(Stefano Rossi) – Chi si ricorda quando il Movimento era titubante sulla ricandidatura di Virginia Raggi? Fu lei che si “auto” candidò fregando tutti sul tempo.

Cosa scrissero i pennivendoli? Che aveva fatto un grosso errore, che sarebbe stata sommersa da tanti più meritevoli.
Oggi ha bruciato tutti i candidati, presunti e veri. Bertolaso, Calenda, Sgarbi, Cirinnà, financo l’attore Ghini.

A proposito di attori, Zingaretti sarà il candidato forte del Pd. Nicola Zingaretti, quello che ride anche quando il Tar lo ha commissariato per la gestione rifiuti di Roma e condannato, confermata  dal Consiglio di Stato, per aver assunto un numero abnorme di dirigenti oltre il limite legale, sarà il candidato del Pd al comune di Roma. D’altra parte, quelli bravi e intelligenti, non si capacitano di come non siano ancora riusciti a trovare un candidato in grado di superare nei sondaggi Virginia  Raggi.

Ora, mentre il Movimento ha trovato il suo leader forte, il Prof. Giuseppe Conte, e può contare parlamentari che piacciono a destra e sinistra, vedi il Prof. Sileri o Di MaioCasaleggio se ne esce insistendo con la regola dei due mandati.

Ecco, ci sono persone che quando si trovano ad un passo dal precipizio non indietreggiano. Anzi.