Gli orrori neonazisti in Ucraina e la guerra senza fine della Nato

Man mano che passano i giorni, i neonazisti che combattono a fianco delle truppe regolari ucraine, e in particolare quelli asserragliati nell’acciaieria Azovstal, sono chiamati con nomi più benevoli: vengono presentati come eroici partigiani […]

(DI BARBARA SPINELLI – Il Fatto Quotidiano) – Man mano che passano i giorni, i neonazisti che combattono a fianco delle truppe regolari ucraine, e in particolare quelli asserragliati nell’acciaieria Azovstal, sono chiamati con nomi più benevoli: vengono presentati come eroici partigiani, difensori ultimi dell’indipendenza ucraina. Zelensky che inizialmente voleva liberarsi dei neonazisti oggi dipende dalla loro resistenza e li elogia. La loro genealogia viene sistematicamente occultata e anche i giornalisti inviati tendono a sorvolare, ricordando raramente che nel Donbass questa maledetta guerra non è nata nel 2022 ma nel 2014, seminando in otto anni 14.000 morti. Oppure si dice che il battaglione Azov è una scheggia impazzita, certo pericolosa ma non diversa da roba tipo Forza Nuova in Italia.

Invece il battaglione Azov è tutt’altra cosa: è un reggimento inserito strutturalmente nella Guardia Nazionale ricostituita nel 2014 dopo i tumulti di Euromaidan e ha legami organici con i servizi (Sbu, succedaneo ucraino del sovietico Kgb). Così come sono tutt’altro che schegge le formazioni neonaziste o i partiti vicini al battaglione: Right Sector (Settore di Destra), Bratstvo, National Druzhina, la formazione C14, il partito Svoboda oggi in declino, e vari drappelli militarizzati. Sono i partiti su cui Washington e la Nato puntarono durante la rivoluzione colorata di Euromaidan, perché Kiev rompesse con Mosca. Sono strategicamente cruciali perché la guerra per procura Usa-Nato-Mosca continui senza scadenza. Se davvero fosse una guerra locale tra Kiev e Mosca, il segretario della Nato Stoltenberg non avrebbe respinto con tanta iattanza la rinuncia alla Crimea, prospettata qualche ora prima da Zelensky come primo passo verso una tregua.

Oleksiy Arestovych è stato dirigente di primo piano di Bratsvo ed è uno dei consiglieri politici di Zelensky: attore anch’egli, esperto in propaganda, è maggiore nell’esercito ed entrò nei servizi segreti nel 1990. Nel 2014 si unì alla guerra contro i separatisti filorussi delle repubbliche di Donec’k e Luhans’k, partecipando a 33 missioni militari. Il massimo del successo, come blogger, lo raggiunse quando presidente era Porošenko, che più si adoperò per legittimare le destre russofobe e neonaziste inserendole nel sistema militare e amministrativo. Quando Zelensky vinse alle urne, Arestovych fu nominato suo consigliere speciale e portavoce del Gruppo di Contatto Trilaterale di Minsk, creato nel 2014 per negoziare con Mosca sul Donbass. Del Gruppo facevano parte Russia, Ucraina e Osce (l’Organizzazione Onu per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa).

Nel 2015, è all’Osce che la Fondazione per lo Studio della Democrazia (associazione civile russa) invia un rapporto sulle violenze perpetrate dai servizi del Sbu e da paramilitari neo-nazi non solo contro i militanti separatisti ma anche contro i russofoni non-combattenti del Donbass catturati assieme ai combattenti. Il rapporto cita e amplia un primo resoconto, pubblicato il 24 novembre 2014. Nel secondo si menzionano elettrocuzioni, torture con bastoni di ferro e coltelli, waterboarding (simulazioni di annegamento impiegati dagli Usa in Afghanistan, Iraq e a Guantanamo), soffocazione con sacchi di plastica, torture dell’unghia, strangolamenti tramite la garrota (detta anche “garrota banderista” in omaggio a Stepan Bandera, collaboratore dei nazisti nelle guerre hitleriane, eroe nazionale per l’estrema destra e occasionalmente anche per i governi ucraini).

