Un sondaggio conferma che gli italiani ne sono esausti. Da Draghi, Letta, Di Maio&C. solo bugie: “Non saremo penalizzati”. Secondo un sondaggio pubblicato da Termometro Politico, la maggioranza degli italiani è ora contraria alle sanzioni contro la Russia. Il 51,1% degli intervistati vorrebbe che si rinunciasse […]

(DI TOMMASO RODANO – ilfattoquotidiano.it) – Secondo un sondaggio pubblicato da Termometro Politico, la maggioranza degli italiani è ora contraria alle sanzioni contro la Russia. Il 51,1% degli intervistati vorrebbe che si rinunciasse alla leva economica adottata nei confronti di Mosca “di fronte all’impennata del prezzo del gas e dell’inflazione”. Per la precisione, il 23,1% riteneva “comprensibile a febbraio reagire all’invasione dell’Ucraina, ma ora è meglio rivedere l’atteggiamento verso la Russia”. Il 28% dichiara invece di essere stato contrario sin dal principio. Di sicuro il dibattito sulle sanzioni non divide solo Matteo Salvini da Giorgia Meloni e dal resto della vecchia maggioranza di governo, ma coinvolge le tasche e le considerazioni di milioni e milioni di cittadini italiani. Un dibattito che in questi mesi invece è stato quasi completamente ignorato dalla politica, dal premier Mario Draghi in giù, che dal 24 febbraio si è limitata a una lunga serie di rassicurazioni – quasi tutte identiche nella forma – sull’efficacia delle sanzioni e sui limitati pericoli per la nostra economia: “Faranno collassare l’economia russa in pochi giorni”, “la situazione italiana è la migliore in Europa”, “l’accordo sulle sanzioni è un successo completo”; “l’Italia non ne esce assolutamente penalizzata”.

Enrico Letta, 25 febbraio: “Le sanzioni a #Putin devono essere durissime. E tutti i Paesi europei devono imporle. La propaganda russa gioca a far credere che saremmo quelli più danneggiati. È falso”.

Mario Draghi, 25 febbraio: “Questa crisi potrebbe durare a lungo, dobbiamo essere preparati. Voglio ringraziare la Commissione Europea per la buona proposta di sanzioni che è sul tavolo. Sulle sanzioni, siamo completamente allineati alla Francia, alla Germania, all’Unione Europea. Dobbiamo essere uniti, fermi, decisi e dobbiamo riaffermare in ogni possibile momento il nostro pieno sostegno all’Ucraina”.

Enrico Letta, 5 marzo: “Per eventuali nuovi pacchetti di sanzioni siamo pronti a valutare con le proposte della Commissione. Si tratta delle sanzioni più dure mai comminate e in qualche giorno porteranno al collasso l’economia russa”.

Luigi Di Maio, 12 marzo: “Ben vengano il quarto pacchetto di sanzioni e tutte le iniziative che servono per indebolire l’economia russa. Contesto chi dice che non stanno funzionando, l’impatto delle sanzioni è clamoroso. La Russia rischia il default. Più sarà indebolita l’economia russa, meno Putin potrà finanziare questa guerra”

Carlo Calenda, 7 aprile: “Cinque miliardi (di metri cubi di gas, ndr) dovrebbero venire dalla nave di rigassificazione prevista dalla mia strategia energetica nazionale. Cingolani dice di avere 10 miliardi di contratti nuovi per il gas. Possiamo pensare che forse anche per dicembre possiamo mettere Putin all’angolo”.

Roberto Cingolani, 25 maggio: “Non sono pessimista, la nostra situazione in Europa è la migliore”.

Mario Draghi, 31 maggio: “L’accordo sulle sanzioni (il sesto pacchetto approvato dal Consiglio europeo, ndr) è un successo completo, l’Italia non esce assolutamente penalizzata dall’accordo sul petrolio”.

Paolo Gentiloni, 4 giugno: “I sei pacchetti di sanzioni varati dalla Commissione europea avranno comunque un effetto devastante sull’economia e sul potere russi, la loro efficacia è fuori discussione”.

Mario Draghi, 9 giugno: “La Ue da sola ha approvato 6 pacchetti di sanzioni che hanno dato un duro colpo agli oligarchi vicini al Cremlino e a settori chiave dell’economia russa”.

Mario Draghi, 21 giugno: “Le sanzioni funzionano: l’Fmi prevede che incideranno per 8,5 punti di Pil sull’economia russa. Il tempo ha rivelato e sta rilevando che queste misure sono sempre più efficaci”.

Mario Draghi, 22 giugno: “Le sanzioni sono efficaci? Io ripeto quello che tutte le organizzazioni internazionali mi dicono e ho la sensazione da tutti i dati che diventeranno ancora più efficaci quest’estate”

Mario Draghi, 24 agosto: “Non c’è alcuna contraddizione tra la ricerca della pace, il sostegno all’Ucraina, l’attuazione di sanzioni efficaci contro la Russia”

Luigi Di Maio, 29 agosto: “Guardate i paesi che non hanno imposto le sanzioni. Hanno un’inflazione più alta della nostra. Sono saltati tutti gli schemi economici

Giorgia Meloni, 30 agosto: “Io credo che le sanzioni, in questa fase, siano lo strumento più efficace che ci sia”.