
(Anna Lombroso per il Simplicissimus) – Ma si, che ragione c’è di voler analizzare e giudicare il prevedibile incidente della storia che si è verificato nel cuore dell’Europa? Per quale perversione intellettualistica esperti di politica estera, storici prestati alla cronaca, politologi si ostinano a spiegare con gli strumenti della ragione l’impresa delirante di un barbaro pazzo, come fosse il tassello di un mosaico geopolitico che ha bisogno per essere interpretato nella sua complessità? Quando sarebbe doveroso invece affidarsi al catechismo del politicamente corretto che aiuta a districarsi nell’eterno conflitto tra Bene e Male.
Ormai non c’è opinionista ufficiale che non si affidi ai canoni etici della pietas per delegittimare competitor che hanno l’ardire di decifrare i veri moventi e le cause che hanno generato gli eventi, mettendo in evidenza quel cinismo algido che da sempre “spinge gli studiosi infatuati dei propri schemi a normalizzare la tragedia fino a esprimere indifferenza, se non disprezzo, per la sofferenza delle vittime”, parola de Linkiesta, allo scopo di dare credito ai loro pregiudizi sulle “minacce alla sicurezza” della Russia provocate dall’allargamento a est della Nato, “concetti, parola di MicroMega, completamente superati dagli eventi: l’aggressione dell’Ucraina da parte di Putin è l’espressione di un potere imperiale ed è ora che la sinistra in Europa prenda atto dei suoi errori di valutazione”.
Inutile osservare che il manicheismo compassionevole ha l’unico effetto di esacerbare i contrasti, di nutrire fanatismo e intolleranza. Ormai è obbligatorio dimostrare la virtù della sottomissione alla cronaca come viene raccontata dal corifei dell’asse Ue-Nato, resettando il passato dannoso e i suoi studiosi che, come è successo con la pandemia, per mestiere insinuano il dubbio, spingendo verso comportamenti irresponsabili e asociali.
Assistiamo al paradosso che sono diplomatici a riposo, alti gradi dell’esercito ritirati a vita privata, gli unici ad offrire letture documentate, quindi “eretiche” rispetto ai commentatori mainstream che dal loro desk fanno tesoro della cronaca vera secondo Giannini e Molinari, della greppia di Marcelletti e Quirico che ci informano che i mercenari di Putin reclutati in Siria e “ingaggiati con licenza di saccheggio, giocano a calcio con le teste dei bambini ucraini”, oppure rispetto alla tesi che “la guerra che è tornata oggi è quella contro cui è stata scritta la Carta delle Nazioni Unite. Con l’eccezione dell’invasione della Cecoslovacchia da parte del Patto di Varsavia nel 1968, a partire dalla Seconda guerra mondiale nessuno Stato europeo aveva mai tentato di soggiogare un altro Stato europeo”, parola di Repubblica.
Come se la prepotenza carolingia, il dominio trasversale della finanza, la tracotante tirannia delle banche e delle multinazionali con licenza di non rispettare né leggi nazionali né diritto internazionale, non avessero aggredito la Grecia e non stessero replicando la stessa campagna di sottomissione e aggressione con l’Italia, adottando su scala le procedure dell’imperialismo e del colonialismo.
Come se fosse inappropriato chiamare guerra di aggressione quella del Kosovo alla quale abbiamo partecipato con disonore al fianco dell’Alleanza, cui pare dobbiamo eterno risarcimento per averci “liberati”, cominciando da allora a occuparci militarmente, ricattandoci, trattandoci come una riottosa dependance che deve essere tenuta a freno.
E dire che basterebbe entrare nel sito della Nato che lo rivendica in forma di propaganda missionaria, per sapere e informarci che, cito, “ci sono centomila soldati statunitensi in Europa, 40 mila sotto diretto comando della Nato nella parte orientale dell’Alleanza sostenuti da una grande potenza aerea e navale”. Invece tocca a Marco Carnelos, ex consigliere dei presidenti Prodi e Berlusconi, ex ambasciatore in Iraq ed ex inviato speciale per la Siria, rivelarci che all’atto di riunificazione delle Germanie, gli Usa promisero formalmente, in veste di azionisti di maggioranza della Nato, “che non si sarebbe effettuato nessun allargamento verso Est, “Not one inch eastward”, ovvero “non un centimetro più a est””.