In altri casi i prigionieri venivano sospinti a forza su campi minati o stritolati da carri armati. A ciò ci aggiungano la frantumazione di ossa, le temperature gelide delle prigioni, la sottrazione di cibo, la somministrazione di psicotropi letali. Lo Stato lasciò impuniti tali torture e trattamenti inumani, proibiti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Si trattò di azioni volutamente naziste se è vero che numerosi prigionieri ricevettero, sulla propria pelle, lo stampiglio della svastica o della parola “SEPR” (separatista) inciso con lame roventi sul petto o sulle natiche. La Costituzione ucraina, nell’articolo 37, proibisce l’esistenza di gruppi paramilitari nei partiti e nelle istituzioni pubbliche.

Torture e violenze simili sono evocate anche in documenti successivi, tra cui quello dell’associazione ucraina “Successful Guards” (14 settembre 2018). Il rapporto enumera le atrocità che vedono coinvolti partiti di estrema destra come National Druzhina, Bratstvo, Right Sector, e in particolare il gruppo C14, noto per aver stretto con numerose amministrazioni distrettuali –Kiev compresa– un Memorandum di Partnership e Cooperazione. Il C14 è responsabile non solo di azioni violente nel Donbass ma di pogrom contro i rom e di violenze contro le annuali commemorazioni di eroi antinazisti russi come Anastasia Baburova e Stanislav Markelov. Nel Donbass il C14 compie spesso azioni che il SBU non può legalmente permettersi, scrive il rapporto. Il metodo è sempre quello: l’esercito o il SBU o i ministeri dell’Interno e dei Veterani affidano i prigionieri sospetti di collaborazione con Mosca ai propri bracci torturatori: battaglione Azov o C14.

Queste violenze andrebbero rievocate, nel giorno che commemora la vittoria sovietica del ’45 e quella che Mosca chiama “grande guerra patriottica”. La chiamano così anche i commentatori occidentali, per dissimulare il fatto che fu una vittoria che liberò dal nazismo l’Europa intera, con gli alleati occidentali, e che costò alla Russia almeno 30 milioni di morti.

Da tempo si relativizza, sino a farlo scomparire, il contributo decisivo dell’armata rossa alla liberazione europea. Il contributo viene obliterato, come non fosse mai esistito, perfino dal Parlamento europeo (memorabile una risoluzione del settembre 2019 che attribuisce solo al patto Ribbentrop-Stalin le colpe della guerra e non fa menzione della Resistenza russa).

Il riarmo e l’allargamento a Est della Nato, uniti all’impudenza delle dimenticanze storiche e delle frasi di Stoltenberg, hanno creato tra Russia ed Europa un fossato quasi incolmabile, politico e anche culturale. A questo servono l’“abbaiare occidentale alle porte della Russia” denunciato dal Papa, l’oblio dello “spirito di Helsinki”, la russofobia in aumento. Sono misfatti che non giustificano la brutale aggressione russa del 24 febbraio, ma che certo l’hanno facilitata. Che spingeranno la Russia, per molto tempo, a prender congedo da un’Europa che sempre più crede di progredire confondendo i propri interessi con quelli statunitensi.

Categorie:Cronaca, Interno, Politica

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30 replies

  1. Allora, se veramente credete che gli Ucraini, o anche il solo governo ucraino attuale, sia composto da nazisti, e che il dott. Putin stia facendo meritoria opera di denazificazione, logica vorrebbe che vi associaste a lui: mandate le armi al dott. Putin, cosi’ spiana tutto e mette qualche antinazista democratico tipo Lukashenko o Kadyrov a Kiev.

    Se poi si pensa che tra il dott. Putin e gli ammericani e’ meglio il dott. Putin, ci si decida finalmente a mollare la Nato e si chieda di aderire al nuovo patto di Varsavia (che non capisco per quale motivo non sia invocato da quelli che precedentemente ne facevano parte, saranno nazisti pure loro).

    Infine, se gli interessi dell’Europa consistono nel prendersi gas e petrolio da Putin e in cambio lasciargli invadere le nazioni che decide lui a suo piacimento (ovviamente per denazificarle), ditelo subito e chiamatelo a invadere l’Itaglia che e’ piena di fasci, razzisti e nazisti, anche se i vari pennivendoli embedded fanno finta di niente.

