Fatemi capire. Le dimissioni di Draghi sono colpa dei Cinquestelle, giusto? Hanno sabotato il migliore dei governi possibili, con motivazioni pretestuose, solo perché si illudono di ricavarne un vantaggio elettorale: roba da politicanti cinici e bari che antepongono il proprio interesse a quello della nazione […]

(DI GAD LERNER – Il Fatto Quotidiano) – Fatemi capire. Le dimissioni di Draghi sono colpa dei Cinquestelle, giusto? Hanno sabotato il migliore dei governi possibili, con motivazioni pretestuose, solo perché si illudono di ricavarne un vantaggio elettorale: roba da politicanti cinici e bari che antepongono il proprio interesse a quello della nazione, giusto? Fortuna che in mezzo a quei dilettanti si è fatto le ossa un ministro giovane ma saggio, riuscito appena in tempo a portargli via sessanta parlamentari assicurando così a Draghi e alla Nato una maggioranza di governo che li escludesse, giusto? Il loro comportamento dissennato avrebbe se non altro il pregio di aprire gli occhi a Enrico Letta, convincendolo in extremis a ripudiare la malaugurata l’idea che il Pd si presenti alle elezioni con alleati di tal fatta, giusto? Come se non bastasse, a guidarli è un leader notoriamente ondivago e incompetente, mosso solo da risentimenti personali, destinato a farli precipitare nel baratro dell’irrilevanza, giusto?

A questo punto, però, fatemi capire. Se questo è il giudizio espresso all’unisono da tutti i capi partito della diciottesima legislatura e da quasi tutti i giornali, come si spiega che prima la Lega, poi il Pd e Italia Viva, infine anche Forza Italia, abbiano accettato di governare l’Italia per quattro anni insieme a gentaglia simile? Davvero non se n’erano accorti prima? Ma soprattutto: come si spiega che lo stesso Mario Draghi, rimasto a Palazzo Chigi solo perché i suddetti partiti han scelto di sbarrargli il passaggio al Quirinale, continui a ripetere che per lui “non c’è un governo senza i Cinquestelle”?

Mi chiedo, in conclusione: chi sono oggi gli “irresponsabili”? Provassero almeno a mettersi d’accordo con sé stessi. Pensano forse che per debellare la piaga dell’antipolitica, e pervenire all’espiazione dei loro peccati, basti immolare un capro espiatorio?