Invece, mentre il nostro Paese aderisce entusiasticamente all’ipotesi di celebrare Zelenskji con il Nobel per la pace, dobbiamo a un esperto di studi strategici che potremmo definire allineato con la lettura geopolitica mainstream, Gianandrea Gaiani, ex consigliere del ministero dell’interno e direttore di una rivista di settore “Analisi Difesa”, la denuncia dei rischi della belligeranza che rappresenta la scelta imprudente del nostro Paese, che non si è limitato alle sanzioni ma ha deciso di fornire armi a uno dei contendenti mettendosi al suo fianco apertamente e rinunciando così a esercitare un ruolo autorevole e credibile nel contesto di un negoziato.
E dobbiamo a un generale, Marco Bertolini, la raccomandazione a non impiegare gli schemi della guerra fredda, che hanno autorizzato l’errore più grave commesso da parte occidentale, e del quale oggi paghiamo gli effetti, “quello di togliere spazio alla Russia e di spingerla verso est, facendo passare armi e bagagli gli ex Paesi del Patto di Varsavia nell’ambito della Nato”.
Ormai è un esercizio sterile interrogarsi se l’atteggiamento di americani e alleati nella NATO sia frutto di una scelta calcolata o invece, e non sarebbe la prima volta, il prodotto di una previsione arrischiata sugli effetti dell’annessione ucraina al blocco militare atlantico avrebbe prodotto. Il risultato non cambia, si tratta comunque di decisioni dissennate e criminali che dimostrano che non è in gioco solo il “diritto internazionale” già ampiamente condizionato dalla pressione della guardiania americana, dal totale dimissionamento dell’Onu, ridotta a corpo privato di vigilantes mercenari, bensì la Ragione e le ragioni della giustizia e della libertà dei popoli, diventate fastidiosi fardelli ideologici da rimuovere perché non contrastino il dominio assoluto dell’impero.
Mosca all’Italia: “Con altre sanzioni conseguenze irreversibili”. Ah! Siamo già alle minacce dirette! Vorrei proprio vederli, tutti questi piccoli fans di Putin che abbiamo in Italia, se stenderebbero un tappeto rosso alle armate russe che venissero a eseguire anche da noi la famosa “operazione militare speciale”.
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Il bello è che i “pacifisti” (come se io non lo fossi) alla Orsini, quello che “so’ tutti uguali. Oriente, Occidente, destra, sinistra. Fanno tutti schifo”, continuano a dire: si alle sanzioni, no alle armi!
Mosca evidentemente li ascolta.
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Non so se stenderei qualche tappeto rosso a qualcuno, ma di certo un velo pietoso su personaggetti come te che esultano per sanzioni e per la guerra ad oltranza lo stendiamo più che volentieri, peraltro se almeno fossi dotato di un minimo di raziocinio, avresti capito che non si parla di voler invadere alcunché ma di conseguenze sulle forniture energetiche, eh ma voi siete troppo furbi. Ma compratevi un fucile a tappo va, fan dell’ “armiamoci e partite”.
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Mai rispondere nel merito, meno male che non hai detto che Orsini fa schifo come sostanzialmente ha detto il signor Gramellini, uno che sarebbe meglio stesse a pulire i boschi a mani nude.
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Ma tu, fenomeno, come pensi di risolverlo questo casino? Dimmi.
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A Vittio ma non credi che saresri sembrato piu’ intelligente e preparato se oggi te ne fossi andato al centro commerciale a vede’ l’iphone nuovo invece de scrive sta ca**ata?
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😂😂😂
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😂😂😂
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Che coppia, Seve e Cagliostro.
Ah ah ah!
Il loro vocabolario non va oltre: faccine sorridenti, gigino bibitaro, itaGliani, padroni, ameri cani, e che altro?
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Ah si: tuttoGuasto.
