(Alessandro Orsini) – Si era detto che la Russia non avrebbe invaso l’Ucraina perché non le conveniva.

Si era detto che non avrebbe tagliato il gas perché la danneggiava.

Si era detto che le sanzioni dell’Europa l’avrebbero posta in ginocchio in poche settimane.

Si era detto che Putin sarebbe stato rovesciato da una rivolta filo-americana all’inizio della guerra.

Si era detto che Putin combatteva questa guerra completamente isolato contro la volontà dei generali e nell’odio di tutti gli ufficiali.

Si era detto che Putin combatteva questa guerra contro i russi schierati al fianco dell’Unione Europea e degli Stati Uniti.

Si era detto che la Russia era allo stremo e che avrebbe esaurito tutte le risorse in poche settimane.

Si era detto che la controffensiva di Kharkiv avrebbe travolto la Russia in pochi giorni liberando tutta l’Ucraina dall’esercito invasore.

Si era detto che facevo parte di una rete criminale collegata al Cremlino, ma indagini giornalistiche e investigative ai massimi livelli non hanno trovato nemmeno uno scontrino sospetto o un sms scritto male.

Si era detto che avevo sbagliato tutte le previsioni. Eppure, per ogni proiettile subito, la Russia ne ha restituiti dieci. E l’Ucraina è un Paese finito.

Un avvocato sempliciotto-stupidotto ha detto che avrei lodato il vaccino russo Sputnik, ma non mi sono mai occupato del tema e non ho mai scritto articoli sull’argomento, né è mai esistito un analista che abbia lodato il vaccino russo sotto la mia guida. E poi l’immancabile frase distintiva di tutti i sempliciotti-stupidotti che muovono la bocca su youtube come i pesci rossi nella boccia di vetro: “Mio nonno è stato bene sotto il fascismo”, da me, antifascista di nonno antifascista, mai pronunciata. Mai detto che i bambini vivono bene in dittatura. Ho detto è meglio lasciare che i bambini musulmani vivano in dittatura nell’amore della famiglia che ucciderli sotto le bombe occidentali. Concetto troppo complesso per il pesce rosso.

Tutto questo è stato riportato dai media dominanti, dai cosiddetti “normali”, da coloro che stabiliscono quali siano le “fake news”.

Qual è il compito dell’Università in una società libera?

Ampliare gli spazi di libertà.

Quanto?

Di più, perché un professore universitario è un fanatico della libertà.

Quanto è libera l’informazione in Italia sulla guerra in Ucraina?

Lascio a voi di giudicare.

Ringrazio tutti coloro che il martedì si recano in edicola per leggere la mia rubrica settimanale sul Fatto quotidiano.