(Stefano Rossi) – Che uno come Matteo Salvini arringhi la folla, dividendo e scatenando la popolazione, è cosa nota ai più. Che poi taluni si facciano ingannare da questo gioco perverso è deludente.

Io correvo tanti anni fa lungo gli argini del Tevere e solo i cani sciolti di alcuni balordi mi hanno fatto cambiare luogo per correre. Il cemento o asfalto c’è sempre stato. Dirò di più. La pista ciclabile, nelle sue varie tipologie di superficie, si trovava e si trova anche in aperta campagna.

Mai nessuno si è lamentato. Anzi. Ma non c’era Virginia Raggi. Solo che oggi c’è un bergamasco che crede di urlare alle pecore.

Spetta a noi non farci usare come pecore. Solo a noi. Lui è perso.

Qui potete tranquillamente toccare con mano cosa ho scritto
http://www.dangiawild.com/pedalando-lungo-gli-argini-del-tevere-la-pista-ciclabile-piu-lunga-di-roma/
Le foto sono datate 2016.