Fine
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I servi degli americani pretenderebbero di poter prendere a schiaffi i russi e di vedere quelli porgere l’altra guancia. Ovviamente pensano che siano tutti come loro. Servetti degli Usa i russi vi stanno dicendo che stanno per chiudere i rubinetti del gas e che quando li implorerete di riaprirli saranno cazzi amari. Il guaio e’ che a soffrirne saranno i poveri cristi e non i servi ben pagati.
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LEPATELLE!
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Ma a nessuno viene il dubbio che, la globalizzazione del capitalismo neoliberista, uscita traballante da una pandemia mondiale , che ha messo in evidenza le sue profonde contraddizioni, dove da una parte si invocava la solidarietà civile, sanitaria, e nello stesso tempo si acuivano differenze sociali ed economiche, storiche, nate proprio dalla mancanza/condanna della solidarietà, della redistribuzione della ricchezza, aberrazione implicita e necessaria al mantenimento di un modello economico, finanziario, sociale e culturale imposto, non potesse che esitare in un conflitto mondiale? Perché la scelta finale rischia di essere questa, fra capitale globale e genere umano, e chi governa il mondo, dove la distinzione fra ovest ed est è la pillola di cianuro della propaganda, da ingoiare prima di capire, ha deciso che il sacrificabile siamo noi, intesi come umanità! Una guerra nucleare come soluzione ultima da muoia Sansone con tutti i filistei, dove la globalizzazione mondiale preferisce uccidere le proprie vittime, prima economiche, e poi belliche, piuttosto che decretare il proprio fallimento …..La globalizzazione si è retta sulle guerre , aggressione sistematica, convenzionale, con armamenti e sviluppo di tecnologie belliche, sofisticati strumenti di morte, e non convenzionali, economiche, la differenza tra morire di bombe o di fame, ed ora siamo al capitolo finale della cronaca di una catastrofe umanitaria annunciata, un delirio collettivo verso la distruzione di ogni forma di vita del pianeta ,perché sarà questo l’ esito di una guerra nucleare dove qualcuno parte e preme il bottone, ed altri seguono, per l’ incapacità/idiozia di fermarsi in tempo! Non fermarsi in tempo per non avere più né tempo né futuro per nessuno, senza distinzione di razza, nazione, lingua, religione, confini….rimarranno forse quelli dei cimiteri! Che cosa è un parossismo di innato ancestrale desiderio di morte? Divisi dalla propaganda nazionalistica che soffia sul fuoco, non vediamo il pericolo di una guerra nucleare da cui non si salveranno né ucraini o russi, né europei o asiatici, o americani! Siamo in mano a pazzi scellerati, uno in pieno delirio narcisistico, uno affetto da demenza senile, uno che sgrava green pass come un coniglio, l’ altro che si crede Napoleone, poi quello del filo spinato solo per chi non ha capelli ed occhi azzurri, e non è cristiano ,ed il comico che pensa ancora di essere sul set della fiction, il mediatore di pace esperto di genocidio curdo, l’ altro mediatore che ruzza con i virus, di là parrucchino biondo scampato dal Covid, ma non dai suoi effetti neuropsichici, e la colf europea che ramazza…….vogliamo morire tutti per questo reparto di psichiatria?
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Alessandra, tu meriti una risposta. Tutte le analisi e le argomentazioni che vogliamo…. Ci sta tutto…. Ma non dimentichiamo mai che in questo momento, mentre scriviamo e leggiamo C’E’ UN AGGREDITO, E C’E’ UN AGGRESSORE! Qualunque stato muova in armi contro un altro stato libero e sovrano E’ IN TORTO! America, Russia, Cina, Repubblica di San Marino…. TUTTI!!! E dobbiamo stare SEMPRE con chi è aggredito! Purtroppo l’umanità non riesce a distruggere il virus più spietato, altro che Covid: LA GUERRA! Pare proprio che non si riesca a farne a meno!
Gli interessi di tutti i guerrafondai sono più forti di ogni altra qualsiasi considerazione! E i popoli, la gente comune, NOI dobbiamo sempre pagare per la follia, gli interessi di pochi. La storia ci ha ormai insegnato che qualsiasi stronzo si erga a dittatore combina sempre casini. Si comprano i militari e le oligarchie che sono presenti in tutti gli stati e poi fanno tutto quello che gli passa per il cervello bacato. Bisognerebbe fare DI TUTTO per impedire a ogni singola persona di concentrare in se troppo potere. I risultati sono questi.