    Mi sorge un dubbio: ma gli interessi dell’Itaglia coincidono con gli interessi della Padagna e/o dei putinisti itagliani? Non farebbero meglio costoro a trasferirsi in blocco in Russia, dove sono adeguatamente difesi, invece di imbarcarsi in meritorie ma difficili denazificazioni dei rimanenti guerrafondai schiavi degli ammericani?

    Ai posteri l’ardua sentenza.

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      • Vedo che l’imbrattatore del sito *qui sopra) viene pubblicato tranquillamente mentre la mia risposta a Jonny Dio sotto l’articolo di Travaglio “Zitti e Mosca” è stata messa prima in moderazione poi sparita.

        Se domani mattina non lo vedo pubblicato ringrazio anticipatamente per l’ospitalità e porgo distinti saluti a tutti.
        Uno anche al Gatto, sparito pure lui.
        Buonanotte.

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    • X Scilvio B:

      Io aspetto ancora per te un biglietto di sola andata per il Donbass, dove i tuoi camerati ti accoglieranno a braccia aperte.

      A gente come te non è che auguro del male.

      Ho proprio pronto il monumento alla memoria vostra, da erigere vicino al pollaio.

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    • Quante stronzate scrive, credendo oltretutto di essere spiritoso. Comunque, non so se ne abbia bisogno, l’idea di mandare armi a Putin non è male, così schiaccia definitivamente la cricca propagandistica dì Zelensky & Co., lascia Biden e la NATO con un palmo di naso e torniamo tutti a una vita normale, con gas e petrolio a prezzi ragionevoli e poche scuse per i furbetti che si arricchiscono con le nostre disgrazie. E gli Ucraini? Pensarci prima, l’orso russo è un vicino irascibile, giocavano a fare i guerrieri sotto il naso del plantigrado, si rimpinzavano di armi sofisticate ed alla fine l’han svegliato dal letargo. Io rivaluto il detto (nn il personaggio, per carità) di Salvini : prima gli Itaiiani, spci quelli davanti alle sedi della Caritas. Gli Ucraini prego rivolgersi a Biden e Johnson , che sono così buoni e poi concordano alle spalle: Fuck the EU!

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    • “Se veramente credete…. ”
      Sono fatti. Scomodi quanto vuole, ma fatti.
      Veda poi lei come sollevare la solita fanghiglia per nasconderli: è lei l’esperto in questo.

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  2. “Allora, se veramente credete che gli Ucraini…”
    Sei GIÀ partito male a parlare di “credere”. Hai letto Barbara Spinelli? Ti permetti di mettere IN DUBBIO quello che denuncia?
    Col consueto tono ironico che non ti si addice, tra l’altro?
    Invece di invitare ad andare in Russia noi, che staremmo tanto bene qui senza elementi inutilmente (perché non sapete neanche dove avete il cervello) guerrafondai, perché non vi attrezzate VOI per andare a difendere l’onore degli EROI, dei comici cocainomani, di nani e ballerine, tanto amati dal msm?
    Avete perso il senso della misura e delle cose, alterato i valori che disturbano la vostra servitù, conformato il vostro pensiero a ciò che dice il padrone USA e relativi lacchè.
    C’è proprio poco da fare ironia: questa è l’arma degli oppressi, non degli imbrattatori di cessi.
    Gira il binocolo, ché lo stai reggendo al contrario, o balossu.

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  3. Mi sembra che la Spinelli perda la memoria su quanto commesso prima dai sovietici sino al 1989 e poi dai russi con Putin dal 1999 . Urge un ripasso dai libri di storia o un semplice scambio di idee con Lillo e Gomez che scrivono anche loro sullo stesso giornale.

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    • A te la memoria funziona bene e allora dimmi quanti sono stati i colpi di stato fatti con l’aiuto americano nel mondo???che dici?? Non ti sento!!ah devi fare il conto?? Inizia a contare domani sono ancora qui ,non ti stancare,ah non dimenticarti quello egiziano che dura ancora adesso, anche se hanno messo e finanziano democratici generali secondo loro

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      • Gentile Terribile, lei ha perfettamente ragione, infatti condanno sempre le porcherie fatte da tutti, in particolar modo da quei schifosi guerrafondai degli USA, noti esportatori di democrazia in casa altrui. Cordialità.

