Ue, voto d’urgenza per spostare i fondi dalla spesa sociale alle armi per Kiev

Conservatori e popolari. Munizioni, la proposta “Asap” del “Crosetto francese”.

(DI SALVATORE CANNAVÒ – ilfattoquotidiano.it) – Si andrà a un voto d’urgenza. Il Parlamento europeo si adegua alla proposta di distogliere i fondi europei dai programmi di spesa sociali e dello stesso Pnrr per destinarli a nuove e massicce munizioni all’Ucraina.

La proposta del Commissario al Mercato interno, Thierry Breton, si tradurrà oggi in una procedura di urgenza avanzata dal gruppo dei Conservatori (partito europeo presieduto da Giorgia Meloni) e quello dei Popolari che, con il capogruppo Manfred Weber, ha scritto alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, per chiedere “una procedura d’urgenza a norma dell’articolo 163 del Regolamento” sulla proposta della Commissione per l’Act in Support of Ammunition Production il cui acronimo, Asap, in inglese significa anche As soon as possible, “il più presto possibile”. Il voto di oggi sarà solo sulla procedura, nel merito si voterà poi nella prossima sessione del mese di maggio.

Ad avanzare l’Asap, si ricorderà, era stato il Commissario francese Breton, fedelissimo di Emmanuel Macron già amministratore delegato di grandi gruppi industriali e del settore della Difesa come Thomson, France Telecom e il gruppo Atos: una sorta di Crosetto d’Oltralpe.

Il progetto Asap prevede di stanziare un bilancio di 500 milioni di euro attraverso la riassegnazione del Fondo europeo per la difesa (Fed) e il fondo Edirpa (che incentiva gli appalti della Difesa). Ma consente anche agli Stati membri di proporre nuovi piani per il Pnrr “in grado di includere misure che contribuiscano anche agli obiettivi del presente strumento”. Meno fondi sociali e di coesione, che sono destinati ai vari Sud d’Europa e possibilità per gli Stati di modificare i propri Pnrr (cosa che tra l’altro al governo Meloni, in difficoltà su questo punto, torna particolarmente utile).

L’operazione a tenaglia di Ppe e Ecr sarà con ogni probabilità approvata anche dal gruppo dei Socialisti e Democratici anche se questi si stanno chiedendo se sia lecito o meno consentire agli Stati Ue di “riorientare le risorse del bilancio Ue, come il Fondo di coesione, verso il sostegno all’industria europea della Difesa”.

Il Partito democratico ha iniziato a interrogarsi su questo voto, con diversi mal di pancia, ma l’unica dichiarazione preventiva di contrarietà che si registra è quella dell’eurodeputato Massimiliano Smeriglio, indipendente eletto nelle liste dem: “Trovo grave una procedura d’urgenza nata per contrastare il Covid – dice al Fatto – e trasformata in veicolo di guerra. Politicamente gravissima la possibilità di svuotare il Fondo di coesione, il Fondo sociale europeo e il Pnrr per fare pallottole. Non si capisce quale possa essere l’agenda progressista in questa tenaglia che nessuno ha voglia di fermare. Bisogna testimoniare un punto di vista radicalmente diverso. Per questo voterò no alla procedura d’urgenza e al suicidio del modello di sviluppo europeo e della sua autonomia”.

4 replies