(Lara Tomasetta – tpi.it) – Camilla Canepa è morta. La 18enne di Sestri Levante, vaccinata con AstraZeneca lo scorso 25 maggio nell’open day per gli over 18 e ricoverata da domenica 6 giugno all’ospedale San Martino di Genova dopo una trombosi al seno cavernoso non ce l’ha fatta. La giovane è deceduta nelle scorse ore così come annunciato dalla sindaca Valentina Ghio.
Scontato o qualunquista che sia, tocca ricordare che nessun bollettino Covid ci abituerà mai all’idea della morte. E Camilla Canepa non può restare un numero impigliato tra i ragionamenti delle statistiche. La sua tragica storia impone più di un momento di riflessione e analisi su quanto sta accadendo e su come si stia gestendo quella che non è più possibile chiamare “emergenza”.
La levata di scudi da parte dei virologi sull’uso di AstraZeneca nei giovani è giunta. Forse troppo tardi. Ma nell’epoca dello strillio perenne, anche le voci più autorevoli e attendibili sono sfumate nel calderone. Ma non era questo il momento di abbassare la guardia. Il virologo Andrea Crisanti si è giustamente chiesto: “Come è possibile che sia stata presa l’iniziativa di dare questo vaccino in questa fascia d’età, al di là delle raccomandazioni esistenti? Il Cts era stato informato? Doveva essere consultato prima, non dopo”.
Anche se in Italia il vaccino di AstraZeneca è “già preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età”, come ha ricordato il coordinatore del Cts Franco Locatelli, molte Regioni si sono mosse in ordine sparso, e continuano a farlo. L’Asl Napoli 2 ha revocato l’open day programmato per giovedì sera con Astrazeneca a tutti i residenti di oltre 18 anni, senza prenotazione. In Sicilia invece torna l’iniziativa dal 10 al 13 giugno per i cittadini dai 18 anni in su, che non presentano fragilità, che potranno vaccinarsi su base volontaria senza prenotazione con AstraZeneca e Johnson & Johnson. Nel Lazio sono aperte da martedì le prenotazioni per un open week over 18 Astrazeneca con vaccinazioni fino a domenica con ticket virtuale su app ufirst.
E adesso si attende il parere del Cts, che potrebbe esprimersi a breve con un nuovo pronunciamento sull’uso di AstraZeneca nella strategia vaccinale, in particolare proprio fra i giovani.
Nella corsa all’immunità di gregge, chi si è assunto la responsabilità di valutare i costi-benefici delle somministrazioni dei vaccini a vettore virale nei giovani? Le Regioni? E dietro quale parere scientifico? E su quali basi statistiche? Le basi statistiche erano corrispondenti allo stato attuale della diffusione del virus oggi? E il Governo poteva/doveva intervenire?
Su questi punti Crisanti ricorda: “Abbiamo discusso a lungo sul problema di AstraZeneca, abbiamo discusso del fatto che andava dato sopra i 60 anni perché, sebbene sicuro ed efficace, c’erano alternative e non valeva la pena correre rischi. Poi si sapeva anche la frequenza di questa complicazione: la frequenza è 1 su 6-700mila? E sicuramente avranno vaccinato 6-700mila ragazzi”.
Il punto è: se le raccomandazioni c’erano, la disponibilità di dati e vaccini pure, perché non si è pensato di chiedere al Cts di esprimersi prima di lasciare le decisioni in capo alle singole Regioni? Il Governo aveva ed ha tutto il potere decisionale per imporre un’unica strategia.
A questo proposito, rispondendo al question time al Senato, Speranza ha sottolineato che lo scorso 7 aprile il ministero, con una circolare, “ha già raccomandato l’uso preferenziale del vaccino AZ agli over-60 e Aifa ha ribadito che il profilo beneficio-rischio è più favorevole all’aumento dell’età”. Queste valutazioni, ha anticipato, “saranno sicuramente considerate nel prossimo parere del Cts”. Tutti i vaccini sono però “sicuri ed efficaci”, ha precisato il ministro.
Sul termine “preferenziale” Crisanti è perentorio: “Preferenziale, quando si hanno tanti vaccini a disposizione, equivale a obbligatorio, non prendiamoci in giro. Non ci sono dubbi al riguardo. Se hai alternative, non lo dai. I vax day andavano fatti con altri vaccini”.