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  4. Se gli ucraini dicono che la guerra Putin la può portare avanti solo con i soldi che l’Europa paga per il gas perché non fanno saltare il gasdotto che passa per l’ucraina??Chi e cosa glielo impedisce??? Così niente gas niente soldi.Forse c’è qualcosa che non ci dicono?? Che per caso gli oligarchi ucraini nazifascisti incassano soldi dal gas??oppure sono li stessi che incassano soldi dalla vendita delle armi??Che sotto sotto ci siano interessi anche di multinazionali americane e inglesi?? che queste sconosciute società incassino soldi se unilateralmente i paesi europei decidano di non aprire più il rubinetto del gas?
    DATEMI UN CHIARIMENTO per favore perché io non riesco a spiegarmelo il perché gli ucraini accettino la distruzione del loro Paese e non facciano saltare i Gasdotti.

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  5. Temo che se si facesse il conto delle “nefandezze” commesse da qualsivoglia popolo nel periodo in cui era in grado (aveva il potere di) farle, la bilancia sarebbe assolutamente in pari.
    Quindi credo non convenga fare una classifica dei “buoni” e dei “cattivi”.
    Chi ha il potere lo esercita, chi non lo ha è “buono” perchè non può fare altrimenti.

    Ci sarebbe un solo modo “utile” per giudicare ogni guerra che ci colpisce o ci sfiora: cosa conviene a noi Italiani?
    Ma questo, essendo noi “buoni” (= senza potere, che risiede altrove) non si può. Quindi, in omaggio a tanta bontò ci martelleremo pollici e molto altro.
    Tanto i nostri morti, i nostri poveri, i nostri disoccupati, il “gelo” ( in tutti i sensi) che verrà e per molti è già qui… non contano: non se ne parla.
    La “bontà” sparisce quando ci deve riguardare: non saremo mica “sovranisti”?

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  6. Non sorprende che la signora Barbara Spinelli, che guarda il mondo dal buco della serratura dei suoi pregiudizi ideologici, si presti a dare manforte alla campagna di disinformazione sul popolo ucraino che tanto va di moda nella sinistra radical chic italiana.

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  7. Ma è meglio D’Alema che sulle armi ci guadagna,
    Veltroni che fa il pacifista alla Zelenski
    o Letta azzerbinato alla NATO?
    Ma mandarli tutti e tre in Ucraina, no???

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  8. Il discorso è che bisognerebbe avere tempo per verificare criticamente le fonti di ciascun giornalista. Non sono nella posizione di farlo sistematicamente per questo articolo, ma giusto alcuni spunti:

    – le 14000 vittime citate all’inizio sommano morti civili e militari di ENTRAMBE le parti in conflitto nel Dobass (quindi ucraini e separatisti filorussi). Qui il report ufficiale ONU https://ukraine.un.org/sites/default/files/2022-02/Conflict-related%20civilian%20casualties%20as%20of%2031%20December%202021%20%28rev%2027%20January%202022%29%20corr%20EN_0.pdf

    – “Nel 2015, è all’Osce che la Fondazione per lo Studio della Democrazia (associazione civile russa) invia un rapporto sulle violenze perpetrate dai servizi del Sbu …”. Questa è una fonte russa quindi. Potrebbero essere accuse vere o meno – la giornalista non dà notizia della reazione dell’osce a queste denunce.

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  9. Spinelli fa rima con Petrocelli.
    PETROCELLI: “Non mi dimetto, il governo di Kiev legittima i nazisti… Non giustifico l’invasione russa, ma capisco cosa vuole dire avere tutti gli armamenti alle porte del Paese”.
    Vito Rosario Petrocelli dice le stesse identiche cose della sig.ra SPINELLI. Anche lei dedica l’intero articolo ai neo nazisti ucraini e all’abbaiare della Nato ai confini russi, per poi chiudere con la solita riga: “sono misfatti che non giustificano la brutale aggressione russa del 24 febbraio”.
    Allora mi chiedo: perché il FQ, non fa una battaglia in sua difesa? Perché non la fanno Conte e il M5S? Perché, anzi, Petrocelli viene ESPULSO come l’ultimo degli appestati?

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  10. La”la brutale aggressione” tale non può essere ,proprio per quello che la scrivente dichiara essere accaduto dal 2014 in Ucraina e in Donbass.La capisco . Ormai fa parte del copione generale: ai russi non gli si può dar ragione a prescindere.

