
(Massimo Gramellini – corriere.it) – Quando leggi di centinaia di truffatori indagati per avere lucrato quattro miliardi con gli incentivi edilizi. Quando nelle intercettazioni li senti parlare allegramente di panzerotti, che sarebbero i soldi, trasferiti nei paradisi fiscali.
Quando li ascolti esultare al telefono per le scappatoie offerte da leggi mal scritte e burocrazie farraginose: «Lo Stato è pazzesco, gli piace farsi fregare (eufemismo)». Ecco, in momenti del genere ti tornano alla mente le parole dei magistrati di Mani Pulite, di cui in questi giorni si celebra il trentennale.
Rovesciando un diffuso luogo comune, quei giudici hanno sempre sostenuto che l’inchiesta non si fermò perché era salita troppo in alto, ma perché era scesa troppo in basso. Il consenso popolare, elevatissimo finché si era trattato di fare le bucce ai politici, si esaurì quando le indagini cominciarono a scoperchiare la corruzione spicciola, quella dei panzerotti.
Inutile precisare che, come non tutti i politici sono ladri, così non tutti gli imprenditori sono prenditori. Ma è sicuro che la famigerata Casta contro cui alcuni partiti oggi in via di disfacimento hanno costruito le loro fortune era solo una parte del problema.
Accanto a quella dei potenti c’era e c’è un fiorire di sottocaste altrettanto fameliche e corporative, che approfittano della mancanza di biasimo sociale per sottrarre alla comunità (cioè, lo ricordo, a noi) miliardi di soldi pubblici (cioè, lo ricordo, anticipati da noi). Rivoglio indietro i miei panzerotti.
Ah ecco. Quindi secondo Gramelot (cit.) alcuni partiti avrebbero dovuto costruire le loro fortune non andando contro la famigerata casta, ma andando contro i delinquenti, e oggi non sarebbero in disfacimento.
Si vabbè ci sono i giudici, ma vuoi mettere quanto attirano gli elettori i truffatori!
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Inutile precisare che non tutti i giornalisti sono pecoroni e che non tutti i lettori sono stupidi.
Gramellini va a meditare sulle ortiche.
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Proprio che Stato pazzesco, e questo qua parla dei suoi panzerotti
Ogni anno 200 miliardi di sprechi nella Pubblica amministrazione: il doppio dell’evasione
Gli sprechi per il malfunzionamento della Pubblica amministrazione italiana sono il doppio delle perdite stimate per l’evasione fiscale. È quanto emerge dall’ultimo report dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha comparato il mancato gettito degli evasori con i costi aggiuntivi che gravano su famiglie e imprese a causa del malfunzionamento dei servizi pubblici
Dalla burocrazia alla corruzione
Ecco alcuni dati su cui si è basata la ricerca: il costo annuo sostenuto dalle imprese per la burocrazia è di 57 miliardi di euro (fonte: The European House Ambrosetti); i debiti della Pubblica amministratore ai fornitori ammontano a 53 miliardi (fonte: Banca d’Italia); il deficit logistico-infrastrutturale ‘costa’ 40 miliardi all’anno (fonte: Mit); mentre gli sprechi e la corruzione nella sanità costano 23,5 miliardi (fonte: Ispe); quelli del trasporto pubblico locale ammontano a 12,5 miliardi (fonte: Ambrosetti-Ferrovie dello Stato). Citando CER-Eures, si riporta poi che se la giustizia civile italiana funzionasse come quella tedesca il Pil aumenterebbe di altri 40 miliardi. E che sono 24 i miliardi di spesa pubblica in eccesso che non consentono di abbassare la pressione fiscale alla media Ue (fonte: Commissione Ue).
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“stiamo dando un sacco di soldi all’edilizia (…) e droghiamo un settore in cui l’offerta di manodopera è limitata. Stiamo facendo salire i prezzi “stiamo dando un sacco di soldi all’edilizia (…) e droghiamo un settore in cui l’offerta di manodopera è limitata. Stiamo facendo salire i prezzi e contribuiamo all’inflazione”. “Diamo i soldi ai miliardari per ristrutturare le case delle vacanze. Ride tutto il mondo. Intanto rischiamo che dilaghi la disoccupazione nell’industria spiazzata dall’imposizione del passaggio all’auto elettrica entro il 2035″, prosegue Giorgetti che poi aggiunge “i politici dovrebbero andare nelle fabbriche a vedere cos’è la creazione di posti di lavoro qui se un benestante si ristruttura casa a spese dello Stato mentre l’industria non ce la fa a andare avanti, qualcosa non mi quadra”.
Diamo i soldi ai miliardari per ristrutturare le case delle vacanze. Ride tutto il mondo.
Un benestante si ristruttura la casa a spese dello Stato …
E dicevano di voler abolire la povertà… FARABUTTI!
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“Abbiamo abolito la …” favorendo i ricchi. Poveri, indigenti … andatevela a prendere in der cubo!
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Giustissimo, cominciamo a restituire i finanziamenti ai giornali (non dico giornaloni altrimenti viene fuori un pieno più finito) che ci propinano notizie faziose in continuazione, e qui mi fermo………….
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gargamellini finge di non appartenere ad alcuna casta, come quella dei giornalisti-sporcacarta che pigliano soldi dallo stato senza vendere una sola copia …sòla…e di carta troppo rigida….
Agramellì …., ti intaschi stipendio affinchè la multa ai non vaccinati e la sospensione dei lavoratori non vaccinati venga percepita cosa normale , come la vogliamo considerare ???? rincoglionimento di stato ??? sempre gli altri quelli sporchi , …vero ??? i giornalisti italiani sono il peggio del peggio del peggio del peggio , banari stercorari
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Sì vabbé, ma prima che intervenga AndreaEX… mi sapete spiegare il livore contro Gramellini?
I fatti sono quelli e sono chiari. Non me ne frega niente se ci sono altri sprechi e truffe. Sono oltre 4 MLD di euro.
Una montagna di soldi. E lo stato ha permesso a ditte del tutto fittizie di farseli accreditare.
Inutile prendersela con Gramelot, qui il problema è chiaro e tragico.
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mi aspettavo 75 “mi piace”
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