(Stefano Rossi) – Zingaretti, allora governatore del Lazio, alleato con il Movimento 5 Stelle, si dichiarava contrario l’inceneritore. Ma, il sindaco Gualtieri, quale commissario straordinario per il Giubileo, manifestava di essere invece favorevole. 

Avendo il sindaco ricevuto pieni poteri per l’emergenza rifiuti (la Legge n. 91 del 15 luglio 2022, consente al commissario straordinario Gualtieri di “approva i progetti di nuovi impianti per la gestione di rifiuti, anche pericolosi, assicura la realizzazione di tali impianti e autorizza le modifiche degli impianti esistenti”), può permettersi quello che non si può permettere il Pd, destinato ad essere alleato con il Movimento 5 Stelle contrario da sempre agli impianti che inquinano e aumentano tumori e malattie.

Quindi, Zingaretti, commissariato dal Tar Lazio per l’emergenza rifiuti (ordinanza n. 706 del 2021), è contrario  all’inceneritore a Roma ma Gualtieri, solo per i suoi poteri “straordinari”,  si sente autorizzato a fare di testa sua contrastando i patti di alleanza con  il Movimento, il quale, sugli inceneritori non transige e non arretra di un millimetro. 

Ieri, la segretaria del Può Darsi, Elly Schlein, salomonicamente ha glissato le domande sull’ inceneritore sostenendo che la decisione di costruirne uno a Santa Palomba è stata già presa   prima del suo arrivo.

Faccio notare che nessun atto, nessun decreto, legge, delibera consiliare ha stabilito la costruzione di un inceneritore a Roma o provincia.

Fin qui, trattandosi di quelli che hanno gozzovigliato con le cooperative e Buzzi con gli immigrati, non ci vedo nulla di male ed è tutto in linea con la loro storia.

Ma, mi chiedo, il Prof. Giuseppe Conte, come può accettare tutta questa ipocrita farsa?

Alleati sì, presi per i fondelli no!