Non si capisce proprio a cosa punti il M5S nel fare da compare a Draghi, se non di assicurarsi di essere biodegradato alle prossime elezioni.
(Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Si dice che è la prima impressione quella che conta, ma Draghi deve essersi fatta ormai un’idea granitica di Conte, identica a quella di Grillo quando definiva l’ex premier uno specialista dei penultimatum.
Così ieri il Presidente del Consiglio ha ricevuto il leader 5 Stelle, reduce da un consiglio nazionale che respingeva l’ipotesi di andare all’opposizione, l’ha ascoltato e preso nota di tutte le richieste, a partire dall’andare avanti con Reddito di cittadinanza e Superbonus 110%. Quindi si è passati ai saluti e tutto è rimasto come prima. Anzi, peggio, perché oggi si voterà la fiducia al Decreto aiuti che mina entrambe le trincee invalicabili poste da Conte.
Ora è evidente senza ombra di dubbio per chiunque sia equilibrato nel giudizio che Conte è una bravissima persona, dotato di una visione non comune e di un senso altissimo della responsabilità politica, ma tutto questo gridare senza mai mordere gli toglie credibilità, al punto che ieri persino Di Battista ha ironizzato sui 5 Stelle che “pure oggi escono dal governo domani”.
Buttata alle ortiche l’ultima possibilità concreta di far cadere l’Esecutivo – a meno di sorprese dell’ultimo minuto – c’è da chiedersi se può venire ancora qualcosa di buono in questa legislatura, al di là del tirare a campare tra guerra, crisi energetica e avvisaglie di recessione. Così, a naso, la sensazione è di no. E per questo non si capisce proprio a cosa punti il Movimento nel fare da compare a Draghi, se non di assicurarsi di essere biodegradato alle prossime elezioni.
“ma tutto questo gridare senza mai mordere gli toglie credibilità, ”
La cheerleader di Di Mario che parla di credibilità altrui non si può sentire.
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i 5s hanno la fortuna di avere per presidente un abile negoziatore. che significa? significa che con un documento scritto nero su bianco conte ha lasciato il cerino in mano a draghi.
da ieri i giornali, oltre a buttare il solito fango sulla sua persona , sono costretti a parlare di TEMI.
su questi temi draghi dovrà esplicitare una volontà, che è la politica del governo, fino ad ora nebulosa. intenzionalmente. Non potrà glissare questa volta o lasciare che giornalisti addestrati confezionino facili propagande a suo sostegno.
Dovrà dire in modo chiaro ai cittadini italiani perché non accetta i punti proposti, e perché eventualmente decide di far cadere il governo. lui, non conte. anche il pd dovrà spiegare perché sostiene un premier che per esempio si oppone al salario minimo, o a un rdc a protezione dei socialmente fragili, o a mettere in sicurezza migliaia di imprese edili e lavoratori. letta non potrà andare in televisione a parlare genericamente di lavoratori e imprese perché c’è un documento in cui precisi punti, messi per iscritto, lo costringono alla chiarezza. è d’accordo? no? perché? a vuoto non può più parlare. né lui, né altri.
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Draghi su questi temi ha già esplicitato la sua volontà in modo concettualmente brutale violento e arrogante dichiarando:”sono disponibile ad ascoltare ma L’AGENDA NON SI CAMBIA”. Cosa ci si può ragionevolmente aspettare da uno dei membri della troika benefattrice del popolo greco?
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e chi si aspetta qualcosa? è solo una mossa strategica per uscire dall’angolo e tentare di spuntare le armi agli avversari. in primis alla propaganda che vuole rappresentare conte come un irresponsabile. quando ci sono delle condizioni messe per iscritto(si possono leggere on line) si porta la discussione su un piano concreto e si riduce la possibilità di generalizzazione. quindi di buttarla in una caciara mediatica. quando si è “costretti” ad uscire da un governo a fronte di proposte politiche chiare ed inascoltate, i giornaloni non possono evitare di parlarne né possono ridurre tutto ad una querelle personale, come hanno provato a fare. questi temi diventano “identitari”, smontano la vulgata che il movimento non ha né idee né programmi, possono essere discutibili, non condivisi ma nemmeno elusi se poi per questi si è disposti ad un passo politico tanto impegnativo. certo conte deve andare fino in fondo. e lo farà. l’ha messo per iscritto. indietro non si torna.
