(Pietrangelo Buttafuoco) – Dare del “divisivo” a qualcuno è come mettergli una pietra sopra. Silvio Berlusconi, dunque, è considerato divisivo. In vista del Quirinale lo si definisce tale per metterlo fuori gioco mentre invece un Paolo Gentiloni o una Rosa Bindi, un Giuliano Amato – per non dire di una Emma Bonino o, giusto per il revival, un Romano Prodi – sono considerati “inclusivi”. Quando mai la larga e provinciale Italia è stata inclusa da lor signori non si sa ma il fatto è sempre quello: chi comanda sulle parole ha già il potere.