Il governo Draghi è prossimo all’invio di nuovi armi pesanti in Ucraina? Alcune indiscrezioni, non smentite dal governo, dicono di sì. Forse questa è anche la ragione per cui i partiti stanno evitando scrupolosamente di toccare questo tema delicato[…]
(di Alessandro Orsini – Il Fatto Quotidiano) – Il governo Draghi è prossimo all’invio di nuovi armi pesanti in Ucraina? Alcune indiscrezioni, non smentite dal governo, dicono di sì. Forse questa è anche la ragione per cui i partiti stanno evitando scrupolosamente di toccare questo tema delicato. Fino ad aprile, i politici italiani trovavano piuttosto agevole giustificare il loro appoggio alla linea politica di Biden che consiste nel solo invio di armi e niente più. La guerra era appena iniziata e nessuno aveva elementi concreti per smentire il grande inganno. I draghiani assicuravano che gli ucraini, uccidendo tanti soldati russi con le armi occidentali, avrebbero costretto Putin ad arrendersi piuttosto in fretta. Siamo al 23 agosto e i fatti hanno decretato che la promessa è ormai smentita: i soldati russi sono morti in gran numero, ma Putin bombarda più di prima. Il problema è che è stata smentita anche la seconda promessa degli amici di Draghi, secondo cui le sanzioni avrebbero messo in ginocchio la Russia mentre l’Occidente avrebbe continuato a prosperare. È stata smentita anche la terza promessa, secondo cui la crisi economica in Russia avrebbe causato una rivolta popolare che avrebbe rovesciato Putin. È stata smentita anche la quarta promessa che annunciava l’imminente assassinio di Putin per mano dei suoi stessi generali a causa del cattivo andamento della campagna militare. È stata smentita anche la quinta promessa, secondo cui la Russia si sarebbe trovata completamente isolata a livello internazionale, mentre noi assistiamo a un fenomeno ben diverso: la Russia gode di sostegno internazionale e solidarietà da parte di un gran numero di Stati, inclusa l’Algeria super filo-russa, da cui Draghi ha deciso di dipendere per il gas. È stata smentita anche la sesta promessa, secondo cui avremmo assistito alla separazione tra la Cina e la Russia che, invece, sono sempre più unite, complice anche la crisi di Taiwan. Infine, è stata smentita la settima promessa, in base alla quale gli ucraini, magari lentamente ma comunque certamente, avrebbero liberato i territori occupati dai russi anche grazie alle armi italiane. Contro queste previsioni ottimistiche, che messe insieme rappresentano il “grande inganno” del tempo in cui viviamo, la Russia ha conquistato larga parte del Donbass. Dal momento che tutte le promesse del fronte bellicista sono state smentite, i candidati premier non sanno più che cosa promettere e, quindi, preferiscono non parlare della guerra in Ucraina. La fine di tutte le promesse mette a nudo la politica occidentale in Ucraina che consiste nell’alimentare la guerra dall’esterno senza nessuna proposta di pace o idea di come uscirne. I candidati premier non sanno più che cosa dire e allora non dicono niente, risolvendo, si fa per dire, il problema alla radice. Stupisce la mancanza di un conduttore televisivo che li incalzi a dovere. Pare che a nessun conduttore venga in mente di porre queste semplici domande: “Mi scusi, caro candidato premier, ma lei ha occhi per vedere che la strategia occidentale di inviare armi pesanti in Ucraina non ha prodotto nessuna delle conseguenze che avevate annunciato?”; “mi scusi, caro candidato premier, ma lei riesce a vedere che in Ucraina le cose vanno sempre peggio mentre l’Italia non fa niente per migliorare la situazione o per riflettere sugli errori commessi finora da Biden che guida il convoglio occidentale?”. Giunti a questo punto, le nostre domande si moltiplicano: perché i conduttori non pongono domande così ovvie? Com’è organizzato il mondo dell’informazione in Italia? Perché il dibattito sulla politica internazionale si riduce a una celebrazione delle scelte del governo Draghi? Qual è il livello di libertà dell’Università italiana e dei suoi professori su questioni tanto delicate? La mancanza di critiche alle politiche della Nato in Ucraina esprime consenso o paura del dissenso?
è evidente : Paura !
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Grazie Orsini.
Purtroppo la risposta buona alla sua domanda è la seconda.
Politici, giornalisti e studiosi hanno senz’altro paura di criticare il potente e aggressivo alleato che nella sua storia ha dimostrato di essere capace di ogni nefandezza criminale.
Per questa ragione viene buona anche la prima risposta, perché è più conveniente e meno pericoloso per loro essere d’accordo con la politica di chi ha il potere di far loro del male.
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Caro Siluano, oltre la paura, l’adesione e l’ignavia, c’è l’ombra di vecchi patti dal ’43 per l’eternità. Anche Orsini aveva fatto un appello accorato a Conte, quando sembrava l’unico a potersi opporre su quel decreto, non per altro, come segnale forte di volontà popolare ma in un paese satellite si deve fare quello che vuole il padrone e per fare certe mosse ci vogliono attributi che questi non hanno. I convogli continuano a partire, come dicevamo, in modo automatico. Non abbiamo proprio margini, non questa specie di votazione farlocca, solo, eventualmente, la spinta ideale su quel dissenso che almeno mantiene il punto
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Si, Carmen
So che è come dici tu. Ma ho sempre fiducia che le cose non rimangano inamovibili in eterno.
Il mondo cambia sempre ed è nostro dovere fare sempre del nostro meglio per non farlo andare peggio di come l’abbiamo trovato.
Anche se sembra di aver di fronte montagne insormontabili.
Sto guardando le liste dei candidati.
Comincerà questa elettorale breve e, più che affidarsi ai ridicoli sketch televisivi dei capipartito e subalterni, credo bisognerà trovare il modo, a livello locale, di conoscere di persona i candidati nuovi he abbiamo trovato degli elenchi.
Di quelli vecchi che si ripresentano ciclicamente ad ogni elezione si conosce un po’ tutto.
Quelli nuovi (che vedo in particolare nel M5S) vedremo di che pasta sono fatti. Ciao.
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X JOLLY BOY (Jerome B era troppo inflazionato):
Già il fatto che posti dati realizzati da DAVID PUENTE la dice lunga su cosa leggi e chi ti inspira.
Puente, ovvero esponente di Open, nonché debunker da 4 soldi assoldato da Mentana.
Perché non ci dice, il Puente, quanto ci hanno messo gli USA a identficare i mandanti dell’attentato dell’11 Settembre 2001, per dirne una?
Ah.
Ma lì andava tutto OK, così come andava tutto OK quando hanno raccontato l’attentato agli SKRIPAL fatto con il famoso gas Novichok?
Ecco: quando è stata Mosca o gli islamici è TUTTO CHIARISSIMO, grazie anche ad apposite prove e documenti lasciati invariabilmente sull’obiettivo.
Puente e il suo mentore Mentana sono due bucciotti a cui non crede altro che una minoranza di minorati mentali come te.
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Il potere, il male….
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Da questa foto si comprende che la nazistella Dugina avesse i giorni contati.
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Le fogne traboccano, vero Jolly?
Salutami il tuo degno alter ego, ovvero Jerome Bischero.
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Eppur si muove
Mosca non è in guerra con i burattini di Kiev, essenzialmente, ma con la NATO. E viceversa. Tutte le scommesse sono aperte su come la tragedia di Darya Dugina possa eventualmente accelerare il calendario russo, in termini di una revisione radicale della loro strategia a lungo termine finora.
Mosca può decapitare il racket di Kiev con pochi biglietti da visita ipersonici. Eppure è troppo facile; dopo, con chi negoziare il futuro della groppa Ucraina?
Al contrario, essenzialmente non fare nulla significa accettare un’imminente, di fatto, invasione terroristica della Federazione Russa: la tragedia di Darya Dugina sotto steroidi.
Nel suo successivo, prima dell’ultimo post su Telegram, Dugin ha ancora una volta inquadrato la posta in gioco. Questi sono i punti chiave.
Chiede trasformazioni “strutturali, ideologiche, personali, istituzionali, strategiche” da parte della leadership russa.
Attingendo dalle prove – dall’aumento degli attacchi in Crimea ai tentativi di provocare una catastrofe nucleare a Zaporozhye – conclude correttamente che la sfera della NATO ha “deciso di stare dall’altra parte fino alla fine. Si possono capire: la Russia in realtà (e questa non è propaganda) ha sfidato l’Occidente come civiltà”.
La conclusione è netta: “Quindi dobbiamo andare fino in fondo”. Ciò si collega a ciò che lo stesso Putin ha affermato: “Non abbiamo ancora iniziato davvero nulla”. Dugin: “Ora dobbiamo iniziare”.
E se fino ad adesso l’esercito ucronazi ha perso più della metà della sua forza umana, si parla di 200 000 morti e 300 000 feriti e la quasi totalità dei suoi armamenti possiamo immaginarci cosa ci riserverà il futuro
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Un po’ di realtà che oltre agli intervistatori angoscierebbe gli intervistati
https://sonar21.com/a-deadly-glimpse-of-russias-bombardment-of-ukrainian-troops/
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Le sette promesse smentite dal governikkio dei Migliori… come le sette piaghe d’Egitto. Uguale uguale. Che delirio un’Unione Europea di pezzenti e poveracci messa così. Pare d’essere tra i soliti politici morti di fame italioti… ma su scala continentale.
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non erano le 10 piaghe? 🙂
sono sette i vizi capitali e sette le virtù (tre teologali + quattro cardinali)
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“Le sette promesse smentite dal governikkio dei Migliori… come le sette piaghe d’Egitto”: uguale, uguale!
Ah ah ah!
Quello che dà i like ai commentatori che mi descrivono come un ignorantone, falso erudito…
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3 le hanno condonate. Una per millennio.