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Il problema consiste nel fatto che i russi hanno avvertito di essere sotto minaccia atomica Nato attraverso il suo ingresso in Ucraina, per questo hanno aggredito: per (dicono loro) non essere aggrediti a loro volta.
Poi noi, seduti comodi da questa parte, possiamo pure pontificare e giudicare, ma quelle è la loro percezione e delle nostre morali se ne fanno un baffo perché il rischio lo avvertivano loro, era tutto loro, non nostro.
Quindi che fare?
Vuoi continuare a ripetere all’infinito che Putin non doveva aggredire e alimentare odio tra le fazioni armandole e mandandole allo sbaraglio o vuoi far contare la tua posizione terza per farli arrivare alla pace proponendo, per esempio, ai tuoi amici americani di firmare nero di bianco che non metteranno mai su territorio ucraino le loro basi per colpire la Russia, cosa che è stata l’elemento scatenante di tutto?
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Caro Gsi, se, come me, sei contro tutte le guerre, sei anche tu un mio amico, non solo gli americani…..
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Vittio,
Quel “tuoi ” era riferito ai dediti a falsi moralismi italiani e quindi riferito al “nostro” (di noi – purtroppo per me, per te non so- facenti parte della guerrafondaia Nato) alleato americano.
Non malinterpretare.
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@Gsi: pace!
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PAX
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👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏x Alessandra
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Saverio Masi
CHI E’ DAVVERO ZELENSKY?
Chi è davvero il comico ucraino divenuto beniamino della stampa occidentale e decantato come un eroe sulle copertine dei nostri settimanali e nei nostri Telegiornali?
Chi è il personaggio che sabato scorso si è palesato in divisa militare comparendo in diretta a Firenze tra gli applausi e le ovazioni della piazza dei Pacifisti a mano armata del PD?
Sappiamo che nasce nel 1978 da una famiglia di origini ebraiche e che la sua prima lingua non è l’ucraino, ma il russo.
Sceglie la carriera di attore e comico , fonda il 𝗞𝘃𝗮𝗿𝘁𝗮𝗹 𝟵𝟱 𝗦𝘁𝘂𝗱𝗶𝗼 e produce la Telenovela “Sluha Narodu” (Servitore del Popolo) in cui lo stesso Zelensky interpreta l’uomo qualunque che stanco della corruzione politica che imperversa in Ucraina, viene inaspettatamente eletto presidente.
Pare che a Igor Kolomoyskyi – potente uomo d’affari dal triplo passaporto ucraino, cipriota e israeliano, fiduciario degli USA e principale oligarca di Ucraina – guardando la popolare telenovela venga la magnifica idea di trasformare la fiction in realtà e di far interpretare all’attore comico Zelenzky la parte del Presidente non soltanto in video ma anche nella realtà.
Subito dopo Zelensky annuncia la fondazione di un partito che porta lo stesso nome della popolare telenovela: “Servitore del popolo” e, all’apice della sua popolarità televisiva, annuncia la propria candidatura alle elezioni presidenziali dell’anno successivo.
Da quel momento la sua società, la Kvartal 95, registrerà un anomalo flusso di finanziamenti, gestiti attraverso società off-shore con sedi in paradisi fiscali, per un ammontare di 𝟰𝟬 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗱𝗼𝗹𝗹𝗮𝗿𝗶.
Il principale sovvenzionatore della campagna di Zelensky è proprio il discusso oligarca Kolomoyskyi, proprietario di 𝗣𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗕𝗮𝗻𝗸, la più importante banca in Ucraina, coinvolta in diversi casi di bancarotta fraudolenta e investimenti illeciti.
𝗜𝗴𝗼𝗿 𝗞𝗼𝗹𝗼𝗺𝗼𝘆𝘀𝗸𝘆 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗮𝗹𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗶 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗺𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗻𝗲𝗼𝗻𝗮𝘇𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗲𝗱 𝘂𝗹𝘁𝗿𝗮-𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶 che nel 2014 hanno prodotto il colpo di stato che ha rovesciato il legittimo governo del Presidente Janukovic innescando 8 anni di instabilità e guerra civile nella regione.