Tocca quindi domandarsi se dal 7 aprile a oggi, il rapporto beneficio-rischio non fosse notevolmente cambiato in funzione della minor diffusione del virus e della maggiore disponibilità di vaccini alternativi ad AstraZeneca.
Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti ha voluto sottolineare: “La possibilità di utilizzare AstraZeneca per tutti su base volontaria non è un’invenzione delle Regioni o di qualche dottor Stranamore: è suggerimento che arriva dai massimi organi tecnico-scientifici per aumentare le vaccinazioni, e quindi evitare più morti”.
Non è e non sarà mai il momento dello sciacallaggio sul caso di Camilla Canepa, ma indagare i processi decisionali è necessario se non doveroso. La confusione è evidente e l’intera gestione della distribuzione del vaccino sviluppato dall’Università di Oxford non ha mai brillato per trasparenza.
Il commissario straordinario all’emergenza Covid-19 il generale Francesco Figliuolo chiamato in causa sulle polemiche ha precisato: “Polemiche sugli open day per vaccinare i giovani con Astrazeneca? Oggi noi sappiamo che questo tipo di vaccini sono consigliati agli over 60, dopodiché possono essere usati per tutte le classi di età. È bene fare un’anamnesi molto approfondita ma ovviamente le riflessioni le devono fare gli scienziati. E io sono sempre pronto a recepire qualsiasi riflessione che venga fatta in ambito ufficiale, quindi le raccomandazioni che poi daranno sono da applicare”.
Nessuno chiede e chiederà mai di attaccare il governo o il premier Draghi con una pletora di insulti, ma che qualcuno dei nostri politici o delle istituzioni alzi educatamente il dito per chiedere “perché?”, “chi?”, “quando?” potrebbe ricondurci sulla via di un sano dibattito volto a proteggere i cittadini.
Soltanto a gennaio scorso, l’ex premier Conte non è stato risparmiato da aspre critiche per la gestione degli accordi con le multinazionali farmaceutiche per l’approvvigionamento dei vaccini. Forza Italia invocava persino il Copasir per indagare sui presunti mancati accordi sui brevetti. E nell’attuale silenzio assordante della politica che non domanda e non pretende, viene purtroppo semplice pensare che se al posto di Draghi ci fosse stato ancora Giuseppe Conte, avremmo quasi certamente assistito a una crocifissione, almeno da parte di alcuni partiti che al tempo occupavano i banchi dell’opposizione. Il timore reverenziale – se possiamo chiamarlo così – nei confronti del premier Draghi che investe oggi gran parte della politica è diventato insopportabile e totalmente ingiustificato. Si chieda di far chiarezza perché non esistono morti di serie B.
Personalmente ho orrore di questo conformismo filodraghiano, e mi sembra quasi tutto giusto. Mi pare però che si stia perdendo il nocciolo della questione, e cioè che la ragazza soffrisse di piastrinopenia autoimmune familiare. Il che sconsigliava doppiamente (triplamente se assumeva pure la pillola) di fare il vaccino Astrazeneca, ed era impossibile che la ragazza non conoscesse la sua condizione. Ma, pace all’anima sua, avrà voluto forzare i tempi per viaggiare e andare in discoteca. Il che da un lato è comprensibile, ma dall’altro uno a 18 anni è padrone della propria pelle. L’unica cosa che spetta al governo è di mandare degli spot per ribadire a tamburo battente e con parole molto povere che chi soffre di determinate patologie, ha meno di 30 anni, è donna e prende la pillola Astrazeneca non lo deve fare.
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visto che ti chiedono una anamnesi personale,
e che devi firmarla, nel pre colloquio che si fa
ci sono due possibilità
– la ragazza, come dice lei, ha taciuto per forzare la vaccinazione
– la ragazza l’ha detto ma, il medico, ha ritenuto la cosa non problematica
non credo cestinino quel documento, quindi recuperarlo e verificare la cosa
non dovrebbe essere una cosa da più di un paio d’ore
ma solo se fosse il primo caso lo troveranno, altrimenti … l’ha mangiato il gatto.
rimane il fatto di continuare a ripetere che il rischio è minore delle possibilità
e questo continuo citarlo può aver fatto fare ad entrambi gli attori dell’elenco sopra
un errore di valutazione.
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Sono tutte balle. Oggi dei 42 morti in GB la metà era vaccinato. 22 con entrambe le dosi e 7 con una.
