
(Stefano Rossi) – Ci sono dati elettorali che dovrebbero essere scolpiti sul marmo di Carrara.
Sesto San Giovanni, Nord di Milano, considerata la Stalingrado in Lombardia, la figlia del fondatore del Msi, Isabella RAUTI, stravince sul figlio del sopravvissuto ad Auschwitz, Emanuele Fiano.
Piacenza. Il Centro-destra stravince. Ma nel comune di Pierluigi Bersani, Bettola, la sconfitta assume i connotati di una tragedia: 65% a 17%.
Così come la Santachè che straccia Cottarelli.
Qui non ci sono semplici sconfitte elettorali.
Ci sono tragedie di politiche fallimentari che ce le hanno volute raccontare come le migliori.
Non si può spiegare altrimenti il risultato Santachè-Cottarelli.
Ecco.
Dietro queste sconfitte ci sono persone, fatti, tragedie che non sono state mai narrate nella giusta prospettiva.
Con la complicità di molti pennivendoli sono state raccontate storie e presentate persone come luminari della politica e dell’economia che, invece, si portano dietro tragedie e sconfitte clamorose.
L’ultima panzana dei giornaloni è stato il mantra di questa inesistente “agenda Draghi” che è stata un boomerang per chi l’ha invocata alle elezioni. Ben gli sta!
Non può essere un caso che tutte le periferie di Roma e Milano sono finite in mano alla Meloni e quelle di Napoli al Movimento.
Nelle stesse città i quartieri centrali e più borghesi hanno votato Pd e Calenda (Renzi). Solo in queste ricche zone il Pd ha potuto competere con l’onda lunga di FdI.
Lo sconfitto non è solo Enrico Letta ma tutti coloro che per anni hanno creato notizie, aspettative, realtà virtuali del tutto fuorvianti nascondendo la realtà di questo Paese.
Ricordo una battuta fulminante di un attivista pd in occasione di una tornata elettorale disastrosa del recente passato: noi non perdiamo elettorato, i nostri muoiono.
Il pd è un partito di vecchi, votato da vecchi e gestito da vecchi (dentro e fuori: a volte l’età giovane dei dirigenti non coincide con la freschezza di idee).
Adesso che metà transatlantico è inabissato, verrà chiamato qualcuno a maledire l’iceberg e con idee rivoluzionarie per salvare lo scafo.
Il tutto sotto lo sguardo poco attento di coloro che hanno le terga accomodate su scialuppe appena donate loro dagli elettori: tutti salvi a 15 mila €/mese.
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Mah.
Vedo che c’è qualcuno, anche della “destra pensante” che la pensa su per giù come me: sui fondamentali, quelli che veramente impattano ed impatteranno sempre di più sulla nostra vita di singoli e sulla nostra autodeterminazione di Italiani, la scelta era tra la zuppa ed il pan bagnato.
Più si così non si poteva.
https://www.francocardini.it/minima-cardiniana-393-1/
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