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lOrsini sei oramai andato, ma vedo che i suoi articoli rianimano la propaganda russa che trova qui spazio per le sue farneticazioni (Sinonimo di stxonzate),
Vorrei capire qualcosa in più sulla presenza russa in Libia, attraverso interposto gruppo NAZISTA Wagner.
Nel caso vincessero le elezioni i fascisti italici vorrebbero negoziare, con il governo locale, un accordo che impedisse le partenze di nuovi profughi.
Quale sarebbe il governo più affidabile in una tale ipotesi, quello filoccidentale o l’altro filorusso?
Il Mali è la nazione di transito principale per le carovane che attraversano il Sahara in direzione Libia. Visto che è oramai nelle mani dei NAZISTI della Wagner, questo aspetto fornirebbe a Putin la possibilità di TAGLIEGGIARE l’Occidente, in particolare l’Italia, minacciando “invasioni” che destabilizzerebbero l’opinione pubblica? A vantaggio di chi, visto che a propaganda russa sui socia sta spingendo lo schieramento fascio-legaiolo?
Per indurli a staccarsi dalla NATO? Noi che ospitiamo in diversi silos sotterranei i missili armati con testate nucleari?
Sull’omicidio della nazista Dugina mi sovvengono alcune considerazioni.
L’assassina di Dugina:entra in Russia dall’Ucraina,
E’ per certo un’appartenente a battaglione Azov
Affitta un appartamento,
guida auto e cambia 3 targhe,
Compra e piazza esplosivo,
fa 800km e attraversa un confine militarizzato tra Estonia (quindi NATO) e Russia.
Uno scenario che romanzato potrebbe fornire spunto per un prossimo blockbuster cinematografico, un action movie o una spy stories in stile Nikita.
Ma i russi insistono:
Se l’Estonia non estraderà l’assassino di Dugina in Russia, ci sono motivi per un’azione dura contro Tallinn, che ospita un terrorista, ha affermato il senatore Dzhabarov.
Vista la velocità con cui sono arrivati a tali conclusioni E’ CHIARAMENTE UN PRETESTO per mettere ne mirino, dopo l’Ucraina, pure gli stati baltici, cominciando dall’Estonia, perchè conta la comunità russofila più numerosa.
Peccato però che sia una nazione NATO.
So che truppe italiane si stanno muovendo in numero crescente verso la Bulgaria, ufficialmente per esercitazioni NATO che durerebbero mesi.
Mentre Britannici e statunitensi stanno rafforzando la presenza nei baltici, in attesa dei rinforzi locali di svedesi e finlandesi.
Le premesse per un conflitto globale ci sono TUTTE.
Orsini:
Siamo al 23 agosto e i fatti hanno decretato che la promessa è ormai smentita: i soldati russi sono morti in gran numero, ma Putin bombarda più di prima. Certo certo, e a causa dei suoi soldati fumatori cominciano a scoppiare i oro depositi di munizioni.
Mi pare che con gli HiMars pure gli ucraini abbiano preso a bombardare le postazioni russe da lontano. In attesa delle imminenti piogge autunnali che “paluderanno” le colonne meccanizzate russe per renderle bersaglio del tiro a segno di Kiev. E i soldati sul campo incontreranno problemi nell’ottenere rifornimenti.
Contingenti grossi, fermi, con una catena di comando obsoleta incapace di fronteggiare le tecniche di guerriglia avversarie.
Il problema è che è stata smentita anche la seconda promessa degli amici di Draghi, secondo cui le sanzioni avrebbero messo in ginocchio la Russia mentre l’Occidente avrebbe continuato a prosperare. E come no.
Diversi mesi dopo che la coalizione occidentale ha imposto sanzioni senza precedenti sulla Russia, l’economia del Paese impegnato nell’invasione sembra reggere meglio del previsto.
La Banca centrale, guidata dalla leggendaria Elvira Nabiullina, è riuscita a stabilizzare il sistema finanziario russo e le autorità stanno cercando di proiettare il loro ottimismo sul futuro. Tuttavia, si tratta di un ottimismo effimero. Le sanzioni iniziano a mordere: i problemi nelle catene di approvvigionamento si stanno intensificando è stato stravolto l’equilibrio tra privilegi economici e potere politico.
Che la Russia vada incontro a tempi turbolenti è quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Istituto ufficiale di statistica Rosstat.
Uno dei settori più connessi all’economia globale, quello automobilistico, è vicino alla paralisi. Due fabbriche su 20 rimaste aperte, con un crollo del 97% nel numero di vetture prodotte.
Le vendite della mitica Lada sono crollate dell’84%, i camion usciti dalle catene di montaggio sono diminuiti del 40%, del 60% i frigoriferi, le lavatrici, le locomotive. Si tratta finalmente di dati ufficiali, non voci sfuggite a qualche blogger dissidente, e quindi probabilmente nascondono una realtà a tinte ancor più fosche.
A causa dell’inflazione in salita del 14%, di salari reali e pensioni erosi del 7% in un anno, il russo medio può permettersi di spendere sempre meno.
Così la Russia importa sempre meno dall’estero: l’import è calato del 9% dalla Cina, del 60% da Taiwan, Corea del Sud e Giappone, del 30% dalla Turchia. Secondo il rapporto di Rosstat, sul Pil, Le previsioni per la fine dell’anno vanno: dal -7,8% della banca centrale russa al -15% dell’Institute of International Finance.
Orsini su cosa basa le sue affermazioni???
Leggo che s’impegna e si pavoneggia a reclamare più spazio sull’andamento della guerra di aggressione russa all’Ucraina sui media. Ma dove caxxo vive?
Tutti i Tg ne parlano quotidianamente in ogni edizione trasmessa, con servizi sul campo. Su tutti i giornali vengono riportati i racconti degli inviati di guerra.
Sui social l’ordalia dei propagandisti russi prende spesso il sopravvento persino sul tema elezioni politiche nazionali.
Racconti, con tecniche di taglia e cuci, solo quel che vuoi dopo manipolazione, travisazioni e omissioni.
La stessa tua presenza petulante sulla scena TI SMENTISCE.
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Non ti sovviene che i fasciolegaioli la pensano esattamente come te, jolly?
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E quali sarebbero le tue deduzioni sul mio pensiero?
Mi sto limitando ad esporre fatti, non a inventare stxonzate.
Oltretutto VERIFICABILI E NONSMENTIBILI, a disposizione di tutti in rete.
Ma dovrei credere a tutti propagandisti che sono alla ricerca dei laboratori segreti americani dove si fabbricavano armi chimiche e batteriologiche.
Come si sono concluse le indagini sul campo, nell’acciaieria dell’Azovstal. dei clown che ripropongono in loop le veline che gli passano i russi? Quel clown con capello unto e ossigenato e con la barba, cos’ha trovato?
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a proposito di propaganda: da quale tombino ti hanno tirato fuori, ‘Jolly’?
Da chi prendi ordini e lo stipendietto da trollatore?
Almeno presentati, che ci fai miglior figura.
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A proposito di troll…Torna a postare i tuoi cartoni animati.
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Pure la propaganda russa ogni tanto s’inceppa.
Maledetti russi mi avete impedito uno SGOOBB!!!!
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Ragazzi, posso dirvi una cosa?
Colgo l’occasione di Jolly boy che non penso leggerò mai visto quanto se la sente calda, per rivolgermi a gente che leggerei più spesso e volentieri (tipo Tracia, Alessandra, Mokj e altri/e): a volte vi dilungate tantissimo e a meno di non passare tutto il giorno su infosannio è impossibile (almeno per me) leggere i vostri commenti. Potreste cercare di sintetizzare? Ovviamente il mio è un suggerimento che andrebbe a mio vantaggio, non una critica.
Ciao
Jolly boy tu continua pure… inoltre credo di aver capito chi sei. Quanto mi fate tristezza quando ve ne andate sbattendo la porta e poi tornate sotto mentite spoglie (alla federico con e senza k, per intenderci).
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Sintesi del pensiero francescano di Orsini : giustificare le imprese criminali dei nemici e decidere che non avevano altra scelta, analizzare la percentuale di elastam che c’è nelle mutande degli amici e sentenziare che non andrà mai bene…….
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Sig.da Paola, la gente in Ucraina muore e gli ucraini continuano ad arretrare, l’inflazione cresce, il prezzo del gas continua ad aumentare e, quando i russi decideranno di chiudere i rubinetti del gas, farà molto freddo! Di crimini ne hanno commessi tutti, soprattutto gli americani, eppure compriamo il loro gas metano che ci costa un occhio. Meglio realisti, come Orsini, che poveri ipocriti!
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Poveretto, è talmente imbevuto di propaganda mainstream che non si rende conto di quanto sia puerile, arriva a postare mainstream propagandistico come fosse verità.
Da tso
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X Ale:Cosa vuoi farne di uno così?
4 gg fa sulla BBC c’era un articolo dove parlavano dei visa finlandesi ai russi specificando che la PM voleva decurtarli da 1000 al gg a 500.
Io ho capito che sono turisti russi, e che il taglio dei visa fosse una specie di rappresaglia x mancate forniture da parte della Russia alla Finlandia.
X me questo o è pagato x scrivere stronzate
O è un’esaltato.
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Una raccolta di sentito dire impressionante, parlare della Libia e dei soldati russi ha dimostrato una totale è gnoranza da fare accapponare la pelle, infatti sono stati i russi a bombardare la Libia ed ammazzare Gheddafi,
Incredibile come pa psyop debiliti le menti deboli
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I russi erano arrivati in Libia PRIMA della morte di Gheddafi, per installarvi basi navali con cui controllare il Mediterraneo, essendo limitante la sola presenza in Siria.
Dammi tu, in base alla saccenza che infarcisce ogni intervento, una scusa plausibile sulla loro presenza.
