(Alessandro Di Battista) – «Improbabile siano stati lanciati da Mosca». Questo hanno appena detto, prudentemente, gli americani rispetto ai missili caduti in Polonia. Ieri due dei principali leader politici italiani (pensa come stiamo messi), ovvero Letta e Calenda, presi da patetica e puerile bulimia social ci hanno messo 4 nano secondi per prendere il cellulare e twittare contro i russi. Il primo ha tuonato “quel che succede alla Polonia succede a noi”. Il secondo è andato addirittura oltre: “Siamo con la Polonia, con l’Ucraina e con la NATO. La Russia deve trovare davanti a se un fronte compatto. I dittatori non si fermano con le carezze e gli appelli alla pace”. Come a dire, è il momento di una risposta militare ancor più forte ed ancor più compatta. Ci sarebbe da scompisciarsi dalla risate se i due non fossero rispettivamente un ex-presidente del Consiglio dei ministri ed un ex-ministro della Repubblica. Questi due sarebbero capaci di trascinarci in una guerra nucleare pur di vincere la medaglia d’oro a chi twitta per primo. Nel mondo alla rovescia gli americani (gli Stati Uniti sono decisamente più lontani dal fronte in Donbass rispetto a noi) sono, giustamente prudenti mentre innumerevoli politici (o mestieranti) europei – ed italiani soprattutto – fanno a gara a chi ossequia per primo il padrone USA senza neppur comprendere che gli americani, di certi sciagurati tirapiedi, non sanno neppure cosa farsene.