Di cosa stiamo parlando?
Ci stiamo attrezzando a tracciare e sequenziare?
Si pensa solo a mangiare e a bere.
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Mi scuso, 12 con entrambe le dosi.
Quelli fanno un milione di tamponi al giorno.
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AstraZeneca, Figliuolo: “Lo stop agli under 60 avrà impatto sul piano vaccinale”
ecchilo chi spingeva, e che motivo aveva, le 500.000 somministrazioni giornaliere,
una promessa da furiere che doveva essere mantenuta.
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Questi sono una manica di delinGuenti, non c’é niente da fare.
E non è vero, a differenza di quel che dice Cristanti, che è il più pulito del bigoncio, che c’é stato solo questo caso.
La donna di 42 anni dove la mettiamo, ammesso che sopravviva?
L’uomo di 52 anni morto dopo 1 ora, altro discorso?
Il marinaio Paternò ufficialmente collegato al vaccino?
Ma quel che mi fa incazzare di più è che questi argomenti li riprendono complottari novax dei miei stivali che hanno negato spudoratamente migliaia di morti e molti continuano a farlo, però sui vaccini non hanno dubbi: uccidono, ovviamente più della malattia.
Ditelo ai ‘cosi’ che frequentano il blog Simplicissimus.
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– grazie.
Dispiace. E’ un fare generalizzato. La serietà se ne è andata. leggo i giornali ma mi tengo lontana dal dolore ne ho troppo di mio.
I pensieri pseudo filosofici servono da anestetico, la rabbia può generare larve di incoscienza.
Siete ferrati bene. Io ho solo 3 marce.
Addio.
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Siamo in caduta libera.
Solo un’ultima cosa, anno scorso mi capitò un libro “oggi in Spagna domani in Italia” riferito al periodo di Franco.
Nessuno pagherà. Personalmente del vaccino non mi fido, servono anni di sperimentazione per ottenere dosi funzionali , altamente innocue e con prassi consolidate legate ad eventuali danni collaterali.
Addio.
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Non ti facevo così disonesto… O magari sei semplicemente “corto”: peccato… E te l’ho pure scritto sul blog de Ilsimplicissimus.
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Spiacente di averti deluso, micio, ma io questi discorsi li faccio da oltre un anno e non ho mai cambiato idea in merito.
Gente che ha parlato e sparlato di ‘non è morto nessuno di coviddi’ ‘i virus non esistono’ ‘la pandemia non esiste’.
Poi arrivano le documentazioni ISTAT da maggio del 2020 e li vedi eclissarsi, salvo poi ritornare fuori dopo essersi ‘documentati’ sparando ulteriori cazzate ogni volta smentite da altri report.
https://www.luogocomune.net/forum/coronavirus/1075-covid-il-numero-dei-morti?start=1980
Seguivo gente come Guerino o Montanari, vergognandomi per loro.
Se non conosci il ‘coso’ Domenico Guerino, giornalista eccelso di ControRadio, ti racconto solo una delle sue ‘chicche’.
‘controinformazione. Oggi 142 ricoverati e 1.000 guariti’.
Era ottobre scorso.
Quello stesso giorno ci furono 3.000 nuovi casi, e i 142 ricoverati non erano al lordo, ma al netto tra ‘dimessi’ (per varie cause…) e nuovi.
Ma questo all’esime ‘giornalista’ e ‘storico’ più a suo agio, poco importa.
E chiami me disonesto, eh.
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In Gran Bretagna sono ricominciati i decessi, purtroppo si sono tutti vaccinati con l’Astrozeneca e ci sono morti anche tra i vaccinati con due dosi per cui gli alibi stanno a zero.
L’Aifa ha vietato il vaccino AstraZeneca in tutta Italia .
Non c’è nessun bisogno di vaccinare i giovani e manco per idea i bambini.
La smania vaccinista di Figliuolo sarà bene che si dia una calmata.
Molti Paesi europei hanno vietato da tempo sia Astrozeneca che Johnson.
Noi vogliamo fare dei morti per forza per aggiungere qualche medaglia al pettorale del generale?
Draghi si vergogni e dia qualche spiegazione al popolo! Bella forza fare dei morti e poi non aprire bocca!
E i media si vergognino per il casino che hanno sempre fatto! Sono totalmente inaffidabile e meritano solo l’estinzione!
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Draghi è il Primo Motore Immobile…
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