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Per confermare che noi siamo i meglio il rublo si rafforza e l’euro si deprezza,
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Questi sono i limiti di un propagandista come te, una volta che gli hanno tolto le veline da spargere entra in crisi per incapacità di pensiero critico autonomo e per ignoranza.
Invece di fare la rana dalla bocca larga che si gonfia impara a STUDIARE, a porti delle domande.
Purtroppo sei un acritico e inutile passacarte delle scemenze propagandistiche russe.
Ma veramente credi che l’Fsb o il Gru abbiano permesso ad un’ucraina del battaglione Azov di entrare liberamente in Russia, arrivare fino a Mosca e organizzare una strage? Avendo poi pure il tempo di scappare in Estonia?
E tutti questi servizi segreti cosa facevano nel frattempo, impegnati a farsi le p.i.p.p.e. sulle foto dei social?
E lascia perdere l’economia perchè al di là della mezza riga postata non hai alcuna contezza della materia.
Uno stato retto da una cupola mafiosa e cleptocratica non ha futuro per i suoi cittadini, può solo perpetuare i propri privilegi con la durezza di una dittatura asfissiante e ricorrendo alla guerra. Ma con eserciti mercenari e ricorrendo a delinquenti di varia risma e provenienza.
I RUSSI, GIA’ POVERI, SONO ALLA FAME.
L’Italia ha già stoccato abbastanza gas per l’inverno, diversificando le fonti di approvvigionamento.
L’Algeria sarà pure alleata di Putin, ma i nostri soldi, per ora vanno a loro, mica a Putin.
La scelta strategica di non pompare gas verso l’Europa sta danneggiando innanzitutto i crucchi. Ma è paradossale che, per evitare di chiudere i giacimenti (Che non potrebbero più essere riaperti) dai satelliti arrivano fotografie di gas lasciato bruciare in altissime colonne nell’atmosfera.
Ieri era ho rivisto il servizio di Report sugli oligarchi russi e sui loro agganci occidentali. Credo che a Mosca sia comiciato un regolamento di conti fra poteri, perchè da quello politico discende quello economico.
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Fa ridere il tuo ragionamento da dipendenza TV e mainstream, un chiaro caso di vittima da psyop,
Prova ad allargare il tuo orizzonte informativo invece di riportare le balle della propaganda made dell’anglosfera.
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SOMAR0 CRIMINALE NEGAZIONISTA & ATLANTISTA!
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Hai capito chi è??
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personalmente mi ricorda Geronimo
quello che aveva “previsto” a febbraio che in due mesi la Russia sarebbe fallita dopo le sanzioni occidentali, e dava degli ignoranti a tutti, per non dire altro
sparito dopo una accanita constestazione
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BINGO!
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Peraltro gli ho risposto più sopra, ma Pengue per qualche strano motivo non mi pubblica.
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“E lascia perdere l’economia perchè al di là della mezza riga postata non hai alcuna contezza della materia.”
Inconfondibile , è lui
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Adriano 58, Paolapci, Tracia,
👍👍👍
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Orsini perchè SCAPPI quando si tratta di approfondire la situazione socio-economica russa?
Il mito del “rublo forte”
Nonostante l’impennata di prezzi delle materie prime e l’incapacità dell’Europa di sganciarsi dai combustibili fossili russi in pochi mesi, si è venuta a creare una situazione unica: in Russia la merce scarseggia ma, a causa del surplus nella bilancia commerciale, il mercato finanziario “affoga” in valuta estera (dollari e euro).
E il rublo, che non trova un mercato all’estero, si è rafforzato al punto tale da essere nominato come “la più forte valuta del mondo” del 2022: in un anno ha guadagnato oltre il 40% sul dollaro statunitense.
Ma è tutto oro ciò che luccica?
Secondo i dati forniti dal ministro delle Finanze (Anton Siluanov), il rafforzamento del corso della valuta di 1 rublo costa al bilancio russo, secondo diverse valutazioni, dai 130 ai 200 miliardi di rubli.
Per questo il ministro non esclude interventi “correttivi”. Il dilemma della valuta russa è tutto qui: grande surplus commerciale, certo, ma tra due, tre anni si rischia un deficit insostenibile con la contrazione delle esportazioni non energetiche e la possibile fluttuazione del prezzo del petrolio.
La forza del rublo di oggi è la peggiore preparazione economica per la debolezza di domani.
Giovedì 30 giugno per la Borsa di Mosca fu un giorno nero.
Gazprom annunciò che non avrebbe distribuito dividendi per il 2021, e il colosso del gas ha perso il 30% del suo valore.
Il futuro di Gazprom è incerto. Non può sopravvivere nella forma attuale senza il mercato redditizio dell’Ue.
Sono in gioco affari lucrosi per i subappaltatori amici di Putin e l’energia sovvenzionata per la popolazione.
Uno dei dati più preoccupanti emersi dal rapporto di Rosstat è quello demografico: per la prima volta dopo molti anni il bilancio migratorio è negativo, e unito alla strage provocata dal Covid nei due anni precedenti la Russia si ritrova ad aver perso quasi un milione di abitanti negli ultimi 12 mesi: un record dalla fine dell’Urss.
Nel lungo periodo, scrive l’economista tedesco Janis Kluge, del German Institute for International and Security Affairs, l’economia russa diventerà più primitiva e si “disaccoppierà” dal commercio internazionale.
Per evitare tensioni sociali, il governo dovrà dunque fare una scelta di campo radicale: intervenire per sostenere le imprese russe, optare per un maggiore protezionismo e un maggiore intervento statale nell’economia.
Solo così la Russia riuscirà a “sostituire” le mancate importazioni dai Paesi occidentali.
Una fetta più grande della spesa statale pubblica, aggiunge Kluge, finirà in sussidi verso settori improduttivi e in clientelismi politici in ub Paese sempre più vecchio, dove la borghesia ambiziosa e i giovani istruiti cercheranno di emigrare.
Infine, l’economia russa diventerà meno trasparente: il governo avrà meno interesse a far emergere i dati reali, la corruzione aumenterà e crescerà l’economia commercia.
Le statistiche sul commercio, la produzione e la spesa diventeranno più opache, e sarà più difficile misurare gli effetti delle sanzioni. Soprattutto, queste ultime creeranno incentivi per rimpiazzare l’import con prodotti di minore qualità, cambiando abitudini e gusti della classe media.
Quali saranno le conseguenze nel consenso per il regime?
Il problema se l’è posto, nel corso del recente summit economico di San Pietroburgo, Margarita Simonyan, direttrice di Rt (ex Russia Today) tra le più note e brillanti propagandiste putiniane, ha mostrato al presidente russo una confezione di succo di frutta dal look vintage, chiedendo:
“Mancano l’inchiostro per la stampa e le macchine per renderla più moderna. Riusciremo a farcela?”. Putin ha tagliato corto dicendo che l’identità russa non è fatta da questi dettagli e che la sofferenza del presente sarà ripagata da un ritrovato ruolo storico nel mondo.
A Beh, allora…
Molto dipenderà dalle importazioni parallele attraverso accomodanti Paesi terzi, e altri economisti hanno dubbi: come Andrey Klishas, senatore e presidente del Comitato per la legislazione costituzionale, vicino al governo, che dice:
“Il programma di sostituzione delle importazioni è un completo fallimento”.
Una docente di geografia economica dell’Università statale di Mosca, Natalya Zubarevich, è molto più drastica: una volta che finiranno le scorte, già nei prossimi mesi, le sanzioni paralizzeranno l’economia reale.
Addio dunque l’impostazione liberista e austeritaria che ha caratterizzato la Russia putiniana negli ultimi anni?
Come al solito anche questo dipenderà dall’esito della guerra sul campo.
Un tracollo del fronte anti-Putin o del governo di Volodymyr Zelensky a Kyiv, con una partita negoziale tutta sbilanciata a favore di Mosca, potrebbe far ottenere al Cremlino un ritiro di una parte sostanziale delle sanzioni e un ritorno allo status quo precedente.
Sempre che la dipendenza tecnologica dalle importazioni non faccia qualche brutto scherzo a Putin secondo un report del Cepa di Washington, perfino i missili russi Iskander, hanno usato fino al 2017 componenti elettronici fabbricati in America.
E le difficoltà nel produrre autarchicamente le parti hi-tech in quantità significative potrebbe inguaiare l’esercito russo. Tutto ancora da vedere, da dimostrare. Per ora entrambi i fronti in lotta mostrano segni di notevole sofferenza.
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Ottima analisi.
Però Orsini non scappa,analizza la situazione nei margini delle sue competenze (geopolitiche).
Se si buttasse in considerazioni economiche,uscendo dalla sua area di studio,screditerebbe
La sua figura di ricercatore.Siccome Orsini è una persona intelligente e non vuol sembrare tuttologo( cosa che può sembrare un pregio,ma è solo una diminutio) evita.
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Carigen, così facendo perde però la visione d’insieme, limitandosi alle descrizione del contesto utile alla sua propaganda.
Approfondisca TUTTO. Ci descriva la felicità dei russi a vivere sotto dittatura con la crisi economica che li sta strangolando. I bambini sono felici e terroristi colpiscono pezzi grossi della nomenklatura cleptomafiosa, nell’immobilismo dei servizi segreti.
Ci sono elementi che cominciano a non tornare.
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Ma perchè Jolly, non sei per caso un propagandista della vulgata mainstream? o come ti definisci con queste lenzuolate a forte consumo di spazio, gridazzando le tue teorie in maiuscolo, non ce l’hai un altro luogo dove sfogare certe frenesie che possiamo reperire autonomamente se e quando vogliamo senza doverti ringraziare dello sgradito contributo
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Mainstream è per voi propagandisti russi il termine riassuntivo con cui liquidare le critiche alla verità di Stato della dittatura russa.
