(Gaetano Pedullà – lanotiziagiornale.it) – Se il ministro degli Esteri russo nel suo comizio a Rete4 è stato più falso di una moneta da tre euro, dovevate sentire che ha detto ieri Mario Draghi sul suo prossimo viaggio a Washington, del quale peraltro non si capisce la necessità se non quella di baciare la pantofola a Biden.
Invece di far ragionare la Casa Bianca sul fallimento della strategia tutta armi e sanzioni che da 68 giorni provoca solo morti e devastazione, il premier ha spiegato che chiederà al presidente americano di continuare a lavorare come fatto fin’ora per la pace.
Cioè, per capirci: chi chiedeva solo poche settimane fa di aumentare fino al 2% del Pil la spesa militare va dal presidente Usa, che non ha mosso un dito per cercare una trattativa con la Russia – e anzi ha continuamente provocato e armato fino ai denti Zelensky – per dirgli che così si arriverà alla pace?
E quale pace: quella da ottenere con una vittoria impossibile degli ucraini su Mosca? O quella eterna che toccherà a milioni di persone se il conflitto dovesse gettare definitivamente la Russia tra le braccia della Cina, e allargarsi su scala mondiale?
Questo viaggio avrebbe senso se l’Italia facesse squadra con i partner europei fermi nel difendere la sovranità territoriale di Kiev ma cauti nel prolungare il conflitto riempiendo l’Ucraina di armi.
Diversamente Draghi è meglio che stia a casa, a meno che attraversare l’Oceano per mostrarsi il più fedele tra gli alleati europei non gli serva a diventare il prossimo segretario della Nato. E quando la guerra avvolgerà il mondo tornerà Supermario col bazooka. Ma stavolta quello vero.
una curiosità, non avendo visto l’intervista ma ne ho solo letto di sfuggita
stralci sugli organi di propaganda russi (quelli nostrani, tipo la lanotiziagiornale.it, non li seguo, ho poco tempo)
in cosa, Lavrov, sarebbe “stato più falso di una moneta da tre euro”?
(che poi al massimo sarebbe da tre Rubli)
può dire che le cose che ha detto non le sono parse giuste, che erano sbagliate,
ma di falso credo che l’unica sia la scivolata sull’Adolf ebreo d’origine, pur avendo premesso che forse
poteva sbagliare, ma che il cesto può contenere mele marce, tipo un Zelenski, non è del tutto errato
visto che pure Anna Frank è stata tradita da uno della sua stessa etnia, lo hanno appurato da poco.
non mi pare una persona che, per il ruolo che copre, sia adusa a sparare minchiate alla moda
dei giornalisti italiani
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Forse ha solo necessità di rifornirsi….tanto sul jet privato puoi trasportare tutto ciò che vuoi, senza il minimo controllo.
La Pace non è in agenda.
La politica dell’Impero ha trovato, come unico ostacolo allo sue mire espansionistiche, Russia e Cina, a loro volta in via di definitiva trasformazione in forze imperiali e espansionistiche.
Dall’alleanza utilitaristica tra UK-Russia-USA del WW2, che ha visto la Russia vittoriosa ma ghettizzata (anche auto-ghettizzata) per isolare il pericolo di epidemia comunista, a oggi, l’espansione USA-NATO non ha trovato altro fronte che la Russia, in Asia, Africa e Europa, e la Cina in Asia e Africa, e soprattutto il dissenso popolare interno (Vietnam e Afganistan).
Se è vero che l’Impero non tollera concorrenti, non tollera oppositori, allora nessuno di questi imperi, o potenziali imperi, farà un passo indietro.
Anche nel WW2 l’ingresso degli USA in guerra, non avvenne solo l’invito (e le suppliche) di UK e Francia, o per la Russia ma per contrastare le mire imperialiste dell’asse Germania-Giappone-Italia….e solo dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor (a beneficio di telecamera e grande cineasta chiamato a riprendere l’attacco, nonostante gli USA avessero intercettato e decriptato i piani giapponesi, per “bombardare” l’opinione pubblica americana, sensibile alla narrativa per immagini, e appoggiare, e soprattutto finanziare, una guerra in Europa e Giappone…gli USA non sono benefattori dell’umanità, tutelano in LORO interessi.
Noi, anche solo per semplice istinto animalesco a rimanere vivi, dovremmo tutelare il NOSTRO.
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Mi scuso per gli errori di battitura.
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Egregio Marco- bo, dia un’occhiata su internet e scoprirà che monete da 3 rubli sono esistite davvero.
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OIBO’!
Giuseppi si sta rendendo conto con chi ha che fare, alla fine?
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Si nota di più se ci va – per ultimo- o se resta a casa?
Indifferente, penso, non se lo fila nessuno.
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Il “nostro” è un funzionario di un altro Stato.
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