(Dott. Paolo Caruso) – Mai più veritiero fu il famoso detto che “il cane morde sempre il poveraccio”, così anche i media, cani da guardia del sistema, ringhiano “mordendo” i cosiddetti emarginati, gli ultimi della società, il cittadino qualunque, portandoli al pubblico ludibrio della cronaca. Come nel caso della illecita percezione del reddito di cittadinanza dei 177 migranti denunciati alla procura di Palmi dai carabinieri di Gioia Tauro che si aggiungono agli 87 italiani dei giorni precedenti. Un sistema perverso che investe l’intero Paese maggiormente nelle zone povere del meridione legato perlopiù alla pseudo furbizia e all’ignoranza.  Tali lavoratori agricoli sfruttati dal capolarato,  vivono la loro giornata tra il pesante lavoro dei campi (12 ore al giorno) e un “salutare” riposo nella “lussuosa” tendopoli con vista mare a ridosso del porto di Gioia Tauro, ricevendo grazie all’opera delinquenziale tutt’altro che “disinteressata” di esponenti delle ndrine locali un reddito non dovuto. Un atto delinquenziale, secondo i media di estrema gravità, forse perchè perpetrato da immigrati. Così è partito un vero cannoneggiamento mediatico, una narrazione superficiale e approssimativa dei fatti,  utile però a sollevare un polverone e a distogliere l’attenzione dei cittadini dai privilegi della casta e dal reintegro dei vitalizi ai senatori della repubblica condannati in via definitiva. Del resto la onorabilità della casta va sempre tutelata, così tutte le loro malefatte  vengono avvolte da una cortina di omertà. Infatti un assordante silenzio è sceso sulla illecita richiesta di alcuni parlamentari alla percezione del bonus INPS dello scorso anno, i cui nomi a tutt’oggi vengono secretati, una brutta storia dai contorni miserabili vista l’esiguità della somma, (600-1000 euro), un comportamento che scredita ulteriormente l’onorabilità dei politici ma nello stesso tempo gli organi d’informazione. E che dire della nebbia dei media  che ha avvolto i privilegi e l’arroganza della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati in merito all’utilizzo costante dei voli dell’aeronautica militare al costo di 5000 euro l’ora.; un vero e proprio spreco di denaro pubblico che trova riscontro solo nell’ostentazione di un privilegio. Ancora più sconcertante il tentativo goffo di anestetizzare la notizia del reintegro dei vitalizi ai senatori condannati per corruzione. Questa è l’informazione italiana sempre più servile a logiche di potere e in grado di valutare l’opportunità della notizia, il tempo e le modalità, specialmente se questa viene fuori dai  palazzi della politica.