Contestami passo passo quel che ho scritto. Ci riesci si o no?
Il resto sono le paturnie di chi non sa affrontare una voce libera e si attapira per la rottura del giocattolo.
Lenzuolate a chi?
M muovi le stesse critiche ai killometrici copia&Incolla di Cagliostro, di giansenio o di quello sciroccato di sm?
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Questa sarebbe a tua critica nel merito? Rifiutare le veline inquinate che ti impegni a propagandare.
Voglio FATTI VERIFICABILI E FONTI ACCESSIBILI, non p.u.g.n.e.t.t.e.
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Rivolto a cagliostro e a quelli come lui.
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Jolly boy
Dagli Usa tuoi idoli
https://sonar21.com/a-deadly-glimpse-of-russias-bombardment-of-ukrainian-troops/
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Ahahahah ahahah ahahahah ahahah ahahahah
Grazie per le barzellette che stamattina hai pubblicato, sembra di leggere un giornale inglese
https://www.thetimes.co.uk/article/inflation-forecast-to-hit-18-6-early-next-year-zcbfgwb3p
Goditi gli ultimi giorni d’agosto che poi arriva l’autunno e li cominciano i guai
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Goditi gli ultimi giorni d’agosto che poi arriveranno le piogge e la neve per rendere bersagli fermi su cui bombardare le postazioni russe.
E contestami passo passo TUTTE le domande che ho avanzato nwi miei post.
Davvero tu credi che a uccidere la nazistella figlia del peloso filosofo sia sta un’ucraina che si è mossa senza incontrare ostacoli nell’organizzazione di una strage?
E quindi la Russia sarebbe così vulnerabile al suo interno?
Rispondi.
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Ma sono demenziali, non meritano neppure leggerle dopo le prime righe, sono solamente propaganda msm. Per di più spicciola,
Lascia perdere,
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Cagliostro messo alle corde si rifugia nell’accusarmi di essere uno del mainstream.
Ti mancano le conoscenze di base e il pensiero critico.
Una volta eliminate le veline di cui ti nutri resti la nullità di sempre.
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Ahahahah ahahah ahahahah ahahah
Troppo forte, dopo la seconda riga diventa impossibile continuare la lettura tanto è ilare.
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Jolli occupa meno spazio così trovi un po’ di tempo x cercare un campetto di ortiche
(Dopo l’ultima pioggia sono ricresciute) e vacci a ca.are sopra.
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Difficile con questa secchina sulle pendici degli Appennini in quel di Benevento e dintorni.👍
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@Jollyboy.
Senza dubbio si perde visione d’insieme.
Ma noi dobbiamo contestualizzare le parole di Orsini.
Lui è uno studioso, non un capo di stato.
Immaginiamo a una riunione tra premier,uno studioso di geopolitica,uno di economia,uno di finanza,un politologo e il capo degli ambasciatori.
Ognuno di questi deve limitarsi alla sua area di competenza senza invadere le altre.
Poi toccherà all’eventuale premier fare un sunto e prendere la decisione verso l’analisi più adatta,non necessariamente la migliore.
Sul fatto della propaganda,
ogni parola di uno studioso (non impegnato in politica)può piegarsi ed essere strumentalizzata dalla propaganda e magari non il contrario(mia opinione personale).
Poi che alcune sue proposte siano state un po’ fanciullesche,sono il primo a dirlo.
solo disimpegnarsi dalla NATO (io sono antiNato) durante un conflitto militare,
Avrebbe portato un attacco finanziario da oltreoceano che avrebbe ridotto l’Italia ben peggio di adesso.
Lui,questo non lo considera….. pensare che sia in malafede o meno,mah…
Insomma si rischia di fare dietrologia.
Io mi limito a valutare le sue parole nel contesto di sua competenza(geopolitica)
E sono più le volte che ho apprezzato rispetto a quelle che non ho condiviso.
Jollyboy Condivido la sua precisa analisi economica,un po’ meno quella geopolitica,nel rispetto delle opinioni.
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X Carlgen:
tu sei un altro che riesce a dire 3 cassate ogni 2 parole. Non vale la pena perdere tempo con te. Meglio dedicarsi al tuo degno sodale, il trollonzo Jolly:
”lOrsini sei oramai andato, ma vedo che i suoi articoli rianimano la propaganda russa che trova qui spazio per le sue farneticazioni (Sinonimo di stxonzate),”
DETTO da una emerita NULLITA’ apparsa improvvisamente sul blog.
”””’Sull’omicidio della nazista Dugina mi sovvengono alcune considerazioni.
L’assassina di Dugina:entra in Russia dall’Ucraina,
E’ per certo un’appartenente a battaglione Azov
Affitta un appartamento,
guida auto e cambia 3 targhe,
Compra e piazza esplosivo,
fa 800km e attraversa un confine militarizzato tra Estonia (quindi NATO) e Russia.
Uno scenario che romanzato potrebbe fornire spunto per un prossimo blockbuster cinematografico, un action movie o una spy stories in stile Nikita.””’
A prescindere dalla tua ricostruzione, complimenti per il rispetto per la morte della Dugina, evidentemente per te chi parla russo è nazi per definizione.
”’So che truppe italiane si stanno muovendo in numero crescente verso la Bulgaria, ufficialmente per esercitazioni NATO che durerebbero mesi.
Mentre Britannici e statunitensi stanno rafforzando la presenza nei baltici, in attesa dei rinforzi locali di svedesi e finlandesi.
Le premesse per un conflitto globale ci sono TUTTE.”’
Grazie a quei figli di p… che a te stanno così simpatici, con allargamento NATO ad Est negli ultimi 32 anni.
Pajasso.
A causa dell’inflazione in salita del 14%, di salari reali e pensioni erosi del 7% in un anno, il russo medio può permettersi di spendere sempre meno.
INVECE in EUROPA e USA stanno benissimo, l’inflazione non esiste, giusto? Proprio l’altro giorno un’azienda ha ricevuto una bolletta della luce da 1.000.000 di euro, quando fino a 1 anno fa pagava 1/8 di quel valore.
”’Tutti i Tg ne parlano quotidianamente in ogni edizione trasmessa, con servizi sul campo. Su tutti i giornali vengono riportati i racconti degli inviati di guerra.
Sui social l’ordalia dei propagandisti russi prende spesso il sopravvento persino sul tema elezioni politiche nazionali.
Racconti, con tecniche di taglia e cuci, solo quel che vuoi dopo manipolazione, travisazioni e omissioni.
La stessa tua presenza petulante sulla scena TI SMENTISCE.”’
Guarda, Trollonzo, che se i TG parlano di Ucraina è quasi sempre dal punto di vista di KIEV, tanto che hanno glissato anche sul massacro tramiet HIMARS della prigione Azov.
Purtroppo gli esagitati fanatici come te non lo capiscono. Non basta parlare, bisogna anche informare CORRETTAMENTE, sennò tanto vale richiamare in servizio EMILIO FEDE.
Chiaro per tutti, ma non per gentaglia come te.
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@ minorato mentale
Caro merd@iolo Mi sembra di averti detto che vuoi se parlare con me
Devi venirmi a trovare,dove lo sai..
Ho ancora degli argomenti validi che mi chiedevi da darti.
Io non vado in cerca di cogli0ni,ne ho due e mi bastano.
Hai inteso inf@me mezz@sega Cag@Sotto?
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X Carlgen.
Ho già detto che non perdo tempo con i torsi di mela come te.
Continua pure a sbracare e a farti il fisting con l’amico Jolly, sei risibile oltre ogni parola, anzi, ti definisci da solo.
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@ Minorato mentale
Non perde tempo con me, ma tutte le volte viene a cercarmi e a scrivere le sue str0nz@te
A commento dei miei post.
È ovvio che tutta la gente del forum ti conosce,questa è solo un ulteriore prova.
Io mi scuso con i minorati mentali se si dovessero essere risentiti del fatto di averli accostati a un elemento come te.
Ma alla tua età non provi vergogna per quello che sei diventato?
Non provi rimorso per i tuoi genitori,per le delusioni che hai dato loro?
Col sennò del poi avrebbero potuto abbandonarti al mercato rionale del pesce,e invece non ti hanno mai fatto mancare un pasto caldo…
Non è ora di fare la cosa giusta?
Corri in bagno,guardati allo specchio e incomincia a darti schiaffi a due alla volta fino a che non diventano dispari…
Vabbè visto che non perderai più tempo con me…..addio
Che sia la volta buona
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Dovrebbero chiedergli conto dei disastri economici arrecati alla nostra economia e alle nostre tasche con le scelte scellerate di Draghi e di chi lo ha messo li. Mi dispiace particolarmente il silenzio di Conte a riguardo che avrebbe invece interesse a fare il contrario. L’atlantismo è una malattia.
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IL GRANDE INGANNO.Viviana Vivarelli
Ci fanno credere quello che vogliono e gli Italiani sono troppo succubi della propaganda massiccia e a senso unico dei media per riconoscere le continue discrasie tra dichiarazioni politiche e realtà.Ecco 7 dichiarazioni di Draghi assolutamente smentite (Orsini):
– se uccidiamo abbastanza soldati russi, Putin cederà (Falso: l’eccidio da ambo le parti continua ma Putin non ci pensa nemmeno a cedere. Sono morti 45.000 soldati russi. Non è dato sapere a quanto ammonta il totale di soldati Ucraini e civili ma saranno sicuramente molti di più.)
