(lanotiziagiornale.it) – Un dipinto a olio di Felice Casorati intitolato “Il deputato di Bombignac”. E poi “Architettura” di Ottone Rosai e “La domenica della buona gente” di Renato Guttuso. Ma anche “vita nei campi” di Giorgio De Chirico. Con una strana storia dietro: è stato rubato e sostituito con una copia a sua volta trafugata. Repubblica racconta oggi che dalla sede Rai di viale Mazzini a Roma sono spariti numerosi dipinti di pregio. Alcuni sono stati sostituiti da copie. Altri si sono semplicemente volatilizzati.
Sulla vicenda indaga la procura di Roma mentre la Rai, per tutelare un patrimonio che vale circa 100 milioni di euro, ha nominato un comitato tecnico scientifico con l’obiettivo di catalogare le opere. Non sono solo dipinti, ma anche litografie, arazzi, sculture. Che Vittorio Sgarbi insieme ad Achille Bonito Oliva, Oliviero Toscani, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, Sylvain Bellenger la direttrice del Museo e Real Bosco di Capodimonte e molti altri dovranno concorrere a difendere. «Con un lavoro certosino — dice Nicola Sinisi, il direttore dei Beni artistici della Rai — abbiamo iniziato a mettere al riparo il grande patrimonio» della tv di Stato. Peccato per i quadri spariti però:
L’allarme (indaga la procura di Roma) è scattato nel marzo scorso, quando proprio in viale Mazzini era caduto in terra quello che avrebbe dovuto essere “Architettura” di Ottone Rosai, un autore fiorentino del Novecento: qualcuno si è accorto che si trattava di una copia. L’originale era stato rubato negli anni ’70 e venduto per 25 milioni di lire da un dipendente ormai in pensione, non più imputabile. È sparito anche “La domenica della buona gente” di Renato Guttuso. E “Vita nei campi” di Giorgio De Chirico, trafugato e sostituito con un falso, rubato a sua volta: il furto del furto.
Chissà come la prenderà la procura.
La cosa non mi lascia stupito, quello che mi fa infuriare è che la RAI sia in possesso di cotanto patrimonio e che vi sia un direttore dei Beni artistici della Rai. Come è venuta in possesso?
A che caxxo servivano quei quadri, ad abbellire le stanze dei nullafacenti, invece di stare in un museo?
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A leggere i titoli degli articoli pubblicati solo su infosannio, ci si rende conto della decadenza nella quale è precipitato il nostro paese: Un direttore dei beni culturali che come dici tu, che non dirige una beata, ma si mette in tasca almeno di 228 mila euro all’anno di stipendio.
La De Gerolamo ministro grazie ai reati commessi, come pubblica il fatto.
Salvini, che anche lui doveva intrallazzare con lo 007 de noantri, non ricevuto nelle sedi istituzionali perchè il capitone a lavorare lì, non c’era mai…
Sarebbe utile andare ogni tanto a vedere quali e quanti sono quegli “onorevoli” condannati dei quali i nostri giornaloni non parlano, però si danno un daffare pazzesco a pompare notizie che non esistono.
E sono quelli che dovrebbero sedere sulle poltrone con disciplina e onore!
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È tutta la PA che funziona così, non solo la RAI.
L’obiettivo di molti politici e militanti è la PA, 200.000/300.000 € all’anno sicuri per tutta la vita a prescindere dai meriti.
Non esistono al di fuori della PA lavori così tranquilli.
L’incarico di parlamentare ha una scadenza, quello nella PA è a vita!
Concepiscono le nostre tasse come la loro refurtiva.
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Egregio Andrea ex, come spesso le accade, quando sente parlare di P.A. perde la tramontana e “spara” giudizi affrettati. La RAI è un’azienda pubblica NON la Pubblica Amministrazione. Io
vi ho conosciuto tanti lazzaroni e farabutti: quasi esattamente altrettanti in importanti e grandi aziende PRIVATE italiane e straniere.
Poi, se le interessa sapere esattamente quanto guadagnano i dirigenti pubblici: nei siti che riguardano ministeri ed enti c’è la sezione ” amministrazione trasparente ” con l’indicazione, all’euro, delle retribuzioni annuali. Si diverta e non segua le frexxcce che si leggono in giro.
