(Roberta Labonia) – Caro Luigi Di Maio t’ho seguito da sempre e da sempre ho condiviso le tue scelte e le tue parole, ma in questo Governo stai assumendo un atteggiamento che non mi riscalda più il cuore e che, diciamola tutta, non mi fa più capire da che parte stai.

Da te solo messaggi impaludati da cui non trapela fervore politico, neanche quando, di tanto in tanto, parli anche del MoVimento. Non ti sto chiedendo di tornare al vaffa, la moderazione nel linguaggio che Conte auspica nel nuovo corso che ha impresso al Movimento l’ho condivisa, ormai siete politicamente adulti, il tempo dei descamisados è finito. Ma quello di cui sto parlando sono i contenuti, sono la politica e, per certi versi, la passione. Quella che in te non avverto più. Al suo posto vedo solo tanta vernice Istituzionale. Tanto ci sarebbe da dire, da ri-affermare e stigmatizzare in questi ultimi tempi, vedi l’indegna candidatura di Berlusconi al Quirinale da parte del centrodestra, vedi l’indegna riforma dell’Irpef by Draghi che premia i ricchi a scapito dei meno abbienti (sbaglio o te ne sei addirittura fatto vanto?). I tuoi sostenitori, i tuoi colleghi che si dannano in Parlamento (nulla mi risulta sia venuto da te riguardo la legge sulle lobby appena approvata dalla Camera grazie al Movimento), cosa pensi che provino nei tuoi confronti se non sconcerto? La base di quel MoVimento a cui tu, salvo mi fosse sfuggito qualcosa, appartieni, se lo sta chiedendo. A parte vantarti dei tuoi indubbi successi come Ministro degli Esteri, da tempo non ti sento prendere posizione, da tempo non ti indigni, almeno pubblicamente, davanti alle porcate della vecchia partitocrazia che, ahimè, abbiamo visto e subito anche durante questo Governo. Da tempo non ti riconosco Luigi. Sei rimasto folgorato dal migliorissimo Mario Draghi? Eh sì, lo vai ripetendo pubblicamente a destra e a manca. Com’era quella tua frase a proposito del G20?: “impossibile non vedere con quanta autorevolezza il presidente del Consiglio porta avanti i negoziati internazionali”. Mi sarebbe piaciuto che, allo stesso modo, spendessi una lode, magari una sola, anche nei confronti del tuo Capo politico Giuseppe Conte. Sai, in queste ore si sta battendo per ottenere un sacrosanto scostamento di bilancio, affinché si possa abbassare il costo delle bollette e dare nuovi ristori a quei lavoratori ancora una volta fiaccati dalla pandemia. L’unico, Conte, che ha le carte in regola e l’autorevolezza per ricompattare il Movimento e farlo uscire dalle secche in cui si era andato a schiantare dopo le fallaci “illuminazioni” di un Beppe Grillo che sembra aver smarrito se stesso. E invece da te nulla, non un solo bravo Giuseppe, vai avanti, siamo tutti con te…

E ancora una volta ti chiedo: da che parte stai Luigi? Devo prendere per buone le voci di corridoio che ti danno come papabile alla Presidenza del Consiglio? (con Draghi al Colle che ti manovra of course…). Parafrasando Moretti in Ecce Bombo mi viene da dirti: Lui’, e di qualcosa di grillino!