-le sanzioni economiche piegheranno la Russia (Falso: le sanzioni economiche stanno mettendo in ginocchio i Paesi europei e cominciano a pesare anche sull’economia statunitense dove l’ondata di inflazione e aumento dei prezzi è superiore a quella europea. L’8 novembre ci saranno le elezioni di metà e, secondo i sondaggi, i democratici di Biden rischiano di perdere il controllo del Congresso.Biden è a in caduta a picco nei sondaggi)(Il gasolio negli Stati Uniti è in esaurimento ed entro fine mese, dal mercato per autotrazione mancherà il gasolio. Gli elementi fondamentali, gli additivi chimici, indispensabili nel processo di trasformazione da petrolio a gasolio, non vengono più prodotti a causa delle sanzioni alla Russia. I trasporti si fermeranno almeno fino al 2023. Gli approvvigionamenti su gomma si bloccheranno, gli effetti sull’economia saranno devastanti.Le grandi imprese di additivi chimici, a seguito delle sanzioni, hanno sospeso la fornitura alle compagnie petrolifere. Senza gli additivi chimici le aziende petrolifere non possono produrre gasolio. Lo stoccaggio delle materie chimiche sta per esaurirsi, entro fine mese non sarà più disponibile. Da settembre le pompe di carburante non erogheranno più gasolio, i mezzi di trasporto saranno costretti a fermarsi, non solo su gomma, anche su rotaia. I depositi alimentari, farmaceutici, meccanici, etc. etc. non potranno più essere riforniti. Il sistema produttivo imploderà. Senza il diesel, i treni e i tir non circoleranno. Gli scaffali delle merci non verranno rimpinguati. L’America non ha gli anticorpi per sopravvivere sei mesi senza gasolio, figuriamoci un anno. Tra due mesi, se nulla accadrà, il 100% dei tir sarà bloccato.)
-la crisi economica in Russia causerà una rivolta popolare che rovescerà Putin- Saranno i suoi stessi generali a rovesciarlo (Falso: Putin è più forte che mai mentre Biden perde potere e l’inflazione in USA è salita all’8,5%)
-la Russia si troverà isolata a livello internazionale (Falso: la Russia gode di sostegno internazionale e solidarietà da parte di un gran numero di Stati, inclusa l’Algeria, da cui Draghi ha deciso di dipendere per il gas comprando lo stesso gas russo a prezzo decuplicato, davvero un pessimo affare, mentre non ha voluto mettere un tetto alle bollette come ha fatto il leader spagnolo né contestare la von der Leyen come sta facendo Macron. Draghi sta avvalorando l’ipotesi che le dimissioni a cui nessuno l’aveva costretto, non essendo mai stato sfiduciato, siano state una via di fuga per sottrarsi alle responsabilità gravissime del suo operato sul futuro del Paese.)
-la Cina si allontanerà dalla Russia (Falso: i due super Paesi si sono avvicinati e stanno facendo addirittura manovre militari insieme. La Cina, che è il maggior acquirente del gas russo ha aumentato in un anno i suoi acquisti del 7,8%). In più si sta avvicinando anche l’India.
-gli Ucraini, magari lentamente ma comunque certamente, avrebbero liberato i territori occupati dai Russi anche grazie alle armi italiane (Falso: i territori occupati non sono stati liberati e solo il 20% delle armi italiane è stato usato nella guerra degli Ucraini contro i Russi mentre il resto è entrato nel mercato nero del terrorismo e della criminalità).
Il “grande inganno” continua e nei programmi dei partiti italiani, in questa tornata elettorale, il tema della guerra è totalmente assente. L’ipocrisia e la vigliaccheria la fanno da padrone, mentre i 5 stelle sembrano aver dimenticato tutti i loro propositi pacifisti.Nessuno spinge per negoziati di pace e si continua nella strategia fallimentare ordinata da Biden e seguita in modo succube dalla von der Leyen, mentre il Presidente americano sembra ogni giorno di più affetto da demenza senile, manovrato come un burattino dalle multinazionali delle armi e del petrolio come dalle forze più retrograde del Paese. Intanto che l’Europa suicida sé stessa e che gli Stati uniti si costringono al declino, l’Ucraina rischia di essere progressivamente distrutta come sta avvenendo in Siria, senza che appaiano all’orizzonte segni di ravvedimento. La follia regna sovrana. Tutto tende al peggio e i popoli sono ormai troppo abbrutti dalla propaganda per cambiare le decisioni criminali dei governanti del mondo.
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Jolly boy
Divertiti
https://www.moonofalabama.org/2022/08/how-to-manipulate-readers-with-expert-slanted-reporting.html#more
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Il poveretto è andato fuori giri, la sua infermiera ha dimenticato di dargli le pillole magiche.
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@J&B scotch whisky
Si capisce bene che tutto l’emanato da cia e p2 profuma di viole e rose; il resto è fetore.
Vatti a riporre, cialtrone.
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Sposta una pietra e vedrai la torre caderti addosso.
I principi velleitari appartengono ad un altro secolo, e coloro che desideravano lo stivale unito sotto un unico governo staccato dall’impero austro ungarico, dalla chiesa e dalle baronie settecentesche spagnole e francesi, hanno lottato per questo e per questo sono caduti.
Le guerre il fascismo il referendum e finalmente la tanto attesa giovane Repubblica parlamentare italiana, contro ogni vecchio spauracchio e contro tutto ciò che vi remava contro.
Scusate, a che punto stiamo oggi?
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Jolly 9.37
Le controdeduzioni a quello che scrivi m’interessano relativamente.
Noto solo che stai aspettando con molta ansia e fervore la vittoria totale della parte belligerante che tu hai scelto a priori a mo’ di tifo politico/calcistico.
E, nel farlo, vorresti dare un decoro al tuo desiderio di distruzione e umiliazione dell’ avversario che ti sei scelto, appaiando forzatamente altri tuoi nemici interni al tuo Paese a quello del paese che hai in odio politico.
Ebbene: ti piaccia o no, sappi che una moltitudine di quelli che tu chiami “fascioleghisti” la pensano esattamente come te.
Quanto al resto non faccio controdeduzioni per una semplice ragione: la narrazione filo Nato della guerra in Ucraina, mi esce dalle orecchie e mi stupisco come uno come te che ha in odio russi (per la loro dittatura) e i fascioleghisti (per volerne una pure loro), sorvoli bellamente sul clima fascista (con bandiera a stelle e strisce al. posto di quella nera) venuto a galla con questa guerra, che ha visto un totale asservimento ad un unica verità della quasi totalità dei mezzi di comunicazione di massa con, insieme minacce e liste di proscrizione per chi propone e desidera conoscere anche l’altra versione dei fatti.
I quali fatti, anche se se a te Jolly Boy non piacciono, devono essere conosciuti dal cittadino che vive o crede di vivere in una democrazia compiuta. Per farsi una sua opinione senza essere teleguidato dai padroni dei mass media.
Lo dice la nostra Costituzione che parla di libertà di stampa, questa sconosciuta in Italia se escludiamo il Fatto Quotidiano.
Costituzione che parla anche di Italia che ripudia la guerra, ma che vede politici, giornalisti e studiosi intimoriti al solo proferire una sola parola in favore di una soluzione diplomatica e di Pace e non di invio di armi da cobelligeranti secondo le indicazioni dei guerrafondai della Nato che, come te, hanno in mente solo di uccidere il loro nemico.
Nemico di interessi, non di filosofia politica neh.
Perché non può essere esempio di Democrazia chi ha nel suo bagaglio storico un Pinochet, un Videla o … Gladio.
E tu non dici niente su questo.
Ecco perché le tue filippiche non sono credibili.
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Bel commento in risposta a coloro che sono cresciuti a tecno e sorrisi Durbans.
Pur con millanta anni di studio vi saranno sempre dei punti oscuri lungo il canovaccio del proprio pensiero dei quali non si è coscienti e questo non va minimamente, come è ovvio che sia, a vantaggio di una propria critica o ripensamenti; e nel pensarsi sociali , nel congetturare l’oltre piegando gli orizzonti alle proprie volontà, questa oscurità sfumerà oltre misura .
Lei, @Siluano , nel dipanare tali oscurità, si dovrà poi forse meravigliare di quanto spessa sia questa notte, diciamo dai Longobardi in poi e il fatto che si parli della prealpina , ai miei orecchi suona come un sitar del panjab in lotta contro la balalaika.
Poi si sbaglia e come qualcuno ha ricordato (@ugo) nelle molteplici sfumature di grigio vi sarà anche la mia, sicuramente diversa da tutte le altre pur essendo, Ad esse, molto simile.
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Grazie Stornello,
Ma non darmi del lei, mi raccomando…😄
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JollyBoy posa il fiasco…
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Oggi ho scoperto che Wagner è in Libia.
Britannici no, francesi no, turchi no..
E approfondendo ho scoperto anche che nessuno l’ha bombardata destabilizzandola così com’è.
Ehi, Wagner è anche in Mali!
Ma come, e i neocoloniali di prima che fine hanno fatto?
Ossignor, pensare che erano così buoni e altruisti!
Un debunker servo è come la spia doppiogiochista: ti passa info vere, verificabili, corrispondenti. Utili per carpire la tua fiducia. Poi ti bevi il resto che ti passa la combriccola di cui fa parte, coniugando la rete con info generaliste, così il caos prende ordine.
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Negli ultimi anni la presenza russa nel continente africano è cresciuta in maniera esponenziale, in particolar modo nei settori della difesa e della sicurezza.
Nella sua corsa all’ottenimento di maggiore influenza, rispetto ai rivali, Mosca usa – in maniera non del tutto velata – attori privati ma di fatto legati al Cremlino, come la società di sicurezza Gruppo Wagner (in russo Группа Вагнера).
Fondata da un ex ufficiale delle forze per le operazioni speciali della Federazione russa, Dmitry Utkin, e finanziata dall’oligarca Evgenij Prigozhin, il Gruppo ha partecipato attivamente alle operazioni in Ucraina nel 2014, prima di attivarsi in altre missioni su più fronti internazionali.
Il Gruppo fa vacillare le classiche definizioni convenzionali. Secondo esperti militari, non esisterebbe un’unica entità aziendale registrata chiamata Wagner Group.
