(Roberta Labonia) – Forse ai più della galassia degli iscritti 5 Stelle sarà sfuggita l’opera di giornaliero picconamento che Enrica Sabatini, la compagna di Casaleggio jr, sta svolgendo sui social all’indirizzo del MoVimento.

Non paga di aver sfornato, una volta interrottosi il rapporto fra il suo compagno e il Movimento, perle letterarie come “Lady Rousseau – cosa resta dell’utopia di Gianroberto Casaleggio” (affrettatevi sono iniziati i saldi su Amazon dove a euro 9,99 ve lo accaparrate in versione Kindle), andando sul suo profilo in queste ore potete cogliere “perle” come “Giuseppe Conte è un grande bluff politico” oppure, riferendosi ai risultati delle amministrative: “l’operazione è riuscita ma il paziente è morto”.

Ahhh che miserrimo godimento il suo, quello degli ex …

Ma è quando fa analisi “profonde” che lady Rousseau accompagnata in Casaleggio jr, dall’alto dei suoi sbandierati e vantati titoli accademici, da il meglio di se. A proposito dello scontro fra Conte e Di Maio, in un post di 3 ore fa, parte da lontano:

“Quando ci fu il voto positivo degli iscritti per andare al Governo con il PD feci una riflessione con alcuni amici attivisti: ora ci frammenteremo in mille correnti.”

Avevo votato convintamente no perché, studiando la visione di Gianroberto e vivendo in prima persona il MoVimento, mi ero resa conto di una sua caratteristica sistemica.

Il MoVimento era liquido e in quanto tale manifestava la tendenza ad assumere la forma del contenitore.”

Quindi, questa è la sintesi del suo erudito pensiero, il Movimento prima si sarebbe appiattito sullo stile della Lega, poi in quello del Pd adottandone i mali endemici: le correnti.

Chi volesse abbeverarsi a cotanta fonte può farlo cliccando su questo link:

(https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=577681847080960&id=100045174480606).

Io, che non pretendo di avere la verità in tasca e sono una donna semplice, le ho risposto così :

Brava ‘sta Sabatini, la faremo regina del “telavevodetto” … Nel 2018 quasi il 33% degli italiani votarono i 5 Stelle, quasi 11 milioni di elettori. Che avrebbero dovuto fare le donne e gli uomini del MoVimento, dirgli: abbiamo scherzato, restiamo all’opposizione a sbatacchiar coperchi? Buttare quei voti al cesso e predisporci all’ennesimo governo tecnico di Mattarella? Forse alla Enrica Sabatini sfugge che una legge taylor made sui 5 Stelle chiamata rosatellum li obbligava ad alleanze se volevano governare. Ed è ciò che hanno fatto ed era loro obbligo fare per rispetto verso il Paese tutto. Non è stata una passeggiata, lo sappiamo tutti. Ma l’Italia, al netto di tutte le porcate subite dalle vecchie partitocrazie, al netto di tutte le divisioni interne che ci hanno e ci stanno massacrando, e che l’autrice di questo post con Casaleggio junior hanno contribuito non poco ad alimentare, deve dire grazie a questi sgangherati dei 5 Stelle. Oggi è grazie al Movimento se l’Italia ha posto un argine ai privilegi della casta politica. Se è tornata nel dibattito pubblico la questione morale. Spazzacorrotti, reddito di cittadinanza, superbonus, tanto per citare i capisaldi dell’azione di governo dei 5 Stelle in 3 anni di governo, hanno cambiato profondamente le regole del gioco politico-sociale di questo Paese. E le hanno cambiate in meglio. La restaurazione in atto non ci riporterà al punto zero. Oggi nella storia delle nostre Istituzioni c’è un prima e un dopo il Movimento e non saranno le pippe mentali di una Sabatini qualunque a cancellare tutto questo. L’intuizione di Gianroberto Casaleggio ha prodotto i suoi frutti, nonostante le debolezze umane degli stessi 5 Stelle.