Comunque, stupisce ” il lavoro certosino”: non tenevano un inventario controllato ogni anno, come la Legge prescrive si debba fare nelle aziende e amministrazioni che dipendono dal pubblico denaro?
Saluti
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Per pubblica amministrazione in senso esteso non ci si riferisce solo ai ministeri ma anche alle aziende pubbliche come la RAI, le partecipate come AMA ed ATAC.
I farabutti, gli incapaci ed i fancazzisti ci sono anche nelle aziende private ma a pagargli stipendio e pensione non sarò io con le mie tasse ma il suo datore di lavoro.
Non è un dettaglio.
Io non ho dubbi che ci siano persone all’interno della PA che fanno il proprio dovere. E sono portato a pensare che lei rientri tra questi meritevoli.
Ragion per cui dovrebbe indignarsi più di me per le ruberie ed inefficienze della PA, visto che le paga sia come contribuente che come dipendente.
Chi vuole tutelare i servizi pubblici deve auspicare il pugno duro verso fancazzisti, assenteisti, raccomandati ultraprotetti, incapaci immeritevoli del ruolo apicale che ricoprono.
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Concordo!! Vista la cura che ne ha … possiamo cominciare a licenziare il direttore dei beni artistici !! A che serve ?
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Solo un piccolo esempio della totale depredazione dell’Italia
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È andato a chiedere l’aumeto..
Fottiti (la risposta).
Ah si??
E io mi piglio il quadro, pure la penna (bic).
Tie’.
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Anzi che nun se so’ rubbati er cavallo!
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È perché non cammina ,bisogna alzarlo per spostarlo!troppo lavoro!mica sono scemi.Ladri si ma scemi no
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Se è ancora in bronzo lo imbrarcano e poi
lo squagliano in fonderia!
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E che ne sai? Potrebbe esse na copia pure er cavallo….
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Prima o poi se lo arrubano pure quello! Dagli tempo e se lo mettono in villa.. dirigenti senza vergogna che non contenti dei loro lentissimi stipendi senza fare una beata m..si sono persino ingegniati a fare copie ( magari anche con la fotocopiatrice aziendale!!ah!ah!)un paese di ladri vergognosi che non contenti di rubare i piu che lauti stipendi che incassano senza fare una beata m. Si rubano i100 milioni di euro di proprietà nostra! Class action ! Verificare quanti falsi negli studi Rai ( ovunque) e rimborsare il canone usato per comprare le opere d arte che si sono portati a casa !licenziare la sicurezza e il direttore ( con obbligo di restituire il lauto stipendio per incuria e connivenze) ci siamo letteralmente rotti i co a sentire che sta gente , nonostante stipendi faraonici ci rubano i soldi!! Se prendo Renzi lo metto sotto , il canone in bolletta !!!! Ladri di m.! Vigliacchi e ladri
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Col guanto di velluto non si combattono questi cialtroni che occupano la RAI tv pubblica da decenni, il M5stelle nane ha strafallito sopratutto su questo, mammolette come Fico, Denicola non sono servite a un fico secco. Viviamo in MEDIOCRAZIA, e non si vedono vie d’uscita da questo grottesco politically correct.
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La RAI è uno di quei carrozzoni che andrebbe subito ceduto al migliore offerente anche per pochi spiccioli. Chiaramente prima togliere il canone.
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Sì certamente….basta togliere il canone e casca da solo. Eppoi rubare i quadri o le penne Bic non è quello il danno al Paese….é l’informazione distorta che fa male e crea danni.
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Beh, adesso possiamo dirlo legamente: sono una manica di ladri.
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Certo c’è la certificazione ora….😎
Possiamo anche fare le classifiche:
Allievo mariuolo : quello che ruba la penna Bic
Mariuolo : quello che porta a casa la risma di fogli A4
Grande mariuolo : quello che porta a casa i quadri
Mariuolo Eccellente : quello che diffonde attraverso il mezzo pubblico notizie de
vianti che confondono i cittadini nelle loro scelte.
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