Il presidente ucraino commenta le uscite del Cavaliere sulla guerra con la Russia davanti alla premier italiana che replica: “In parlamento abbiamo sempre votato compattamente. Una cosa sono le frasi dette, un’altra le posizione”

(Tommaso Ciriaco – repubblica.it) – KIEV – Un attacco devastante. Un incidente diplomatico che massacra la missione di Giorgia Meloni a Kiev e oscura la piena collaborazione offerta dalla premier italiana a Volodymyr Zelensky. Per due volte i giornalisti domandano al Presidente ucraino delle critiche di Silvio Berlusconi espresse durante il voto alle elezioni amministrative di dieci giorni fa, quando in pratica diede la colpa della guerra all’Ucraina, criticando direttamente l’atteggiamento di Zelensky. E il leader replica con parole durissime, mentre al suo fianco ascolta una impietrita Meloni: ‘’Berlusconi? Nessuno gli hai mai bombardato casa con i missili come fanno i suoi fraterni amici russi. Non sono mai arrivati con i carri armati nel suo giardino di casa. Nessuno ha mai ammazzato i suoi parenti’’.

Prende fiato, silenzio in sala, poi continua: “La moglie non è mai dovuta uscire alla ricerca di cibo, mai nessuno ha dovuto prendere alle tre di notte le valigie per scappare. E questo grazie all’amore fraterno della Russia. Ci sono russi che portavo via le vite dei fratelli dell’Ucraina”.

Meloni ascolta ancora. Poi viene di nuovo sollecitata dai cronisti, stavolta ucraini, su Berlusconi. E replica: “Non sono d’accordo, in Parlamento abbiamo sempre votato compattamente. Una cosa sono le frasi dette, un’altra le posizioni. Il centrodestra vuole rispettare il programma, ci tiene, e continuerà a farlo in futuro’’. Una precisazione dovuta che però non cambia il giudizio di Zelensky su Berlusconi. Un giudizio, per altro, già espresso anche nell’intervista a Repubblica di ieri: “Se può servire per portarlo dalla nostra parte possiamo fargli recapitare una cassa di vodka”, le parole del presidente ucraino che con ironia aveva replicato alle critiche del Cavaliere. Stavolta la risposta è durissima, pronunciata in una conferenza stampa che da vetrina si è trasformata in un boomerang per Meloni.