Gli attivisti 5 Stelle hanno tempo fino a stasera alle 22 per esprimersi sulla leadership di Giuseppe Conte , ultima investitura di cui l’ex premier ha bisogno prima di poter rilanciare a suo modo l’azione politica del Movimento.

(pressreader.com) – di Lorenzo Giarelli – Il Fatto Quotidiano – Adesso è davvero l’ultimo miglio. Gli attivisti 5 Stelle hanno tempo fino a stasera alle 22 per esprimersi sulla leadership di Giuseppe Conte , ultima investitura di cui l’ex premier ha bisogno prima di poter rilanciare a suo modo l’azione politica del Movimento. E i primi numeri confortano l’avvocato: alle 19 di ieri i clic erano 40mila, più di tutti quelli registrati nella prima giornata di consultazione sullo Statuto. Archiviato il voto, poco più di una formalità, Conte potrà poi pensare alla sua squadra, per la quale però sarà necessario aspettare ancora qualche settimana.

L’aria che tira, dentro al Movimento, è infatti quella di completare la composizione delle cariche a ridosso delle Amministrative del 3 ottobre se non addirittura nella fase immediatamente successiva al voto. Una strategia che consentirebbe di calmare le acque dopo i tumulti interni di inizio estate – la guerra legale con Rousseau, lo scontro tra Conte e Beppe Grillo e poi i malumori sulla riforma della giustizia – e di prendersi un po’ di tempo per definire ruoli e funzioni.

Intanto però c’è il voto sulla leadership previsto su SkyVote, la piattaforma con cui il Movimento ha stipulato un contratto di servizio dopo il divorzio con Davide Casaleggio. A differenza della consultazione che ha approvato lo Statuto a inizio settimana, questa volta non è previsto quorum. Ergo: non servirà replicare i 60 mila clic di allora, anche se un’affluenza sopra la metà degli aventi diritto (in tutto sono circa 115mila) darebbe vigore all’affermazione di Conte. I dati parziali, in questo senso, sono buoni. I 40mila voti raggiunti ieri alle 19 battono i 35mila annunciati lo scorso lunedì alle 22, quando si sono chiuse le urne per il primo giorno di consultazione sullo Statuto.

Una volta ricevuto il mandato dagli iscritti, Conte sarà quindi “presidente” e a lui spetterà – da Statuto – “la determinazione e l’attuazione dell’indirizzo politico del M5S”. Nell’avvicinarsi al voto nei Comuni – e in attesa che si riempiano le altre caselle – l’avvocato potrà poi contare su quello stesso Comitato di Garanzia in funzione prima della rivoluzione interna, ovvero l’organo presieduto da Vito Crimi e composto da Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri. I tre resteranno infatti in carica fino all’elezione dei nuovi componenti, scelti all’interno di una rosa di sei nomi proposta da Grillo agli iscritti.

Altre scelte spetteranno invece al leader politico, a partire dai vicepresidenti e da alcuni comitati ad hoc, cariche di fiducia per le quali da mesi si fanno i nomi – tra gli altri – di Chiara Appendino , Alfonso Bonafede e Alessandra Todde . Ma nel nuovo Movimento, Conte immagina centrale anche la Scuola di Formazione, per la quale l’ex premier potrebbe coinvolgere l’avvocato Luca Di Donna, professore di Diritto privato europeo alla Sapienza e molto apprezzato dal leader.