Nell’Aprile del 2019 Zelensky appena eletto Presidente provvede subito a distribuire incarichi governativi ai soci della sua società, la Kvartal 95.
Ivan Bakanov, già Amministratore Delegato della società, diventa il capo dei Servizi Segreti, mentre il Vice Direttore Serhiy Shefir diventa il portavoce ufficiale del presidente.
L’oligarca Igor Kolomoysky, padrino e finanziatore di Zelensky, ha forti interessi economici sul Donbass, motivo per cui il suo esercito privato di organizzazioni neonaziste, in parte inquadrate nell’Esercito ucraino, dal 2015 𝗵𝗮 𝘀𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝟭𝟲 𝗺𝗶𝗹𝗮 𝗿𝘂𝘀𝘀𝗼𝗳𝗼𝗻𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝘀𝗶𝗹𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲.
Questo è anche il motivo per cui Zelensky alle trattative di pace rifiuta le richieste russe di riconoscimento delle Repubbliche Popolari del Donbass ed è disposto a continuare la guerra con ogni mezzo, cercando in tutti i modi di coinvolgere la NATO e allargarla al resto d’Europa.
In base a quanto emerso nei Pandora Papers e riportato dal “𝗧𝗵𝗲 𝗚𝘂𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗻” 𝗱𝗲𝗹 𝟯 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟭, Zelensky detiene quote azionarie di tre società off-shore, ha legami con diversi oligarchi da cui riceve finanziamenti illeciti e introiti miliardari ed è coinvolto direttamente in un giro di armi e soldi ai neonazisti.
Alla luce di ciò e del suo 𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗲 𝗮 𝗳𝗮𝗿 𝗮𝗱𝗲𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗹’𝗨𝗰𝗿𝗮𝗶𝗻𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗡𝗔𝗧𝗢, piazzando basi missilistiche americane ai confini della Russia, invocando la no-fly zone e l’uso della bomba atomica, viene da chiedersi se il presidente ucraino sia davvero l’eroe che i mass media europei stanno rappresentando.
Ci domandiamo se i politici e i mezzi di informazione occidentali si rendano davvero conto di quale grumo di affarismo e corruzione si celino dietro questo turpe personaggio e di quanto ci stiano facendo rischiare nell’assecondare i deliri bellici di questo faccendiere squilibrato.
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P.S. “i russi hanno avvertito ….” Gsi, i russi o quel cervello pericolante di Putin e della sua cricca al potere? Putin, e i pari suoi, dovrebbero solo chiedersi perchè tutti i paesi che hanno fatto parte del Patto di Varsavia, li schifano peggio della merda! E che hanno solo aspettato il 1989 e il crollo del muro, per andarsene finalmente fuori dal disastro sovietico.
E questi volevano costruire l’uomo perfetto, la società ideale che doveva andare oltre il capitalismo, e farla finita con la proprietà privata…. HANNO COSTRUITO LA SOCIETA’ PIU’ CORROTTA, FASCISTA, INEGUALE, FALLIMENTARE, ILLIBERALE DELLA STORIA!!!
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Ok . Hai assodato che il comunismo sovietico era il “male assoluto”?
Ma ora che l’hai sconfitto e hai acquisito la tua libertà ti metti con i guerrafondai della Nato per andare a bombardare il mondo intero uccidendo centinaia di migliaia di civili e servire un altro padronedopo esseri liberatodi quell’altro?
Che c’entra poi Putin col comunismo morto e sepolto?
O vuole Vittio inventare scuse perché alla ricerca inconfessata di una rivincita alla nostra sonora sconfitta dopo l’invasione italofascista in compagnia dei nazi di Hitler?
