Nella prima settimana del 2022 si sono registrati nell’intera regione 7 milioni di nuovi casi. Mentre nel nostro Paese gli ospedali tornano sotto pressione: Calabria e Piemonte verso l’arancione.

oms allarme per Omicron in Europa

(tag43.it) – L’organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un nuovo allarme Covid per l’Europa: all’attuale tasso d’infezione, oltre la metà degli europei sarà contagiata da Omicron entro due mesi. «A questo ritmo, l’Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme) prevede che oltre il 50 per cento della popolazione della regione sarà infettata da Omicron entro le prossime sei-otto settimane», ha affermato il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, durante una conferenza stampa online, sottolineando come questa variante possa infettare chi è già stato malato o vaccinato.

Nella prima settimana del 2022 in Europa oltre 7 milioni di casi

Nella prima settimana del 2022 i nuovi casi di Covid registrati in Europa sono stati oltre 7 milioni, «dato più che raddoppiato in un periodo di due settimane», ha sottolineato Kluge. Al 10 gennaio, 26 Paesi della regione – che per l’Oms arriva fino alla Russia europea e comprende anche le ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale – hanno riportato che oltre l’1 per cento della loro popolazione si sta infettando ogni settimana.

Omicron contagerà la metà degli europei

Covid in Italia: Calabria e Piemonte verso l’arancione

In Italia il virus continua a correre spinto da Omicron mettendo sotto pressione gli ospedali. Nell’ultima settimana, fino a lunedì 10, i ricoveri sono stati 4.250 in più rispetto a quella precedente (e hanno raggiunto il totale di 17.946). Alcune regioni rischiano ora di diventare arancioni. Per entrare in questa fascia devono essere occupati da malati Covid il 30 per cento dei posti in area medica e il 20 per cento di quelli in terapia intensiva. Tra tre giorni la cabina di regia comunicherà gli eventuali cambiamenti di colore. Hanno già superato la soglia sia la Calabria (36,1 per cento dei letti ordinari occupati e il 20,1 per cento di quelli in terapia intensiva) sia il Piemonte (rispettivamente 31,7 per cento e 22,3 per cento). Occhi puntati anche su Liguria (38,8 e 19 per cento) Friuli Venezia-Giulia (27,7 e 23,4 per cento), Marche (24,6 e 27,3 per cento), Provincia di Trento (21,3 e al 30 per cento). Preoccupano anche la Sicilia – dove l’occupazione dei letti ordinari è al 31,3 per cento ma quella delle terapie intensive ancora al 17 – e il Veneto dove i letti ordinari sono al 254 per cento e le terapie intensive al 20,1.