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“sono disponibile ad ascoltare ma L’AGENDA NON SI CAMBIA”
tradotto in parole semplice: “di’ quel cazzo che ti pare, tanto mi entra da un orecchio e mi esce dall’altro; poi io FACCIO quel cazzo che mi pare”
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Due governi fatti saltare e uno (partecipato) che smonta le riforme fatte. Quattro anni. Non ti sembra che i tempi di reazione siano un attimino lenti?
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conte è un uomo istituzionale. convintamente istituzionale. piaccia o meno. un professore universitario, un giurista. un uomo che coltiva il diritto e crede nella risoluzione delle controversie attraverso la mediazione .è un uomo che pratica il rispetto della controparte per professione e per indole. non è grillo, è il suo opposto. lui agisce in maniera perentoria solo dopo aver tentato tutte le vie negoziali più formali, quando cioè è convinto che non ci sia spazio per nessuna mediazione. non è tempestivo ma al momento opportuno sa essere implacabile. lo abbiamo visto. credo davvero che nella sua testa quel momento sia arrivato.
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Ora “carta canta” diceva il buon A.D.P. quindi aspettiamo tutto luglio. Risposte del Migliore sufficientemente soddisfacenti OK, ma se negative o “Conte fuori dal governo o se rimane dentro, torni a fare l’avvocato o prenda tessera PD
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La risposta a Conte, Draghi l’ha data subito: ha posto la fiducia sul decreto aiuti.
Chi non l’ha capito è un imbecille o si crede così furbo da poter prendere per i fondelli gli ex elettori 5S?
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*Anna,
Il pd ha messo il diktat “se M5S esce dal governo o da appoggio esterno cade L alleanza per il 2023”, solo per un motivo: Spera che continuando a far dissanguare cinque stelle, quei voti tornano al PD, Perché dal 2013 non hanno mai digerito che dei voti considerati “loro” andassero ai grillini, Ecco perché li trattavano da fratellini minori deficienti…
Letta Non ha capito che i voti persi non tornano più.
E questo vale per tutti….
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Maristella,
credo che letta giochi sull’ambiguità, protetto dai media. è un politico di lungo corso, abituato ad agire dietro le quinte e ad avere solo una facciata istituzionale. è un lobbista e porta avanti interessi precisi. non è “amico” di conte, forse lo rispetta, ma nn lo sostiene, proprio pri i motivi che hai detto e che io condivido. penso che conte abbia veramente creduto in un campo progressista e abbia lavorato per questo. gli hanno messo i bastoni tra le ruote. letta soprattutto. però le sue ultime dichiarazioni nei confronti di “enrico” sono insolitamente appuntite e pungenti. qualcosa è cambiato o sta cambiando.
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Bravissima anna de donato
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Anna, 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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Vogliono avere una ragione d’uscita che appaia più una cacciata dall’esecutivo da parte di Draghi non disponibie ad accetare le richieste “onerose” del m5s. Temo che il pdc invece farà finta di accettarle per continuare a tirare a campare e tutto resterà come prima dando ragione a Di Battista.
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Le ragioni per uscire dal governo Draghi sono state ben delineate dall’ azione politica del governo Draghi! Ora Conte ha messo per iscritto richieste/condizioni, una lettera che gli italiani non leggeranno. …..ascolteranno invece le varie TV capaci di manipolare ogni singola parola e pure le virgole di quella lettera. ….cui Draghi darà un suo tipico sguardo di sufficienza! La lettera assume peso/valore nel momento in cui viene assistita da azione parlamentare con segno tangibile : non votare la fiducia al governo Draghi, non astenersi! Della serie non ti voto più , neppure le pause di sospensione della tua retorica supponente, fino a quando non ti presenti in parlamento con le mie proposte, già approvate dal Cdm, in bocca. ….Parlare e soprattutto agire con tale chiarezza affinché non ci siano fraintendimenti, con chi sa perfettamente chi sia Draghi e grancassa mediatica a seguito, dei restanti, immutati ed immutabili da 70 anni, possiamo pure fregarcene……non voteranno mai diversamente dalla consueta prassi, al massimo girano fra i vasi comunicanti del cdx, pescando sempre dalla stessa pentola o votando PD illudendosi di essere progressisti….al contrario, visto che le peggiori politiche di conservazione/restaurazione hanno le sue impronte digitali! Conte agisca in riferimento alla platea, orfana di rappresentanza politica, scriva ed agisca…..conseguentemente, perché le asincronie non sono più accettabili!
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Non c’era momento migliore per uscire di quello di non votare la fiducia sulla schiforma Cartabia.
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