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OK…… MA PERCHE’ IN TUTTI QUESTI CAZZO DI BLOG TI DEVONO ATTRIBUIRE E FAR DIRE SEMPRE COSE CHE TU NEANCHE IMMAGINI?????????? MA DOVE CAZZO HAI LETTO CHE MI METTO CON I GUERRAFONDAI DELLA NATO????? HO SCRITTO IN ITALIANO, NON IN GIAPPONESE!!! Ti ho già scritto che dobbiamo stare sempre dalla parte di chi viene aggredito, invaso, distrutto!!! Non mi dimentico certo la guerra inventata da Bush e da Blair contro l’Iraq!!! Oggi un paese che muove guerra contro un altro paese libero e sovrano E’ IN TORTO!!! Con la politica, e i mille organismi internazionali che esistono proprio per evitare i conflitti, LE GUERRE NON DEVONO PIU’ ESISTERE!!!
E CHIUNQUE muove in guerra contro un altro paese libero e sovrano SI COPRE D’INFAMIA!!!
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Viviana, prima TUTTI QUELLI CHE POSSONO, DEVONO!!!! FERMARE I MISSILI SULLA TESTA DEGLI UCRAINI!!!
Poi faremo tutti i peli che vuoi su Zelensky…..
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Dillo agli americani di fermarli.
Loro vogliono metterv i missili nucleari in Ucraina.
Vuoi fermarli tu (noi) che l’altrieri hai (abbiamo) invaso la Russia in compagnia di Hitler?
Non facciamo ridere in polli.
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Vittio anche tu meriti una risposta : da morti sarà insignificante continuare a dibattere fra aggredito/aggressore, buono/cattivo……anzi dibattere non sarà proprio più possibile! Vi coinvolge così tanto l’ argomento da ritenerlo più importante della vostra vita o di quella dei vostri figli? A me interessa zero, basta che la facciano finita e trovino una soluzione prima di farci crepare tutti, perché se il ” meglio” ha la rogna, la nostra di rogna è finire sottoterra per colpa loro, una vera seccatura! Hai capito che rischiamo una guerra nucleare da fine del genere umano, da cui più che capire chi ha iniziato per primo, sarebbe essenziale risolvere il casino?
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Leggendo l’ importante articolo di Viviana su cui tutti dovremmo riflettere, ho rivisto l’ Italia devastata da 30 anni di strategia della tensione, stragi, omicidi politici, collusioni fra massoneria e organizzazioni criminali coinvolte anche in tentativi di colpi di Stato neofascisti, servizi segreti deviati, Cia, Gladio, corruzione, banche fallite, servitori dello Stato e magistrati assassinati, trattative indicibili fino alla discesa in campo, per l’ Italia il paese che amo, del produttore di tv commerciale e fiction, insieme a società offshore, capitali evasi, e mignotte …comico mancato, ma indiscusso campione di barzellette, la meglio riuscita è aver ridotto gli italiani ad amnesici cronici neppure in grado di riconoscere la propria tragica storia quando riproposta ad est. …..normalmente l’ esperienza insegna a capire o almeno a suscitare il dubbio fino a quando non ho ben capito…..invece rischiamo di morire dalle risate…..più che la barzelletta del secolo sembra un maleficio da cui non riusciamo a sfuggire dal 1994, il progressivo annullamento della capacità di dubitare che quanto viene raccontato non corrisponda al vero……. ho smesso di ascoltare e guardare ogni programma, talk show o telegiornale, ogni volta mi sembra l’ orchestrina che suona e canta sul Titanic……sentir suonare la stessa musica mi fa venir voglia di menare il pianista prima di affogare….
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«La “disinformazione” russa e la banda Biden
Quando si dice il destino: proprio ora giunge la verità sulle schifezze e le speculazioni che Joe Biden e suo figlio Hunter facevano in Ucraina e che erano sempre state negate con veemenza: dunque adesso sappiamo che il massimo responsabile della Nato ha avuto un interesse privato e personale nella leadership di Kiev e che ancora oggi la sua massima preoccupazione è che l’arrivo dei russi possa aprire il vaso di Pandora suo personale e dell’elite americana nella rapina a tappeto del Paese che fa finta di difendere. A questo proposito varrebbe la pena di notare che il numero di cosiddetti profughi, tra i quali si mischia poi ogni cosa, è molto inferiore alla perdita di popolazione subito dall’Ucraina a causa della gravissima crisi divampata dopo il golpe. Tuttavia la vicenda va anche molto oltre perché la soppressione degli affari sporchi di Biden in Ucraina, definita dal New York Time disinformazione russa, così come oggi viene definita tale qualsiasi notizia consistente sulla guerra, è stata anche la chiave di volta della sua vittoria elettorale. Anche qui tutto si tiene e si tratta davvero di una storia contemporanea nella quale emerge tutto il marcio che ci soffoca.