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  11. I soliti fanno finta di non capire che la scelta di inviare armi e mettere sanzioni (che fanno male più a noi) è sostenuta da chi crede che l’Ucraina sia un paese in cui vige la libertà e la democrazia da difendere a tutti i costi.
    Se così non fosse, allora dovremmo inviare armi a chiunque nel mondo subisca un’invasione. Ma così non è e non è mai stato.

    In questi mesi molti, me compreso, hanno postato articoli di giornale, italiani e stranieri, in cui viene raccontato cosa accade e accadeva in Ucraina agli oppositori politici che preferiscono la Russia alla NATO: arresti, torture, omicidi.

    Se cade la storiella dell’Ucraina libera e democratica, cade anche la motivazione che spinge buona parte dell’opinione pubblica e della politica (quelli in buona fede) a mandare sempre più armi, sempre più pesanti, sempre più offensive.

    Tutti o quasi ci saremmo posti come neutrali in questo conflitto se la stampa non avesse “dimenticato” i loro articoli che raccontavano la “democrazia” dell’Ucraina.

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  12. Per quale motivo Petrocelli dovrebbe dimettersi, ha rubato, è corrotto, ha corrotto, è indigato, a processo, rinviato a giudizio, condannato in primo, secondo e terzo grado? Quale sarebbe l’ onta ? O esprimere la propria opinione come parlamentare e presidente di commissione non è più lecito? Ha un’ opinione contraria alla linea politica del governo Draghi, al M5S, e pure a quella dei media, nella quasi totalità, allora? La Costituzione prevede e scrive che il parlamentare non abbia vincolo di mandato e questa norma è stata introdotta dai padri costituenti , per garantire al parlamentare LIBERTÀ di opinione ed espressione , dopo il ventennio fascista in cui non era consentito….i parlamentari dei partiti di opposizione, socialisti e comunisti, venivano minacciati e picchiati, Matteotti fu torturato ed ucciso, per opinione/opposizione al partito fascista! Ma veramente non vedete la gravità di quanto sta accadendo che esula dalla guerra in corso, assunta come pretesto per restrizioni della libertà e diritto di esprimere le proprie opinioni ? E non si venga a commentare che in Russia non potrebbe esistere un blog come infosannio.com, perché se un blog fosse in grado di condizionare la scelta elettorale di milioni di persone , sarebbe chiuso od osteggiato fino alla chiusura, la libertà di commentare è funzionale all’ importanza e capacità di incidere, qui si conta zero….e siamo nella democratica Italia, non sotto dittatura, anche se si dimentica quel senza vincolo di mandato , come tutela da esperienza storica… Petrocelli costretto alle dimissioni è una punizione esemplare per educarne 100, ed è un segnale gravissimo, perché in Italia non si constringono alle dimissioni pdc definiti delinquenti abituali, utilizzatori finali di prostitute minorenni, senatori pagati da regimi sanguinari, sottosegretari collusi con la mafia, ma presidenti di commissione colpevoli della propria opinione, che non importa se giusta o sbagliata, ma è fondamentale capire se esista ancora il diritto di esprimerla e se il parlamentare sia ancora libero o abbia un vincolo di mandato con il governo, il partito, la Nato o gli Usa, non previsto e contrario alla Costituzione! Petrocelli andrebbe difeso non per quello che dice o scrive, ma per il DIRITTO di poterlo fare, oggi viene ” licenziato ” lui come presidente di commissione, domani noi, dal nostro lavoro, per le nostre opinioni, e questa non è democrazia, sia che la si guardi dal buco della chiave o da un satellite in mondovisione! In Russia stanno peggio? Ma non è l’ occidente il sacro custode di democrazia e libertà da esportare ai barbari incivili ? Cosa esportiamo la libertà di opinione condizionata e limitata, sotto il ricatto dell’ esclusione e dell’ isolamento?

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  13. Commento in moderazione, magari non viene pubblicato, questo a dimostrazione di quanto un blog che ha zero importanza per elettorato e politica, possa essere relativamente libero! Ma diamo pure lezioni di democrazia! Condivido il commento sopra, se continua questa valutazione e moderazione per commenti civili ed educati, per me infosannio.com può pure andare a raccogliere le margherite, i prati sono tutti fioriti!

