
(liberoquotidiano.it) – Un amore ballerino, che ormai fa parte del passato. Alessandro Di Battista, ex parlamentare del Movimento 5 stelle, racconta a Belve la sua partecipazione ad Amici. “Ho partecipato ad Amici e ballato con la Brescia, ma non mi presero”, dice nel corso dell’intervista. Un passato che fa parte della sua vita e che non rinnega.
Nel corso di Belve parla di tutto: aneddoti politici, vita privata e tanto altro ancora. “Agli Stati Generali prendo il triplo dei voti di Di Maio, ma non vengono pubblicati, volutamente. Furono i miei ex colleghi a cercare in ogni modo di evitare che Di Battista diventasse il capo politico, con l’idea: ‘noi eleggiamo Conte così Conte sistema Di Battista e poi noi controlliamo Conte’. Invece è stato Conte a far fuori loro”, racconta l’ex deputato.
Ora Di Battista ha lasciato la politica. Stop. La conduttrice gli dice: “Cercato da tutti, anche da Fratelli d’Italia (…) tranne il PD e Forza Italia”. “Come mai non ha fondato un suo movimento politico? Gli è mancato il coraggio?”, chiede. E lui risponde: “Non si tratta di paura, se non costruisci adeguatamente dal basso, poi fai la fine di tante liste che hanno preso l’1%”.
Il bel ragazzo col problema del lato b
L aspirante ballerino di amici
Il piccione opinionista di grido
I aspirante politico nostalgico della politica
Le congiure di partito
Gli errori
Voler prendere il movimento. E non volerne fare parte assieme a Conte.
Che imita. Storpiandone la voce nel visibilio della conduttrice. Che chissà quanti complimenti ha avuto da mentana, per lo scoop.
Imitazione che diventa la notizia di punta di tutti i siti dell informazione della dx.
A fianco del “che merda” del sig pdc, e del “abbiamo a che fare con un deficiente” del ministro della difesa a striscia la notizia.
Ne aveva probabilmente bisogno, di una confessione a cuore aperto in tv, dibba.
E forse avrebbe anche avuto bisogno di imitare conte, non per irriderlo, ma per cercare di capire come i principi ed i valori che i cittadini ci affidano si nutrono non di like, mx del fare, del provarci, del crescere come persone con la coerenza dell onestà morale e del rispetto per gli altri. Gli avrebbe fatto bene.
Sarebbe stato bello, vederlo in campo col movimento nella campagna elettorale o oggi in parlamento.
Ma ha preferito non votare e non far votare aiutando gli altri a vincere.
E Conte ha fatto bene a non derogare alle regole per farlo salire a bordo.
Auguri sinceri per la sua vita,sig Alessandro dibattista
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