Tanti gli assenti in Aula tra forzisti (14) e leghisti (15) causa “ponte”. Cattaneo (FI): “Mi scuso con gli italiani”

(di Concetto Vecchio – repubblica.it) – ROMA – Onorevole Raffaele Nevi, ma ha sentito cosa è successo?
“Lo so, lo so, lo so”.
Qua alla Camera c’è una confusione enorme.
“Lo so, lo so, lo so”.
Non aveva sentore che potesse finire così?
“Nooo, nessuno. Siamo un piccolo gruppo noi di Forza Italia”.
Ma eravate assenti in 14! E lei è il vicecapogruppo.
“Eh, in effetti sono tanti. Non c’ero nemmeno io, purtroppo. Eppure avevamo allertato tutti, incredibile, incredibile”.
Mancava pure Paolo Barelli, il capogruppo, in missione.
“Lo sto chiamando, ma non lo trovo, so che aveva un impegno importante”.
Capogruppo e vice assenti, come lo spiega?
“Ma io fino alle sedici stavo a Montecitorio”.
E adesso dov’è?
“In macchina, in viaggio verso Terni. Mannaggia, ho la presentazione della lista di Forza Italia, siamo tutti incasinati con queste elezioni. Non mi giustifico, sia chiaro. È stato un errore, purtroppo è successo”.
Che farete?
“Recuperemo, recuperemo”.
Telefoniamo all’onorevole Andrea De Bertoldi, Fratelli d’Italia.
Lei non era in Aula.
“Eh, io sono a Palermo”.
In missione?
“Non propriamente. Ma è come se lo fossi”.
Cioè?
“Sono dottore commercialista e rappresento il partito al convegno nazionale dei commercialisti. L’avevo annunciato già una settimana fa, e il mio capogruppo Tommaso Foti mi aveva detto: “Vai tranquillo!””.
Tranquillo?
“”Non c’è problema””, ha aggiunto. Io sono assente giustificato”.
Sottosegretario Rossano Sasso, leghista, pure lei non c’era.
“No, io oggi c’ero, c’ero”.
Risulta assente.
“Per trenta secondi! Ho avuto un imprevisto che mi ha fatto tardare, un maledetto imprevisto”.
Francesco Maria Rubano (Forza Italia) era in bagno al momento del voto (“non sono riuscito a raggiungere in tempo l’emiciclo”), Michela Vittoria Brambilla a casa con l’influenza (“ho esagerato a difendere troppo l’orsa”), Deborah Bergamini, in missione, a un seminario Ppe a Vienna. Forza Italia è una polveriera con gli anti Tajani che puntano il dito contro i nuovi capi, e quelli di Tajani che fanno notare l’assenza di Giorgio Mulé, il vicepresidente della Camera della fazione avversa. Assenti i leghisti Angelucci, Bossi, Sudano, Ziello, Zini. Mancavano in totale 45 deputati dei quattro gruppi di maggioranza: 14 di FdI, 14 di Forza Italia, 15 della Lega e 2 di Noi Moderati.
Ore 16,40. Un grido spezza la bonaccia pomeridiana del Transatlantico, fino a quel momento assorbita dalle discussioni sulla personal shopper di Elly Schlein: “Hanno respinto lo scostamento di bilancio!”. Dentro l’aula parte l’applauso dell’opposizione, come dopo un gol. La Camera è un alveare impazzito. Deputati di centrodestra che si attaccano al telefono (“Questi si credevano già in vacanza, ora ci tocca stare qui pure domani!”), quelli di centrosinistra che sghignazzano: “Si sono rovinati il ponte!”. Giorgetti furibondo viene rincorso da una decina di cronisti: “Non si rendono conto”, sibila. Esce un signore alto, il viceministro all’economia Maurizio Leo, che prova a seminare i giornalisti, rifugiandosi nel ristorante, “la situazione è confusa”, ammette.
In Aula la capogruppo pd Chiara Braga fa un intervento anema e core: “La maggioranza ha fallito. Gli italiani non si meritano questo spettacolo indecoroso di questa maggioranza”. Ovazione a sinistra. Braga strizza l’occhio al suo compagno di banco, Andrea Casu. Teatro Montecitorio. “Mi scuso con gli italiani”, dichiara sconsolato il vicecoordinatore azzurro Alessandro Cattaneo. “Una figura di m…”, è la sintesi di un big del centrodestra. “Una figura di cacca gigantesca”, commenta Elly Schlein. Per una sera i giudizi concordano
Io non c’ero e se c’ero dormivo.
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Ci sono altri gruppi che hanno votato contro. Ma il pd e il M5S si sono soltanto astenuti. Perché esultano? Due pere e due mele non fanno quattro né di pere ne di mele.
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