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  14. Il commento ancora non pubblicato riguardava la difesa di Petrocelli, costretto alle dimissioni per quale colpa? Reato/colpa di opinione?
    Quando e se il commento sarà pubblicato potrete leggere. …Petrocelli andrebbe difeso, non per quello che dice o scrive, ma per il DIRITTO di farlo! In Russia non si può. ….in Italia invece?

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    • Beh, alla fine pare proprio che l’abbiano pubblicato: niente da dire in proposito? Tipo quella parolina che non riusciva mai a dire Fonzie, com’era? Mi sono sb… sba… sbbbb…

      Scusa se mi permetto, ma non ti sembra un comportamento un tantinello isterico fare tutta questa scena per si e no mezz’ora d’attesa per la moderazione (a me è capitato di veder passare diverse ore)?
      Ti spiego come funziona: esistono dei filtri automatici che il blogmaster può impostare a piacimento, in questo caso è evidente come i commenti troppo lunghi e quelli contenenti link vadano in moderazione automatica; se rientri in queste categorie, devi attendere l’approvazione del moderatore. Tutto qua. Non serve farne un caso internazionale, tirare in ballo democrazia, libertà, diritti, margherite e Russia (e meno male che è passata solo mezz’ora, altrimenti rischiavi di fare come il monaco tibetano sulla copertina dell’omonimo album dei Rage Against The Machine, ma davanti al comune di Benevento).

      Ti voglio ricordare anche un’altra cosa: questo non è uno spazio pubblico, dove la libertà d’espressione (almeno in teoria) è costituzionalmente garantita. Questo è uno spazio privato, nel quale noialtri utenti siamo ospiti, e se il padrone di casa (che, finora, si è sempre dimostrato di manica particolarmente larga, rispetto alla media) decidesse che non vuole più ospitare discorsi che riguardano Petrocelli (proprio lui: come se Infosannio avesse mai dato anche solo vaghe impressioni di tendenza filogovernativa, non so se ti rendi conto dell’assurdità), oppure, a puro titolo d’esempio, che da domani vengono approvati solo i commenti che parlano di pompini e scopate, ebbene sappi che ne avrebbe pieno titolo e diritto, e che censura e libertà d’espressione non c’entrano un bel nulla.
      Siamo ospiti in casa d’altri, e ognuno in casa propria mette le regole che gli pare. Se ti sta bene, è così. Se non ti sta bene, è ancora così. Se non condividiamo le regole (che, per inciso, qua praticamente non esistono, per cui stiamo davvero parlando del nulla), siamo perfettamente liberi di andare altrove.

      Avrei anche un’osservazione riguardo al tuo commento qua sopra, quello passato per la moderazione:

      non si venga a commentare che in Russia non potrebbe esistere un blog come infosannio.com, perché se un blog fosse in grado di condizionare la scelta elettorale di milioni di persone , sarebbe chiuso od osteggiato fino alla chiusura

      Sicura sicura? E del blog di Grillo, che mi dici?
      Caduta la premessa, cade anche il ragionamento costruito sopra, per cui la verità è proprio quella: in Russia non potrebbe esistere un blog come infosannio.com, come dimostrato anche dal fatto che in Russia esistono reati d’opinione, e come suffragato dalla 155ma posizione (su 180) nella classifica della libertà di stampa di Reporters sans frontières.

      Ciao, Sottiletta.

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  15. Barbara Spinelli e’ giornalista di grande professionaita’ ed esperienza. Si possono condividere o meno le sue posizioni ma si deve rispettare. Chi ingiuria, ha sempre la coda di paglia e non ha vera convinzione di quanto dice. Costoro ingiuriano anche Papa Francesco, che parla di ABBAIARE DELLA NATO ALLE PORTE DELLA RUSSIA, che ha favorito la guerra. Putinista anche l’ arcivescono Ricchiuti, presidente di Pax Christi che denuncia le responsabilita’ del battaglione Azof per la vicenda di 50 bruciati vivi a Odessa nella sede del sindacato ? Tutte le relazioni dellee Associazioni dei diritti umani concordano nel denunciare questi macellai come macellai sono i ceceni, che fanno parte dell’ esercito russo.
    UNA BELLA GARA TRA OSCENI CRININALI

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