Piuttosto, tale nome viene utilizzato per descrivere una rete di compagnie e gruppi di mercenari che i governi occidentali considerano strettamente invischiati con lo Stato russo.
Nella Russia post-sovietica, sebbene legalmente vietate, compagnie militari privati hanno iniziato ad operare a partire dagli anni Novanta, attirando l’attenzione della comunità internazionale solo dopo l’impiego nei conflitti in Ucraina e in Siria.
Oggi, il Cremlino vede tali attori come uno strumento politico-militare per aumentare la propria influenza all’estero. Il governo russo può lavarsi le mani se le azioni dei mercenari causano imbarazzo o violano leggi internazionali o impegni politici.
Gli stessi fattori aumentano la loro utilità in situazioni rischiose, dove il coinvolgimento del governo russo potrebbe altrimenti portare a una crisi diplomatica o addirittura a uno scontro militare.
A ciò si aggiunge un motivo in termini di consenso domestico: l’utilizzo di tali gruppi permette a Mosca di nascondere le perdite subite durante i conflitti. Poiché queste formazioni sono formalmente società private, le loro perdite non vengono inserite nei rapporti ufficiali del ministero della Difesa russo.
La presenza russa in Africa sta rafforzando i suoi obiettivi geopolitici più ampi: aumentare la sua influenza e indebolire l’influenza dell’Occidente, in particolare degli Stati Uniti e dell’Unione europea.
Considerando il continente nero una delle priorità della politica estera russa, il presidente Vladimir Putin cerca, da una parte, di approfondire a tal punto le relazioni con i paesi coinvolti da renderli dipendenti dalle risorse militari fornite e, dall’altra, di accedere alle risorse africane, prendendo di mira paesi che hanno governi fragili ma sono spesso ricchi di materie prime importanti.
L’impiego di attori come il Gruppo Wagner ha come obiettivo dichiarato quello di porre fine ai complessi conflitti civili presenti nei paesi africani.
La strategia utilizzata nei vari contesti pare essere quella di offrire ai governi in difficoltà – o alle fazioni più propense ad un soccorso russo – di condurre operazioni militari contro il rivale locale senza nessuno tipo di vincolo dal punto di vista dei diritti umani e, così facendo, di consentire un’azione decisiva nei loro sforzi di conquista del potere. In sostanza, supportare il regime senza riguardo per le vittime civili, le responsabilità e il pluralismo politico.
A sua volta, la Russia chiede il pagamento in concessioni per risorse naturali, contratti commerciali sostanziali o accesso a infrastrutture strategiche, come porti e aeroporti.
Al contempo, Mosca arriva in quei luoghi dove Washington e Bruxelles sembrano aver distolto lo sguardo negli ultimi anni. In tali contesti, la Russia di Putin è operativa con una serie di strumenti e attori – dalle campagne di disinformazione, attraverso l’utilizzo di troll, alle società paramilitari private – volti al raggiungimento dei propri obiettivi.
Negli ultimi anni, i mercenari del Gruppo Wagner sono stati dispiegati un po’ ovunque in Medio Oriente e in Africa. Dalla Siria allo Yemen, Dal Mali alla Libia, dal Sudan alla Repubblica Centrafricana.
Tale attore si è concentrato principalmente sulla protezione delle élite governanti al potere, o su fazioni emergenti, e sulla difesa degli interessi strategici.
In paesi come il Mali e la Repubblicane Centrafricana, Mosca ha colto il diffuso malcontento nei confronti della Francia, ex potenza coloniale, per rafforzare la sua presenza e influenza, con la Libia che funge come una sorta di hub per i dispiegamenti nell’area.
La posizione geostrategica della Libia sulla sponda sud del Mediterraneo e la sua ricchezza in termini di risorse naturali hanno attratto la Russia e la sua rete di compagnie di sicurezza private. La presenza militare russa nella regione mediterranea non può evidentemente competere con le forze permanenti della Nato e quelle degli Stati Uniti, tuttavia con l’entrata sulla scena libica e inserendosi di fatto come attore protagonista nel conflitto civile, la Russia, attraverso il Gruppo Wagner, ha schierato delle unità in Libia dalla fine del 2018 a sostegno del feldmaresciallo Khalifa Haftar, capo dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna).
Il gruppo Wagner ha fornito consulenza, assistenza e capacità di addestramento e, ricorrendo a mezzi indiscriminati, ha aiutato l’uomo forte della Cirenaica ad espandere la sua influenza sul territorio e a prendere il controllo di alcuni giacimenti petroliferi.
Come altri mercenari stranieri attivi nel paese (si pensi a quelli ciadiani, sudanesi o siriani), il gruppo Wagner, fino ad oggi, ha ignorato le richieste della comunità internazionale di lasciare il paese maghrebino.
La presenza dei mercenari russi in Libia è legata, secondo le Nazioni unite, a una serie di presunti crimini di guerra. Le accuse rivolte al Gruppo sono diverse, come ad esempio: uccidere regolarmente i prigionieri di guerra per evitare il loro sostentamento;
piazzare mine non contrassegnate e ordigni esplosivi improvvisati (in alcuni casi utilizzando giocattoli per bambini).
L’Onu ha più volte evidenziato come la presenza di mercenari stranieri, in particolar modo quelli appartenenti al Gruppo Wagner, sia una grave minaccia per la stabilità e la sicurezza dell’ex colonia italiana.
Insicurezza e instabilità che sono caratteristiche principali nell’intera regione del Sahel.
Dal 2019 ci sono stati diversi colpi di Stato riusciti in questa regione (Burkina Faso, Ciad, Guinea e Mali) e alcuni falliti (Guinea Bissau e Niger). Sicuramente il numero di tali iniziativa ha generato un più ampio senso di destabilizzazione e un sentimento sempre più incline a “forzare il cambiamento”.
L’annuncio del ritiro francese dal Mali (Operazione Barkhane), lo scorso febbraio, ha difatti facilitato una maggiore penetrazione di attori come i militari privati russi che hanno prontamente stretto legami con la giunta militare del Mali. Per molti paesi africani, la Russia offre un’interessante alternativa alla Francia e all’Occidente in generale.
Il sostegno del Cremlino viene fornito con poche condizioni e meno bagaglio storico rispetto alle ex potenze coloniali e agli Stati Uniti.
Questo potrebbe essere in parte anche il motivo per cui, nel voto dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per condannare le azioni della Russia in Ucraina, 17 paesi africani – circa un terzo – si sono astenuti.
Dopo la caduta nel 2011 di Muammar Gheddafi, è diventato chiaro, infatti, come il Sahel fosse diventato una prima linea nella guerra contro il terrorismo e la criminalità organizzata, nonché un punto di transito per molti migranti che cercavano – e cercano ancora oggi – di raggiungere l’Europa.
Per tali motivi ci si aspetta un’azione più incisiva da parte dei paesi europei.
Per gli Usa, invece, nonostante la Libia e il Sahel non siano una priorità, è nei loro interessi sollecitare il ritiro dei mercenari.
La partenza di questi ultimi dalla Libia negherebbe alla Russia la sua attuale posizione alle porte meridionali dell’Europa.
In altre parole, la competizione tra le grandi potenze in determinate aree ha assunto forme di conflitto più sottili o indirette. Scontri aperti non sono nell’interesse di nessuno, quindi le tensioni spesso si manifestano a livelli di concorrenza più bassi. In questa “zona grigia” tra concorrenza (economica e politica) e guerra, le compagnie militari private, come il Gruppo Wagner, possono offrire grande flessibilità e una maggiore possibilità di raggiungere gli obiettivi.
Maria Savina per Osmed
ORSINI DOVE SEIII???
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Commento per J&B scotch whisky, indirizzato a lui.
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Negli ultimi anni la presenza russa nel continente africano è cresciuta in maniera esponenziale, in particolar modo nei settori della difesa e della sicurezza.
Nella sua corsa all’ottenimento di maggiore influenza, rispetto ai rivali, Mosca usa – in maniera non del tutto velata – attori privati ma di fatto legati al Cremlino, come la società di sicurezza Gruppo Wagner (in russo Группа Вагнера).
Fondata da un ex ufficiale delle forze per le operazioni speciali della Federazione russa, Dmitry Utkin, e finanziata dall’oligarca Evgenij Prigozhin, il Gruppo ha partecipato attivamente alle operazioni in Ucraina nel 2014, prima di attivarsi in altre missioni su più fronti internazionali.
Il Gruppo fa vacillare le classiche definizioni convenzionali. Secondo esperti militari, non esisterebbe un’unica entità aziendale registrata chiamata Wagner Group.
Piuttosto, tale nome viene utilizzato per descrivere una rete di compagnie e gruppi di mercenari che i governi occidentali considerano strettamente invischiati con lo Stato russo.
Nella Russia post-sovietica, sebbene legalmente vietate, compagnie militari privati hanno iniziato ad operare a partire dagli anni Novanta, attirando l’attenzione della comunità internazionale solo dopo l’impiego nei conflitti in Ucraina e in Siria.
Oggi, il Cremlino vede tali attori come uno strumento politico-militare per aumentare la propria influenza all’estero. Il governo russo può lavarsi le mani se le azioni dei mercenari causano imbarazzo o violano leggi internazionali o impegni politici.
Gli stessi fattori aumentano la loro utilità in situazioni rischiose, dove il coinvolgimento del governo russo potrebbe altrimenti portare a una crisi diplomatica o addirittura a uno scontro militare.
A ciò si aggiunge un motivo in termini di consenso domestico: l’utilizzo di tali gruppi permette a Mosca di nascondere le perdite subite durante i conflitti. Poiché queste formazioni sono formalmente società private, le loro perdite non vengono inserite nei rapporti ufficiali del ministero della Difesa russo.
