Impegno Civico, il nuovo pulviscolo fondato da Di Maio, non si schioda nei sondaggi dall’1.5%. Giggino Fabris sta imbarcando di tutto, dai socialdemocratici immaginari agli animalisti secondari, ma niente. E nel frattempo c’è l’esilarante dramma […]

(DI ANDREA SCANZI – Il Fatto Quotidiano) – Impegno Civico, il nuovo pulviscolo fondato da Di Maio, non si schioda nei sondaggi dall’1.5%. Giggino Fabris sta imbarcando di tutto, dai socialdemocratici immaginari agli animalisti secondari, ma niente. E nel frattempo c’è l’esilarante dramma dei suoi fedelissimi, bramosi di una poltrona che ovviamente non c’è. Il Pd salverà Di Maio, e sarebbe bello conoscere i motivi (reali) di questo soccorso inverecondo, ma certo non offrirà paracadute ai dimaiani scalzacani. La mandria sublime di Razzi e Scilipoti 2.0 contemporanei – i Di Stefano e le Nocerino, le Ruocco e le Castelli, i Di Nicola e le Azzolina – rischia di scomparire dai radar. Sarebbe un lutto politico tremendo, paragonabile come minimo alla dipartita della lista antiabortista di Ferrara. Un po’ ambizioso e un po’ suicida, Di Maio spesso disattiva la possibilità di commentare i suoi post: troppi insulti. È il politico più odiato d’Italia, e se solo si azzarderà a fare un tour nelle piazze (come amava fare un tempo) o le troverà vuote o collezionerà pomodori. Un trionfo.