Riassumiamo la storia perché essa ha il medesimo tono, la medesima struttura e o stesso metodo delle altre che da due anni ci colpiscono incessantemente: nelle settimane precedenti le elezioni presidenziali del 2020. Il 14 ottobre 2020, meno di tre settimane prima che gli americani votassero, il quotidiano più antico della nazione, il New York Post , iniziò a pubblicare una serie di rapporti sugli affari opachi del leader democratico Joe Biden e di suo figlio, Hunter, in paesi in cui Biden, in qualità di vicepresidente, esercitava una notevole influenza (tra cui Ucraina e Cina) deducendone l’inopportunità della sua elezione. Il contraccolpo contro queste notizie è stato immediato e intenso, portando alla soppressione della storia da parte dei media padronali statunitensi e alla censura della storia da parte dei principali monopoli della Silicon Valley. La campagna di sbarramento contro questa notizia fu guidata dalla portavoce quasi ufficiale della CIA Natasha Bertrand (allora di Politico , ora con la CNN), il cui articolo del 19 ottobre è apparso sotto questo titolo: “La storia di Hunter Biden è disinformazione russa, dicono decine di ex funzionari dell’intelligence”. Come potessero asserirlo essendo appunto ex non si sa, ma in realtà essi avevano detto una cosa diversa: nella lettera in cui sostenevano la loro tesi dicevano di non avere prove per suggerire che le e-mail di Biden e figlio fossero falsificate o che la Russia avesse qualcosa a che fare con esse, ma avevano semplicemente intuito questo “sospetto” in base alla loro esperienza. Naturalmente siccome il problema era di non mettere in pericolo l’elezione del candidato che rappresentava la parte globalista dell’establishment americano, la cosa passò come prova certa e inoppugnabile che quelle mail fossero state fabbricate dalla Russia e costituissero una forma di disinformazione. L’Huffington Post arrivò persino a varare una campagna pubblicitaria sulla disinformazione russa cosa che naturalmente giustificava la censura pre elettorale più grave della storia americana. Twitter bloccò l’account Twitter del New York Post per quasi due settimane a causa del suo rifiuto di obbedire agli ordini di cancellare qualsiasi riferimento ai suoi articoli sulla vicenda e fu anche impedito ai singoli utenti di parlare tra loro della questione. Facebook, attraverso il suo portavoce, Andy Stone, annunciò, che avrebbe soppresso algoritmicamente la notizia in attesa di un “controllo dei fatti ” che , inutile dirlo, non è mai arrivato, proprio perché l’archivio era indiscutibilmente autentico.
Qualsiasi dubbio residuo sull’autenticità dell’archivio Biden è stato infranto quando un giornalista di Politico , Ben Schreckinger, ha pubblicato un libro lo scorso settembre , intitolato “The Bidens: Inside the First Family’s Fifty-Year Rise to Power, “ in cui ha dimostrato che le e-mail chiave su cui faceva affidamento il New York Post erano del tutto autentiche. Tra le altre cose, Schreckinger ha intervistato diverse persone incluse nelle catene di posta elettronica che hanno fornito conferma che le e-mail in loro possesso corrispondevano parola per parola a quelle nell’archivio del Post . Ha anche ottenuto dal governo svedese documenti identici ai documenti chiave dell’archivio.
Trovo davvero curioso che proprio oggi venga smascherata una delle narrazioni più pervasive sulla presunta disinformazione russa, cioè nel momento in cui tutte le notizie provenienti da Mosca sono censurate e considerate tout court come disinformazione. Viviamo davvero nell’Impero della menzogna.».
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👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏x Alessandra
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Bravissima Alessandra!! Indubbiamente la migliore!
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Applausi a Gatto!
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