È arrivato il freddo ed è tornato il confinamento duro. Lockdown in Austria: inizia il “confinamento” con la polizia per le strade. Il governo annuncia misure per i non vaccinati: “Saremo rigidi”. In Germania anche i Verdi favorevoli alla restrizione

(DI COSIMO CARIDI – Il Fatto Quotidiano) – È arrivato il freddo ed è tornato il confinamento duro. Dai ieri i quasi due milioni di austriaci non vaccinati sono ripiombati in un lockdown simile a quello della primavera 2020. Niente attività sociali. Possono uscire di casa solo per esigenze primarie e per andare a lavoro, dove è comunque richiesto un Green pass con test a pagamento. Possono uscire a fare una passeggiata, una corsa e incontrare una sola persona che non sia parte del nucleo familiare. “Questa non è una raccomandazione” ha tuonato il ministro dell’Interno Karl Nehammer, annunciando un impegno “senza precedenti” per garantire severità nelle verifiche.

Per le strade della Capitale si sono visti agenti di polizia che hanno istituito controlli a campione. Le multe sono salate: 500 euro per i cittadini e oltre 3.000 per gli esercenti. L’incidenza settimanale è di 848 casi ogni centomila abitanti. Gli ospedali sono in affanno. In meno di un mese i ricoveri sono raddoppiati. Si rischia il collasso del sistema sanitario prima di fine mese. La Germania ha inserito l’Austria nei Paesi ad alto rischio, reintroducendo l’obbligo di quarantena. Un brutto segno con l’inizio della stagione sciistica alle porte. Al ministero della Salute viennese stanno valutando di dichiarare un coprifuoco per tutti e l’imposizione dell’obbligo vaccinale per i sanitari. Il cancelliere Alexander Schallenberg è in carica da appena un mese ed è convinto di poter convincere i non vaccinati a fare la loro parte. Solo il 65% degli austriaci è immunizzato “un numero vergognosamente basso” ha detto Schallenberg. Imponendo queste restrizioni alla libertà di chi ha scelto di non vaccinarsi, il cancelliere conta di poter far ripartire la campagna d’immunizzazione, ferma da inizio estate. Questo confinamento dei no vax durerà 10 giorni, fino al 24. Ma saranno le dosi di vaccino amministrate e non l’incidenza a far decidere se prolungare o meno la misura. Vienna ha inoltre deciso di mettere a disposizione dei bambini tra i 5 e gli 11 anni migliaia di dosi Pfizer.

Nella confinante Svizzera, un night club ha deciso premiare i clienti vaccinati da meno di tre giorni con una fellatio gratuita per “aver contribuito alla ripresa di una vita normale”. Il bastone e la carota. In Germania dopo le vaccinazioni in discoteca, sulla metro e in aeroporto sembrano ora propensi a seguire il modello austriaco. L’incidenza accumulata per centomila abitanti, comunicata ieri mattina dal Robert Koch Institute, è di 303. La più alta mai registrata dall’inizio della pandemia. I primi a subire nuove limitazioni saranno i cittadini della Capitale: a Berlino le terme sono un rito invernale, persino la notte che venne buttato giù il Muro Angela Merkel era in sauna con un’amica; da ieri nella Capitale tedesca l’accesso alle spa è consentito solo ai vaccinati. I test non sono più validi. Non saranno più sufficienti nemmeno per entrare in bar, ristoranti, cinema. Gli alberghi invece sono esentati. Le limitazioni servono a convincere i residenti a vaccinarsi e non devono colpire i turisti. La norma sarà in vigore fino al 28 novembre. Ma ogni Land fa storia a sé. Ci sono parti della Germania dove il tasso di immunizzazione è sotto il 60%. Il presidente della Bavaria Markus Söder invoca il 2G (solo vaccinati o guariti) per tutti, anche sul posto di lavoro. Più duro che in Austria. Anche nelle consultazioni per la formazione del nuovo governo si parla di nuove misure restrittive. Robert Habeck, co-presidente dei Verdi, ha dichiarato: “Non vogliamo un confinamento generalizzato, quindi dovremo introdurne uno solo per i non vaccinati”. Governo federale e Länder decideranno giovedì, in una riunione d’emergenza, quali saranno i prossimi passi. Molto probabile il ritorno al lavoro in remoto per tutti.