La presenza russa in Africa sta rafforzando i suoi obiettivi geopolitici più ampi: aumentare la sua influenza e indebolire l’influenza dell’Occidente, in particolare degli Stati Uniti e dell’Unione europea.
Considerando il continente nero una delle priorità della politica estera russa, il presidente Vladimir Putin cerca, da una parte, di approfondire a tal punto le relazioni con i paesi coinvolti da renderli dipendenti dalle risorse militari fornite e, dall’altra, di accedere alle risorse africane, prendendo di mira paesi che hanno governi fragili ma sono spesso ricchi di materie prime importanti.
L’impiego di attori come il Gruppo Wagner ha come obiettivo dichiarato quello di porre fine ai complessi conflitti civili presenti nei paesi africani.
La strategia utilizzata nei vari contesti pare essere quella di offrire ai governi in difficoltà – o alle fazioni più propense ad un soccorso russo – di condurre operazioni militari contro il rivale locale senza nessuno tipo di vincolo dal punto di vista dei diritti umani e, così facendo, di consentire un’azione decisiva nei loro sforzi di conquista del potere. In sostanza, supportare il regime senza riguardo per le vittime civili, le responsabilità e il pluralismo politico.
A sua volta, la Russia chiede il pagamento in concessioni per risorse naturali, contratti commerciali sostanziali o accesso a infrastrutture strategiche, come porti e aeroporti.
Al contempo, Mosca arriva in quei luoghi dove Washington e Bruxelles sembrano aver distolto lo sguardo negli ultimi anni. In tali contesti, la Russia di Putin è operativa con una serie di strumenti e attori – dalle campagne di disinformazione, attraverso l’utilizzo di troll, alle società paramilitari private – volti al raggiungimento dei propri obiettivi.
Negli ultimi anni, i mercenari del Gruppo Wagner sono stati dispiegati un po’ ovunque in Medio Oriente e in Africa. Dalla Siria allo Yemen, Dal Mali alla Libia, dal Sudan alla Repubblica Centrafricana.
Tale attore si è concentrato principalmente sulla protezione delle élite governanti al potere, o su fazioni emergenti, e sulla difesa degli interessi strategici.
In paesi come il Mali e la Repubblicane Centrafricana, Mosca ha colto il diffuso malcontento nei confronti della Francia, ex potenza coloniale, per rafforzare la sua presenza e influenza, con la Libia che funge come una sorta di hub per i dispiegamenti nell’area.
La posizione geostrategica della Libia sulla sponda sud del Mediterraneo e la sua ricchezza in termini di risorse naturali hanno attratto la Russia e la sua rete di compagnie di sicurezza private. La presenza militare russa nella regione mediterranea non può evidentemente competere con le forze permanenti della Nato e quelle degli Stati Uniti, tuttavia con l’entrata sulla scena libica e inserendosi di fatto come attore protagonista nel conflitto civile, la Russia, attraverso il Gruppo Wagner, ha schierato delle unità in Libia dalla fine del 2018 a sostegno del feldmaresciallo Khalifa Haftar, capo dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna).
Il gruppo Wagner ha fornito consulenza, assistenza e capacità di addestramento e, ricorrendo a mezzi indiscriminati, ha aiutato l’uomo forte della Cirenaica ad espandere la sua influenza sul territorio e a prendere il controllo di alcuni giacimenti petroliferi.
Come altri mercenari stranieri attivi nel paese (si pensi a quelli ciadiani, sudanesi o siriani), il gruppo Wagner, fino ad oggi, ha ignorato le richieste della comunità internazionale di lasciare il paese maghrebino.
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@J&B a scotch whisky
La geopolitica (termine edulcorato per indicare zone di influenza, colpi stato ecc) mi pare sia un tema che frequenti.
Quello che non riesco a capire è se ti sei specializzato su una area ben specifica, attori particolari e soprattutto da una data che ritieni degna come partenza.
Poi si può ragionare e vedere se si può assegnare la stella da sceriffo a qualcuno, eh?
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Si, ma in Italia cosa fanno sti russi?
Quindi la loro espansione ad occidente, attraverso l’uso della forza, nelle sue mille e devastanti declinazioni, avrà un impatto sulla confluenza americana, di cui noi, volenti o nolenti, siamo gli spalleggiatori, avendo offerto altro che spalle!
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Niente da fare, è completamente andato in tilt,
Passa le sue giornate ad assorbire la propaganda psyop distribuita a piene mani dal mainstream, se poi ci aggiungiamo un tasso elevato di alcool e i psicofarmaci il quadro clinico è completo,
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Continua a rosicare. Sono astemio, non fumo e non mi drogo, ne oggi ne mai.
Se qualcuno cominciasse a postare analisi che contraddicono le veline putiniane, che ti sei SEMPRE impegnato a spargere da anni, diventa un obbiettivo da liquidare velocemente come figlio del mainstream. Perchè è impossibile non amare un dittatore mafioso e sanguinario come Putin.
Lui ha invaso, bombardato, stuprato e sterminato gli ucraini ma, nella tua visione propagandistica, i guerrafondai sarebbero gli occidentali. Se c’è qualcuno che si fa di robaccia avariata non sono io.
Sai com’è, siamo IN MAGGIORANZA a pensare che le colpe del conflitto siano ESCLUSIVAMENTE di Putin
Raccontate balle sul numero di morti nel Donbass.
Raccontate balle sulla tenuta economica della Russia e sul crollo dell’Europa occidentale.
Oggi l’indice che misura l’attività dei responsabili acquisti nel terziario della zona UE, atteso in forte calo, ha sorpreso posizionandosi quasi sulla parità dell’anno scorso- La produzione industriale italiana sta continuando a crescere, come pure il PIL. Noi non abbiamo un problema di carenza del gas, ma di prezzo, perchè è sottoposto alle speculazioni della borsa di Amsterdam dove vengono permessi prezzi senza logica.
Olanda che continua ad ospitare le sedi legali di tante grosse imprese private, non ultima la Merdaset del candidato puttaniere e forzamafioso.
Il grosso delle imprese italiane non è energivora. La crescita è attualmente trainata dall’edilizia, SUPERBONUS DI CONTE, e da turismo, ma pure la moda non se la passa male.
Ora la Borsa di Mosca sta salendo, mi sono guardato la quotazione di Gazprom:
Il 6/10/2021 valeva 386 Rubli
Oggi 184 Rubli
Per ogni €uro occorrevano 80 Rubli ad ottobre 2021
Oggi 60. Ma è una rivalutazione prettamente finanziaria e legata alle oscillazioni del prezzo di gas e petrolio. Fosse solo per l’apporto dell’economia reale, industriale, agricola e dei servizi, sarebbe da fallimento.
Sono nozioni BASICHE di economia, che integro da quanto dichiarato da economisti, politici e Banca di Russia. E no, SE LA STANNO PASSANDO MALE,
Ma l’attenzione del dittatore e di voi putiniani, viene spostata sui presunti successi militari in Ucraina.
Ma questo potentissimo esercito, il secondo al mondo per forza militare ed effettivi arruolati, non avrebbe dovuto fare un boccone di quello ucraino 10 VOLTE PIU’ PICCOLO?
Me lo ricordo il vostro idolo a minacciare gli altri Stati a non intervenire, a farsi i caxxi propri.
Invece quanti uomini, tra quelli arruolati nell’esercito regolare, quanti mezzi e quanti ufficiali di alto grado ha perso finora la Russia?
Quanti ufficiali dell’apparato militare e dei servizi segreti sono stati purgati?
Questa invasione era stata presentata come una passeggiata di salute, con a popolazione ucraina pronta a festeggiare i russi come liberatori dalla dittatura nazista.
BALLE!!! L’invasione si è trasformata in una guerra di logoramento del secondo esercito del pianeta contro un altro infinitamente più piccolo, ma meglio guidato.
E se il conflitto si allargasse? Riuscirebbero i russi a tenere le posizioni in Libia, in Siria, a tenere a bada le insoddisfazioni negli urali e degli stati più orientali dell’unione? Ls manovra a tenaglia si sta lentamente, ma inesorabilmente, preparando, con la Nato che si sta rinforzando nei baltici e in Bulgaria e Romania, sul Mar Nero.
Tutti stanno annotando queste manovre, tranne voi spargitori di bufale russe.
Ma non m’interessa quello che scrivete perchè è la realtà che vi sta prendendo a pesci in faccia.
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Poveretto, neppure le pillole ti danno, sei proprio messo male, prova a chiedere aiuto alla Caritas.
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Da la stampa
Oggi gas + 13%
Spero che tu abbia fatto scorta di legna e fiammiferi, in Irpinia gli inverni sono freddi.
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l’Italia è il paese delle cupole e chi vi è cresciuto non può e non sa vedere oltre l’emiciclo della stessa che si presenta quasi sempre come un vantaggio economico o sociale a scapito di varie verità ad esse strumentalizzate che di derivata in derivata finiscono per essere le ennesime copie di se stesse senza altro patire.
Dal Mea culpa
La vita sotto la cupola, al cospetto di Cristo redentore dei mali e dei peccati, al fianco di umili portatori di secchi di acqua e cesti di pomodori.
Che però Nun devono tocca più gnente..
La vita sotto la grande platea umana dove la ragione diviene il vessillo di una spilla a Microfono appuntata sulla giacca.
La valigetta scomparsa
Archivi irraggiungibili
E il povero Calvi a penzoloni sotto il ponte della crapula del banco Ambrosiano.
E mo’sti santoni in duplicato, sempre in vestiti blu elettrico che paiono led della batteria che li alimenta .. ci illuminano d’immenso . Grazie.
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@cogliostro
Oggi gas +13% e…chissene frega.
Stasera su Raitre, all’interno della trasmissione Filorosso, ha parlato il ministro della transizione ecologica Cingolani.
