(Alessandro Di Battista) – Il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione di censura (tecnicamente una mozione per chiedere le dimissioni) nei confronti di Claudio Durigon, potente sottosegretario leghista al Ministero dell’economia e delle finanze (MEF). Giusto così. Giorni fa ho chiesto, in quanto elettore del Movimento seppur non più iscritto, una presa di posizione dura. Sono convinto che insistendo Durigon sarà costretto a dimettersi.

Ebbene tutti devono sapere (a cominciare dagli elettori della Lega) che una splendida inchiesta di FanPage ha fatto emergere una serie di azioni che lo rendono politicamente incompatibile con il governo della Repubblica…figuriamoci con il “governo dei migliori”. Durigon avrebbe fatto gonfiare i dati sulla rappresentatività sindacale all’interno dell’UGL (sappiate che più i sindacati sono “gonfi” di iscritti e più ottengono incarichi pubblici ben retribuiti dallo Stato). Per questa accusa uso il condizionale. Per altre l’indicativo è doveroso! Durigon vanta rapporti con alcune persone poco raccomandabili in quel di Latina. Durigon ha detto frasi oscene sulle nomine da effettuare in Puglia (“mo noi anche in Puglia delle nomine bisogna farle, a noi che cazzo ce ne frega, cioè io te posso pure buttà dentro”). Durigon, soprattutto, ha sostenuto che vi sia un legame tra il generale della Guardia di Finanza che indaga sui 49 milioni di euro sottratti dalla Lega alla collettività ed il partito di Salvini (“quello che indaga della Guardia di Finanza l’abbiamo messo noi”). Quel che ha detto è vero o si tratta di una “spacconata”? Ad ogni modo ciascuna delle due ipotesi pretende le sue dimissioni.

Non so se è chiaro, Durigon è sottosegretario al MEF, il ministero capofila nella gestione dei denari del Recovery. Non solo. Da chi dipende la Guardia di Finanza? Proprio dal MEF! La mozione è un primo passo molto importante. Il Movimento vada fino in fondo. Minacci l’uscita dal governo dell’assembramento in caso di mancate dimissioni di Durigon. E soprattutto pretenda dall’apostolo Draghi una parola al riguardo perché dal “migliore tra i migliori” (e dai suoi uomini a cominciare dal Ministro Franco), ci aspettiamo eccezionali interventi anche rispetto all’etica politica. Perché la “pax-draghiana” non può trasformarsi in silenzi di fronte a queste oscenità!