’elefantino si è mangiato un coccodrillo e non riesce a digerirlo, di qui i suoi incubi a occhi aperti.
Non è mai stato un politico, quando ci ha provato ha fatto letteralmente schifo ai sassi.
Riesumare quel gra pezzo di “m3erda” del dottor “stranamore” sarebbe la disgrazia più grande per il mondo, e in più piccolo, per noi.
Si fottano quei gran “bastardi nazi”, sarebbero da impiccare per come hanno distrutto il loro paese e mandato a morte tutte quelle persone, ma sarebbero da squartare in pubblico (esecuzione abolita solo qualche decennio fa) chi la ha voluto questa guerra, chi la ha fomentata e la sostiene.
"Mi piace""Mi piace"
Avevo ragione quando ho ricostruito la vera storia della guerra in Donbass, l’elefantino ex stalinista e informatore della CIA con la consueta boria saccente svela la verità indicibile. Del resto che Blinxen e Nurfield fossero allieve di Kissinger non è un mistero. Putin sapeva da tempo che l’ingresso della Finlandia nella Nato l’aiutava a costringere la Bielorussia ad accettare deterrenza nucleare tattica russa. Tutto questo gigantesco spettacolo bellico fallocratico allo scopo di dare l’avvio al disegno multipolare, eterovalutario, densamente glocal a sostenibilità variabile che si sta delineando. Gli USA incassano la nuova NATO che assomiglia sempre più ad una succursale dell’ONU a trazione statunitense. I BRICS saranno garantiti dalla deterrenza russo-cinese e il capitalismo anglofono si adatterà a fare affari in rubli, rupie e remimbi senza disdegnare real e zar in attesa di una nuova BrettonWoods.
"Mi piace""Mi piace"
Il tasso alcolico di alcuni commentatori come Ferrara (ma possiamo aggiungere i giornalisti dei giornaloni) e’ sicuramente fuori controllo. Si straparla di questa pseudo conferenza di pace, dove la controparte non e’ invitata. Ma ci fanno o ci sono?
Inoltre il piano Kissinger di cui ciancia da giorni il bretellato ex-comunista folgorato sulla via di New York Rampini, prevede la cessione momentanea dei territori occupati alla Russia in attesa che l’Ucraina, a questo punto nella NATO, si riarmi fino ai denti, per poi riprendere la guerra per riconquistare le aree perdute. Ovviamente secondo cotante brillanti menti, con la Russia in attesa inerme che tale piano si realizzi.
"Mi piace""Mi piace"
Farneticazioni dell’ex elefantino di Berlusconi, nonché sedicente ex comunista ed ex “informatore prezzolato” della Cia. Mentre Kissinger possiamo capirlo: un “uomo senza scrupoli e senza morale” (Alan Friedman), un guerrafondaio che si accinge a passare a miglior vita vorrebbe lasciare in eredità un pianeta in fiamme. L’Ucraina nella Nato sarebbe come il Messico nel Patto di Varsavia durante la guerra fredda. L’idea diabolica di Ferrara di cedere territori alla Russia per poi riprenderseli in un secondo momento con il supporto della Nato si commenta da sola. La malvagità costitutiva dell’uomo ci accompagna da Caino a oggi, e si accompagna sempre con la stupidità di chi si crede più intelligente o più furbo degli altri.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Kissinger, in quanto ad abilità nello stabilizzare paesi, è un faro per le nuove generazioni di diplomatici.
Perfino satanasso sarà preoccupato nell’averlo suo ospite: potrebbe subire un colpo di stato organizzato da questo essere inqualificabile.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Da ciò che si intuisce, Biden per iniziare la campagna elettorale per la riconferma dovrà necessariamente porre un alt alla guerra cedendo a Putin i territori conquistati e persino rinunciare all’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Concluso il macello?? Nient’affatto! E’ tutto rinviato. Infatti nessuno potrà impedire agli Usa di continuare a (ri)armare quel paese, magari dopo aver fatto eliminare dalla Cia l’ormai scomodo, fanatico fantoccio di Kiev peraltro sotto eterna minaccia ucronazi. Insomma, la partita sarà chiusa ma per poi essere riaperta al momento opportuno. L’Ucraina non farà parte della Nato… ma solo ufficialmente! Intanto gli Usa continueranno ad esportare gas liquido a prezzo alto all’Ue strozzandone (già si vede) l’economia a proprio vantaggio. Come dire : perdo qualcosa a livello globale? Mi rifaccio sui miei alleati! La Germania, a sua volta, sta perdendo anch’essa potere economico. Alè, si rifarà a danno dei suoi alleati Ue come del resto ha sempre fatto finora! Non è meraviglioso??
"Mi piace"Piace a 1 persona
L’ateo devoto non sa più a che santo votarsi, tanto che si vende al diavolo K.
"Mi piace""Mi piace"
“una grande enclave di tipo israeliano ai confini della Russia, una patria inattaccabile, amputata per adesso ma in piedi e pronta a riprendere ciò che è suo più in là nel tempo.”
Massì. Volodimir, poi ce ripigliamm tutt chello ch’è nuost!
"Mi piace""Mi piace"
L’Ucraina nella Nato sarebbe come se il Messico decidesse di ospitare basi missilistiche russe o cinesi: voglio vedere se l’America se ne starebbe con le mani in mano…
"Mi piace""Mi piace"