Ha affermato che grazie al’aumento delle importazioni di gas da altri paesi,come Algeria,Azerbaijan, Norvegia etc, l’Italia è riuscita a stoccare l’80% del suo fabbisogno energetico in alcuni siti e nelle pipeline che si irradiano per lo stivale, comprimendolo al massimo.Il restante 20% DOVREBBE arrivare dalla Russia, proprio perchè loro non possono permettersi di non esportarlo, ma se Putin chiudesse i rubinetti è già pronto un piano di emergenzaper la riduzione dei consumi.
Resta il fatto che pure tale quantitativo verrà definitivamente ELIMINATO con l’entrata in esercizio dei rigassificatori galleggianti di Piombino e Ravenna.
MA NON SOLO.
Il gestore della rete infrastrutturale elettrica TERNA, al cui vertice ricordo che siede Stefano Donnarumma, il manager scelto dalla Raggi per la multiutility romana ACEA e che riuscì brillantemente a risolvere i problemi di approvvigionamento idrico nella capitale con un imponente piano di riparazione delle condotte e sfruttamento delle fonti sotterranee, ha detto che sono in attesa di allaccio, quindi già operativi, impianti eolici e fotovoltaici per 9 Gigawatt di potenza installata.
L’aumento del prezzo del ga sta premiando in parte Putin e per la maggiorparte speculatori che tradano sulle oscillazioni di prezzo ad Amsterdam e i giganti energetici come ENI, che ha visto aumentare i suoi profitti del 700%.
Tali compagnie, solo in Italia, hanno accumulato etra-profitti per 40 Miliardi di euro, cifra che potrebbe tranquillamente venire ribatata su famiglie ed imprese, come ha fatto il governo spagnolo verso Endesa (Gruppo ENEL) e Repsol.
Io ti espongo atti, circostanze, NUMERI, tu sei impegnato a postarmi risposte da due righe d’insulti.
FICCATELO IN TESTA, il tuo sanguinario dittatore con l’Europa HA CHIUSO e gli attentati contro personaggi simili alla nazistella Dugina aumenteranno, perchè provenienti da quei pezzi della cupola cleptomafiosa che stanno perdendo potere e ricchezze con la prosecuzione della guerra d’aggressione.
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P.S. per cogliostro
Ti vanti di conoscere il russo e il mondo slavo ma sei completamente ignorante sull’Italia.
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Spiacente Jolly,
Ma le cose che scrivi si sentono già tutti i giorni su tutte le tv d’Italia e del mondo.
Cagliostro è un cocciuto testone incapace di ascoltare altri da se stesso.
Ma è più prezioso te, perché fornisce notizie sconosciute ai più.
E lo fa anche con una sorta di ironia di fondo. Gli manca l’odio che emanano i tuoi scritti.
PS
Ricordati che molti di noi non sono nati ieri come te.
Sappiamo bene come si sopravvive senza i 22 gradi a buon mercato che ci garantiscono le caldaie a metano.
Lo insegneremo ai nostri figli e nipoti senza che ce lo spieghi il nuclearista Cingolani.
Insegneremo anche a riconoscere i politici odiatori che alimentano le guerre e chi, invece, le guerre le vul far finire.
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E.c: Le guerre le VUOL far finire.
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@siluano
Mi fate cascare le braccia ma soprattutto le OO.
Le notizie di cagliostro sono le solite veline della propaganda russa. Addirittura articoli con l’estensione .ru
Ma di cosa stai parlando?
Quindi pure per te il fatto che l’Italia abbia già stoccato l’80% del suo abbisogno di metano sarebbe un’invenzione?
E quali sarebbero, di grazia, LE NOTIZIE SCONOSCIUTE AI PIU’?
Non ho alcuna voglia di convincere voi che siete prevenuti e indottrinati a spargere la propaganda inquinata di Putin.
Siete palesemente dei leghisti di rito capitoniano. Prova ne sono i continui attacchi a Conte.
Sui “contributi” degli altri indottrinati a seguire stendo un velo, visto che hanno accrocchiato llink alla rinfusa, vecchi, superati dallo status quo e col solo fine di far propaganda.
Quello “bravo= mi linka un articolo di libero di APRILE, studi di Nomisma senza riferimenti all’oggi, ma in genere di siti con legami e preferenze verso le importazioni dalla Russia.
Io sarei quello che sprge odio, questo vi impedisce di leggermi per cercare di imporre le vostre fesserie.
Nel piano di emergenza energeti, parole di Cingolani, ESISTE PURE ILL RICORSO STRAORDINARIO AL RAZIONAMENTO, ma si sta lavorando affinchè non ci si arrivi.
E’ la TERZA volta che lo scrivo: l’Italia NON HA E NON AVRA’ problemi di approvvigionamento ma di costo d’acquisto. e vi ho pure spiegato il peso in ciò della speculazione e degli extra profitti delle multinazionali energetiche come ENI.
https://energycue.it/stoccaggio-gas-europa-pronta-inverno/34546/#:~:text=Oggi%20i%20livelli%20di%20stoccaggio,anni%20(70%2C32%25).
https://www.adnkronos.com/gas-italia-cingolani-stoccaggio-verso-il-90-per-inizio-inverno_43fqmNhiEnFkncXASKNDxe
https://www.rinnovabili.it/energia/politiche-energetiche/stoccaggi-gas-ue-inverno/
Poi per il costo delle bollette sarà affare politico, demandato ai prossimi vincitori fascio-legaioli vs referenti.
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Jolly,
Quelle che tu chiami veline della propaganda russa, io le chiamo semplicemente la versione russa della guerra in Ucraina.
Ed è la versione SCONOSCIUTA AI PIÙ qui in Italia.
Italia che a partire dall’inizio di questa guerra ha cessato di essere un Paese con un’informazione libera e democratica avendo il 99% dei suoi mezzi di informazione compresi quelli PUBBLICI pagati dalle nostre tasse, CENSURATO la versione russa degli accadimenti, e fornito SOLO ED ESCLUSIVAMENTE la versione angloamericana (cioè di uno solo dei contendenti) di questa guerra.
Addirittura è successo e continua a succedere che chiunque osi parlare di soluzione diplomatica per arrivare alla pace viene, irriso, indicato al pubblico ludibrio, minacciato e scacciato da ogni consesso politico e informativo (vedi ieri Conte non invitato al meeting di CL che è importante solo perché viene catapultato senza meriti sulle prime pagine di TUTTI i tg e giornali italiani).
Ora chiediti se le affinità al fascioleghismo non è roba che appartiene a te e ai CENSORI piuttosto che a quelli che, di sguincio, leggono le “veline” di un Cagliostro perché stanchi di sentire solo e ossessivamente le versioni di un comico che tu chiami democratico facendo finta di non sapere che un democratico non ingaggia battaglioni nazisti nel suo esercito.
Detto questi capirai che chi applica come ha fatto l’Italia di Draghi, la CENSURA di marca fascista all’Informazione non è più credibile nemmeno quando parla di stoccaggi.
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Grazie Infosannio
Per un attimo pensavo di essere stato censurato 😊
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“Italia che a partire dall’inizio di questa guerra ha cessato di essere un Paese con un’informazione libera e democratica…”.
Ah ah ah!
Sì, sì, a partire esattamente dalla mezzanotte e un secondo del 24 Febbraio 2022. Prima era tutta una cascata di verità, libbbertà e democrazia, soprattutto in riferimento alla Psycopandeminchia. Infatti, guarda caso, tutte le testate televisive, cartacee e onlain che sostengono la guerra sono esattamente, TUTTE, TUTTE quelle che sostenevano la verità, libbbbbertà e democrazia dell’informazione, di prima. TUTTE però, punte dal fuso della dittatura e della menzogna, a partire dalla data sopra, sono precipitate in un sonno profondo dal quale potrà svegliarle solo il bacio bavoso dei Gsi (acronimo di… lo sappiamo…) di turno!!
A questo punto, Jolly Boy tutta la vita. Almeno tiene il punto e quando i bersagli sono visibili e fermi è facile anche colpirli. Viceversa, le anguille…
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Le tue considerazioni sono scontate Gatto.
Roba già stravista con mille altri pretesti diversi ma similari alla tua pandeminchia.
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Mentre le tue sono sempre una fresca novità, vero bucherellato? Non si deve perdere l’occasione, altrimenti, come per il Pilu: ogni lasciata è persa!
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E chi ha detto che le mie considerazioni sono fresche novità?
Quel che penso è scrivo è roba vecchia e datata ma che, per me, e attuale.
Mica bisogna seguire il Gatto sulla pandeminchia per forza per avere i requisiti per scrivere su Infosannio.
O no?
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@J&B scotch whisky
Le alternative al gas russo ci sono. Condite da una montagna di ipocrisia
Idem per quanto riguarda il Mozambico partner della Russia e dilaniato da una guerra civile partecipata da mercenari, con denunce da parte di Amnesty International su crimini commessi (anche dai ribelli filo Is)
https://www.internazionale.it/notizie/joseph-cotterill/2021/03/19/mozambico-mercenari-jihadisti
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per chi volesse appronfondire
diverse fonti di notizie sul gas metano in Italia
https://www.liberoquotidiano.it/news/economia/31308786/gas-esperto-draghi-se-rompiamo-mosca-italia-10-settimane-autonomia.html
https://www.money.it/Italia-puo-davvero-estrarre-piu-gas-intervista-prof-Alimonti
https://www.editorialedomani.it/economia/fas-guerra-razionamenti-cw1dxa0z
https://www.today.it/attualita/italia-senza-gas-russo.html
https://www.ilsussidiario.net/news/tabarelli-misure-governo-su-gas-insufficienti-prepariamoci-al-razionamento/2392385/
https://nomismaenergia.it/
a leggere tutti loro c’è da essere molto pessimisti
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