La città è senza dubbio la culla di uno dei piatti più amati al mondo. Ecco 5 pizzerie top all’ombra del Vesuvio.

(tag43.it) – Nel 1889, in occasione della visita dei reali a Napoli, viene richiesto al pizzaiolo di raggiungere Umberto I e famiglia nella sfarzosa reggia di Capodimonte. In onore della regina, l’artigiano della pasta realizza una classica pizza rossa, a cui aggiunge mozzarella e basilico. Gli ingredienti hanno gli stessi colori della bandiera italiana, ma la regina rimane estasiata in particolare dal sapore della pietanza, che Esposito decide di chiamare “Margherita”, proprio come lei. Verità o falso storico, poco importa: Napoli è universalmente riconosciuta come “patria” della pizza (piatto che ha comunque millenni di storia) e un viaggio in città è un must per i suoi amanti. Ecco 5 pizzerie da provare a Napoli.
Lombardi 1892
La pizzeria Lombardi 1892, attiva come suggerisce il nome da 130 anni, ha una storia semplice e lineare, che arriva a noi attraverso cinque generazioni della stessa famiglia, tramandando nomi, passione e mestiere. Da provare.
Starita a Materdei
Si trova in una quartiere popolare di Napoli la pizzeria Starita a Materdei. Fondato da Alfonso Starita, il locale nasce inizialmente come cantina, per poi diventare sul finire degli Anni 40 trattoria, friggitoria e pizzeria, “vesti” nelle quali si specializza a partire dal decennio successivo. E oggi è un’istituzione.
Antica Pizzeria Gino Sorbillo
Ed è un’istituzione anche l’Antica Pizzeria Gino Sorbillo di Via dei Tribunali. Aperta nel 1935, oggi è un punto di ritrovo e di convivialità per cittadini e turisti. Non accetta prenotazioni, per cui in certi giorni la fila è pressoché inevitabile. Ma ne vale la pena. Vanta sedi a Milano, New York e presto anche in altre città italiane.

Pizzeria Umberto
Si trova nel salotto buono di Napoli la Pizzeria Umberto. Data di nascita 1916: il fondatore, Umberto appunto, era detto “treddeta” perché in un incidente di caccia aveva perso due dita della mano destra. Tra gli illustri clienti del passato, un suo omonimo, ovvero il Principe Umberto di Savoia, il cosiddetto “re di maggio”, così come Eduardo De Filippo e Domenico Modugno.
Antica Pizzeria da Michele
La storia dell’Antica Pizzeria da Michele è iniziata ancora prima della data di nascita della margherita, cioè nel 1870. E da allora prosegue senza intoppi, nel segno della semplicità. Serve infatti solo due pizze: margherita e marinara.
Perchè la pizza mi è pesantissima ?
1 ) Solo perchè la pasta non viene fatta lievitare a lungo ?
2 )Quanto è il tempo per esser sicuri che sia digeribile?
3) è decisivo anche il tipo di lievito oppure basta uno qualunque ; eventualmente quale ?
4 ) Dipende da quanto sta nel forno ( a legna) ?
5 )dipende dal pomodoro troppo acquoso ?
6 ) ALTRO ?
GRAZIE. Un appassionato della pizza che non riesce piu’ a mangiarla.perchè gli rimane sullo stomaco.
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Oltre al tipo di farina, che sarebbe meglio non fosse la “00” (in quanto più raffinata, dunque più povera di nutrienti), il tempo di lievitazione è fondamentale, e dovrebbe essere di almeno 24 ore.
Il problema è che il pizzaiolo, che di solito materialmente realizza l’impasto, non ha la palla di cristallo per sapere quante pizze gli chiederanno il giorno dopo, e di solito non ha neanche lo spazio per stoccare i panetti necessari a coprire sia pranzo che cena, pertanto agisce sulla quantità di lievito e sulla temperatura di stoccaggio, col risultato che l’impasto non è quasi mai lievitato in maniera ottimale, risultando meno digeribile.
Anche la mia compagna aveva lo stesso problema ma l’ha risolto, paradossalmente, rivolgendosi a posti (non pizzerie, di solito bar o pub) che utilizzano le basi per pizza già tirate e congelate (solo le basi, tutto quello che ci va sopra è fresco). In questo modo, il tempo di lievitazione non è più un problema per il produttore, che si può permettere di risparmiare sul lievito arrivando anche a 48 ore (tanto poi le congela).
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L’autore dell’articolo che non saprà un ca….di Napoli. Ha indicato 5 “ex” pizzerie top.
Giuseppe per i punti 1 2 e 3, il meglio sarebbe il lievito madre che lievita 24 ore, ma ovviamente non tutti fanno così, e ci sono alcuni(tipo le pizzerie elencate) che dicono di fare così ma io ci credo poco. La digeribilità dipende non solo dal lievito ma anche dalla qualità degli altri ingredienti: olio, fiordilatte, pomodoro farina, e soprattutto, la pizza non deve essere bruciata sotto, deve essere cotta in un forno che va pulito continuamente, cosa che non accade in nessuna delle pizzerie elencate, buone soltanto per i turisti ormai.
Guardati le varie puntate di Report sulla pizza🙃
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Anche le Iene, quando realizzarono il servizio in cui certe pizzerie bruciavano il legno delle bare (!) per fare le cotture.
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SM e figurati, ora che è crollata una cappella al cimitero di Poggioreale……🤦
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SM e figurati, ora che è crollata una cappella al cimitero di Poggioreale……🤦
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Vengono menzionati sempre gli stessi che forse oggi non sono i migliori. Ci sono tante pizzerie che fanno pizze molto ma molto più buone di questi menzionati anche noi usiamo prodotti di alta qualità facciamo un prodotto eccellente e ne siamo consapevoli ma nessuno mai ti menziona. Sempre gli stessi!! Napoli è piena di ottime pizze svegliaaa
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